martedì 24 gennaio 2012

Dainelli conteso tra la Lazio e il Cesena

Il difensore centrale del Genoa Dainelli è sul mercato e sarebbe tra conteso tra la Lazio e il Cesena. Lo affermato a Speciale Calciomercato su Sky Sport Gianluca Di Marzio. In particolare, secondo il giornalista con i romagnoli ci potrebbe essere lo scambio con il difensore svizzero Vonbergen (29 anni). Dainelli in questo periodo non sta giocando a causa di un infortunio a un piede.

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Muntari si avvicina, Kucka verso l’Inter

lunedì 23 gennaio 2012

A Palermo il Grifone ha mostrato i muscoli, ma è andata male: occorre correre ai ripari

di Marco Liguori

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso cominciamo la nostra chiacchierata odierna dal numero di gol incassati dal Genoa dopo la trasferta di Siena. Correva la quindicesima giornata, in cui il Grifone vinse senza subire reti. Il totale è di 17: una segnata dal Bologna, sei dal Napoli nella partita di recupero della prima giornata, tre dal Cagliari, due dall'Udinese e cinque dal Palermo. Senza contare le due pappine rifilate dall'Inter giovedì scorso in Coppa Italia. Al contrario i gol segnati nelle stesse gare sono nove: un disavanzo di otto gol. Tanti, troppi che testimoniano la preoccupante perforabilità della difesa rossoblù. Questo dato era già sconfortante prima della gara di Palermo (erano 12) e considerato tutto ciò unito al fatto che, almeno per ora, la società non vuol prendere un altro difensore (soprattutto centrale, visto che abbondano anche se sono infortunati) il tecnico Pasquale Marino oggi avrà pensato: è meglio mostrare i muscoli contro i rosanero. E' una scelta, coraggiosa o azzardata che sia, ma probabilmente nel periodo attuale è quasi obbligata per prendere di sorpresa gli avversari: quindi dentro un modulo 4-4-2 adattabile al 4-2-4 con gli esterni Sculli e Jankovic a galoppare sulle fasce come puledri.

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IL SECOLO XIX - Gli indifendibili

REPUBBLICA-IL LAVORO - Un ungherese alla corte di Preziosi oggi si chiude per il regista Tozser

 

domenica 22 gennaio 2012

Palermo 5 - Genoa 3

Genoa sconfitto a Palermo. I rossoblù partono bene con un gol di Palacio al 13’ su passaggio di Gilardino, ma poi il Palermo tira fuori l’orgoglio. Pareggio al 27’ con Budan e poi raddoppio al 37’ con Silvestre. Il 3-1 arriva con Mantovani al 42’. Accorcia Palacio su rigore al 14’ della ripresa. Poi ancora Miccoli al 31’: 4-2. E Migliaccio al 38’st: 5-2. Jankovic segna il terzo gol del Genoa al 44’st, ma ormai non c’è più nulla da fare.

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Promossi & bocciati: difesa in vacanza, centrocampo senza idee, almeno c'è Palacio

MARINO/1: «Le nostre ingenuità hanno deciso l'incontro»

MARINO/2: «Prendere due difensori? Devo vedere i tempi di recupero degli infortunati»

Palermo e Miccoli show. Il Genoa è solo Palacio

Gli highlights di Palermo-Genoa 5-3

 

Le probabili formazioni di Palermo-Genoa

Ecco le probabili formazioni di Palermo-Genoa in programma alle ore 15.00 allo stadio Barbera.
PALERMO (4-3-3): Viviano; Munoz, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Miccoli; Vazquez, Pinilla, Ilicic. A disp.: Benussi, Cetto, Aguirregaray, Della Rocca, Bertolo, Barreto, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti
GENOA (4-3-3): Frey; Sampirisi, Granqvist, Moretti, Mesto; Kucka, Seymour, Biondini; Sculli, Gilardino, Palacio. A disp.: Lupatelli, Marchiori, Zè Eduardo, Birsa, Jorquera, Jankovic, Pratto. Allenatore: Pasquale Marino
Arbitro: Andrea Romeo di Verona. Assistenti: Gianluca Vuoto di Livorno e Claudio La Rocca di Ercolano. Quarto uomo: Riccardo Tozzi di Ostia

