mercoledì 14 ottobre 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET – FULVIO COLLOVATI: «L'Inter al "Ferraris" ha sempre sofferto»

Essere un grande giocatore permette di militare nelle migliori squadre del momento. Fulvio Collovati, formidabile difensore degli anni '80 - '90, ha avuto la possibilità di vestire maglie prestigiose, tra le quali quelle di Genoa ed Inter, le formazioni che si troveranno di fronte sabato al "Ferraris". Il gioco del calcio, per lui, non ha più segreti, e al termine della carriera agonistica, ecco che si spalancano le porte della tv. Un opinionista lungimirante, con una risposta a ciascuna domanda. Ed è per questa serie di coincidenze che Pianetagenoa1893.net ha deciso di affidare a Fulvio Collovati la presentazione della gara tra Genoa ed Inter.

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lunedì 12 ottobre 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - LUCA CHIAPPINO: «Sosta utile per caricare i serbatoi»

La stagione è appena iniziata ma è già giunto il momento di tirare il fiato. La Primavera del Genoa non avrà partite ufficiali da disputare per almeno un mese e ciò per un motivo che inorgoglisce tutto l’ambiente rossoblù, ovvero i diversi convocati per le varie nazionali di categoria.
Il tecnico Luca Chiappino, in esclusiva per Pianetagenoa1893.net, analizza le prime uscite della propria squadra e rivela le strategie in vista del prossimo futuro.

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venerdì 9 ottobre 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - CALLERI: «Nessuno mi ha fatto proposte per Zuniga»

«Nessuno mi ha fatto adesso una proposta». Così Riccardo Calleri, raggiunto telefonicamente in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, ha smentito l’ipotesi, lanciata da Il Secolo XIX, dell’offerta di 5 milioni di euro più Modesto del Genoa per Camilo Zuniga, l’esterno destro del Napoli. «Per il momento non abbiamo parlato con nessuno – prosegue Calleri – il Napoli ha appena cambiato allenatore, per cui è un po’ prematuro sapere quelli che possono essere i programmi». L’agente del calciatore azzurro spiega che «col Genoa ci fu un pour parler estivo» quando ancora era sotto contratto con il Siena, la sua ex società di appartenenza. «Credo che sia un giocatore che al Genoa piaccia – conclude Calleri il colloquio con Pianetagenoa1893.net – ma da qui a dire che ci saranno delle cose concrete a gennaio oppure a giugno è prematuro. In questo momento il Genoa sta andando bene sulla fascia destra: mi sembra strano che adesso voglia cambiare».

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martedì 6 ottobre 2009

La migliore partenza in campionato dal dopoguerra

E’ partita alla grande la stagione dell'auspicata consacrazione a certi livelli. Se in Europa il Grifone mantiene intatte le speranze di continuare la sua avventura, nonostante il compito non proprio agevole sulla carta considerato il valore degli avversari, in campionato la squadra di Gasperini continua a coprirsi di gloria sulla base di un copione collaudato. Dopo sette partite è la migliore partenza del Genoa nel dopo guerra, caldeggiata da un bilancio di quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte (come nel 1942/43; meglio solo nel 1929/30 e nel 1932/33). Con Inter e Roma, il Vecchio Balordo vanta inoltre il miglior attacco del torneo (14 centri) e il primato assoluto di segnature con uomini diversi (l'ultimo Sculli grazie alla marcatura di Bologna). Un segno tangibile del calcio totale di Gasperson.

