sabato 22 dicembre 2012

Inter-Genoa 1-1 Livaja si divora il gol-vittoria

Il croato al 90' calcia sul palo la facile occasione del 2-1, dopo che Cambiasso aveva pareggiato la rete di Immobile. Nerazzurri comunque poco brillanti e a -9 dalla Juve 

L'esultanza un po' polemica di Ciro Immobile dopo il gol dell'1-0. Ap
L'esultanza un po' polemica di Ciro Immobile dopo il gol dell'1-0. Ap
Immobile. O almeno poco mobile. Sicuramente lenta. Una delle peggiori Inter della stagione rischia di lasciarci le penne contro il Genoa penultimo in classifica. Colpita da Ciro Immobile quando manca un quarto d’ora dalla fine, trova se non altro il solito provvidenziale gol di Cambiasso, su uno dei primi cross azzeccati da Cassano. Non ingannino gli ultimi minuti di assalti e l’incredibile gol mangiato da Livaja, che si guadagna un finale d’anno caldo su Youtube centrando il palo da un metro. L’Inter fin lì aveva fatto pochissimo per garantirsi la vittoria. Saranno le assenze, sarà il freddo, sarà la nebbiolina, saranno le valigie di molti giocatori pronte per le vacanze, ma l’Inter incappa in una di quelle giornate in cui si fatica anche a tirare verso la porta, non in porta.
IMMOBILE COLPISCE — Il Genoa, arrivato a Milano per portare a casa un punto, legittimamente rinforzando il centrocampo, vista l’assenza disciplinare di Borriello, per un po’ culla il colpaccio. Immobile, autore dell’unico tiro del primo tempo, al 32’ della ripresa riceve una palla buona, salta Ranocchia e infila in diagonale. Poi va a zittire i suoi tifosi, che in questi tempi difficili lo avevano contestato. Sembra un gol da tre punti, perché l’Inter sparacchia palloni avanti a caso, e perché anche l’uomo di maggior qualità, Cassano, azzecca pochi suggerimenti. Strama comincerà il 2013 da -9 dalla Juve, Delneri rischia l’aggancio del Siena all’ultimo posto, ma questo punto va bene, eccome. 

 

Inter - Genoa, le formazioni ufficiali

Ore 12:11: Su San Siro cala la nebbia, ma la gara per ora non è a rischio. Spalti con molti vuoti: un vero successo come per le altre partite giocate alle 12:30

Ore 12:00 FORMAZIONI UFFICIALI
INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 4 Zanetti, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus;  19 Cambiasso, 21 Gargano; 8 Palacio; 11 Alvarez; 99 Cassano,  22 Milito. A disposizione: 27 Belec, 77 Di Gennaro, 6 Silvestre, 17 Mariga, 24 Benassi, 26 Chivu, 31 Pereira, 42 Jonathan, 82 Bessa, 88 Livaja. Allenatore: Andrea Stramaccioni

GENOA (4-1-4-1): 1 Frey; 31 Sampirisi, 21 Canini, 5 Granqvist, 13 Antonelli; 28 Tozser; 7 Rossi, 33 Kucka, 91 Bertolacci, 8 Vargas; 17 Immobile. A disposizione: 30 Tzorvas, 9 Melazzi, 15 Kranjinc, 16 Hallenius, 18 Piscitella, 20 Marchiori, 23 Said, 25 Al Hassan, 32 Donnarumma, 89 Anselmo. Allenatore: Luigi Delneri.

Arbitro: Gervasoni di Mantova. Assistenti: Dobosz e Barbirati. Quarto uomo: Giordano. Arbitri di porta: Doveri e Ciampi.

Fonte

venerdì 21 dicembre 2012

Tutti gli anticipi e posticipi del Grifone fino a marzo

La Lega di serie A ha disposto gli anticipi e il posticipi sino a fine marzo del campionato. Ecco tutte le gare riguardanti il Genoa.

