Genova - Buone notizie per il Genoa: la risonanza effettuata oggi da Juan Manuel Vargas ha
dato esito negativo; nessuna lesione muscolare, salvo sorprese il
giocatore dovrebbe essere disponibile per la partita con il Chievo.
Vargas, che quest’anno ha potuto giocare poco, è uno degli uomini sui quali Del Neri punta
forte: il suo ingresso nel derby aveva trasformato la squadra, e anche a
Bergamo, finché ha retto fisicamente, ha fatto la sua parte. Potenza,
capacità di crossare e tirare, oltre all’esperienza, sono i punti di
forza di Vargas; la sua leadership diventa fondamentale in vista della partita di domenica, quando mancherà Borriello squalificato.
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martedì 27 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
Finalmente si è visto il Grifone pragmatico
Vittoria poteva essere a Bergamo e (per fortuna) vittoria fu. Come avevo ripetuto durante la scorsa settimana a Radio Babboleo News e su Primocanale a voi, cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, occorreva fare punti a Bergamo. Ci si aspettava, nella migliore delle ipotesi un solo punto: invece è arrivata la vittoria, ancora più bella poiché inaspettata. Come voi tutti sapete il sottoscritto in modo esplicito ha sempre dichiarato che non è per il bel gioco: il campionato è una gara per regolaristi che premia chi ha conquistato più punti alla fine. Occorre dunque essere cinici e pragmatici per ottenere risultati positivi. Il Genoa oggi ha dimostrato soprattutto questo secondo aspetto che è stato necessario e sufficiente per raccogliere tre punti e lasciare ad altri lo scomodo terzo posto. E, ripeto ancora una volta, questa squadra (pur avendo molti difetti, tra cui pochi validi ricambi) non è da alta classifica, ma neppure da retrocessione.
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(S)Visti da lontano - Ecco il nuovo Genoa: elmetto in testa e lancia in resta
Genoa, Preziosi corre ai ripari: Sampirisi per Floro Flores
PREZIOSI: «Matuzalem ci interessa. Merkel alla Lazio? Vedremo»
domenica 25 novembre 2012
Il Genoa passa a Bergamo. All'Atalanta restano le proteste
Un gol nel primo tempo di Bertolacci decide la partita (0-1). I bergamaschi reclamano per un presunto rigore su Bonaventura. Rossoblu non più ultimi
Curioso che sia proprio l'Atalanta a salvare Delneri:
un'altra eventuale battuta d'arresto, forse, sarebbe stata decisiva per
le sorti del tecnico. Invece, proprio a Bergamo, terreno amico, Delneri
riesce ad interrompere la striscia negativa di 5 sconfitte consecutive
da quando è sulla panchina del Genoa (6 complessive), grazie ad un gol
di Bertolacci, schierato a sorpresa trequartista dietro l'unica punta
Borriello. L'Atalanta accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi, anche
perché l'avversario si mette dietro e tira su un muro sugli attacchi dei
nerazzurri. La più pericolosa di Bonaventura, affossato da Sampirisi a
pochi passi da Frey: Doveri fa proseguire tra le proteste dei padroni di
casa. Nel finale, poi, è il portiere francese ad ergersi a
protagonista, salvando il risultato in più di un'occasione. Seconda
sconfitta consecutiva per i bergamaschi dopo quella di Firenze, il Genoa
lascia l'ultimo posto in classifica.
come ai vecchi tempi —
Delneri a Bergamo ha vissuto due stagioni stupende, quando dal 2007 al
2009 ha dato spettacolo con la sua Atalanta. Per quella squadra, che
aveva un Doni in stato di grazia, rinunciò al suo classico 4-4-2 per
schierare un trequartista (Doni appunto) dietro un'unica punta
(Floccari). Che sia scaramanzia o meno, per il suo ritorno a "casa", in
un momento estremamente delicato della sua carriera, si gioca la stessa
mossa: fuori Immobile, Bertolacci avanzato a sostegno di Borriello. Lo
stesso modulo, guarda caso, con cui Colantuono fa volare i suoi: Maxi
alle spalle di Denis, Cazzola sostituisce lo squalificato Cigarini.
