Marroccu ha messo sul piatto Bani, Paleari e Favilli per i Ducali
Kurtic pressa Pandev in Nazionale (foto Instagram di ffmacedonia) |
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Genoa Cricket and Football Club 1893
Marroccu ha messo sul piatto Bani, Paleari e Favilli per i Ducali
Kurtic pressa Pandev in Nazionale (foto Instagram di ffmacedonia) |
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I rossoblù, dopo la conferma di Ballardini hanno puntato anche Conti del Milan
GENOVA - Il Genoa, dopo aver confermato Davide Ballardini (57) sulla panchina del club, ha individuato in Andrea Conti (27) del Milan, rientrato dal prestito al Parma, uno dei possibili rinforzi alla propria rosa. Sono stati avviati i primi contatti, mentre si valuta la pista legata a Medhi Benatia (34): il franco-marocchino, ex Roma, Juve e Udinese (oltre che Bayern Monaco) è attualmente in fase di svincolo con l’Al-Duhail.
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3 milioni per Miha Zajc
Relazione di Davide Stuto su Buksa
Giovanni Porcella: «I rossoblù verso la nuova stagione»
Da 15 giorni era chiaro che il Genoa continuasse con Ballardini in panchina. Nessun dubbio c’era solo da ratificarlo e Preziosi ha dato il suo imprimatur ad una pratica già archiviata. In tecnico romagnolo prosegue la sua avventura in rossoblu ben felice di farlo dopo l’undicesimo posto conquistato in una stagione in cui era subentrato a Maran con la squadra al penultimo posto. È andato oltre alla salvezza e così è arrivato il contratto che si è rinnovato automaticamente.
Ballardini è già al lavoro. Ha chiesto 18 titolari e un gruppo di ragazzi giovani da far crescere. Non vorrebbe trovarsi una rosa di oltre trenta giocatori e quindi ci sarà da lavorare per il ds Marroccu. Intanto è stato acquistato il giovane attaccante polacco Aleksander Buksa, classe 2003 del Wisla Cracovia.
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Giovanni Porcella: «Conferme sulle operazioni per portare alla corte di Ballardini Messias e non si nascondono neppure i tentativi per trattenere Strootman»
Ballardini e Preziosi avanti insieme. Rivoli di voci dei bene informati li fanno ormai al 100 % d’accordo per la prosecuzione del matrimonio. E questo malgrado giovedi pomeriggio si fossero scatenate notizie di alcuni mal di pancia da parte del tecnico. Chiacchiere sbagliate e prive di fondamento. Come già scritto da Primocanale, nella settimana che porterà alla presentazione del ritiri di Neustift o poco prima la fumata bianca tra presidente e allenatore verrà annunciata.
Per carità nel calcio mai dire mai ma stavolta non ci dovrebbero davvero essere sorprese. Sullo sfondo, ma neppure troppo, c’è il mercato che non sarà facile per il club rossoblu: si cercherà di trattenere Perin il quale ha fatto capire che vorrebbe restare ancora in prestito qui, ma piace all’Atalanta e quindi deciderà la Juventus. Con il club di Percassi il Genoa ha buoni rapporti e così ha chiesto informazioni non solo per Reca, esterno in questa stagione al Crotone ma anche per l’attaccante Lammers.
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GENOVA - Preziosi prima della partita chiave con lo Spezia fece la mossa politica giusta richiamando Ballardini al Genoa ormai in caduta libera. Sapeva che non poteva affidarsi a nessun altro per uscire dai guai. Va detto che le colpe di Maran sono enormi perché quella rossoblu non era una squadra da retrocessione. Il resto con l’arrivo di Strootman è stato ulteriormente sistemato dal Balla. Ora con l’undicesimo posto, miglior risultato del Grifone negli ultimi 5 anni, la scelta di Preziosi è allo stesso modo obbligata. I tifosi, vedi ampia è sentita lettera di ringraziamento al tecnico firmata da Acg, non hanno dubbi: chiedono la riconferma a furor di popolo di Ballardini. Il presidente non è un kamikaze e ha tutto il diritto di prendersi i giorni di riflessione che vuole, ma i salti nel vuoto sono da sempre pericolosi.
