giovedì 5 novembre 2009

RUDI GARCIA: «Non ci faremo condizionare dal calore del pubblico genoano»

Umiltà ma anche grande determinazione. Il tecnico del Lille Rudi Garcia ha tenuto questo pomeriggio nella sala stampa del "Ferraris" la conferenza di presentazione dell'importante gara di Europa League contro il Genoa.
«I punti che abbiamo li abbiamo meritati tutti - esordisce - Vincere a Genova sarebbe molto importante e ci darebbe la matematica qualificazione ai sedicesimi di finale. La partita sarà dura ma abbiamo tutti i mezzi per riuscire a fare bene. Se il Genoa dovesse batterci faremmo il possibile per rifarci nelle gare successive. I nostri avversari non sono invincibili ma sanno il fatto loro. La partita d'andata è stata una delle migliori che abbiamo disputato: i rossoblù, però, possono contare su tanti elementi duttili e su un tridente offensivo di primissimo piano. Inoltre a Genova c'è un pubblico molto caloroso che attende questa partita con trepidazione ma noi siamo dei grandi professionisti e non ci faremo condizionare. Di certo la lotta sarà dura ed il fattore ambientale rappresenterà un ostacolo in più».

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martedì 3 novembre 2009

SCULLI: «Col Lille match fondamentale per il cammino in Europe League»

© foto di Filippo Gabutti

QUI PEGLI. «Gli ultimi incontri sono stati positivi, abbiamo giocato una buona partita domenica, nonostante ci trovassimo su un campo non facile come quello del Palermo, dove sono state battute squadre quotate come la Juventus». Così ha risposto Beppe Sculli, apparso in buona forma e combattivo, alle domande dei giornalisti sulle recenti prestazioni del Genoa. La punta rossoblù considera acqua passata la sbandata con l'Inter, ma afferma che «cinque gol sono stati difficili da sopportare». Sculli continua dicendo che la squadra non è mai stata in crisi e se ha attraversato momenti di difficoltà, c'era la sicurezza tra tutti che si sarebbe ripresa in breve tempo.

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lunedì 2 novembre 2009

Palermo-Genoa 0-0 Spettacolo solo a metà

Al Barbera finisce 0-0. Primo tempo spettacolare con occasioni per entrambi; ripresa caratterizzata dalla stanchezza, con un finale spumeggiante. Fallito l'aggancio alla zona Champions League

PALERMO, 1 novembre 2009 - Palermo-Genoa fa calare il sipario sull'undicesima giornata di serie A senza gol e qualche emozione. Bel primo tempo con occasioni per tutti e una ripresa contratta, caratterizzata dalla stanchezza dopo il turno infrasettimanale. Per entrambi, comunque, un'occasione persa per riagganciare la zona Champions League.
Giandomenico Mesto, a sinistra, contrasta Mattia Cassani. Ap
Giandomenico Mesto, a sinistra, contrasta Mattia Cassani. Ap

Strategie — Partita a scacchi; non potrebbe essere diversamente quando si fronteggiano squadre offensive come Palermo e Genoa. Un mix di qualità e forza fisica, ritmo rutilante e sacrificio. Walter Zenga, dopo i numeri di San Siro, torna al 3-4-1-2; mette Migliaccio in difesa e lancia in mezzo Nocerino, mentre Pastore controlla Cavani e Miccoli. Gasperini muta squadra col passare dei minuti e manifesta una certa prudenza, dopo la valanga di gol subita nelle ultime uscite, anche perché i rossoblù con 20 gol subiti sono la difesa più battuta del campionato. Parte con il 3-4-3, ma poi passa al 4-3-3, con libertà di spingere a Papastathopoulos, protetto da Biava. Non c'è Zapater, mentre nel tridente Palladino gioca a destra.

