sabato 3 ottobre 2009

***BOLOGNA-GENOA: LE PROBABILI FORMAZIONI***

Queste sono le probabili formazioni di Bologna-Genoa, gara valida per la settima giornata del campionato di serie A con inizio alle ore 15 allo stadio Dall'Ara del capoluogo emiliano.

Bologna (4-4-2): 1 Viviano, 84 Raggi, 13 Portanova, 6 Britos, 23 Lanna, 7 Valiani, 8 Mingazzini, 14 Guana, 19 Tedesco, 24 Zalayeta, 9 Di Vaio. (15 Colombo, 18 Moras, 21 Zenoni, 26 Mudingayi, 11 Vigiani, 85 Adailton, 22 Osvaldo). All.: Papadopulo. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Bombardini, Mutarelli, Santos.

Genoa (3-4-3): 32 Amelia, 28 Esposito, 24 Moretti, 26 Bocchetti, 40 Tomovic, 21 Zapater, 77 Milanetto, 23 Modesto, 20 Mesto, 9 Crespo, 14 Sculli. (73 Scarpi, 13 Fatic, 11 El Shaarawi, 5 Kharja, 8 Palacio, 10 Palladino, 33 Floccari). All.: Gasperini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Jankovic, Juric, Sokratis, Rossi, Biava, Criscito.


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venerdì 2 ottobre 2009

Il Genoa cede alla fine Sconfitto 3-2 a Valencia

VALENCIA (Spagna), 1 ottobre 2009 - Passo falso per il Genoa che nella seconda giornata del gruppo B di Europa League perde 3-2 sul campo del Valencia e resta a quota 3 ed è ora a una lunghezza dagli spagnoli e dal Lilla che ha superato 5-1 lo Slavia Praga fermo a 0. Per i liguri, che in Europa non perdevano dal 1991, era andato a segno Floccari al 42', ma nella ripresa sono stati Silva al 7' e Zigic al 12 a portare in vantaggio i padroni di casa; Kharja su rigore al 19' aveva impattato, ma al 37' il neoentrato Villa, anch'egli su rigore, ha fissato il punteggio a favore del Valencia che porta così a 14 la striscia positiva nelle Coppe europee.
Sergio Floccari, 27 anni. Ansa
Primo tempo — Gasperini deve fare i conti con diverse assenze e decide di mettere Mesto nel tridente d'attacco con Floccari e Palladino. Il match è subito in salita: i primi 10 minuti del Valencia sono travolgenti e più volte gli spagnoli sfiorano il gol. Al 4' Miguel imbecca Mata solo davanti ad Amelia: controllo perfetto, tiro di sinistro impreciso che esce sulla sinistra. La difesa ligure arranca e quando sembra prendere le misure ecco che il Valencia torna a schiacciare sull'acceleratore e al 16' sfiora ancora il vantaggio: diagonale di Silva dal limite dell'area, palla che sfiora il palo alla sinistra di Amelia che era fuori causa. Al 26' finalmente Genoa pericoloso: palla alta di Modesto per Floccari che di testa mette fuori causa Cesar e Dealbert salva il Valencia. Padroni di casa sempre più intraprendenti, ma meno pericolosi in fase di finalizzazione e in difficoltà ogni volta che devono difenderse. Al 42' Floccari, sul filo del fuorigioco, si trova solo davanti a Cesar e in acrobazia insacca e manda i liguri in vantaggio al riposo.
David Silva, 23 anni. Reuters
David Silva, 23 anni. Reuters