Il Grifone potrebbe anticipare a sabato 19 gennaio la gara contro il Catania a Marassi alle ore 18.00 nel caso in cui gli etnei si qualificassero alla semifinale di Coppa Italia. Stessa motivazione per il possibile anticipo contro la Juventus a Torino: eventuale spostamento alle 20.45 sabato 26 gennaio.

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giovedì 20 dicembre 2012

PREZIOSI: «Occorrono almeno 5 giocatori. Immobile e Kucka restano»

Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato oggi in Lega di serie A pochi minuti prima dell'assemblea che dovrebbe eleggere il nuovo presidente. Ecco quanto raccolto dal collega di Tuttomercatoweb, Antonio Vitiello, inviato presso la sede della "Confindustria del pallone" in via Rosellini a Milano.

BILANCIO - Preziosi ha prima tracciato un bilancio della squadra: «E' un anno davvero sfigato e spero che finisca presto. Per quanto riguarda la stagione in corso non è che possiamo essere soddisfatti, al contrario è un bilancio veramente desolante».

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E' fatta per Pisano al Genoa

domenica 16 dicembre 2012

Bianchi chiama, Granqvist risponde. Tra Genoa e Torino finisce pari

Tutto nel primo tempo: vantaggio granata al 19', pareggio rossoblù dieci minuti più tardi: 1-1 finale. Prima frazione a favore dei padroni di casa, finale tutto granata

  Delneri conquista il primo punto in casa da quando siede sulla panchina del Genoa: un palliativo per una squadra parsa ancora in estrema difficoltà e che anche contro il Torino ha dimostrato tutte le sue lacune. Non è mancata la voglia, e neanche l'intensità, soprattutto grazie a Vargas, tornato grande trascinatore, ma là davanti si fa estrema fatica a concretizzare. Il Toro, pur andando in vantaggio, soffre il giusto nel primo tempo ed esce alla distanza: alla fine, infatti, sono proprio i ragazzi di Ventura a recriminare per una traversa colpita da Sgrigna a 10' dal termine. Primo pareggio (dopo sette sconfitte ed una vittoria) per il Genoa di Delneri, che però non affranca i rossoblù dalle sabbie mobili della zona retrocessione: i liguri restano penultimi con 13 punti. Poco più su il Torino di Ventura, che aggancia il Cagliari a 16. 


Se son floro — In attesa di poter contare sui nuovi innesti Floro Flores (già in tribuna al Ferraris a seguire i suoi prossimi compagni) e Matuzalem, rispettivamente in arrivo da Granada via Udinese e da Roma sponda Lazio, Del Neri propone un Genoa col 3-4-3: Rossi e Antonelli fanno gli stantuffi, mediana tecnica con Seymour e Bertolacci, tridente offensivo potenza e qualità Vargas-Borriello-Immobile. Ventura sorprende con Vives a centrocampo (e non Basha) e Birsa in appoggio a Bianchi centravanti (Meggiorini in panchina); sulle fasce fiducia a Cerci (nonostante le frizioni col tecnico) e Santana.

 

Bianchi, rossi e Delneri

Genova - Verdi non c’è per infortunio, altrimenti avrebbe avuto possibilità di giocare. «Simone era in crescita, peccato», dice Ventura. Rossi sì, c’è e torna titolare come non è mai stato in questa tribolata stagione, uomo simbolo che più d’ogni altro compagno soffre per la situazione tremenda del Grifone. E di là fascia al braccio per Bianchi, centravanti in rottura, che con patron Cairo non trova intesa sul rinnovo del contratto in scadenza a giugno e potrebbe lasciare il granata, magari già a gennaio. Non viene fuori il tricolore, ma oggi Genoa-Torino è a tinte forti.