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Fonte: Gazzetta dello Sport

ZENGA: «Bisogna anche riconoscere i meriti del Genoa»

''Abbiamo disputato una buona partita, le partite non sono mai uguali, ci sono situazioni da leggere, bisogna riconoscere anche i meriti degli altri. Abbiamo avuto delle situazioni importanti nell'area avversaria, queste partite viaggiano sul filo degli episodi. E' una delle rare volte che faccio 0-0 da quando alleno, la prima volta che mi accade in Italia. Sei contento a meta' in questi casi''. Cosi' Walter Zenga ha commentato lo 0-0 del Palermo contro il Genoa, ai microfoni di Sky. ''Gli episodi da rigore? Non voglio passare per quello che va in tv a lamentarsi perche' non gli danno i rigori - ha poi aggiunto il tecnico del Palermo - Questo e' un campionato strano, che si decidera' solo nel girone di ritorno. Se mi basta la qualificazione in Champions? Hai voglia... Il nostro obiettivo e' di arrivare in Europa: non e' poco. Lo scudetto? Sono sempre convinto di quello che ho detto'', ha concluso Zenga.

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IL PAGELLONE - La classe non ha età: Scarpi è un gatto, Crespo un leone

GENOA

SCARPI 7,5: non disputava una gara ufficiale da tantissimo tempo ma salva il risultato compiendo tre autentici miracoli. Esempio di professionalità. Amelia può guarire senza fretta.
BIAVA 7: a Palermo l’hanno sempre rimpianto. Dopo la partita, i rimpianti per la sua cessione saranno ulteriormente aumentati. Francobolla Miccoli concedendogli solo le briciole.
MORETTI 6,5: in netta ripresa anche se deve fare più attenzione in fase di disimpegno.
BOCCHETTI 6,5: altro elemento in costante crescita. Mette la museruola a clienti pericolosi. Per conferma, chiedere a Cavani.
SOKRATIS 6: qualche sgroppata interessante, diverse chiusure importanti. Tuttavia gioca in un ruolo non suo e a tratti si nota.
ROSSI 7,5: a distanza di quattro giorni dalla grandiosa partita contro la Fiorentina, il capitano si ripete. Completo come pochi in Italia.
MILANETTO 7: una leggerezza in avvio, poi non sbaglia più un solo passaggio. Illuminante con un paio di sventagliate da applausi.
MODESTO 7: giocatore ritrovato. Corre e tampona come un forsennato, proponendosi spesso anche in fase offensiva.
PALLADINO 7: il pallone tra i suoi piedi è in cassaforte. Illumita il “Barbera” con spunti tecnici da fuoriclasse assoluto.
(SCULLI 6): non affonda come suo solito. Utile, comunque, per mantenere gli equilibri.
FLOCCARI 6: ce la mette tutta ma la migliore condizione è ancora lontana.
(CRESPO 7): Sirigu ed una manciata di centimetri gli negano il gol ma sfodera una prestazione davvero super.
MESTO 7: costante spina nel fianco per la retroguardia palermitana. Si sente bene e si vede. Ha una gran voglia di spaccare il mondo. Buon per il Grifone.
(PALACIO 6,5): una delle apparizioni più convincenti dal suo arrivo in Italia.
Claudio Baffico

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domenica 1 novembre 2009

Serie A, Palermo-Genoa: probabili formazioni del posticipo

Campionato di , 11ª Giornata:

Spettacolare posticipo tra il di Walter Zenga ed il di .

Le squadre sono divise in classifica da una sola lunghezza:

Liguri a 16, siciliani a 15.

Il schiererà una formazione molto offensiva: , in gol contro l’Inter, , doppietta per lui a San Siro, Cavani e Pastore.

Tre Sud americani su 4 attaccanti. Fabrizio , il più in forma dei suoi, terrà alto l’onore dell’Italia.

Il di , reduce dalla bella vittoria contro la Fiorentina, mischia le carte in vista del fitto calendario che aspetta ai Grifoni.