secondo tempo — Ripresa e Valencia di nuovo all'arrembaggio. Al 7' bella iniziativa di Banega che verticalizza e Silva, sfruttando un indecisione di Papastathopoulos va a segno. Al 10' Banega carica il destro dai 20 metri centrali e manda non lontano dal palo alla sinistra di Amelia. L'argentino è scatenato e al 12' ispira un'azione perfetta aprendo a sinistra a Mata il cui cross al centro è trasformato di destro da Zigic. E' il momento più difficile per il Genoa: al 16' Zigic imbecca da destra Pablo Hernandez il cui tiro è toccato da Mata e la palla finisce a lato di poco. Ancora una volta il Valencia nella metà campo difensiva fa acqua: al 19' fallo ingenuo di Mathieu su Papastathopoulos e Kharja trasforma nell'angolo basso destro il rigore. Unay Emery decide che è il momento di schierare Villa e la mossa si rivela decisiva. Il centrocampista della nazionale spagnola è un diavolo a quattro ed è lui al 37' a segnare, spiazzando Amelia, il gol decisivo grazie a un rigore che si era conquistato per un fallo di Esposito. I liguri non ne hanno più: al 41' Banega imbecca bene Villa che salta due uomini e di sinistro per poco non chiude definitivamente il match. L'ultima emozione al 48' con Mata che da due passi costringe Amelia alla respinta di piede.

Guido Guida

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GASPERINI: «Siamo andati vicini a un risultato di prestigio»

"Siamo andati vicini a un risultato di prestigio". Gian Piero Gasperini non si dispera per la sconfitta rimediata a Valencia nel secondo turno del gruppo B di Europa League. Al Mestalla il Genoa è stato battuto 3-2. "Abbiamo fatto a sprazzi una buona gara, anche se con tante ingenuità pesanti che abbiamo pagato e qualche cambio che non abbiamo potuto fare - aggiunge il tecnico rossoblù ai microfoni Mediaset -. Sculli a un certo punto ha dovuto anche fare il difensore e lo ha fatto bene, ma non avevamo cambi per poter reggere". "La squadra - conclude Gasperini - ha fatto comunque una buona gara per larghi tratti, siamo andati vicini a risultato di prestigio. Ma andiamo avanti lo stesso".

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IL PAGELLONE - Il riscatto dei più discussi: Kharja e Floccari illuminano il Genoa

GENOA

AMELIA 6,5: sbroglia diverse situazioni difficili e, soprattutto nel primo quarto d’ora, risulta decisivo.
SOKRATIS 5,5: in dubbio fino all’ultimo, fornisce una prestazione generosa ma altalenante. Qualche responsabilità sui primi due gol del Valencia. Si procura il rigore.
(MILANETTO SV)
MORETTI 6,5:
la forza di un giocatore si vede al cospetto dei grandi campioni: esame superato.
BOCCHETTI 6: non cadesse in qualche ingenuità di troppo, la sua gara sarebbe da considerare molto positiva.
TOMOVIC 5,5: ancora troppe incomprensioni con Sokratis. Nonostante le difficoltà della partita non demerita particolarmente.
(ESPOSITO 5,5): bene fino al 36’, quando provoca il rigore su Villa, spianando agli avversari la strada verso il successo.
ZAPATER 6: utile in fase di contenimento ma sul giudizio pesa il pallone perso in occasione del terzo gol locale.
KHARJA 7: la migliore prestazione dal suo approdo al Genoa. Ristabilisce la provvisoria parità confermandosi implacabile dal dischetto.
MODESTO 5,5: cerca di difendersi con il mestiere ma spesso non basta.
(SCULLI 6): presidia la fascia da cui provengono i maggiori pericoli e, con il suo ingresso, il Valencia allenta la pressione.
MESTO 6: alcune sue accelerazioni mettono alle corde la difesa del Valencia.
FLOCCARI 7: primo tempo da protagonista. Smista al meglio i pochi palloni giocabili e scaraventa in rete quello che vale lo 0-1.
PALLADINO 5,5: in avanti incide poco e, sulla fascia, perde il duello con Mathieu.

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giovedì 1 ottobre 2009

La parola passa al campo: Genoa, credici!