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IL GIORNALISTA DELLA SETTIMANA – MICHELA RABINO: «Sogno Sculli in nazionale»


Il modo migliore per iniziare la giornata è quello di ascoltare Michela Rabino su Babboleo News. Una voce accattivante, una preparazione eccellente, dovuta anche al diploma di giornalismo ottenuto presso l’Università di Genova. Nel tempo in cui vanno di moda gli autodidatti, finalmente un personaggio con competenze vere e comprovate. Lo possono testimoniare le precedenti esperienze a Radio 103 e a Il Secolo XIX e, soprattutto, lo stile elegante e misurato con cui calamita l’attenzione delle migliaia di ascoltatori di Babboleo News.
Michela Rabino è la giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net

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lunedì 5 ottobre 2009

IL PAGELLONE - A Floccari manca solo il gol. A Sculli e Kharja neppure quello

GENOA

AMELIA 6,5: superlativo ad inizio secondo tempo. Qualche uscita a vuoto nel finale.
ESPOSITO 5,5: evidenzia ancora diverse incertezze. Commette un fallo da rigore ma l’arbitro, per fortuna, lascia proseguire.
MORETTI 6,5: la difesa resiste bene all’urto, anche in inferiorità numerica, soprattutto per merito suo.
BOCCHETTI 6: chiude tutti gli spazi agli attaccanti avversari e supporta bene l’azione offensiva. Un paio di leggerezze fanno correre più di un brivido.
MESTO 6: incolpevole in occasione dell’espulsione. Fino a quel momento gara attenta e nulla più.
MILANETTO 6,5: a riposo contro il Valencia, fornisce un importante contributo nella zona nevralgica del campo.
KHARJA 7: implacabile dal dischetto, conferma i netti progressi delle ultime gare.
MODESTO 5,5: lecito attendersi di più.
PALLADINO 7: ulteriore passo avanti. Il Bologna ricorre spesso alle brutte maniere per poterlo fermare.
(PALACIO 5,5): troppo compassato. Non riesce ad entrare in partita.
FLOCCARI 7: nonostante la faticosa gara di Valencia, scende in campo in ottime condizioni sia fisiche che mentali, propiziando i primi due gol.
(ZAPATER 6,5): nei primi dieci minuti dal suo ingresso sbaglia troppi passaggi e perde due palloni in posizione delicata. Poi cresce, firmando il gol del definitivo 1-3 e sfiorando addirittura la doppietta personale.
SCULLI 7: primo centro in campionato per un giocatore di importanza strategica negli schemi di Gasperini.
TOMOVIC 6: rimette in corsa il Bologna causando il rigore del provvisorio 1-2 ma si riscatta fornendo l’assist a Zapater al termine di una discesa inarrestabile.

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domenica 4 ottobre 2009

Genoa guastafeste Bologna k.o. in casa

La squadra di Gasperini vince in trasferta con i gol di Kharja su rigore, Sculli e Zapater. Inutile il momentaneo 1-2 siglato da Di Vaio su rigore. Espulso Mesto a inizio ripresa

BOLOGNA, 4 ottobre 2009 - Gasperini guasta la festa al Bologna, che sperava di festeggiare il Centenario con un successo sul campo. E invece i tre punti li porta a casa il Genoa, che gioca un gran primo tempo (0-2 il parziale siglato da Kharja e Sculli) e resiste in dieci al forcing finale del Bologna (nella ripresa segnano Di Vaio e Zapater). La squadra di Gasperini sale così al quinto posto, a quota 13.

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Bologna-Genoa 1-3 I rossoblù rovinano la festa del centenario

Doveva essere la festa del Bologna per i cento anni della società e invece alla fine è il Genoa a sorridere. La squadra di Gasperini passa al Dall’Ara per 3-1, lasciando i padroni di casa a sei punti.

Parte forte il Bologna (in campo con una maglia che riprende la prima casacca indossata nel lontano 1909 con tanto di bottoncini, colletto da camicia e taschino) che schiera la coppia d’attacco Di Vaio-Zalayeta. L’ex attaccante di Juventus e Napoli dimostra aggressività fin dai primi minuti mettendo in difficoltà la retroguardia ligure.

Nel Genoa c’è il tridente Sculli-Floccari-Palladino, che alla prima occasione incide sul match: è il 10’ quando Floccari viene lanciato in area, intervento scomposto di Portanova e rigore per gli ospiti tra le proteste del pubblico del Dall’Ara. Sul dischetto va Kharja che non sbaglia. Il gol rimette in carreggiata il Genoa che alza il baricentro e si rende pericoloso dalle parti di Viviano.

