Genoa, come cambia il 4-4-2
Genova - Il paesino scelto da Josep Guardiola per incontrare i vecchi
amici del Brescia e, più di recente, dalla Nazionale di rugby di Tonga
prima del match con gli azzurri a Brescia. A Coccaglio, da oggi, il
Genoa. E figurarsi se si chiede di riscoprirsi modello Pep, ma quanto
meno la squadra deve avvicinarsi alle regole calcistiche di Gigi Del Neri. Confermato.
Per ora Enrico Preziosi non ha intenzione di ribaltare ancora la
panchina e ciò ovviamente dà forza all’allenatore, in seno al gruppo.
Qualcosa di simile a “con lui o out”, impegno all’unità, collegato pure
al patto stipulato con Rossi e compagni nella notte buia del Ferraris.
Quella del derby perso, da cui comunque Del Neri cerca di trarre
immediato insegnamento: «Il secondo tempo mi ha fatto capire che bisogna
cambiare qualcosa, puntare di più sulla qualità e la tecnica». Via,
qualcosa alla Pep c’è in questo concetto. Il problema è che le
applicazioni rossoblù, negli ultimi tempi, sono state più volte
abominevoli. Tecnico-tattica la prima svolta cercata nel Bresciano,
direzione Bergamo che è trasferta dura di domenica. L’Atalanta dove Del
Neri aveva fatto benissimo, dopo la Sampdoria dove era arrivato quarto,
prima del Chievo dove erano di casa i miracoli. Scherzi del fato, con
cui il Grifone non può più scherzare.
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