domenica 20 maggio 2018

Genoa-Torino 1-2: decidono Iago Falque e Baselli. In gol anche Pandev

Sorridono i granata che chiudono il campionato con una vittoria in trasferta. Per la squadra di Ballardini (già salva) è la quinta sconfitta nelle ultime sei 

La vittoria a Marassi del Toro sembra un manifesto per la prossima campagna abbonamenti: lotteremo per tutti i minuti di tutte le partite. E siccome c'è anche della qualità (vedi le azioni dei gol) e giovani interessanti come Berenguer (animatore della sfida al Genoa) e il subentrato Edera, la banda Mazzarri promette ai suoi tifosi (presenti in buon numero anche a Marassi) non solo impegno strenuo ma pure qualità. E quindi divertimento. Conoscendo Mazzarri, poi, l'Europa sfuggita quest'anno sarà un obbiettivo nel mirino fin dal primo giorno di ritiro a Bormio (8 luglio). 

EFFETTO PANDEV — Il Genoa ha battagliato soprattutto dallo 0-DUE in poi, trovando in Pandev, inizialmente in panchina, il suo trascinatore. Il pallonetto del possibile pareggio, ostacolato dal gigantesco Milinkovic (debuttante) è terminato di un pelo sopra la traversa. Va detto però che in quella fase i granata erano rimasti in dieci causa espulsione (giustamente contestata: intervento sul pallone) di Ansaldi. 

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E’ fatta per Vodisek al Genoa: martedì sosterrà le visite mediche

Fotogallery: Mimmo Criscito con la nuova maglia del Genoa

 

sabato 12 maggio 2018

Benevento-Genoa, vittoria per i tifosi: Diabaté piega i rossoblù all'87'

Una gara poco divertente ma con un finale da brividi regala il successo agli uomini di De Zerbi che salutano così la Serie A nel proprio stadio

"Di-a-ba-tè", urlano felici i tifosi del Benevento: gol nei titoli di coda del centravanti e vittoria meritata, Genoa al tappeto, applausi e ovazioni sotto la curva. È un arrivederci con dignità alla massima serie, il miglior saluto possibile al pubblico di casa con la promessa di un immediato ritorno in Serie A. Finisce così l’anticipo della 37ª giornata di ritorno: i giallorossi, già retrocessi da 4 giornate, si regalano un’ultima entusiasmante copertina relegando sul fondo della scena il Grifone, che almeno si gode i lampi di bel calcio del "Pepito" Rossi entrato in campo nella ripresa.
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Promossi&Bocciati: Pepito vispo, ma non basta. Ok Izzo. Il Genoa cade al Vigorito

domenica 6 maggio 2018

Fiorentina, nervi saldi e gol: contro il Genoa finisce 3-2

Vince la Fiorentina, che continua così il suo inseguimento al sogno Europa, anche se stavolta lo fa in maniera rocambolesca, ribaltando la sfida dopo l’espulsione di Pandev, con un finale arrembante in superiorità numerica.
LA PARTITA — La Fiorentina prende subito il comando delle operazioni, mentre il Genoa resta in attesa. Badelj, al 12’, è il primo a chiamare in causa Perin, ma il tiro è centrale. Pochi secondi e Saponara trova un bel cross da destra, Simeone, però, non arriva alla deviazione in tuffo. I rossoblu non sembrano reagire. Rossi, all’esordio da titolare, fatica a trovare l’intesa con Medeiros, anche se, al 23’, si ritrova sulla testa l’occasione perfetta: cross da destra di Hiljemark e Pepito si fa trovare nella posizione giusta a pochi metri dalla linea di porta. L’impatto con il pallone, però, non è perfetto e la palla finisce sul fondo. Proprio quando la sfida pare più equilibrata, arriva la rete del vantaggio viola: Spolli manca l’intervento su un passaggio in profondità, Simeone attende l'arrivo di Benassi e lo serve al momento giusto. Per Perin non c'è nulla da fare.

ROSSI GOL, PANDEV OUT — Ballardini rivoluziona il Genoa nell’intervallo, inserendo Pandev per Rosi e passando al 4-3-1-2. Mossa che permette a Medeiros di esprimersi meglio. È il portoghese a cambiare la partita: da una sua idea nasce l'assist di Bessa per il ritorno al gol di Pepito Rossi, a quattro anni di distanza dalla sua ultima prodezza italiana. È il 21 del secondo tempo. Bastano altri due minuti, con uscita dal campo di Rossi e ingresso di Lapadula, per il 2 a 1: ancora idea di Medeiros, assist di Hiljemark e stavolta all’appuntamento con il gol arriva Lapadula.

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Ballardini: “Ottima gara del Genoa fino alla parità numerica”

Promossi&Bocciati: Rosi e Veloso non vanno. Pepito torna al gol, Hiljemark a giri alt

Singleton a Pepito Rossi: “Congratulazioni!”

 

 

martedì 1 maggio 2018

Preziosi conferma il mister: Ballardini bis


Genova - Dopo due tentativi, il terzo è quello giusto. Niente addio, stavolta Ballardini è tornato per restare. L’impresa di aver salvato il Grifone con largo anticipo e una media da zona Europa gli valgono la conferma. Una decisione che il presidente Preziosi (domenica potrebbe tornare al Ferraris) ha maturato da tempo, diventata concreta dopo la vittoria sul Crotone di tre settimane fa. Una vittoria che ha di fatto chiuso i conti salvezza e proiettato il Genoa verso altri obiettivi. Ad esempio il decimo posto, che dista sei punti ma con un Torino in caduta libera e lo scontro diretto all’ultima giornata.
 
Ballardini confermato, la decisione è presa. E la fumata bianca dovrebbe arrivare in tempi brevi, con tanto di annuncio ufficiale. Il rapporto continua e il copione cambia rispetto al passato: nel 2010 prima e nel 2013 poi Preziosi preferì lasciare l’usato sicuro Ballardini per affidarsi prima a Malesani e poi a Liverani. Stavolta non sarà così, questa è l’idea che il presidente ha maturato. «Io una decisione l’ho già presa, non voglio più soffrire come negli ultimi due anni», aveva detto una decina di giorni fa a Santa Margherita, tracciando un bilancio della stagione che si sta avviando alla conclusione. Troppo forte la delusione per aver due volte scommesso su un giovane rampante come Juric che, pu r con qualche attenuante, ha fallito in entrambe le occasioni. Grave la situazione che si è venuta a creare tra settembre e ottobre, con il Genoa penultimo a 6 punti in 12 partite. Ballardini ha riportato equilibrio e buon senso, ha rimesso il Genoa al centro del villaggio puntando su una difesa imperforabile, in grado di bilanciare un attacco molto sterile. La marcia è stata a tratti inarrestabile, strappi decisivi sono stati gli scontri diretti vinti con Crotone, Verona, Sassuolo e Benevento. Poi le tre vittorie con Lazio, Chievo e Inter. Infine, un altro tris di successi casalinghi, con Cagliari, Crotone e Verona, che hanno fatto luccicare la classifica.

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