Il Bologna cerca di riorganizzarsi, ma al 35’ Sculli piazza il colpo del 2-0. Bella azione di Palladino, sul cui tiro interviene Sculli lasciato solo dalla colpevole difesa bolognese. Al rientro Zalayeta, in mischia, calcia a botta sicura, ma centrale e così Amelia nega il gol al Bologna. Al 7’ Gervasoni si dimostra troppo severo ammonendo per la seconda volta Mesto per un tocco di mano, così il Genoa resta in dieci.

Il neo entrato Osvaldo si fa vedere in un paio di occasioni ma è Di Vaio che al 18’ fa sperare i suoi: l’attaccante, lanciato in profondità, supera con un tocco sotto Amelia ma il pallone si stampa incredibilmente sul palo. Sulla ribattuta Osvaldo calcia alto tra la disperazione dei trentamila del Dall’Ara. Papadopulo si sbraccia in panchina ma i suoi ragazzi, nonostante un ripresa tutta pressing, riescono a segnare solo su calcio di rigore al 40’ con Di Vaio. Il penalty è concesso da Gervasoni per un fallo di Tomovic su Tedesco. Il Bologna a questo punto ci crede, ma al 45’ ci pensa Zapater, in contropiede, a mettere una pietra tombale sulla partita.

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sabato 3 ottobre 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 .NET - DANIELE ARRIGONI: «Senza Coppa Uefa il Genoa potrebbe essere in testa al campionato»


Ha allenato il Bologna e conosce dai tempi di Livorno le dinamiche di una squadra impegnata in partite ufficiali ogni tre giorni. Daniele Arrigoni è l'uomo giusto per anticipare i temi salienti di Bologna - Genoa e per fare il punto sul momento e sulle prospettive stagionali del Grifone.

La partita di Valencia quante energie può aver sottratto al Genoa, in vista di Bologna?
«I rossoblù hanno disputato una grande gara nonostante la sconfitta. Si tratta di una squadra molto viva che ha pagato a caro prezzo alcune disattenzioni difensive. Temo, però, che la fatica si farà sentire parecchio: se il Bologna terrà i ritmi alti, per i ragazzi di Gasperini non sarà facile conquistare un risultato positivo. Si tratta dell'ultima gara di un ciclo terribile prima della sosta ed è naturale che i giocatori accusino un pò di stanchezza. Il turnover? Costituisce un'incognita: a volte rappresenta un vantaggio, in altre circostanze, invece, non produce frutti».

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***BOLOGNA-GENOA: LE PROBABILI FORMAZIONI***

Queste sono le probabili formazioni di Bologna-Genoa, gara valida per la settima giornata del campionato di serie A con inizio alle ore 15 allo stadio Dall'Ara del capoluogo emiliano.

Bologna (4-4-2): 1 Viviano, 84 Raggi, 13 Portanova, 6 Britos, 23 Lanna, 7 Valiani, 8 Mingazzini, 14 Guana, 19 Tedesco, 24 Zalayeta, 9 Di Vaio. (15 Colombo, 18 Moras, 21 Zenoni, 26 Mudingayi, 11 Vigiani, 85 Adailton, 22 Osvaldo). All.: Papadopulo. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Bombardini, Mutarelli, Santos.

Genoa (3-4-3): 32 Amelia, 28 Esposito, 24 Moretti, 26 Bocchetti, 40 Tomovic, 21 Zapater, 77 Milanetto, 23 Modesto, 20 Mesto, 9 Crespo, 14 Sculli. (73 Scarpi, 13 Fatic, 11 El Shaarawi, 5 Kharja, 8 Palacio, 10 Palladino, 33 Floccari). All.: Gasperini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Jankovic, Juric, Sokratis, Rossi, Biava, Criscito.