La lunga attesa, l'esodo di massa, i grandi preparativi. Ormai tutto è pronto per l'affascinante sfida tra Valencia e Genoa, in programma stasera a partire dalle ore 21.05. Una partita in cui i rossoblù hanno tutto da guadagnare e nulla da perdere. In chiave qualificazione, infatti, con una vittoria si potrebbe ipotecare con largo anticipo il passaggio del turno mentre, se dovesse maturare un'affermazione dei padroni di casa, tutto resterebbe praticamente inalterato, indipendentemente dal risultato tra Slavia Praga e Lille (ideale sarebbe un pareggio). Sotto il profilo della fiducia, invece, uscire imbattuti dal "Mestalla" garantirebbe uno slancio importante anche in vista dei prossimi impegni di campionato; nessun dramma, invece, in caso contrario, considerando la notevole forza di Villa e compagni.

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mercoledì 30 settembre 2009

PREZIOSI: «Siamo molto fiduciosi, nonostante gli infortuni»

Enrico Preziosi si è recato nel pomeriggio di oggi a Pegli per stare vicino alla squadra prima della partenza per la trasferta di Europa League a Valencia e per sostenerla dopo la recente sconfitta di Udine. «Siamo molto fiduciosi stiamo soffrendo un po' - ha spiegato il presidente - ma credo sia normale. Purtroppo abbiamo avuto una serie di infortuni che ci stanno ancora condizionando. Penso non solo a Jankovic e Juric ma anche a Rossi, Criscito, Biava e ad alcuni giocatori che non hanno ancora recuperato del tutto come Floccari e Kharja''. Il numero uno rossoblù ha un impegno concreto con i tifosi: «A dicembre tireremo le somme e se sarà necessario interverremo sul mercato come abbiamo sempre fatto».

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martedì 29 settembre 2009

No moviola in campo, no penalty per il Genoa

E’ il 46° minuto. Palacio crossa un pallone pennellato per i suoi compagni, ma il difensore dell’Udinese Domizzi tocca la palla con la mano. L’arbitro fischia il fallo fuori dall’area di rigore. Ma il dubbio resta: è in area oppure no? L’allenatore del Genoa, Gianpiero Gasperini, chiama il quarto uomo per chiedere l’uso della moviola per sciogliere il dubbio: non ha usato la sua opportunità nel primo tempo, lo fa invece nella ripresa. Il direttore di gara la concede. In pochi minuti vedono l’episodio contestato: risulta chiaro dai fotogrammi che Domizzi ha palesemente colpito al di là della linea che delimita la zona dove si concede la massima punizione. Batte il penalty Crespo e segna: Udinese-Genoa 0-1. Purtroppo questa descrizione del possibile vantaggio del Grifone al Friuli resterà, almeno per il momento, un racconto di fantasia. Lo avrebbe potuto scrivere anche Osvaldo Soriano in uno dei suoi romanzi fantastici sul calcio. E questo perché la moviola in campo non è prevista nel dorato mondo del pallone.
La premessa era d’obbligo, visto che l’errore arbitrale era così macroscopico che se ne sarebbe accorto anche un cieco che si avventurasse di notte nel buio pesto dei carrugi. Con ciò non si vogliono sminuire i meriti dell’Udinese, squadra molto più accorta e cinica del Genoa: è un ricordo quella bella e sciupona di un anno fa, quando adottava il 4-3-3 mietendo grande spettacolo ma non risultati importanti come quelli di questo primo scorcio di campionato. I bianconeri hanno costruito poco nel primo tempo e in parte nel secondo: hanno aspettato il calo degli avversari per piazzare il colpo vincente con un contropiede micidiale di Di Natale e il colpo di grazia con Pepe.