- Bertolacci esulta con Moretti dopo il vantaggio. Ansa
bertolacci guastafeste —
In avvio è un buon Genoa, che non dà la sensazione di pagare lo scotto
della sconfitta del derby, né l'ultimo posto in classifica. Merito anche
della novità tattica di Delneri: è Bertolacci, infatti, a creare lo
scompiglio fra le linee dell'Atalanta, non dando punti di riferimento
alla difesa bergamasca, che non sa come prenderlo. E, infatti, in più di
un'occasione se lo perde: al 10' controlla al limite e si gira
sfiorando il palo, al 18' trova l'angolino a pochi passi da Consigli, ma
Manfredini si immola e gli nega la gioia del gol. La partita fatica a
decollare anche perché costantemente interrotta dall'arbitro per i
continui scontri a centrocampo. L'Atalanta non riesce a prendere il
solito ritmo, fatica a metter lì l'avversario come di consueto,
torturandolo con le incursioni sulle fasce e il movimento di Moralez.
Maxi, in realtà, trova il varco giusto al 26' e batte Frey: l'azione è
però vanificata dallo sbandieramento del guardalinee per fuorigioco
(decisione al limite).
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Atalanta Genoa 0-1 tabellino cronaca e commenti
„I rossoblù risorgono a Bergamo, gol di Bertolacci
“
Atalanta - Genoa 0-1
RISULTATI E CLASSIFICA: il Genoa lascia l'ultimo posto e aggancia il Chievo
L'Eco di Bergamo: L'Atalanta ko in casa contro l'ultima. Vince il Genoa per 1-0, Frey super
Promossi&bocciati - La "tripletta" di Frey e la firma di Bertolacci: il Genoa ritrova cuore e vittoria
sabato 24 novembre 2012
Trovato l'accordo per Zarate al Grifone
L'accordo tra Lazio e Genoa per il trasferimento di Zarate sotto la
Lanterna rossoblù è stato già trovato. Lo afferma LaLazio24.it secondo
cui il club di Enrico Preziosi è disposto ad accollarsi lo stipendio
dell'attaccante per i prossimi sei mesi: l'investimento ammonterebbe a
circa due milioni di euro. L'operazione prevede il prestito con diritto
di riscatto per il Grifone.
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giovedì 22 novembre 2012
Genoa, non solo Matuzalem: lista lunga per il mercato di gennaio
Genova - Occhi all'Atalanta, testa in ritiro, nell'immediato un match delicato a Bergamo contro i nerazzurri. Il Genoa però guarda anche al mercato, una sessione di gennaio che sarà affollatissima e allora è necessario portarsi avanti.
Lista lunga per Preziosi e Foschi, il nome sempre caldo è quello di Matuzalem, regista della Lazio utile a colmare il vuoto in regia. Con Lotito i contatti proseguono, lo scoglio più grande ora è convincere il brasiliano ad accettare il trasferimento nonostante le molte richieste e qualche frizione tra il club biancoceleste e il giocatore.
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Lista lunga per Preziosi e Foschi, il nome sempre caldo è quello di Matuzalem, regista della Lazio utile a colmare il vuoto in regia. Con Lotito i contatti proseguono, lo scoglio più grande ora è convincere il brasiliano ad accettare il trasferimento nonostante le molte richieste e qualche frizione tra il club biancoceleste e il giocatore.
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***IL GENOA MOLTO VICINO A MESBAH***
martedì 20 novembre 2012
Genoa, come cambia il 4-4-2
Genova - Il paesino scelto da Josep Guardiola per incontrare i vecchi
amici del Brescia e, più di recente, dalla Nazionale di rugby di Tonga
prima del match con gli azzurri a Brescia. A Coccaglio, da oggi, il
Genoa. E figurarsi se si chiede di riscoprirsi modello Pep, ma quanto
meno la squadra deve avvicinarsi alle regole calcistiche di Gigi Del Neri. Confermato.
Per ora Enrico Preziosi non ha intenzione di ribaltare ancora la
panchina e ciò ovviamente dà forza all’allenatore, in seno al gruppo.
Qualcosa di simile a “con lui o out”, impegno all’unità, collegato pure
al patto stipulato con Rossi e compagni nella notte buia del Ferraris.
Quella del derby perso, da cui comunque Del Neri cerca di trarre
immediato insegnamento: «Il secondo tempo mi ha fatto capire che bisogna
cambiare qualcosa, puntare di più sulla qualità e la tecnica». Via,
qualcosa alla Pep c’è in questo concetto. Il problema è che le
applicazioni rossoblù, negli ultimi tempi, sono state più volte
abominevoli. Tecnico-tattica la prima svolta cercata nel Bresciano,
direzione Bergamo che è trasferta dura di domenica. L’Atalanta dove Del
Neri aveva fatto benissimo, dopo la Sampdoria dove era arrivato quarto,
prima del Chievo dove erano di casa i miracoli. Scherzi del fato, con
cui il Grifone non può più scherzare.