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venerdì 2 ottobre 2009

Il Genoa cede alla fine Sconfitto 3-2 a Valencia

VALENCIA (Spagna), 1 ottobre 2009 - Passo falso per il Genoa che nella seconda giornata del gruppo B di Europa League perde 3-2 sul campo del Valencia e resta a quota 3 ed è ora a una lunghezza dagli spagnoli e dal Lilla che ha superato 5-1 lo Slavia Praga fermo a 0. Per i liguri, che in Europa non perdevano dal 1991, era andato a segno Floccari al 42', ma nella ripresa sono stati Silva al 7' e Zigic al 12 a portare in vantaggio i padroni di casa; Kharja su rigore al 19' aveva impattato, ma al 37' il neoentrato Villa, anch'egli su rigore, ha fissato il punteggio a favore del Valencia che porta così a 14 la striscia positiva nelle Coppe europee.
Sergio Floccari, 27 anni. Ansa
Primo tempo — Gasperini deve fare i conti con diverse assenze e decide di mettere Mesto nel tridente d'attacco con Floccari e Palladino. Il match è subito in salita: i primi 10 minuti del Valencia sono travolgenti e più volte gli spagnoli sfiorano il gol. Al 4' Miguel imbecca Mata solo davanti ad Amelia: controllo perfetto, tiro di sinistro impreciso che esce sulla sinistra. La difesa ligure arranca e quando sembra prendere le misure ecco che il Valencia torna a schiacciare sull'acceleratore e al 16' sfiora ancora il vantaggio: diagonale di Silva dal limite dell'area, palla che sfiora il palo alla sinistra di Amelia che era fuori causa. Al 26' finalmente Genoa pericoloso: palla alta di Modesto per Floccari che di testa mette fuori causa Cesar e Dealbert salva il Valencia. Padroni di casa sempre più intraprendenti, ma meno pericolosi in fase di finalizzazione e in difficoltà ogni volta che devono difenderse. Al 42' Floccari, sul filo del fuorigioco, si trova solo davanti a Cesar e in acrobazia insacca e manda i liguri in vantaggio al riposo.
David Silva, 23 anni. Reuters
David Silva, 23 anni. Reuters

secondo tempo — Ripresa e Valencia di nuovo all'arrembaggio. Al 7' bella iniziativa di Banega che verticalizza e Silva, sfruttando un indecisione di Papastathopoulos va a segno. Al 10' Banega carica il destro dai 20 metri centrali e manda non lontano dal palo alla sinistra di Amelia. L'argentino è scatenato e al 12' ispira un'azione perfetta aprendo a sinistra a Mata il cui cross al centro è trasformato di destro da Zigic. E' il momento più difficile per il Genoa: al 16' Zigic imbecca da destra Pablo Hernandez il cui tiro è toccato da Mata e la palla finisce a lato di poco. Ancora una volta il Valencia nella metà campo difensiva fa acqua: al 19' fallo ingenuo di Mathieu su Papastathopoulos e Kharja trasforma nell'angolo basso destro il rigore. Unay Emery decide che è il momento di schierare Villa e la mossa si rivela decisiva. Il centrocampista della nazionale spagnola è un diavolo a quattro ed è lui al 37' a segnare, spiazzando Amelia, il gol decisivo grazie a un rigore che si era conquistato per un fallo di Esposito. I liguri non ne hanno più: al 41' Banega imbecca bene Villa che salta due uomini e di sinistro per poco non chiude definitivamente il match. L'ultima emozione al 48' con Mata che da due passi costringe Amelia alla respinta di piede.

Guido Guida

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GASPERINI: «Siamo andati vicini a un risultato di prestigio»

"Siamo andati vicini a un risultato di prestigio". Gian Piero Gasperini non si dispera per la sconfitta rimediata a Valencia nel secondo turno del gruppo B di Europa League. Al Mestalla il Genoa è stato battuto 3-2. "Abbiamo fatto a sprazzi una buona gara, anche se con tante ingenuità pesanti che abbiamo pagato e qualche cambio che non abbiamo potuto fare - aggiunge il tecnico rossoblù ai microfoni Mediaset -. Sculli a un certo punto ha dovuto anche fare il difensore e lo ha fatto bene, ma non avevamo cambi per poter reggere". "La squadra - conclude Gasperini - ha fatto comunque una buona gara per larghi tratti, siamo andati vicini a risultato di prestigio. Ma andiamo avanti lo stesso".