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di Marco Liguori

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domenica 27 settembre 2009

Gasperini critico con Trefoloni:"Se sanziona il fallo deve fischiare il rigore"

Per Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa, «sarà un campionato di grandi difficoltà per noi, con un tour de force che proseguirà fino a dicembre. L' importante sarà quindi recuperare gli infortunati». Il tecnico dei liguri non si è detto amareggiato dalla prova dei suoi. «Abbiamo retto bene e potevamo anche fare gol. Fino all'1 a 0 insomma la gara era aperta. È chiaro che nella ripresa abbiamo pagato sul piano fisico. Una situazione che qui a Udine conoscono bene avendola vissuta negli anni scorsi». Invece, per la trasferta di Valencia in Europa league, il Genoa perderà anche Criscito e Biava (stiramento per i due, circa 20 giorni per il recupero) ma, forse, recupererà Floccari. Gasperini, insomma, guarda avanti. «Abbiamo fatto sette punti in casa contro avversari tosti e tre in trasferta. Bene così». Poi l'attenzione si è spostata sul rigore non concesso per il fallo di mano di Domizzi sul cross di Palacio. «Non voglio parlare - ha detto Gasperini - anche perchè in settimana ho assistito a dei voltafaccia imbarazzanti. L'arbitro l'ha visto fuori area, pazienza. Forse era meglio se l'avesse giudicato un fallo involontario - ha detto ancora l'allenatore del Genoa - invece di punirlo con una punizione dal limite». Infine una battuta sul primo gol dell'Udinese. «Un falletto tattico su Di Natale a centrocampo? Si - ha sorriso Gasperini - forse ci voleva».

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Serie A - Di Natale e Pepe, tutto in sette minuti

Il Genoa cade al Friuli contro l'Udinese: partita equilibrata per 81', poi ci pensano Di Natale e Pepe nel finale. Rossoblù un po' imprecisi, con la testa già all'Europa League
Il Genoa si blocca ancora: dopo la sconfitta di Verona e il pari con la Juventus arriva un altro ko al Friuli. Momento positivo invece per l'Udinese che dopo i tre punti con il Milan, fa bottino pieno anche con i rossoblù. Una vittoria naturalmente firmata da Totò Di Natale: con un invenzione all'81' (l'ottava del meraviglioso inizio di campionato del capitano bianconero) trova il modo di spezzare un match fino a quel momento ben giocato ma anche molto equilibrato. Poi, nel finale arriva anche il primo centro stagionale di Simone Pepe che di fatto mette in ghiaccio il risultato. 2-0 e Genoa che può recriminare per un mani in area di Domizzi non rilevato dall'arbitro Trefoloni. I ragazzi di Gasperini però forse avevano già la testa all impegno in Europa.

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venerdì 25 settembre 2009

IL PAGELLONE - Il cuore di Rossi, la verve di Sculli, le intuizioni di Mesto. Ecco il vero Genoa


GENOA

AMELIA 6,5: abbranca tutto quanto che capita dalle sue parti. Una sicurezza.
BIAVA 5,5: il più in difficoltà della retroguardia anche se spesso si salva grazie al mestiere.
MORETTI 6: ha un compito non facile ma lo svolge con diligenza.
BOCCHETTI 6,5: in netta crescita rispetto alle ultime gare. Prezioso in fase di spinta.
ROSSI 7: corridore infaticabile. L’esempio più lampante di quel che dovrebbe fare un centrocampista.
MILANETTO 6: parte in sordina, poi si cala al meglio nel match. Qualche passaggio sbagliato di troppo.
(KHARJA 5,5): fallisce la chance del riscatto.
ZAPATER 6: soffre il pressing di Felipe Melo e Marchisio ma non manca di farsi apprezzare per alcuni lanci millimetrici.
MODESTO 6,5: la nota lieta della serata. Spinge e copre con efficacia.
(SOKRATIS 5,5): non impeccabile nell’azione del pareggio, palesa troppi passaggi a vuoto.
MESTO 7: segna un gol da attaccante vero e pennella il cross per il raddoppio. Decisivo. FLOCCARI 5,5: si dà un gran da fare ma tocca pochissimi palloni.
(CRESPO 7): combattente nato, capitalizza una delle poche palle gol che gli capitano e non esita ad arretrare fino alla propria area di rigore quando le circostanze lo richiedono.
SCULLI 7: il migliore tra i ventidue in campo. La Juve lo marca stretto ma lui trova sempre il modo per lasciare sul posto l’avversario di turno.