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Preziosi: "Non mollo la nave. Delneri resta finché ci sarò io"
lunedì 19 novembre 2012
(S)Visti da lontano - Le tre mosse per risollevarsi dall'ultimo posto
Genoa ultimo in classifica. E non ci stupisce; perché è la logica e
ovvia conseguenza della politica condotta negli ultimi 18 mesi dal
presidente Preziosi, primo responsabile dello sfacelo attuale. Riteniamo
inutile analizzare nuovamente le cause del disastro. Le abbiamo già
ampiamente evidenziate nei mesi precedenti.
Cerchiamo di proporre delle soluzioni di breve termine che possano portare il Grifone a confermare la categoria. Il presupposto è che, piaccia o non piaccia, Preziosi resterà proprietario del Genoa ancora per qualche anno.
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Cerchiamo di proporre delle soluzioni di breve termine che possano portare il Grifone a confermare la categoria. Il presupposto è che, piaccia o non piaccia, Preziosi resterà proprietario del Genoa ancora per qualche anno.
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Occorre subito risorgere dall'ultimo posto
Gigi De Canio: «Quando ho lasciato il Genoa, la squadra non era ultima in classifica»
La Samp si prende il derby. Genoa, adesso è crisi vera
Finisce 3-1 a Marassi. Decidono i gol di Poli ed Icardi e l'autorete di
Bovo per spianare la strada ai blucerchiati che tornano al successo dopo
nove giornate. Inutile il gol di Immobile al 28' della ripresa che
illude i rossoblù. La squadra di Ferrara è ora a quota 13, mentre la
formazione di Del Neri resta inchiodata a quota 9.
GENOVA - La Samp si aggiudica il derby della Lanterna n°105. La squadra di Ferrara si aggiudica la sfida contro il Genoa per 3-1 grazie al gol di Poli (16' pt), all'autorete di Bovo (36' pt) e alla trasformazione di Icardi (42' st). Nella ripresa i rossoblù erano diventati più intraprendenti e con Immobile al 28' avevano anche trovato il gol della speranza ma il fortino Samp ha retto nei 17' minuti finali e anzi, come detto, è arrivato addirittura il gol della sicurezza che ha chiuso definitivamente la pratica. Per i ragazzi di Ferrara è un successo fondamentale: i blucerchiati, infatti, tornano alla vittoria dopo nove giornate di lungo digiuno (sette sconfitte e due pareggi). L'ultima vittoria era datata 16 settembre. Con questi tre punti i blucerchiati si portano a quota 13 in classifica mentre è notte fonda per gli uomini di Del Neri che restano inchiodati sul fondo della classifica a quota 9.
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GENOVA - La Samp si aggiudica il derby della Lanterna n°105. La squadra di Ferrara si aggiudica la sfida contro il Genoa per 3-1 grazie al gol di Poli (16' pt), all'autorete di Bovo (36' pt) e alla trasformazione di Icardi (42' st). Nella ripresa i rossoblù erano diventati più intraprendenti e con Immobile al 28' avevano anche trovato il gol della speranza ma il fortino Samp ha retto nei 17' minuti finali e anzi, come detto, è arrivato addirittura il gol della sicurezza che ha chiuso definitivamente la pratica. Per i ragazzi di Ferrara è un successo fondamentale: i blucerchiati, infatti, tornano alla vittoria dopo nove giornate di lungo digiuno (sette sconfitte e due pareggi). L'ultima vittoria era datata 16 settembre. Con questi tre punti i blucerchiati si portano a quota 13 in classifica mentre è notte fonda per gli uomini di Del Neri che restano inchiodati sul fondo della classifica a quota 9.
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Rinasce la Samp nella notte più bella. Genoa spazzato via: Delneri rischia
Il derby è blucerchiato, Samp - Genoa, 3 -1
Promossi&Bocciati: Si salvi chi può!
sabato 17 novembre 2012
Ecco i 22 convocati di Delneri per il derby della Lanterna: rientrano Rossi e Vargas
Ecco la lista completa:
Portieri: Frey, Tzorvas, Donnarumma.
Difensori: Bovo, Canini, Granqvist, Moretti, Sampirisi.