(3-3-4): Sirigu- Kjaer, Goian, Bovo- Simplicio, Nocerino, Cassani- Pastore, Cavani, ,

(3-4-3): Scarpi- Bocchetti, Moretti, Sokratis- Zapater, Milanetto, Rossi, Modesto- Mesto, Floccari, Palladino

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IL GIORNALISTA DELLA SETTIMANA - ANDREA SCHIAPPAPIETRA: «Con un Mesto in questa forma il Genoa non avrebbe mancato la qualificazione alla Champions Le

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net al giornalista del Secolo XIX Andrea Schiappapietra

Dal calcio dei piccoli alla serie A il passo è breve quando le capacità non mancano. Andrea Schiappapietra, prezioso giornalista della redazione sportiva del Secolo XIX, fino a pochi anni fa seguiva le partite delle categorie giovanili ma, in un crescendo di soddisfazioni, è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nell’ambito del giornalismo genovese. Laureato in Giurisprudenza, Schiappapietra si è iscritto all’istituto di formazione al Giornalismo “Carlo De Martino” di Milano per poi mettersi in mostra durante gli stage al Secolo XIX e a Gazzetta.it.

Andrea Schiappapietra è il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net.

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venerdì 30 ottobre 2009

PALLADINO: "REAZIONE IMPORTANTE"




GENOVA – Colpo di biliardo e palla in buca. Una giocata da brasiliano, a mescere le danze nella Nord. Tutti pazzi per Raffaele Palladinho. Magie del genere, si vedono ogni morte di papa. “Ma sai i fischi nelle orecchie, se lo avessi sbagliato? Il colpo di tacco mi è venuto istintivo, una cosa che si prova per scherzare in allenamento. E’ stata la vittoria di tutti: della squadra, della società e dei tifosi. Una reazione che ci voleva, al termine di una settimana di critiche, giuste o meno che fossero. La nazionale? Non lo nascondo: l’obiettivo è il Sudafrica: mi farebbe molto piacere partecipare. Io leader della squadra? L’idea non mi dispiace affatto, sono pronto a prendermi certe responsabilità”.

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giovedì 29 ottobre 2009

Genoa sorpassa i viola Prandelli: "Ko ingiusto"

I rossoblù (con Caneo in panchina al posto dello squalificato Gasperini) tornano a vincere piegando 2-1 a Marassi la Fiorentina: decidono i gol di Palladino e Mesto dopo il momentaneo pari di Marchionni di GIANLUCA STROCCHI

Genoa sorpassa i viola Prandelli: "Ko ingiusto"

Gilardino in azione

GENOVA - Tra due formazioni vogliose di riscatto, nonostante le tante assenze e i cerotti, è il Genoa a festeggiare il ritorno al successo. Dopo tre battute d'arresto (fra campionato ed Europa League) i rossoblù piegano 2-1 la Fiorentina al termine di un match vibrante e giocato su ritmi altissimi fin dalle prime battute, a volte anche a scapito di precisione e lucidità. Rimane dunque tabù il campo di Marassi - sponda genoana - per i viola, la cui ultima affermazione risale addirittura al 19 settembre 1982, con il 3-0 firmato dai gol di Antognoni, Pecci e Bertoni, poi 12 incontri disputati con 5 vittorie rossoblù e 7 pareggi. E anche il tecnico Cesare Prandelli, che inizialmente schiera insieme per la prima volta il trio Jovetic-Mutu-Gilardino, deve rimandare la prima vittoria con le sue squadre contro i Grifoni.

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Genoa cinico, 2-1 ai viola Fiorentina ancora k.o.

Viola belli ma spuntati in attacco, proprio nel giorno del debutto del tridente Gila-Mutu-Jovetic. Rossoblù ancora in difficoltà nel gioco ma più concreti davanti, dove Palladino segna con un tacco delizioso e Mesto trova il raddoppio. In mezzo il gol di Marchionni. La squadra di Prandelli recrimina per due pali e due probabili rigori negati

GENOVA, 28 ottobre 2009 - Viene annunciato l'inedito tridente Gila-Mutu-Jovetic e ti aspetti una Fiorentina sfavillante in attacco. E invece vedi una squadra che gioca bene ma conclude poco, e quando lo fa lo deve a centrocampisti e difensori. Mentre un Genoa bruttino è però cinico quanto basta per metterla dentro quando serve e portare a casa i tre punti

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IL PAGELLONE - Rossi da standing ovation, Palladino: che numeri!