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IL PAGELLONE - Il riscatto dei più discussi: Kharja e Floccari illuminano il Genoa

GENOA

AMELIA 6,5: sbroglia diverse situazioni difficili e, soprattutto nel primo quarto d’ora, risulta decisivo.
SOKRATIS 5,5: in dubbio fino all’ultimo, fornisce una prestazione generosa ma altalenante. Qualche responsabilità sui primi due gol del Valencia. Si procura il rigore.
(MILANETTO SV)
MORETTI 6,5:
la forza di un giocatore si vede al cospetto dei grandi campioni: esame superato.
BOCCHETTI 6: non cadesse in qualche ingenuità di troppo, la sua gara sarebbe da considerare molto positiva.
TOMOVIC 5,5: ancora troppe incomprensioni con Sokratis. Nonostante le difficoltà della partita non demerita particolarmente.
(ESPOSITO 5,5): bene fino al 36’, quando provoca il rigore su Villa, spianando agli avversari la strada verso il successo.
ZAPATER 6: utile in fase di contenimento ma sul giudizio pesa il pallone perso in occasione del terzo gol locale.
KHARJA 7: la migliore prestazione dal suo approdo al Genoa. Ristabilisce la provvisoria parità confermandosi implacabile dal dischetto.
MODESTO 5,5: cerca di difendersi con il mestiere ma spesso non basta.
(SCULLI 6): presidia la fascia da cui provengono i maggiori pericoli e, con il suo ingresso, il Valencia allenta la pressione.
MESTO 6: alcune sue accelerazioni mettono alle corde la difesa del Valencia.
FLOCCARI 7: primo tempo da protagonista. Smista al meglio i pochi palloni giocabili e scaraventa in rete quello che vale lo 0-1.
PALLADINO 5,5: in avanti incide poco e, sulla fascia, perde il duello con Mathieu.

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giovedì 1 ottobre 2009

La parola passa al campo: Genoa, credici!

La lunga attesa, l'esodo di massa, i grandi preparativi. Ormai tutto è pronto per l'affascinante sfida tra Valencia e Genoa, in programma stasera a partire dalle ore 21.05. Una partita in cui i rossoblù hanno tutto da guadagnare e nulla da perdere. In chiave qualificazione, infatti, con una vittoria si potrebbe ipotecare con largo anticipo il passaggio del turno mentre, se dovesse maturare un'affermazione dei padroni di casa, tutto resterebbe praticamente inalterato, indipendentemente dal risultato tra Slavia Praga e Lille (ideale sarebbe un pareggio). Sotto il profilo della fiducia, invece, uscire imbattuti dal "Mestalla" garantirebbe uno slancio importante anche in vista dei prossimi impegni di campionato; nessun dramma, invece, in caso contrario, considerando la notevole forza di Villa e compagni.

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mercoledì 30 settembre 2009

PREZIOSI: «Siamo molto fiduciosi, nonostante gli infortuni»

Enrico Preziosi si è recato nel pomeriggio di oggi a Pegli per stare vicino alla squadra prima della partenza per la trasferta di Europa League a Valencia e per sostenerla dopo la recente sconfitta di Udine. «Siamo molto fiduciosi stiamo soffrendo un po' - ha spiegato il presidente - ma credo sia normale. Purtroppo abbiamo avuto una serie di infortuni che ci stanno ancora condizionando. Penso non solo a Jankovic e Juric ma anche a Rossi, Criscito, Biava e ad alcuni giocatori che non hanno ancora recuperato del tutto come Floccari e Kharja''. Il numero uno rossoblù ha un impegno concreto con i tifosi: «A dicembre tireremo le somme e se sarà necessario interverremo sul mercato come abbiamo sempre fatto».