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Genoa a Palermo, Super Frey sfida Viviano

Genova -«Ma quanto costano le banane a Palermo?». E giù urla e fischi, nella scena del teatro di “Jonnhy Stecchino”. Oggi, palcoscenico del Barbera, piuttosto che Roberto Benigni si va a Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone, “Godfather”. «Baciamo le mani». Battuta diventata striscione, con cui i tifosi viola avevano inneggiato ad Alberto Gilardino, uno che per il gol è nato. Vale più d’ogni “preziosa” banana siciliana: buttarla dentro, in ogni modo. Il 27 ottobre 2008 gli capitò di farlo col braccio, su cross di Montolivo e in contrasto con Dellafiore, proprio nello stadio rosanero. Saccani non vide, polemiche. «È stata una situazione involontaria: ho ricevuto una ginocchiata da dietro e l’ho presa di mano. Sarebbe stato rigore. L’esultanza? Azione talmente veloce che non me ne sono reso conto. Poi ho visto le immagini e l’ammetto: l’ho presa di mano». Beccò due giornate di squalifica per condotta antisportiva. Guadagnò l’ironico drappo dei sostenitori toscani. Da allora giù urla e fischi ogni volta che rimette piede al teatro Barbera. Lì, questo pomeriggio, il centravanti va in cerca della sua prima rete genoana. Contro Emiliano Viviano, pronto a sfidare il Violinista e il collega Sebastien Frey, con cui ha “incrociato” il destino. Due portieri ai quali baciare le mani.

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venerdì 20 gennaio 2012

Coppa Italia, Inter-Genoa è finita 2-1 Scontro con agenti: ferito tifoso rossoblù

Milano - È ricoverato nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Milano, il tifoso genoano di 38 anni giunto ieri sera al pronto soccorso in gravi condizioni dopo una colluttazione con un agente di polizia a San Siro, prima che incominciasse Inter-Genoa, partita valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia.
Massimo Moro, questo il nome del tifoso, è piantonato dagli agenti in stato di fermo: secondo la ricostruzione fornita dalla questura, intorno alle 20.15, quasi un’ora prima del fischio di inizio del match, Moro sarebbe stato fermato e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, durante l’afflusso degli spettatori agli ingressi, perché ubriaco. Dopo avergli impedito l’ingresso, le forze dell’ordine lo avrebbero portato in un vicino posto di polizia per un controllo, ma il tifoso genoano (sempre secondo la questura) avrebbe dato in escandescenze, cercando di aggredire un agente. Un collega è intervenuto per cercare di bloccare Moro, e durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra: ad avere la peggio sarebbe stato il tifoso, che avrebbe battuto la testa, riportando un trauma cranico.

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Inter-Genoa 2-1

Promossi & bocciati: Ok i giovani e Sculli, Pratto ci prova, Zè Love già su Twitter

Gioco sterile, attacco senza costrutto: Coppa Italia indigesta per il Genoa

giovedì 19 gennaio 2012

Pronti per la Coppa Italia, Sculli «a casa»

Genova - Da 14 a 81, forse cambia solo quello, il numero sulla maglia rossoblù. Beppe Sculli e il Genoa, un anno dopo. Non per modo di dire. Sono passati solo 365 giorni. Un anno esatto, strana la vita. Il 18 gennaio 2011 Sculli era stato ceduto alla Lazio. Lo stesso giorno, ma del 2012 torna a Genova. Ieri, prima delle 15, l’auto con a bordo Beppe Sculli ha varcato i cancelli di Pegli. C’è pure qualche tifoso ad aspettarlo. Pronto ad abbracciarlo. Poi, come un bambino, appare commosso. «Sono emozionato. Per me è come tornare a casa». E forse non ci credeva più neanche lui. «Ringrazio Lotito ed il presidente Preziosi che ha fatto questo sforzo per riportarmi qui. Alla mia partenza mai avrei pensato di ritornare». Ed invece eccolo di nuovo al Signorini. E oggi a Milano, ottavi di Coppa Italia contro l’Inter che all’addio con lacrime al Ferraris pareva la sua destinazione. Invece, Lazio. Invece, di nuovo Genova. Chiamiamolo, in onor di avversari nerazzurri, Intervallo. Dopo quello di San Siro Sculley, all’inizio in panchina, potrebbe (ri)debuttare. C’era il dubbio del tesseramento lampo, superato. C’era quello regolamentare dell’aver già giocato gli ottavi di coppa, Lazio-Verona. La società rossoblù dopo controlli ha dato il via libera. L’anno scorso storia simile, aveva giocato Inter-Genoa e poi altri ottavi, Lazio-Roma, in panchina. E con Beppe bis, anche Interruzione. L’Inter è la big mai battuta dal ritorno in A, nonché l’artefice di due delle ultime tre eliminazioni in Coppa Italia. Sculley e impresa da tentare a San Siro.