Il capitano sfodera una prestazione gigantesca, il napoletano torna al gol con una chicca da stropicciarsi gli occhi

© foto di Giacomo Morini
GENOA

AMELIA 7: superlativo su Jovetic nel primo tempo e su Gilardino nella ripresa.
SOKRATIS 6: riproposto ancora una volta a centrocampo, gioca con buona personalità.
BIAVA 6,5: concede poco o nulla a Gilardino dimostrandosi di trovare a suo agio al centro della difesa.
BOCCHETTI 6,5: rischia qualcosa quando si sgancia. Per il resto è una sicurezza.
ROSSI 8: gli aggettivi sono terminati. In qualsiasi posizione del campo arriva per primo sul pallone combattendo come un vero grifone. Gli applausi non bastano più: merita una standing ovation.
MILANETTO 6,5: ci mette, il cuore, l’anima ed il cervello. E se il Genoa esce dalla buca, i meriti sono anche i suoi.
ZAPATER 6: meglio rispetto alle ultime apparizioni ma ancora lontano dal Toro che ha allibito contro Roma e Napoli.
MODESTO 6: un paio di grosse ingenuità ad inizio gara fanno correre più di un brivido sulla schiena dei genoani. Poi prende le misure agli avversari e non demerita.
(ESPOSITO SV)
SCULLI 6,5: non è al top della forma ma sfiora il gol in due circostanze e serve a Palladino il pallone del vantaggio.
(PALACIO 6,5): entra e serve a Mesto un pallone soltanto da appoggiare in rete.
CRESPO 6,5: viene servito poco e male, soprattutto nel primo tempo, ma quando la squadra soffre riesce a dare un fondamenale punto di riferimento.
PALLADINO 7: il gol vale il prezzo del biglietto ma sarebbe riduttivo ricordare la sua prestazione solo per questo spunto di classe.
(MESTO 7): momento di grazia per un giocatore trasformato rispetto alla scorsa stagione.

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martedì 27 ottobre 2009

Le giuste proteste del Genoa e i problemi evidenziati a Cagliari

Ieri il Genoa ha incassato la terza sconfitta in una settimana: due in campionato, una in Europa League, 11 gol incassati e soltanto due realizzati. Il 3-2 di Cagliari va però analizzato sotto due facce: è maturato in altre condizioni rispetto alle due disfatte con Inter e Lille. Cominciamo dall’arbitro Gava. Aggiungo il voto per la sua direzione alla pagella del collega Claudio Baffico: 4. Questa mia valutazione nasce innanzitutto dagli episodi del gol dell’1-1 del Cagliari e della manata in faccia a Mesto. A ciò bisogna aggiungere la lunga serie di episodi in cui il direttore di gara ha usato due pesi e due misure: gli stessi falli di Genoa e Cagliari giudicati in modo differente. Bene hanno fatto Gasperini e Fabrizio Preziosi (espulso nel finale per proteste) a farsi sentire: era dall’inizio del campionato che ci si attendeva una sfuriata da parte della società contro i ripetuti torti ed errori arbitrali in ciascuna gara disputata. Finora la linea seguita dal Genoa era stata di non commentarli e di non protestare. Proprio il figlio del presidente aveva dichiarato alla fine della gara di Bologna: «Abbiamo l’abitudine di non commentare le decisioni dell’arbitro sia nel bene che nel male». Ma quello che è successo ieri non poteva restare inosservato. Gli arbitraggi pieni di errori creano un danno alle società che, non mi stancherò mai di ripeterlo, possiedono dal 1996 lo scopo di lucro: gli investimenti svolti durante l’estate con le campagne acquisti vanno così in fumo. E non mi stancherò mai di ridire che occorre la tecnologia televisiva nel calcio, come in tutti gli sport professionistici: ieri si sarebbe potuto evitare almeno l’errore del gol del Cagliari in fuorigioco. Adesso ci attendiamo i fulmini del giudice sportivo contro i “rivoltosi” rossoblù. E sorgono alcune domande spontanee: mercoledì sera che tipo di arbitro arriverà? Riuscirà a rovinare l’importante sfida contro la Fiorentina oppure no?