Centrocampisti: Antonelli, Bertolacci, Jankovic, Kucka, Merkel, Rossi, Seymour, Tozser, Vargas.
Attaccanti: Borriello, Immobile, Hallenius, Said, Melazzi.
Fonte
venerdì 16 novembre 2012
Genoa, brivido Kucka
Genova - Il veleno è nella coda. Perché una giornata ricca di
buone notizie, come la presenza di Borriello in campo per l’intera
amichevole in famiglia e capitan Rossi protagonista di un ottimo secondo
tempo, si chiude con l’allarme per le condizioni di Juraj Kucka, di
rientro dall’amichevole con la Nazionale slovacca. A cui non ha
partecipato perché nell’allenamento precedente al match ha sentito un
fastidio al quadricipite ed è stato così costretto a fermarsi per
evitare il peggio. La società ha organizzato un volo privato per farlo
rientrare al più presto e il centrocampista, una volta arrivato, è stato
sottoposto a nuovi controlli. Escluso un problema grave, in società
regna grande ottimismo riguardo a un recupero dello slovacco in tempo
per la partita di domenica sera.
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giovedì 15 novembre 2012
***MAZZOLENI ARBITRERA' IL DERBY***
E' Paolo Silvio Mazzoleni l'arbitro designato per il derby della
Lanterna di domenica prossima alle 20.45. Suoi assistenti sono Niccolai e
Manganelli. Arbitri di porta Rocchi e Romeo, mentre il quarto uomo è
Iannello. Il fischietto bergamasco ha arbitrato nove volte il Grifone:
lo "score" è in perfetta parità, 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
L'ultima partita diretta da Mazzoleni è stata Milan-Genoa 1-0 il 27
ottobre scorso: non fischiò il fuorigioco di Abate, che era oltre i
difensori rossoblù, e che servì l'assist a El Shaarawi per il gol della
vittoria rossonera.
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Il questore di Genova conferma: «Il derby si giocherà alle 20.45»
lunedì 12 novembre 2012
Il Grifone domina, ma si spegne ancora troppo presto
«Le partite durano 90 minuti…regola prima toccare il pallone, regola
seconda tirare in porta». Questi frasi fatte sono ovvie per voi tutti,
miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso che siete tutti
ottimi intenditori di calcio, ma sono necessarie per capire la
prestazione odierna del Genoa. La squadra ha fatto un deciso passo in
avanti sul piano della volontà e dell'impegno rispetto alla prestazione
«senza capo, né coda» di una settimana fa a Siena. Grifone volitivo che
era riuscito, soprattutto nel primo tempo, a contrastare efficacemente
il Napoli a centrocampo. Non a caso i rossoblù hanno ottenuto la
superiorità territoriale sugli azzurri (8 minuti e 09 secondi contro
07':56"). Si sono visti finalmente i tentativi di tiro in porta: le
statistiche della Lega di A ne riportano 14 in totale, di cui 5 nello
specchio della porta. Purtroppo il dominio genoano è durato soltanto 70
minuti circa: poi è salito in cattedra il Napoli, o meglio, la coppia
Hamsik-Cavani.
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Cuore e coraggio non bastano "Ma questa è la squadra che voglio"
Borriello e Rossi: «Presenti al derby»
domenica 11 novembre 2012
Napoli, finale da urlo Genoa travolto 4-2
Rossoblù al 5° k.o. consecutivo. Erano andati avanti con un grande Immobile e poi con Bertolacci dopo l'1-1 di Mesto. Ma l'assedio finale degli azzurri è premiato con le reti di un super Cavani, Hamsik e Insigne
Un Genoa disperato cade per la quinta volta consecutiva, travolto da un brutto Napoli, capace però, con un finale giocato sui nervi, di rimettere in sesto una partita incredibile e persa dagli uomini di Delneri (zero punti per lui sulla panchina rossoblù) in un finale pazzesco. Immobile e Bertolacci avevano portato avanti il Grifone, rendendo vano il gol dell'1-1 di Mesto. Poi in dieci minuti sono arrivati i gol di un indemoniato Cavani, il 3-2 di Hamsik al 90' e il 4-2 di uno splendido Insigne al 49' in contropiede. Scacco matto per un Genoa che ha pagato pesantemente la mancanza di personalità.