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Genoa e Juve: 2-2 spettacolo Bianconeri in testa con l'Inter

GENOVA, 24 settembre 2009 - La Juventus a Genova perde il ruolino di marcia immacolato, a punteggio pieno, ma nel finale salva la partita e il primato in classifica, ora in coabitazione con l’Inter. Contro un Genoa gagliardo e spietato, capace di capitalizzare due delle tre palle gol create, finisce 2-2. Decidono nel finale le reti dei vecchi pirati d’area Crespo e Trezeguet, pirati senza benda però, perchè la porta la vedono bene, benissimo, da sempre. Il Genoa completa, ma poi vanifica la rimonta al gol di Iaquinta, sospinto da unFerraris da applausi. La Juve ha costruito tanto, tantissimo, ha dimostrato un gran carattere pareggiando i conti alla fine, ma può e deve recriminare per i tanti, troppi sprechi sottoporta - e Amauri continua un digiuno che ormai è datato 7 mesi - e per aver impostato la partita dall’inizio alla fine sul piano del ritmo, l’arma in più del Genoa. Invece che sulla qualità tecnica. E poi un peso sul risultato ce l’ha avuta anche la decisione dell’arbitro Saccani di annullare un gol valido di Iaquinta, per fuorigioco. Sul rovesciamento di fronte Crespo ha segnato il gol partita. Il calcio sa essere crudele.

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mercoledì 23 settembre 2009

***I 21 CONVOCATI DEL GENOA: TORNANO FIGUEROA, ZAPATER E MORETTI

Queste le scelte di Gasperini dopo l'ultima seduta d'allenamento prima della super sfida del Luigi Ferraris (fischio di inizio alle 20.45).

PORTIERI: Amelia 32, Scarpi 73.

DIFENSORI: Biava 25, Bocchetti 26, Esposito 16, Moretti 24, Fatic 13, Sokratis 15, Tomovic 40.

CENTROCAMPISTI: Kharja 5, Mesto 20, Milanetto 77, Modesto 23, Rossi 7, Zapater 21.

ATTACCANTI: Crespo 9, Figueroa 30, Floccari 33, Palacio 8, Palladino 10, Sculli 14.


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QUI PEGLI/Nel pomeriggio rifinitura per i Grifoni


Rifinitura pomeridiana e poi ritiro in albergo per il Genoa, in vista del posticipo di domani sera a Marassi contro la Juventus. Gasperini non scioglie le riserve sulla formazione ma ci saranno certamente i rientri dal primo minuto di Moretti, Zapater, Rossi e Sculli. Indisponibili sono, dunque, Juric, Jankovic e Criscito. Grande cornice di pubblico prevista, per ora invenduti circa 3000 biglietti.

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martedì 22 settembre 2009

SCULLI: «Riscatteremo la sconfitta col Chievo contro i bianconeri»


Il giocatore del Genoa Giuseppe Sculli difende i suoi compagni e la squadra dopo la sconfitta col Chievo, ecco quanto riportato da Tuttosport: "Non è bello sentir parlare di Genoa-2 o veder imputare ad alcuni l'esito negativo di una partita. Qui, nel Genoa, ci sono 24 giocatori tutti alla pari che il tecnico fa ruotare a seconda delle esigenze. Non ha senso parlare di riserve e mettere sotto accusa i giovani. Eppoi, può succede di perdere una gara ogni tanto".

Sculli poi parla anche della prossima sfida impegnativa contro la Juventus: "Abbiamo l'occasione per riscattare la battuta d'arresto col Chievo. Certo, i bianconeri sono fortissimi. Ma neppure noi, in casa, scherziamo. Sicuramente disputeremo una grande partita e sicuramente proveremo a vincere".