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Se Kucka trasloca, Biagianti e Candreva

mercoledì 18 gennaio 2012

Sculli, affare fatto ma Zarate resta nel mirino

Genova - «Prenderemo un attaccante esterno, se non due». Parola di Enrico Preziosi. Due perché Zé Eduardo è sempre più vicino al Flamengo, dopo l’incontro di ieri fra l’agente Luiz Taveira e il club di Rio. Con El Shaarawy “frenato” da Allegri passi di avvicinamento per Cerci, in rotta con la Fiorentina. Ipotesi di scambio con Bacinovic del Palermo, ma preferenza per Genova, complice la presenza di ex compagni. Tanto che il tam tam toscano ha tirato fuori pure un sms che il 24enne di Velletri avrebbe indirizzato a Gilardino: «Bomber, sto arrivando». Se vero, si può capire a breve: nuovo contatto fra le dirigenze. Il ds Capozucca: «Stiamo verificando diverse piste e devo dire che sia Cerci che De Silvestri sono ottimi giocatori». Intanto, Sculli in arrivo. Enrico Preziosi: «Sculli non esclude l’arrivo di Cerci, possono giocare anche insieme. Però non sono cose scontate».

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martedì 17 gennaio 2012

Merkel è già a Milano in prestito ai rossoneri

È durata soltanto alcuni mesi, almeno per ora, la storia fra il Genoa e Alexander Merkel. Il giovane centrocampista tedesco di origine kazaka, classe ’92, schierato titolare anche domenica da Marino contro l’Udinese, quest’oggi è passato al Signorini di Pegli a ritirare gli effetti personali e salutare la comitiva rossoblù: torna al Milan. Non si è allenato ed è partito subito per Milano. L’accordo raggiunto fra i due club prevede il prestito fino al termine della stagione, quindi il giocatore resta in comproprietà fra Genoa e Milan. Ma, da domani, alle dipendenze di Allegri.

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ESCLUSIVA PIANETAGENOA - Il Genoa insiste per Cerci, ma non interessa De Silvestri. Per Sculli ostacolo Lotito

lunedì 16 gennaio 2012

Sculli oggi torna al Genoa. Merkel in dubbio

Oggi sarà ufficializzato il ritorno di Sculli. Lo riporta oggi Repubblica-Il Lavoro: con Reja alla Lazio non ha legato e il presidente Preziosi ha esaudito il suo desiderio di ritornare. Il numero uno rossoblù ha parlato anche di Merkel e Kucka: Chi è in bilico è Merkel. «Il ragazzo è destinato ad una grande carriera e a noi serve e molto, però voglio solo giocatori felici di essere al Genoa, gente come Biondini. E nel caso Merkel mi dicesse che vuole andare, lo accontenterò. Quanto a Kucka è un giocatore che abbiamo al 50 per cento con l´Inter, nei prossimi giorni ci incontreremo e prenderemo una decisione».

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E' arrivato Polo, talento diciassettenne oggi l'annuncio del ritorno di Sculli

Preziosi: «Ora c’è un’impronta»

Genova - Enrico Preziosi fa i nomi. Dei buoni e del cattivo - non proprio cattivo: triste sì, di una tristezza che al capo non è piaciuta -, di chi arriva e di chi forse partirà, di chi sta dando un’impronta alla squadra e di chi continua a farlo arrabbiare per certe scelte di calendario che proprio non condivide. E non fa il nome, ma indica il mestiere (l’arbitro, anzi gli arbitri) di chi, da un po’ di tempo, fa scelte discutibili. A senso unico. Il presidente si gode un dopopartita come piace a lui. E spiega: «Avevo sensazioni positive, prima. Questo è il Genoa che piace a me, ho visto spirito diverso. Anche se abbiamo rischiato di perderla, questa partita. Ma che rigore era? E che espulsione è stata? La settima, quest’anno. Il Genoa è cattivo? Io dico di no. Eppure abbiamo giocato venti minuti sul 3-2 in dieci contro undici. È stata dura e difficile, in quelle condizioni. Ma sono molto contento».

