martedì 8 marzo 2011

Dopo il ko di Milano, parola d’ordine: riscatto

Genova. C’è riscatto e riscatto. Quello che il Genoa cerca nel trittico di partite (Palermo e Cagliari al Ferraris, Bologna al Dall’Ara) che lo porterà alla trasferta di Torino contro la Juventus il prossimo 10 aprile. Un riscatto che serve a distanziare definitivamente la zona “bollente” della classifica e ad aumentare il vantaggio sulla Sampdoria, per portare a casa l’unico obiettivo stagionale rimasto: la supremazia cittadina. Un riscatto che serve a far dimenticare le due sconfitte contro Catania e Inter, arrivate dopo la doppietta da sogno derby-remontada. Sconfitte simili per quello che riguarda l’andamento della partita, grande primo tempo e incredibile black out a inizio ripresa, non certo per il valore degli avversari. Mancano ancora 10 partite alla fine di un campionato abbastanza anonimo, con una stagione nata male in avvio e piena di cambiamenti, allenatore compreso, in corso d’opera. Dieci partite compreso un altro derby: l’occasione per molti giocatori (come Eduardo, all’ennesimo errore decisivo) e lo stesso Ballardini di guadagnarsi la conferma. Per il tecnico di Ravenna il presidente Preziosi è stato chiaro: ogni valutazione è rimandata ad aprile, quando le parti si incontreranno e saranno fatte valutazioni riguardo ai programmi futuri. 

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