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Il Genoa ha perso una gara, non le sue ambizioni

State buoni, se potete: il Genoa ha perso una partita, non le sue ambizioni di alta classifica. Forse questa sconfitta è salutare per il prosieguo del torneo: il Chievo si è dimostrato avversario più coriaceo e consistente dello Slavia Praga. Prima di parlare della gara di ieri, però, voglio fare una premessa fondamentale: svolgerò delle semplici riflessioni e non delle severe critiche, sia ben chiaro. Finora Gasperini è stato lodato e applaudito per le sue scelte, a cominciare dal turn over: non sarà di certo un incidente di percorso a cancellare tutto quanto di buono che ha realizzato finora.La prima domanda: dov’è maggiormente mancato oggi il Genoa al Bentegodi? La risposta è semplice: nel suo reparto principale, il centrocampo. Non ha fatto filtro alle folate in contropiede avversarie (da cui sono nati i tre gol) e ha costruito ben poco per l’attacco. Ancora non si riesce a capire il perché di Tomovic e Fatic esterni. Entrambi non sono sembrati ancora maturi per sostenere un compito fondamentale del gioco gasperiniano: dominare le fasce, saltare l’uomo e crossare. In più Tomovic ha alcune responsabilità per il primo gol, a causa di un suo errore. Aggiungiamo inoltre che la coppia Milanetto-Kharja è sembrata molto leggera a sostenere l’impatto con la linea mediana del Chievo. Il giocatore marocchino, come ha spiegato lo stesso tecnico rossoblù a fine gara, era reduce da un infortunio: non è ancora al 100% come ha anche dimostrato contro lo Sparta. Però contro i cechi aveva Zapater che lo copriva con grande sicurezza: chissà se lo spagnolo era davvero così stanco da essere lasciato a casa. Probabilmente giocherà contro la Juve: c’è da scommetterci, visto che finora ha dimostrato di aver perfettamente assimilato gli schemi di Gasperini.

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domenica 20 settembre 2009

Chievo-Genoa 3-1: Il "Grifone" del turnover atterra al Bentegodi

I rossoblù raccolgono la prima sconfitta dopo tre vittorie.


Il Genoa non riesce a rimanere nella scia della Juventus e dei cugini sampdoriani. La partita di oggi ha mostrato un Grifone piuttosto affaticato, senza la consueta carica agonistica. Dall’altra parte il Chievo era decisamente più agguerrito, ha aggredito la partita da subito e non ha quasi mai lasciato giocare il Genoa. Vittoria meritata per i ragazzi di Di Carlo e menzione speciale per il difensore colombiano Mario Yepes, una colonna invalicabile per chiunque fosse nei suoi paraggi: davvero impressionante.

In campo – Il Genoa arriva in Veneto con l’intenzione di continuare nella striscia vincente: Gasperini decide di concedere un turno di riposo a Zapater, M. Rossi e Sculli, che finora hanno giocato tutte le partite. Al loro posto ci sono Tomovic, Fatic e Bocchetti. Di Carlo ha bisogno di punti e scioglie solo un’ora prima dell’inizio il dubbio tra Granoche e Pellissier in favore dell’attaccante aostano.

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GASPERINI: «L'inizio disastroso ha compromesso la gara»

«Purtroppo un inizio disastroso ha compromesso la gara». Così Gianpiero Gasperini ha spiegato la sconfitta contro il Chievo ai microfoni di Rai Due. Il tecnico ha poi proseguito, sottolineando che «eravamo riuscita a raddrizzarla, poi c'è stato un buon secondo tempo ma non ce l'abbiamo fatta». Probabilmente ha influito l'ampio turn over, ma Gasperini ribadisce che «la rosa è questa. Dobbiamo utilizzarla perché giochiamo tante partite. Chiaro che in qualche gara possiamo pagare. Comunque non so se in futuro continuerà a essere così, cioé se faremo turn over in campionato per fare la coppa». Giovedì ci sarà la Juve a Marassi e Gasperini conclude con una battuta: «Cercheremo di fermarla».

