domenica 23 maggio 2021

Kallon sogna con il calcio: dalla fuga dalla Sierra Leone al Genoa

L'attaccante classe 2001 della Primavera è scappato dalla terra d'origine nascosto in una valigia

Ci sono storie che per essere raccontate hanno solo bisogno di essere accompagnate, come un padre o una madre fanno con il loro figlio al primo giorno di scuola. Accompagnate e poi lasciate libere di andare. Lontano lontano. La storia di Yayah Kallon, attaccante della Primavera del Genoa, è già un libro di avventura il cui incipit sembra vergato dalla penna di Salgari. Dalla Sierra Leone a Cassine, laddove il primo giorno di primavera del 1938 nacque Luigi Tenco quasi in clandestinità, da Lampedusa a Genova, passando per Scicli e Chiavari. La famiglia lo tolse miracolosamente dalle mani di una setta di guerriglieri sierraleonesi la cui missione è rapire i bambini per addestrarli a fare la guerra: il che confligge profondamente con l’ambizioso nome della capitale coniato dagli inglesi, Freetown, città libera, poiché originariamente formata da una colonia di soldati africani liberati e rimpatriati dopo i combattimenti in Nuova Scozia.

Yayah si nascose dentro una valigia posta nel baule di una vettura che lo condusse, assieme ad altri quattro ragazzi, da Bengasi a Tripoli. Quattro ore di viaggio e la possibilità di respirare aria soltanto attraverso alcune feritoie della carrozzeria.

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