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Le probabili formazioni di Genoa-Torino

giovedì 13 dicembre 2012

Genoa, ecco Matuzalem

Genova - Primo giorno in rossoblù per Francelino Matuzalem, 32 anni, nuovo acquisto del Grifone.
L’ex laziale ha sostenuto le visite mediche con esito positivo, quindi nel pomeriggio primo allenamento grazie al nulla osta della società biancoceleste. Arrivato in Italia nel 1999, potrà essere utilizzato solo a gennaio con l’apertura ufficiale del calciomercato.

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Floro Flores al Genoa martedì la firma

martedì 11 dicembre 2012

Genoa, disastro Delneri. Il commento di Timossi

Il commento di Giampiero Timossi, caporedattore Sport del Decimonono, sul match Pescara - Genoa, terminato 2 a 0

Il video

lunedì 10 dicembre 2012

Gifuni (Radio Marte): «Ecco il ballo delle punte tra Genoa, Napoli e Udinese»

E' ormai fatta per l'approdo di Floro Flores al Genoa, dalla squadra spagnola del Granada di proprietà della famiglia Pozzo, ebbene durante la diretta di Marte Sport Live della sera, il conduttore di turno Gianluca Gifuni annuncia che: "Per non restare a bocca asciutta in attacco, il Napoli sta fungendo da garante per l'operazione di mercato che vede l'arrivo di Floro Flores al Genoa, affinché al Napoli arrivi Immobile, contemporaneamente alla cessione di Vargas, sempre al Genoa; in queste ore si sta costruendo questa operazione: riepilogando, il Napoli sta facendo da intermediario per portare Floro Flores al Genoa, il quale libererebbe Immobile per Napoli, e libererebbe quindi Vargas che andrà sempre a Genoa".

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Preziosi conferma Del Neri: "Non cambio"

Genoa, grida negli spogliatoi

Pescara - Allo stadio Adriatico, nel 2007, il Genoa, allora allenato da Gian Piero Gasperini, visse il momento più difficile della sua rincorsa alla serie A. Allo stadio Adriatico, nel 2012, il Genoa allenato da Luigi Delneri tocca il punto più basso da quando è tornato in serie A. Sconfitto sul campo da una squadra modesta come il Pescara, in una partita decisiva per la rincorsa alla salvezza. E il dopo partita è a bocche cucite, nessuno parla, su decisione della società. Ma nello spogliatoio l’aria è tesissima e le voci che si rincorrono parlano di un confronto molto duro tra il tecnico di Aquileia e i giocatori. «Se il problema sono io me ne vado», la posizione di Delneri, di fronte a una squadra che non è più un blocco unico ma è divisa davanti a quello che sta accadendo.

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Le pessime "novelle della Pescara"

domenica 9 dicembre 2012

Il Pescara si rialza Genoa: Delneri in bilico

Decisive nel 2-0 dell'Adriatico le reti nella ripresa di Abbruscato e Vukusic. Rossoblù sfortunati, due traverse nel primo tempo. Vacilla la panchina del tecnico friulano

Gennaio è vicino, per fortuna del Genoa. Che sul mercato può far qualcosa ma che adesso ha paura. Otto sconfitte e una sola vittoria nelle ultime nove partite sono un bottino da retrocessione (penultimo posto in classifica). La serie B non è mai stata tanto vicina. Inevitabile adesso che la panchina di Gigi Delneri torni prepotentemente in bilico. Cristiano Bergodi invece centra la prima vittoria alla guida degli abruzzesi e tira un sospiro di sollievo. Il suo Pescara soffre, ringrazia due volte "Santa traversa" che dice no a Vargas e Kucka, ringrazia anche un paio di avversari (Borriello e Frey su tutti, errori macroscopici) e porta a casa tre punti d'oro in chiave salvezza.