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domenica 25 ottobre 2009

Cagliari, risolve Lazzari Il Genoa non vince più

I sardi vincono 3-2 in rimonta con un gol nel finale del fantasista. Di Mesto, Nenè (su rigore), Floccari e Biondini le altre reti. Espulsi Moretti e Fabrizio Preziosi nella ripresa

CAGLIARI, 25 ottobre 2009 - Il Cagliari mette fine alla maledizione del Sant'Elia, conquistando i primi tre punti casalinghi in rimonta. Finisce 3-2, con il gol in extremis di Lazzari, entrato nella ripresa. Sprofonda il Genoa, che non riesce a gestire un doppio vantaggio e può recriminare su qualche episodio dubbio (espulso il d.g. Fabrizio Preziosi nel finale).

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***FILIPPO GRASSIA (Radio Uno Rai): «Il primo pareggio del Cagliari è viziato da fuorigioco»***

Secondo il giornalista de "La moviola alla radio" è il sardo Agostini in posizione irregolare « in avvio di azione sulla sinistra. L'assistente Melloni non se avvede, probabilmente impallato da due giocatori del Cagliari »

Il gol del primo pareggio del Cagliari è viziato da un netto fuorigioco. Lo ha spiegato poco fa Filippo Grassia nella sua rubrica “La moviola alla radio” nel programma “Domenica Sport” di Radio Uno Rai. «Il Cagliari pareggia al 55° con Biondini – afferma Grassia – che ribatte in rete un tiro di Dessena finito sul palo: regolare la sua posizione». E qui si arriva all’irregolarità: «Ma attenzione – sottolinea Grassia – è in fuorigioco Agostini in avvio di azione sulla sinistra. L’assistente Melloni non se avvede, probabilmente impallato da due giocatori del Cagliari». «E questo è forse l’episodio che ha fatto più arrabbiare Gasperini» chiosa il giornalista.

Ma non finisce qui. «Alla mezz’ora della ripresa sfugge all’arbitro Gava – prosegue Grassia – una manata di Conti sul viso di Mesto a centrocampo: quanto meno si trattava di un intervento da sanzionare con il cartellino giallo».

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GASPERINI FURIOSO: «Oggi è una delle giornate più brutte da quando alleno il Genoa»

Il tecnico è un fiume in piena contro l'arbitro Gava: «Faccio fatica a rimanere sereno: Se la partita fosse stata tra due grandi squadre sarebbe successo un pandemonio, invece passa nel dimenticatoio». E aggiunge: «Meritavamo di vincere»

© foto di Giacomo Morini
«Nel momento in cui mi chiedete cos’è successo, io alzo le mani. Non ho niente da dire, a questo punto basta commentato voi: non ho più risposte da darvi». E’ un Gasperini infuriatissimo contro l’arbitraggio di Gava: l’allenatore si presenta così alla platea di giornalisti riuniti nella sala stampa dello stadio Sant’Elia. «Abbiamo giocato male?» si chiede ironicamente il tecnico, che prosegue: «Oggi è una delle giornate più brutte da quando alleno il Genoa: non ho altro da aggiungere. Se mi fate una domanda del genere faccio fatica a rimanere sereno. Vedetevi gli episodi». Gasperini prosegue con un’altra bordata contro il direttore di gara: «Se la partita fosse stata tra due grandi squadre sarebbe successo un pandemonio, invece magari tra Cagliari e Genoa passa nel dimenticatoio».

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sabato 24 ottobre 2009

QUI PEGLI/Allenamento in gruppo per Biava e Crespo

Ripresa immediata dell'attività, dopo le fatiche di coppa e con la presenza rassicurante del presidente Preziosi. Chi ha giocato la gara con il Lille ha svolto lavoro di scarico, incentrato su esercizi in palestra con il tandem Pilati-Trucchi. Il resto del plotone ha preso parte a una partitella in famiglia, a ranghi misti, con la Primavera. Biava e Crespo si sono allenati con i compagni, mentre Criscito (domani in programma gli accertamenti) salterà Cagliari, ma dovrebbe rimettersi nel giro di qualche giorno. Sabato rifinitura pomeridiana e partenza per l’isola. Torna Mesto da squalifica, fuori Scarpi fermato dal giudice sportivo.