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Genoa, Napoli troppo forte AL FERRARIS
Genoa-Napoli 2-4, il tridente azzurro si sveglia in tempo. Delneri affonda
Promossi&Bocciati: Antonelli che cuore! Merkel evanescente
Gigi Delneri:«Sconfitta che fa male ma dà coraggio»
Andrea Bertolacci: «Prestazione positiva, ma dobbiamo mantenere il risultato»
Luca Antonelli: «L'azione del 2-3 è viziata da un fallo a nostro favore»
GENOA-NAPOLI (Formazioni ufficiali)
FORMAZIONI UFFICIALI
GENOA (4-5-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti; Jankovic, Kucka, Tozser, Bertolacci, Antonelli; Immobile. Allenatore: Delneri. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Seymour, Melazzi, Borriello, Said, Krajnc, Piscitella, Merkel, Hallenius.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Dzemaili, Dossena; Hamsik; Pandev, Cavani. Allenatore: Mazzarri. In panchina: Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Fernandez, Grava, Inler, Donadel, Mesto, Insigne, Vargas.
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GENOA (4-5-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti; Jankovic, Kucka, Tozser, Bertolacci, Antonelli; Immobile. Allenatore: Delneri. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Seymour, Melazzi, Borriello, Said, Krajnc, Piscitella, Merkel, Hallenius.
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Dzemaili, Dossena; Hamsik; Pandev, Cavani. Allenatore: Mazzarri. In panchina: Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Fernandez, Grava, Inler, Donadel, Mesto, Insigne, Vargas.
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In campo, anzi no, dipende
Genova - Prima che un incontro chiave tra due squadre obbligate, per
motivi diversi, a vincere, Genoa-Napoli è la partita dei se e dei ma.
Si gioca se le condizioni meteo non peggioreranno. E, soprattutto, se
questa mattina l’Arpal, l’Agenzia regionale per l’ambiente, non
prorogherà l’“allerta 2” valido sino a mezzogiorno. Se verrà deciso di
tenere la guardia alzata anche nel pomeriggio, addio partita. Se invece
il quadro sinottico non modificherà, allora si gioca. Ma anche in questo
caso non è detto. Le condizioni del manto erboso, dopo un giorno e una
notte di piogge intense, rischiano di essere proibitive. Insomma,
Genoa-Napoli è una partita in bilico nonostante gli scongiuri che tutti
avranno fatto in nottata. Tranne, forse, Del Neri a cui un rinvio
dell’incontro potrebbe permettere di recuperare qualche infortunato.
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giovedì 8 novembre 2012
Del Neri, svolta tridente
Genova - «L’importante è che stiamo vicini, che ci aiutiamo e che si accompagni l’azione. Porca putt...». Gigi Del Neri al Signorini,
prove tecniche di formazione anti-Napoli, cerca di dare vibrazioni a un
pomeriggio quieto, pure troppo. Sole languido, tribunetta poco
affollata e silente (mentre oggi è atteso l’arrivo del tifo grosso, per
scuotere la squadra e dare ulteriore reprimenda alla società),
parcheggio della dirigenza insolitamente svuotato (ma non può
sorprendere, visti gli sviluppi recenti), due sole auto presenti a cui
s’aggiunge ad allenamento iniziato quella dell’amministratore delegato
Alessandro Zarbano, mentre il nuovo direttore sportivo Rino Foschi tira
il freno a mano davanti a Villa Rostan quando il buio viene. Prima, ci
sono i park obbligati di alcuni big. Juan Manuel Vargas seduto su una
sedia a bordo campo, dopo gli esercizi in palestra, osserva il tecnico
che aspettando le pedine per il prediletto 4-4-2 prova il 4-3-3. Scarpe
da ginnastica, Marco Borriello lemme lemme attraversa il terreno di
Pegli e va verso la tensostruttura bianca: Del Neri confida d’averlo
martedì in gruppo e a disposizione nel derby, ma strada ancora lunga.
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mercoledì 7 novembre 2012
Preziosi, compra o vendi
Genova - Prendere o lasciare. Scadenza il 31 gennaio. Quel
giorno si chiuderà il calciomercato di riparazione. Per il Genoa sarà il
più complicato degli ultimi sei anni. Non solo, qualcosa di più: uno
spartiacque per capire il futuro assetto della società più antica del
calcio italiano.
Il presidente può intervenire sul mercato. È l’unica soluzione per scongiurare il rischio concreto della serie B, servirà cambiare volto alla squadra. Bisognerà garantire a Del Neri quei giocatori indispensabili per ricostruire una formazione competitiva per rispondere al modulo che il neo tecnico più gradisce: il 4-4-2. Ma questa non è l’unica strada percorribile, perché già in questo campionato, il Genoa potrebbe passare di mano.