Iella genoa — Primo tempo dominato... dal vento. Non certo dalle due squadre in campo che semmai hanno troppa paura di perdere ed evitano accuratamente di osare troppo per timore di sbilanciarsi. Il Genoa a tratti sembra poter prendere in mano la situazione ma la difesa abruzzese regge (non senza difficoltà). Le occasioni però sono tutte di marca rossoblù (e tutte assolutamente casuali): al 17' uno dei tanti (troppi) cross dalla sinistra di Vargas viene trasformato dal vento in un tiro velenoso che colpisce la parte alta della traversa a Perin battuto. Al 24' Cosic regala palla a Borriello che s'invola in area ma tira male e Perin riesce a deviare in corner (errore imperdonabile dell'ex azzurro). Dalla mezzora in poi anche i padroni di casa (un po' fischiati da un Adriatico spazientito) mettono la testa fuori e cercano il gol con tiri da lontano (Weiss e Bjarnason) ma è ancora la traversa a dir di no a un destro al volo di Kucka al 41'. Splendida conclusione che vale da sola il prezzo del biglietto (magari quello ridotto...).

 

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Pescara Genoa 2-0

Promossi&bocciati - Solita difesa, salvo solo Vargas

 

 

sabato 8 dicembre 2012

Genoa, ko anche Bertolacci

Genova - Brutto colpo per il Genoa che alla vigilia della trasferta di Pescara ha visto fermarsi per un risentimento muscolare alla coscia sinistra il centrocampista Andrea Bertolacci.
La lista degli indisponibili arriva dunque a quota sette: Antonelli, Bovo, Anselmo, Bertolacci, Ferronetti, Jorquera, oltre a Tzorvas (rientrato in Grecia per motivi familiari).

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venerdì 7 dicembre 2012

Siamo Grifoni, pronipoti di gente di mare

di Pinuccio Brenzini 

Carissimi Grifoni
l’esordio in questo blog dal periodo post derby non ha al momento portato cio’ che possiamo definire momenti soddisfacenti,ma…siccome siamo Grifoni e pronipoti di gente di mare sappiamo che il nostro percorso in questa regata…pardon campionato sara’ certamente irto di difficolta’; siamo riusciti a complicarci la vita come peggio non avremmo potuto nel peggior thriller,perdendo il confronto che valeva doppio con il Chievo e subendo una sconfitta che brucia(tanto) e preoccupa(ancor di piu’).
la squadra ha dilapidato i tre punti incassati con fatica immane a Bergamo facendosi distaccare dai Clivensi e accartocciandosi in una classifica che ci vede relegati al terz’ultimo posto con distacco di due punti
Della serie “Come complicarsi la vita” in una domenica che poteva invece portarti in zone molto piu’ tranqulle  di una classifica strana di un campionato che sara’ ancora piu’ strano sino alla conclusione della stagione
Del Neri ha capito che questa squadra non ha grandi attributi e alla prima difficolta’ si scioglie come neve al sole

martedì 4 dicembre 2012

Preziosi: «Chiedo scusa ai tifosi»

Genova - «Ieri eravamo in difficoltà dopo il rigore subito in avvio. La squadra si è demoralizzata, mancano personalità e qualità. Ora dobbiamo solo sperare di fare qualche punto, poi ci sarà il mercato e noi abbiamo le idee chiare su cosa fare. Pensavo che quest’anno, rispetto alla passata stagione, potessimo fare meglio, devo chiedere scusa ai tifosi». Lo ha detto Enrico Preziosi parlando della sconfitta col Chievo, ammettendo di aver fallito nel costruire la squadra che lo scorso anno si salvò all’ultima giornata.

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domenica 2 dicembre 2012

Genoa, quattro passi indietro

Sconfitta pesante al Ferraris. Tripetta dell’ex Paloschi nel primo tempo. Rete rossoblù di Said al 40’, entrato in sostituzione di Totzer. Jankovic segna all’11’ della ripresa. Chievo in dieci per l’espulsione di Andreolli al 26’ del secondo tempo, ma è Stojan a siglare la quarta rete a fine partita.I giocatori rossoblù sono andati sotto la gradinata Nord e poi hanno lasciato il campo tra i fischi indirizzati soprattutto a Preziosi a cui è stato dedicato un lungo striscione di contestazione (foto)

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Genoa-Chievo 2-4. Stoian la chiude, Genoa a picco