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domenica 15 gennaio 2012

Neanche l'arbitro Doveri guasta la giusta festa genoana

di Marco Liguori
 
Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso finalmente si torna alla vittoria. Un successo ancora una volta "da Genoa" con sofferenza e sacrificio: ma alla fine è giunto. D'altronde come mi raccontava l'amico Marco del pullman Red&Blue «la sofferenza è nel dna dei genoani». Aggiungo che il 3-2 sull'Udinese per certi versi è stato simile a quello contro la Juventus a Torino, stile "Fuga per la vittoria", a causa dello zampino (indesiderato) dell'arbitro Doveri. A proposito del direttore di gara domani prepareremo una petizione, in cui daremo la possibilità ai nostri lettori di chiedere al designatore Stefano Braschi di cominciare a inviare per le partite contro il grifone arbitri che almeno non sbaglino come oggi. Ripetiamo, ad uso dello stesso designatore, che Marco Rossi ha colpito la palla e non Di Natale in area di rigore: ma è stato ingiustamente espulso, come già Moretti domenica scorsa e, qualche mese fa, Kaladze per aver osato semplicemente parlare al direttore di gara. Non è possibile che la squadra rossoblù sia costantemente tartassata.
E torniamo a oggi. Nel primo tempo il Genoa ha sofferto la velocità dell'Udinese, com'era nelle previsioni. Il gol degli ospiti è arrivato però su calcio d'angolo enon su azione. In quel momento ho pensato: siamo "del gatto", come si dice a Genova e dintorni. Mi aspettavo che i rossoblù si spingessero in avanti, senza costrutto come purtroppo è spesso accaduto, e gli avversari colpissero in contropiede. Invece, i ragazzi di Marino si sono disposti con un 3-5-2 tutto corsa e pressing, mettendo in seria difficoltà più volte gli uomini di Guidolin. Il tecnico friulano ha affermato nel dopopartita che la sua squadra ha avuto un momento di black out,nei primi minuti della ripresa. La spiegazione è diversa. E' avvenuto che il Genoa, sicuramente per la "strigliata" del tecnico e di Frey (ormai assurto al ruolo di leader dello spogliatoio, ha iniziato a premere sempre più gli avversari, mettendoli alle corde, e a infilarli due volte. Marino lo ha capito bene: bisognava contrastare i bianconeri con le loro stesse armi, pena un'altra sconfitta con polemiche e cori di prefiche a lutto. Ed è stata una grande sorpresa la riscoperta di Constant nel ruolo di cursore sinistro: l'errore di Guidolin è stato quello di concedergli ampi spazi che il guineano ha sfruttato a dovere. Altra sorpresa: Gilardino uomo assist che ha servito i compagni, ma ha cercato anche il gol senza fortuna. E' tornato Palacio in forma ed è stato un toccasana. Finalmente si è rivisto il Mesto rapido e concreto che non si vedeva da tempo: Merkel è stato un perfetto anello di congiunzione tra centrocampo e attacco. Si segnala il gran Granqvist tornato in goleador come in Olanda, oltre a far muro sull'ex Floro Flores. E come non ricordare il contributo di Bosko Jankovic, ritornato ai livelli di quando l'avevo soprannominato "l'uomo di tacco" del gol segnato a Lecce nel dicembre 2008. Gran finale con Biondini che ho soprannominato "Federico Barbarossa": concreto e spietato (come l'imperatore germanico) contro la difesa avversaria, non solo corre ma dimostra di avere "piedi buoni". Un altro acquisto indovinato del presidente Preziosi: la settimana scorsa avevo scritto che il numero uno rossoblù vede e provvede. Continuerà sicuramente a farlo fino alla fine del mercato di gennaio.