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venerdì 23 ottobre 2009

Dov'è finito il Genoa? A Lilla non c'era, è 3-0

Rossoblù arrendevoli e da subito sottomessi sul piano fisico e su quello tattico dai francesi, padroni del centrocampo. In gol Obraniak, Vittek e Hazard. Ricaduta di Criscito, che lascia il campo a fine primo tempo per il riacutizzarsi dei guai muscolari

LILLA (Fra), 22 ottobre 2009 - Il cammino in Europa League si complica, d'accordo, ma adesso il problema principale di Gasperini è quello di capire che fine ha fatto il Genoa spumeggiante di inizio stagione. Stasera in Francia quel Genoa proprio non c'era: c'era invece una squadra arrendevole e sottomessa, che ha subito ceduto all'avversario sia sul piano fisico sia su quello tattico. E di fronte a una prova così, a pochi giorni dallo 0-5 con l'Inter, il lavoro del tecnico sarà veramente duro.

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giovedì 22 ottobre 2009

***LE PROBABILI FORMAZIONI DI LILLE-GENOA***

Queste sono le probabili formazioni di Lille-Genoa, gara valida per la terza giornata della fase a gironi della Uefa Europe League che si giocherà alle ore 21,05 allo stadio Metropole della città francese.

LILLE (4-1-4-1): 1 Butelle, 3 Vandam, 23 Rami, 22 Chedjou, 15 Emerson, 24 Mavuba, 27 Gervinho, 4 Balamont, 7 Cabaye, 26 Hazard, 14 Vittek. Allenatore: Garcia.

GENOA (3-4-3): 32 Amelia, 15 Papastathopoulos, 24 Moretti, 26 Bocchetti, 7 Rossi, 77 Milanetto, 28 Juric, 4 Criscito, 8 Palacio, 33 Floccari, 20 Mesto. Allenatore: Gasperini

INDISPONIBILI GENOA: Biava, Crespo, Kharja, Jankovic. INDISPONIBILI LILLE: De Melo, Debuchy.

DIFFIDATI GENOA: Papastathopoulos, Moretti, Mesto, Bocchetti, Esposito. DIFFIDATI LILLE: Chedjou, Debuchy, Cabaye, Dumont, Butelle


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Criscito: «Sono pronto spero di dare un contributo»

Ore 17.00, il charter rossoblù si alza dall’aereoporto “Cristoforo Colombo” con destinazione Lille. La terza trasferta europea per il Genoa ha preso ufficialmente il via e della comitiva fa parte anche Mimmo Criscito che dopo l’infortunio è tornato a disposizione di Giampiero Gasperini. «Sono pronto - ha esordito l’esterno rossoblù -, mi sono allenato con la squadra e in queste due settimane ho lavorato bene per recuperare e speriamo di dare un grosso contributo alla squadra. Sappiamo che affronteremo un’ottima squadra con cui ci giocheremo sino alla fine il passaggio del turno, ma noi ci presenteremo con il solito spirito, animato dalla voglia di vincere».

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mercoledì 21 ottobre 2009

ECCO IL LILLE, PROSSIMO AVVERSARIO DEL GENOA

Il LOSC Lille Métropole, ufficialmente per esteso Lille Olympique Sporting Club Lille Métropole e noto anche solo come Lille o Lilla in italiano, è una società di calcio di Lilla, città della Francia settentrionale. Fondato nel 1944, attualmente milita nella Ligue 1, la massima serie del campionato francese di calcio. Fu fondata nel 1944 dalla fusione dell'Olympique Lillois (fondato nel 1902) e del SC Fives (fondato nel 1901), squadra dell'attuale quartiere Lille Fives. Dopo alcune gloriose annate nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, il Lilla ha vissuto all'ombra dei rivali locali del Lens anche a livello nazionale. Ha vinto infatti i suoi due titoli nazionali nel 1946 e nel 1954.

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