Paloschi da sballo. Genoa flop a Marassi

Chievo, Paloschi super: Genoa ko

Promossi&bocciati - Difesa in tilt e squadra senza idee, Said unico sorriso di giornata

Il Genoa infilato nel solito modo: catenaccio e contropiede

Genoa-Chevo, probabili formazioni

PROBABILI FORMAZIONI
GENOA (4-1-4-1): Frey; Canini, Granqvist, Bovo, Sampirisi; Tozser; Jankovic, Kucka, Bertolacci, Vargas; Immobile. Allenatore: Luigi Delneri. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Stillo, Rossi, Merkel, Melazzi, Said, Hallenius, Seymour.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Andreolli, Dainelli, Cesar, Dramè; Guana, L.Rigoni, Hetemaj; Thèréau; Paloschi, Pellissier. Allenatore: Eugenio Corini. In panchina: Puggioni, Viotti, Sardo, Farkas, Jokic, Coulibaly, Cofie, Cruzado, M.Rigoni, Stoian, Di Michele, Moscardelli
Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: De Luca e La Rocca. Quarto uomo: Faverani

Fonte: Pianeta Genoa 1893.net

mercoledì 28 novembre 2012

Genoa, 4-1-4-1 per la resurrezione

Gigi Del Neri, guru del 4-4-2, ha appena scelto il 4-1-4-1 per la resurrezione del Genoa. E al 4-4-2 tornerà quando gli sarà permesso, tra calciomercato, infermeria svuotata e miglioramento della forma di alcuni interpreti. A Bergamo, sacrificato del mutamento tattico è stato Ciro Immobile, finora il miglior marcatore rossoblù del campionato con 4 reti. Chiamato poi a sostituire Borriello nel finale, l’Under 21 non si è riuscito a calare pienamente nel clima di battaglia ed è stato richiamato più volte al pressing, dimostrando inoltre che soffre di solitudine quando è isolato in avanti.

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martedì 27 novembre 2012

Vargas, risonanza ok: nessuna lesione

Genova - Buone notizie per il Genoa: la risonanza effettuata oggi da Juan Manuel Vargas ha dato esito negativo; nessuna lesione muscolare, salvo sorprese il giocatore dovrebbe essere disponibile per la partita con il Chievo.

Vargas, che quest’anno ha potuto giocare poco, è uno degli uomini sui quali Del Neri punta forte: il suo ingresso nel derby aveva trasformato la squadra, e anche a Bergamo, finché ha retto fisicamente, ha fatto la sua parte. Potenza, capacità di crossare e tirare, oltre all’esperienza, sono i punti di forza di Vargas; la sua leadership diventa fondamentale in vista della partita di domenica, quando mancherà Borriello squalificato.


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lunedì 26 novembre 2012

Finalmente si è visto il Grifone pragmatico

 Vittoria poteva essere a Bergamo e (per fortuna) vittoria fu. Come avevo ripetuto durante la scorsa settimana a Radio Babboleo News e su Primocanale a voi, cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, occorreva fare punti a Bergamo. Ci si aspettava, nella migliore delle ipotesi un solo punto: invece è arrivata la vittoria, ancora più bella poiché inaspettata. Come voi tutti sapete il sottoscritto in modo esplicito ha sempre dichiarato che non è per il bel gioco: il campionato è una gara per regolaristi che premia chi ha conquistato più punti alla fine. Occorre dunque essere cinici e pragmatici per ottenere risultati positivi. Il Genoa oggi ha dimostrato soprattutto questo secondo aspetto che è stato necessario e sufficiente per raccogliere tre punti e lasciare ad altri lo scomodo terzo posto. E, ripeto ancora una volta, questa squadra (pur avendo molti difetti, tra cui pochi validi ricambi) non è da alta classifica, ma neppure da retrocessione.