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martedì 29 settembre 2009

No moviola in campo, no penalty per il Genoa

E’ il 46° minuto. Palacio crossa un pallone pennellato per i suoi compagni, ma il difensore dell’Udinese Domizzi tocca la palla con la mano. L’arbitro fischia il fallo fuori dall’area di rigore. Ma il dubbio resta: è in area oppure no? L’allenatore del Genoa, Gianpiero Gasperini, chiama il quarto uomo per chiedere l’uso della moviola per sciogliere il dubbio: non ha usato la sua opportunità nel primo tempo, lo fa invece nella ripresa. Il direttore di gara la concede. In pochi minuti vedono l’episodio contestato: risulta chiaro dai fotogrammi che Domizzi ha palesemente colpito al di là della linea che delimita la zona dove si concede la massima punizione. Batte il penalty Crespo e segna: Udinese-Genoa 0-1. Purtroppo questa descrizione del possibile vantaggio del Grifone al Friuli resterà, almeno per il momento, un racconto di fantasia. Lo avrebbe potuto scrivere anche Osvaldo Soriano in uno dei suoi romanzi fantastici sul calcio. E questo perché la moviola in campo non è prevista nel dorato mondo del pallone.
La premessa era d’obbligo, visto che l’errore arbitrale era così macroscopico che se ne sarebbe accorto anche un cieco che si avventurasse di notte nel buio pesto dei carrugi. Con ciò non si vogliono sminuire i meriti dell’Udinese, squadra molto più accorta e cinica del Genoa: è un ricordo quella bella e sciupona di un anno fa, quando adottava il 4-3-3 mietendo grande spettacolo ma non risultati importanti come quelli di questo primo scorcio di campionato. I bianconeri hanno costruito poco nel primo tempo e in parte nel secondo: hanno aspettato il calo degli avversari per piazzare il colpo vincente con un contropiede micidiale di Di Natale e il colpo di grazia con Pepe.

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di Marco Liguori

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domenica 27 settembre 2009

Gasperini critico con Trefoloni:"Se sanziona il fallo deve fischiare il rigore"

Per Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa, «sarà un campionato di grandi difficoltà per noi, con un tour de force che proseguirà fino a dicembre. L' importante sarà quindi recuperare gli infortunati». Il tecnico dei liguri non si è detto amareggiato dalla prova dei suoi. «Abbiamo retto bene e potevamo anche fare gol. Fino all'1 a 0 insomma la gara era aperta. È chiaro che nella ripresa abbiamo pagato sul piano fisico. Una situazione che qui a Udine conoscono bene avendola vissuta negli anni scorsi». Invece, per la trasferta di Valencia in Europa league, il Genoa perderà anche Criscito e Biava (stiramento per i due, circa 20 giorni per il recupero) ma, forse, recupererà Floccari. Gasperini, insomma, guarda avanti. «Abbiamo fatto sette punti in casa contro avversari tosti e tre in trasferta. Bene così». Poi l'attenzione si è spostata sul rigore non concesso per il fallo di mano di Domizzi sul cross di Palacio. «Non voglio parlare - ha detto Gasperini - anche perchè in settimana ho assistito a dei voltafaccia imbarazzanti. L'arbitro l'ha visto fuori area, pazienza. Forse era meglio se l'avesse giudicato un fallo involontario - ha detto ancora l'allenatore del Genoa - invece di punirlo con una punizione dal limite». Infine una battuta sul primo gol dell'Udinese. «Un falletto tattico su Di Natale a centrocampo? Si - ha sorriso Gasperini - forse ci voleva».