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Genoa 3 - Udinese 2

L’esultanza dei giocatori del Genoa

Il Genoa batte l’Udinese dopo una partita da cardiopalma. All’inizio della ripresa, in sessanta secondi i rossoblù ribaltano il risultato 2-1 dopo lo 0-1 del primo tempo. Gol di Granqvist e subito dopo di Jankovic. Terzo gol per i rossoblù con Palacio al 71’. Accorcia Di Natale su rigore. Espulso Marco Rossi.

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Ribaltone Genoa, cade l'Udinese. Jankovic e Frey uomini-chiave

Frey: "Nell'intervallo è cambiato tutto. Ci siamo parlati, è arrivata la vittoria"

Promossi & bocciati: Frey da applausi, Biondini esemplare, a Gilardino manca solo il gol

Davide Biondini:"Grande prestazione da parte di tutti"

Bosko Jankovic: "Queste partite mi esaltano"

Highlights Serie A

Le probabili formazioni di Genoa-Udinese

Il Genoa affronterà in emergenza l'Udinese oggi alle 15.00 al Luigi Ferraris: la formazione è dunque un rebus non facile da sciogliere. Il Grifone potrebbe schierare in difesa di Rossi centrale e Constant a sinistra: il tecnico Marino non ha convocato Zè Eduardo che sembra ormai avviato verso il ritorno in Brasile. Ecco le probabili formazioni.
GENOA (4-3-3): Frey; Mesto, Rossi, Granqvist, Constant; Merkel, Veloso, Biondini; Palacio, Gilardino, Jankovic. Allenatore: Marino. Riserve: Lupatelli, Seymour, Sampirisi, Kucka, Jorquera, Marchiori, Pratto.
UDINESE (3-5-2): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Ferronetti; Basta, Isla, Pinzi, Fernandes, Armero; Floro Flores, Di Natale. Allenatore: Guidolin. Riserve: Padelli, Ferronetti, Pasquale, Gelson, Abdi, Fabbrini, Torje.
Arbitro: Daniele Doveri di Roma. Assistenti: Michele Giordano di Caltanissetta e Simone Ghiandai di Arezzo. Quarto uomo: Antonio Damato di Barletta.

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sabato 14 gennaio 2012

Biondini si presenta a Pegli

Genova - «Sono felice di essere in una squadra così importante, più che aspettarmelo ci speravo». Queste le prime parole di Davide Biondini, il centrocampista ceduto dal Cagliari al Genoa, e presentato oggi a Pegli. Biondini aveva il contratto con il club sardo in scadenza a giugno, era già stato bloccato dal Grifone per la prossima stagione. «Adesso questo entusiamo bisogna metterlo in campo» ha detto il neoacquisto durante la conferenza stampa di presentazione.

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venerdì 13 gennaio 2012

Scommesse, 8 indagati in A C'è anche Omar Milanetto

La procura della Repubblica di Cremona ha iscritto nel registro degli indagati otto giocatori nella serie maggiore e una trentina delle serie minori. Fra questi, come ampiamente previsto, l'ex rossoblù tirato in ballo da Gervasoni a proposito del match Lazio-Genoa

di MARCO LIGNANA

Otto giocatori di serie A e una trentina delle serie minori. Come previsto, la procura della Repubblica di Cremona ha iscritto nel registro degli indagati (per frode sportiva) i calciatori coinvolti nella nuova tranche dell'inchiesta "Last Bet". Fra questi c'è anche Omar Milanetto, e anche qui si tratta di una decisione ampiamente annunciata, dopo le dichiarazioni agli inquirenti dell'arrestato Carlo Gervasoni. Sotto la lente della giustizia ordinaria ad oggi c'è il match Lazio-Genoa del maggio scorso, finito 4-2 per i biancocelesti.
 
