lunedì 22 novembre 2010

La parola ai lettori - Diego Grillo: «Il regolamento Fifa è chiaro: Marchisio non poteva giocare a Marassi»

Riceviamo e pubblichiamo questa interessante email del nostro lettore Luigi Grillo
Quella che giustamente il ns. Presidente Preziosi rimarca come "furbizia" nel non sprecare energia nelle varie nazionali è in realtà un contravvenire alle regole FIFA.
Sulla base dell’Art. 5 dello Statuto FIFA il Comitato Esecutivo ha adottato un regolamento sullo status e sui trasferimenti dei calciatori ( vedi link http://www.figc.it/other/bando_agenti_2010/Regolamento_Status_Trasf_Gioc12ott09-itafinal.pdf ) che nell'allegato 1- Svincolo dei calciatori per le squadre nazionali - dice testualmente :
· Art. 5 Limiti imposti ai calciatori: «Un calciatore che sia stato convocato dalla propria Federazione per far parte della rosa di una delle sue squadre nazionali non ha diritto, salvo diverso accordo con la relativa associazione, a giocare per la società con la quale è tesserato durante il periodo dello svincolo…. La suddetta limitazione imposta sulla possibilità di giocare per la società deve inoltre essere prolungata di 5 giorni qualora il calciatore, per un motivo qualsiasi, non abbia voluto o potuto rispondere alla convocazione».
· Art. 6 Misure disciplinari – par. 2 «Ove una società si rifiuti o non provveda a svincolare un calciatore nonostante le disposizioni contenute nel presente Allegato, la Commissione per lo Status dei Calciatori richiederà alla Federazione di appartenenza della società di dichiarare persa/e la/le partita/e alla/e quale/i il calciatore ha partecipato per la società stessa. Tutti i punti ottenuti dalla società in questione devono essere annullati».

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1 commento:

RobertoTom ha detto...

Siamo d'accordo con lei, visti gli articoli del regolamento Fifa, bisognerebbe almeno tentare la via del ricorso: almeno la Juventus sarebbe costretta a dimostrare di avere accordi con la Figc nell'eventualità, beninteso, che li avrebbero realmente presi. Altrimenti passerebbe la linea che alle grandi società tutto è permesso: ma allora i regolamenti cosa esistono a fare? (Marco Liguori)