Preziosi forse sta aspettando il domino delle panchine, forse valuta nomi come quello di Angelovski che comunque pare aver perso slancio, oppure è attratto dalla nouvelle vague che porta al nome di Zanetti del Venezia, senza dimenticare Italiano che aveva già puntato l’anno scorso. Ma Ballardini costituisce una certezza e questo non è poco. Per il resto sul mercato il patron del Genoa sta lavorando su Messias, mentre per sostituire Perin ci sarebbe il croato Semper del Chievo. Poi ma partita più difficile sarà cercare di tenere i big come Zappacosta, ma al primo punto c’è in tecnico. Pochi giorni per capire anche se il ds Marroccu in questo senso ripete che il Balla resterà.
Il giocatore saluta: "Solo grazie. A Genova ho ritrovato tutto quello di cui avevo bisogno, in campo e fuori. Solo grazie per avermi aspettato ad inizio anno"
Brutte notizie per i tifosi del Genoa. Dopo un campionato straordinario Davide Zappacosta ha già dato l'addio a Genova. Il giocatore ha già riempito gli scatoloni ed è pronto al trasloco, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Il terzino ha comunque voluto inviare un messaggio sincero nei confronti della tifoseria: "SOLO GRAZIE! A Genova ho ritrovato tutto quello di cui avevo bisogno, in campo e fuori. Fiducia, affetto, entusiasmo, calore. Solo grazie per avermi aspettato ad inizio anno. Abbiamo conquistato assieme, fino all’ultima goccia di sudore, una salvezza incredibile. Dando tutti il massimo ogni giorno. Grazie a tutti i miei compagni, un gruppo davvero speciale, genuino e unito. Grazie a tutto lo staff e a chi lavora ogni giorno dietro le quinte. Grazie, davvero. Io e Camilla ci siamo sentiti a casa. Ecco perché oggi mi sento di dire che non sto lasciando una città…sto lasciando una parte di me. Ancora, a tutti…SOLO GRAZIE! Davide"
"Quest'anno ho perso la mia cara mamma, quanto le sarebbe piaciuto venire a vedermi a Marassi... Peccato non aver giocato in un Ferraris pieno"
Da gennaio a maggio, per una (mezza) stagione da applausi. Kevin Strootman saluta, almeno momentaneamente, il Genoa. Lo fa tramite un toccante post pubblicato su Instagram, parlando dei momenti difficili vissuti al Marsiglia, della scomparsa della madre e dei sei mesi vissuti alla grande all'ombra della Lanterna.
"È stata una stagione con alti e bassi sul piano sportivo. All’OM stavo giocando poco e allora abbiamo scelto di tornare in Italia grazie al CFC Genoa. Fin dal momento in cui ho messo piede in aeroporto e mi sono presentato al club ho avvertito calore e fiducia. Fin dal primo giorno nello spogliatoio ho capito che avevamo fatto la scelta giusta.
Quest’anno ho perso la mia più grande sostenitrice, la mia tifosa più fedele, la mia cara mamma. Tutto passava in secondo piano se avevo una partita, poco le importava che partissi titolare o dalla panchina. Guardava l’intera partita per non perdersi il mio eventuale ingresso in campo e al termine della gara arrivava puntuale il suo messaggino o una chiamata dai toni dispiaciuti se non avevo giocato o sempre fin troppo positivi se a suo avviso avevo giocato bene. Quanto le sarebbe piaciuto venire a Marassi a vedermi giocare con la mia nuova squadra! È stato un periodo difficile e complicato per la nostra famiglia e lo è ancora, ma grazie al sostegno incondizionato di compagni di squadra, staff, dirigenza e amici che mi hanno aiutato in questo periodo difficile, sono riuscito a restare in piedi e a continuare a giocare al calcio. Il vuoto resterà sempre ma questo sostegno non lo dimenticherò mai.
Sono molto grato per l’opportunità che mi è stata data qui di poter giocare di nuovo con regolarità quando nessun altro credeva in me. È un peccato che non abbia potuto giocare per Il Grifone in un Ferraris pieno e con il vostro sostegno ma la speranza è che possiate presto tornare allo stadio per tifare e sospingere con la vostra voce questa fantastica squadra.