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Ad uso dei distratti: ecco perché Iachini può rischiare il deferimento

Sono stato accusato dal sito Sampbook.com di aver svolto «una gran bella mossa di marketing» con la nostra richiesta dell'apertura di un provvedimento disciplinare nei confronti del tecnico della Sampdoria. In particolare mi appello «all’articolo 1 del codice di giustizia sportiva. Peccato che l’intervista di Iachini è stata rilasciata non in ambito ufficiale, bensì da un tifoso qualunque, con un telefonino, senza giornalisti e senza microfoni “ufficiali”. Non può neanche essere chiamata intervista perciò non ci si può appellare alla giustizia sportiva». Tutto ciò è smentito dall'articolo 5 (riguardante le dichiarazioni lesive) del Codice di giustizia sportiva che recita: «La dichiarazione è considerata pubblica quando è resa in pubblico ovvero quando per i destinatari, il mezzo o le modalità della comunicazione è destinata ad essere conosciuta o può essere conosciuta da più persone». L'articolo in questione punisce i seguenti comportamenti: «Ai soggetti dell’ordinamento federale è fatto divieto di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del CONI, della FIGC, dell’UEFA o della FIFA». Ora, il tecnico della Sampdoria era al centro sportivo di Bogliasco e non certo a casa sua o in un luogo soggetto alla tutela della privacy: si trovava dunque in un luogo pubblico.

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Sculli è vicino, si lavora per Kucka

Genova - Qualche ora di attesa in più per rivedere Giuseppe Sculli con la maglia del Genoa. L’operazione, avviata mercoledì, avrebbe dovuto concludersi ieri ma c’è stato un rallentamento. «Non credo che Constant interessi alla Lazio, ma verifichiamo se Sculli può tornare. Se vogliono un giocatore possibile da cedere si può fare, altrimenti no. Arriverà comunque un esterno d’attacco, spero sia Sculli, poi vediamo», ha detto il presidente Preziosi. Alla Lazio piace, oltre a Kucka, anche Merkel, giocatore che il Genoa non vuole lasciar partire almeno fino a giugno.

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UFFICIALE: il Genoa deposita in Lega il contratto di Biondini

martedì 10 gennaio 2012

«Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi»

Genova - Strigliata al Genoa oggi da parte del presidente, Enrico Preziosi. Appena rientrato dalle vacanze a Dubai, Preziosi ha voluto incontrare oggi tutti i giocatori, ai quali non ha risparmiato critiche esplicite per la pessima figura offerta a Cagliari. Un faccia a faccia durato circa un’ora, dopo di che il presidente ha brevemente incontrato i giornalisti.
Per dire loro che è il primo ad essere stupito per le prestazioni negative della squadra. «Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi - ha detto -. A Cagliari non abbiamo mai provato a giocare, è stata una sconfitta ancora peggiore di quella di Napoli».

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lunedì 9 gennaio 2012

(S)Visti da lontano - Si attende la rivoluzione di mercato e la sveglia alla squadra

Un Genoa assolutamente inconsistente naufraga a Cagliari: il 3-0 finale sta fin stretto ai sardi. Il grifone di oggi, al netto di 5 giocatori, è una squadra da Serie B. Kucka dovrebbe essere messo fuori rosa, anche per mandare dei segnali chiari a Costant. Anche Seymour, Jankovic, Pratto, Dainelli e Kaladze sono inadeguati, per vari motivi, alla Serie A. Mesto è in clamorosa fase d'involuzione. Bovo e Birsa sono da "chi l'ha visto?" La difesa è lenta e macchinosa, sempre in affanno, troppo spesso da cartellino rosso. La nota più dolente e' tuttavia il centrocampo. La mediana rossoblù è inesistente, non copre, non imposta, non lotta. Mancano le ali, manca fantasia, manca agonismo. E' chiaro che senza Veloso e Palacio il Genoa è da serie B. Per fortuna la zona rossa è a 9 punti. Sempre sperando che lo spettro del calcioscommesse non si materializzi in casa Genoa, e che il Signor Omar Milanetto non venga convocato in Via dei Tribunali a Cremona. Servono 18 punti per la salvezza. Suggeriremmo al Presidente Preziosi una rivoluzione, anche se se sappiamo che non ci sono molti giocatori pronti in giro, e che il lavoro di pianificazione con Marino ha tempi stretti. Speriamo che la squadra si dia una svegliata: i genoani accettano le sconfitte ma solo se i giocatori danno il 101%. Qualora anche l'Udinese ci umiliasse,  il "redde rationem" arriverebbe puntuale. E a pagare non sarà l'allenatore.

Federico Santini

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