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giovedì 17 settembre 2009

E' un Genoa inarrestabile Zapater e Sculli: Slavia k.o.

Contro lo Slavia Praga, ottimo esordio per la squadra di Gasperini nel gruppo B di Europa League. A Marassi, una punizione di Zapater sblocca subito la gara, Sculli fissa il punteggio sul 2-0 prima dell'intervallo. Nell'altra partita del girone, il Lilla agguanta il Valencia sull'1-1

GENOVA, 17 settembre 2009 - Tutto facile per il Genoa nella prima giornata del gruppo B di Europa League. I rossoblù sbloccano in fretta la sfida con lo Slavia Praga e al Ferraris finiscono per imporsi 2-0 senza soffrire più di tanto.

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Genoa-Slavia Praga 2-0 Grifoni, avvio bruciante E subito in testa al girone

Partenza senza esitazioni del Genoa nella prima partita della fase a gironi dell’Europa League. Gasperini mette dentro Palacio per Mesto, Tomovic al posto di Sokratis. Dentro Criscito e Rossi sulle ali, Zapater e Kharja a centro campo con Crespo punta.

Cinque minuti e proprio Zapater ricorda al mondo di essere l’uomo delle punizioni. Tira una bomba da fuori area, leggermente sulla sinistra. Traiettoria potente e a girare per l’esplosione del Ferraris (20 mila persone sugli spalti). È uno straordinario bis al gol segnato contro la Roma e i compagni lo abbracciano dimostrandogli un’enorme gratitudine.

Gasperini non si rasserena e continua a dare disposizione ai rossoblù. Anche perché i cechi dello Slavia Praga ci sono, impegnano un paio di volte Amelia (sempre pronto) e sfruttano gli errori dei padroni di casa. Nel momento di maggiore sofferenza, prima ci prova Crespo, poi conclude Sculli al volo dall’area piccola su traversone di Palacio (39’ pt). È la miglior combinazione che potesse capitare ai Grifoni: gol a inizio e a fine primo tempo.

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IL PAGELLONE - Zapater, idolo a tempo di record. Moretti e Palacio incantano

GENOA
AMELIA 6,5:
sopperisce alle rare amnesie difensive con una tranquillità disarmante.
TOMOVIC 6,5: serve l’assist per il gol del raddoppio e dimostra buona personalità. Soffre solo nei minuti iniziali.
MORETTI 7: un gigante incontrastato. Leader della retroguardia, guida i compagni di reparto e sostiene con efficacia le azioni offensive.
BOCCHETTI 6,5: al rientro dopo il lungo stop. Non è al meglio ma la condizione è già accettabile. Cresce alla distanza.
ROSSI 6,5: non perde mai la lucidità, nè quando c’è da coprire nè quando gli avversari lasciano spazi in cui penetrare.
ZAPATER 7,5: il padrone del centrocampo. Oltre a sbloccare il risultato con una punizione millimetrica, si fa apprezzare per una serie di passaggi filtranti che mettono il tridente nelle condizioni di pungere.
(MESTO SV)
KHARJA 6: gioca semplice, consapevole di non essere ancora al top.
(MILANETTO SV)
CRISCITO 6: limita le abituali scorribande sulla fascia e sbaglia qualche appoggio di troppo.
PALACIO 7: ha una proprietà di palleggio degna di un fuoriclasse assoluto. L’altruismo è un dono ma se qualche volta puntasse la porta farebbe ancora più male.
CRESPO 6,5: sfiora il gol in due occasioni e gioca di sponda con i compagni permettendo alla squadra di alzare il proprio baricentro.
(FIGUEROA SV)
SCULLI 7: il gol rappresenta il giusto premio per l’ennesima partita tutta sostanza.

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