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Il presidente può intervenire sul mercato. È l’unica soluzione per scongiurare il rischio concreto della serie B, servirà cambiare volto alla squadra. Bisognerà garantire a Del Neri quei giocatori indispensabili per ricostruire una formazione competitiva per rispondere al modulo che il neo tecnico più gradisce: il 4-4-2. Ma questa non è l’unica strada percorribile, perché già in questo campionato, il Genoa potrebbe passare di mano.
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Genoa, mosse sul mercato ma ora spunta un gruppo per l'acquisto della società
Sculli cerca casa
Cinque big club su Perin, ma lui vuol tornare al Genoa
lunedì 5 novembre 2012
Genoa senza capo, né coda
Chi voleva una conferma del pessimo momento del Genoa è stato servito.
Oggi pomeriggio a Siena, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato
Grosso, abbiamo assistito a una prestazione men che scialba di Jankovic e
soci contro i padroni di casa tutt’altro che irresistibili. I
bianconeri di Cosmi andavano in difficoltà non appena i rossoblù
tentavano di giocare sulle corsie laterali: invece di insistere su
questo tema tattico, gli uomini di Delneri si sono letteralmente
afflosciati. E a proposito del tecnico, ho ascoltato le sue
dichiarazioni post partita sulle assenze in particolare di Vargas e
Rossi, ossia di giocatori esterni di centrocampo. Non mi sembra però che
nel 4-4-2 deneriano (o per essere più precisi 4-4-1-1 con Jorquera
dietro Immobile) non ci fossero gli esterni: Antonelli a sinistra e
Jankovic a destra erano sulla carta le due ali pronte a rifornire con i
cross Immobile (peraltro oggi in “sordina” con tutta la squadra). In più
oggi c’erano i due mediani, sempre sulla carta, più in palla: Kucka e
Seymour che ha anche i “piedi buoni” per impostare la manovra. E invece è
andato tutto a catafascio: squadra senza capo, né coda. Senza gioco,
senza idee, abulia totale, senza una sola vera occasione da gol: in un
quadro simile non poteva non arrivare la quarta sconfitta di fila, terza
con Delneri. C’è però un particolare positivo da cui ricominciare: il
reparto difensivo che ha subito tre soli gol in altrettante partite.
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(S)Visti da lontano - Occorre richiamare subito De Canio
domenica 4 novembre 2012
Per il Siena tre punti di Paci. Perde sempre Genoa con Delneri
I toscani salgono a 6 punti grazie al gol del difensore. Male i rossoblù, mai in partita e senza soluzioni tattiche: col nuovo allenatore 3 sconfitte consecutive.
Parlare di sfide salvezza all'undicesima giornata è forse poco indicato, ma conviene attrezzarsi e mettere punti in saccoccia per evitare brutte sorprese. Come fa il Siena che batte il Genoa 1-0 con un gol di Paci nella ripresa, salendo virtualmente a 12 punti, anche se con la penalizzazione sono solo 6. Ma sono punti fondamentali, conquistati contro una rivale che ha spento tutte le luci e incassa la quarta sconfitta consecutiva: 3 su 3 per Delneri.
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Siena-Genoa 1-0, Del Neri: «I nostri tifosi devono avere pazienza»
Promossi&bocciati - Genoa in caduta libera: si salvano in pochi dalla sciagurata trasferta di Siena
Cosmi punterà su Calaiò
Genova - Vedere Serse Cosmi seduto attonito in panchina, già dopo la prima mezzora di gioco, con l’espressione stralunata alla Buster Keaton nel
“Il Cameramen” (se non riuscite a ridere ancora oggi nel rivedere uno
dei capolavori di un talento purissimo del cinema genere “Burlesque”, vi
consiglio un appuntamento con un bravo psicologo, perché c’è qualcosa
che non quadra), è stato veramente strano. Perché la mimica e il talento
“acrobatico” (per tornare al sublime Buster), sono componenti
imprescindibili del carattere e del modo di allenare del Mister di Ponte
San Giovanni (Pg). E’ successo col Cagliari mercoledì scorso. Il
suo Siena pareva un accozzaglia di gente presa per caso in strada e
costretta a un ruolo mai interpretato in vita loro.
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DIRETTA SIENA-GENOA (In attesa delle formazioni)
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DIRETTA SIENA-GENOA (In attesa delle formazioni)
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