Grazie di tutto!!!!"
L'attaccante classe 2001 della Primavera è scappato dalla terra d'origine nascosto in una valigia
Ci sono storie che per essere raccontate hanno solo bisogno di essere accompagnate, come un padre o una madre fanno con il loro figlio al primo giorno di scuola. Accompagnate e poi lasciate libere di andare. Lontano lontano. La storia di Yayah Kallon, attaccante della Primavera del Genoa, è già un libro di avventura il cui incipit sembra vergato dalla penna di Salgari. Dalla Sierra Leone a Cassine, laddove il primo giorno di primavera del 1938 nacque Luigi Tenco quasi in clandestinità, da Lampedusa a Genova, passando per Scicli e Chiavari. La famiglia lo tolse miracolosamente dalle mani di una setta di guerriglieri sierraleonesi la cui missione è rapire i bambini per addestrarli a fare la guerra: il che confligge profondamente con l’ambizioso nome della capitale coniato dagli inglesi, Freetown, città libera, poiché originariamente formata da una colonia di soldati africani liberati e rimpatriati dopo i combattimenti in Nuova Scozia.
Basta un gol dell'uzbeko per vincere, 1-0. Nainggolan si fa male dopo 10', Behrami espulso in meno di un tempo (il secondo) e Pandev stizzito per la sostituzione
Basta il gol di Shomurodov per decidere la sfida tra Cagliari e Genoa (0-1). L'uzbeko segna un gol delizioso nel primo tempo e regala il successo alla squadra di Ballardini. Parte forte il Cagliari che dopo pochi minuti colpisce il palo con Joao Pedro. Sul palo si stampa il suo colpo di testa, ma si sarebbero stampate anche le occasioni dei sardi (che perdono Nainggolan per un problema muscolare dopo 10'). Perché dopo il rischio corso, il Genoa imbastisce una reazione lenta ma corposa. Al punto che al 15' un lancio geniale di Rovella manda in porta Shomurodov. L'uzbeko controlla, arriva davanti Cragno e lo supera con un pallonetto morbido. Ottavo centro in campionato per l'attaccante. Il Genoa da lì in avanti soffrirà solo per una conclusione di Marin gestita male dal giocatore. Per il resto del primo tempo il controllo resterà tra i piedi del Grifone che potrebbe raddoppiare ma non ci riuscirà.
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L'attaccante non ha mai avuto un legame sereno col padre, mentre è legatissimo a mamma e sorella, che l'hanno seguito anche in Olanda. Problemi pure con i procuratori, ma chi lo conosce lo considera un "ragazzo d'oro"
I rapporti tra Gianluca Scamacca, cresciuto a Fidene, periferia Nord della capitale, e suo padre Emiliano sono sempre stati complicati, raffreddandosi sempre di più con il passare del tempo. La mamma, Cristiana, è invece sempre stata una costante nella vita del ragazzo e nella sua carriera. Oggi che Gianluca fa l’attaccante in Serie A e si stava godendo qualche ora di relax con la fidanzata Flaminia, come documentato da Instagram è sui siti e sui giornali di mezza Europa perché la notizia dell’ingresso a Trigoria con la mazza da baseball ha lasciato tanti a bocca aperta. Compresi quelli che hanno sempre definito la famiglia Scamacca come "non facile". Gianluca, sua sorella e la mamma un blocco unico, con il papà un legame a fasi alterne, anche se Emiliano Scamacca è sempre stato orgogliosissimo del percorso del figlio. Un ragazzo descritto da tutti come "d’oro" e "speciale" ma che, fin da ragazzino, ha faticato a trovare la sua strada.