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(S)Visti da lontano - Ecco il nuovo Genoa: elmetto in testa e lancia in resta

Genoa, Preziosi corre ai ripari: Sampirisi per Floro Flores

PREZIOSI: «Matuzalem ci interessa. Merkel alla Lazio? Vedremo»

domenica 25 novembre 2012

Il Genoa passa a Bergamo. All'Atalanta restano le proteste

Un gol nel primo tempo di Bertolacci decide la partita (0-1). I bergamaschi reclamano per un presunto rigore su Bonaventura. Rossoblu non più ultimi

Curioso che sia proprio l'Atalanta a salvare Delneri: un'altra eventuale battuta d'arresto, forse, sarebbe stata decisiva per le sorti del tecnico. Invece, proprio a Bergamo, terreno amico, Delneri riesce ad interrompere la striscia negativa di 5 sconfitte consecutive da quando è sulla panchina del Genoa (6 complessive), grazie ad un gol di Bertolacci, schierato a sorpresa trequartista dietro l'unica punta Borriello. L'Atalanta accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi, anche perché l'avversario si mette dietro e tira su un muro sugli attacchi dei nerazzurri. La più pericolosa di Bonaventura, affossato da Sampirisi a pochi passi da Frey: Doveri fa proseguire tra le proteste dei padroni di casa. Nel finale, poi, è il portiere francese ad ergersi a protagonista, salvando il risultato in più di un'occasione. Seconda sconfitta consecutiva per i bergamaschi dopo quella di Firenze, il Genoa lascia l'ultimo posto in classifica.
come ai vecchi tempi — Delneri a Bergamo ha vissuto due stagioni stupende, quando dal 2007 al 2009 ha dato spettacolo con la sua Atalanta. Per quella squadra, che aveva un Doni in stato di grazia, rinunciò al suo classico 4-4-2 per schierare un trequartista (Doni appunto) dietro un'unica punta (Floccari). Che sia scaramanzia o meno, per il suo ritorno a "casa", in un momento estremamente delicato della sua carriera, si gioca la stessa mossa: fuori Immobile, Bertolacci avanzato a sostegno di Borriello. Lo stesso modulo, guarda caso, con cui Colantuono fa volare i suoi: Maxi alle spalle di Denis, Cazzola sostituisce lo squalificato Cigarini.
Bertolacci esulta con Moretti dopo il vantaggio. Ansa
Bertolacci esulta con Moretti dopo il vantaggio. Ansa
bertolacci guastafeste — In avvio è un buon Genoa, che non dà la sensazione di pagare lo scotto della sconfitta del derby, né l'ultimo posto in classifica. Merito anche della novità tattica di Delneri: è Bertolacci, infatti, a creare lo scompiglio fra le linee dell'Atalanta, non dando punti di riferimento alla difesa bergamasca, che non sa come prenderlo. E, infatti, in più di un'occasione se lo perde: al 10' controlla al limite e si gira sfiorando il palo, al 18' trova l'angolino a pochi passi da Consigli, ma Manfredini si immola e gli nega la gioia del gol. La partita fatica a decollare anche perché costantemente interrotta dall'arbitro per i continui scontri a centrocampo. L'Atalanta non riesce a prendere il solito ritmo, fatica a metter lì l'avversario come di consueto, torturandolo con le incursioni sulle fasce e il movimento di Moralez. Maxi, in realtà, trova il varco giusto al 26' e batte Frey: l'azione è però vanificata dallo sbandieramento del guardalinee per fuorigioco (decisione al limite).

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Atalanta Genoa 0-1 tabellino cronaca e commenti
I rossoblù risorgono a Bergamo, gol di Bertolacci
 


Atalanta - Genoa 0-1

RISULTATI E CLASSIFICA: il Genoa lascia l'ultimo posto e aggancia il Chievo

L'Eco di Bergamo: L'Atalanta ko in casa contro l'ultima. Vince il Genoa per 1-0, Frey super

Promossi&bocciati - La "tripletta" di Frey e la firma di Bertolacci: il Genoa ritrova cuore e vittoria