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Serie A - Di Natale e Pepe, tutto in sette minuti

Il Genoa cade al Friuli contro l'Udinese: partita equilibrata per 81', poi ci pensano Di Natale e Pepe nel finale. Rossoblù un po' imprecisi, con la testa già all'Europa League
Il Genoa si blocca ancora: dopo la sconfitta di Verona e il pari con la Juventus arriva un altro ko al Friuli. Momento positivo invece per l'Udinese che dopo i tre punti con il Milan, fa bottino pieno anche con i rossoblù. Una vittoria naturalmente firmata da Totò Di Natale: con un invenzione all'81' (l'ottava del meraviglioso inizio di campionato del capitano bianconero) trova il modo di spezzare un match fino a quel momento ben giocato ma anche molto equilibrato. Poi, nel finale arriva anche il primo centro stagionale di Simone Pepe che di fatto mette in ghiaccio il risultato. 2-0 e Genoa che può recriminare per un mani in area di Domizzi non rilevato dall'arbitro Trefoloni. I ragazzi di Gasperini però forse avevano già la testa all impegno in Europa.

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venerdì 25 settembre 2009

IL PAGELLONE - Il cuore di Rossi, la verve di Sculli, le intuizioni di Mesto. Ecco il vero Genoa


GENOA

AMELIA 6,5: abbranca tutto quanto che capita dalle sue parti. Una sicurezza.
BIAVA 5,5: il più in difficoltà della retroguardia anche se spesso si salva grazie al mestiere.
MORETTI 6: ha un compito non facile ma lo svolge con diligenza.
BOCCHETTI 6,5: in netta crescita rispetto alle ultime gare. Prezioso in fase di spinta.
ROSSI 7: corridore infaticabile. L’esempio più lampante di quel che dovrebbe fare un centrocampista.
MILANETTO 6: parte in sordina, poi si cala al meglio nel match. Qualche passaggio sbagliato di troppo.
(KHARJA 5,5): fallisce la chance del riscatto.
ZAPATER 6: soffre il pressing di Felipe Melo e Marchisio ma non manca di farsi apprezzare per alcuni lanci millimetrici.
MODESTO 6,5: la nota lieta della serata. Spinge e copre con efficacia.
(SOKRATIS 5,5): non impeccabile nell’azione del pareggio, palesa troppi passaggi a vuoto.
MESTO 7: segna un gol da attaccante vero e pennella il cross per il raddoppio. Decisivo. FLOCCARI 5,5: si dà un gran da fare ma tocca pochissimi palloni.
(CRESPO 7): combattente nato, capitalizza una delle poche palle gol che gli capitano e non esita ad arretrare fino alla propria area di rigore quando le circostanze lo richiedono.
SCULLI 7: il migliore tra i ventidue in campo. La Juve lo marca stretto ma lui trova sempre il modo per lasciare sul posto l’avversario di turno.

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Genoa e Juve: 2-2 spettacolo Bianconeri in testa con l'Inter

GENOVA, 24 settembre 2009 - La Juventus a Genova perde il ruolino di marcia immacolato, a punteggio pieno, ma nel finale salva la partita e il primato in classifica, ora in coabitazione con l’Inter. Contro un Genoa gagliardo e spietato, capace di capitalizzare due delle tre palle gol create, finisce 2-2. Decidono nel finale le reti dei vecchi pirati d’area Crespo e Trezeguet, pirati senza benda però, perchè la porta la vedono bene, benissimo, da sempre. Il Genoa completa, ma poi vanifica la rimonta al gol di Iaquinta, sospinto da unFerraris da applausi. La Juve ha costruito tanto, tantissimo, ha dimostrato un gran carattere pareggiando i conti alla fine, ma può e deve recriminare per i tanti, troppi sprechi sottoporta - e Amauri continua un digiuno che ormai è datato 7 mesi - e per aver impostato la partita dall’inizio alla fine sul piano del ritmo, l’arma in più del Genoa. Invece che sulla qualità tecnica. E poi un peso sul risultato ce l’ha avuta anche la decisione dell’arbitro Saccani di annullare un gol valido di Iaquinta, per fuorigioco. Sul rovesciamento di fronte Crespo ha segnato il gol partita. Il calcio sa essere crudele.

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