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La squadra di Gasperini va sul 3-0 a Marassi prima del ritorno nella ripresa dei rossoblù (già salvi dallo scorso turno). Ma la vittoria resta nerazzurra
Che gran divertimento: sette gol e successo dell’Atalanta (3-4 il finale) clamorosamente in discussione sino alla fine, anche se la squadra di Gasperini stacca il pass per un posto in Champions per la terza stagione di fila. I rossoblù, già salvi dopo il successo di mercoledì scorso a Bologna e in campo con le seconde linee, hanno fatto soffrire la squadra di Gasperini sino alla fine, che comunque ha centrato aritmeticamente l’obiettivo con un turno di anticipo, senza dover aspettare l’esito dell’ultima gara di campionato con il Milan. Con il vantaggio, fra l’altro, di poter gestire in modo ottimale l’avvicinamento alla finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo con la Juve.
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Ritmi blandi, un gol per tempo e la squadra di Ballardini si regala un po’ di tranquillità nelle ultime due giornate
Il gol dell'1-0 di Zappacosta. laPresse |
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Raspadori e Berardi regalano i tre punti agli emiliani. Il gol di Zappacosta non basta alla squadra di Ballardini che non è ancora fuori dalla zona retrocessione
Continua il sogno europeo del Sassuolo, che batte il Genoa al Ferraris (1-2 il finale) e scavalca provvisoriamente la Roma al settimo posto. Il Genoa, al secondo k.o. di fila, va sotto nel primo tempo e poi, dopo il gol del possibile pareggio annullato prima di metà gara a Zajc su segnalazione della Var, incassa il due a zero ospite di Berardi su un errore clamoroso di Masiello. Tardivo il risveglio rossoblù con la rete dalla distanza di Zappacosta al 40’ della ripresa, che allo scadere va vicinissimo al bis. De Zerbi centra così la quinta vittoria nelle ultime sei partite e conferma il valore di una squadra che gioca a memoria, con la solita qualità di gioco molto elevata. Ballardini resta invece in un limbo pericoloso e aspetta i risultati delle altre pericolanti sulla via di una salvezza tutt’altro che conquistata.
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Correa (doppietta), Immobile su rigore e Luis Alberto stendono la squadra di Ballardini che però, sotto di tre gol, sfiora la rimonta
Prima tutto facile, poi tutto difficile con tanta, troppa sofferenza. Ma alla fine la Lazio porta a casa altri tre punti fondamentali per la sua rincorsa Champions. L’undicesimo successo interno consecutivo (nuovo record societario) arriva per Inzaghi al termine di una partita dominata per un tempo e mezzo e poi incredibilmente riaperta nell’ultimo quarto d’ora quando al Genoa per poco non riesce la rimontona.
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L'attaccante si racconta in un'intervista: «Lui un è fenomeno, io sono soltanto Eldor»
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Spuntano due importanti indiscrezioni di mercato per il Genoa dell’anno prossimo: il nome è quello di di Junior Messias ma non solo
Si sa, quando si parla di calciomercato da diversi anni a questa parte il Genoa è una delle società più attive. Quest’anno diversi nuovi innesti si sono ben comportati, su tutti Zappacosta e Strootman, ma difficilmente Preziosi si accontenterà.
Ed è così che per la prossima stagione si sta pensando a Junior Messias, il fantasista del Crotone, che quest’anno ha fatto un po’ l’attaccante e un po’ la mezzala e ha collezionato già 8 gol e 3 assist, ma non solo lui. Il Secolo XIX quest’oggi propone anche un gradito ritorno: si tratterebbe di quel Juraj Kucka che era stato portato in Italia proprio dai rossoblù nel 2011 e potrebbe voler rimanere in Serie A in caso di retrocessione con il Parma.
L'uomo mercato rossoblù entra e dopo sette minuti fa gol. La rete dell'uzbeko chiude i giochi. Per i bianconeri di Italiano la terza di fila senza vittoria
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Doppietta di Pandev e gol di Viola e Lapadula in avvio di match, poi il ritmo cala. Per entrambe restano speranza e paura in chiave salvezza
Un gran divertimento per la prima ora di gioco, questo spareggio-salvezza fra Genoa e Benevento rimasto sempre in bilico sino alla fine, che finisce in parità (2-2) e lascia aperte le speranze (ma soprattutto la paura) per Genoa e Benevento. La vittoria del Cagliari riduce il vantaggio sul terzultimo posto, e adesso per i rossoblù diventerà fondamentale la sfida di sabato contro lo Spezia.
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