lunedì 16 gennaio 2012

Preziosi: «Ora c’è un’impronta»

Genova - Enrico Preziosi fa i nomi. Dei buoni e del cattivo - non proprio cattivo: triste sì, di una tristezza che al capo non è piaciuta -, di chi arriva e di chi forse partirà, di chi sta dando un’impronta alla squadra e di chi continua a farlo arrabbiare per certe scelte di calendario che proprio non condivide. E non fa il nome, ma indica il mestiere (l’arbitro, anzi gli arbitri) di chi, da un po’ di tempo, fa scelte discutibili. A senso unico. Il presidente si gode un dopopartita come piace a lui. E spiega: «Avevo sensazioni positive, prima. Questo è il Genoa che piace a me, ho visto spirito diverso. Anche se abbiamo rischiato di perderla, questa partita. Ma che rigore era? E che espulsione è stata? La settima, quest’anno. Il Genoa è cattivo? Io dico di no. Eppure abbiamo giocato venti minuti sul 3-2 in dieci contro undici. È stata dura e difficile, in quelle condizioni. Ma sono molto contento».

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