domenica 14 febbraio 2010
Juventus-Genoa 3-2. Genoa beffato da un rigore
Sconfitta immeritata per il Genoa all’Olimpico di Torino. 3-2 per la Juventus che conquista la vittoria grazie a un rigore dubbio messo a segno da Del Piero al 32’ del st. Fino a quel punto la partita era stata molto equilibrata. Ancora un grande Rossi (due gol).
La Juve vince a Torino grazie a un gol su rigore di Del Piero al 32’ del st. La partita era iniziata all’insegna del Genoa passato in vantaggio al 16’ del pt con un gol di Marco Rossi. Pareggio di Amauri al 42’ sempre del pt. Nella ripresa gol Del Piero al 16’ e pronta replica del Genoa al 18’ ancora con Rossi. Poi il contestato rigore per atterramento di Del Piero da parte di Sokratis, il tocco sarebbe stato fuori dall’area. La partita finisce così sul 3-2
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Fonte: Il Secolo XIX
NESTI CHANNEL - Zaccheroni prova a cambiare le carte per Madama Juve
Più l'infermeria bianconera si svuota, più cresce la speranza di risalire la china. Impresa non proprio semplice, visti gli handicap tattici che Zaccheroni ha riscontrato nei primi dieci giorni in bianconero. Ma non impossibile. Deciso l'assetto, il 3-4-3, si punta al recupero degli interpreti migliori. Le prime notizie positive giungono da Salihamidzic: jolly prezioso, in grado di aggiungere esperienza e incisività in zona gol. Proprio lui riempirà il vuoto sull'out di destra, in attesa del pieno recupero di Camoranesi e in luogo di un più che adattato Càceres. L'azzurro è già stato comunque convocato, così come Marchisio. Nuove risorse per il tecnico, che contro il Genoa dovrà fare a meno dello squalificato Felipe Melo. Una situazione di perenne emergenza che già contro il Bologna dovrebbe concludersi, per arrivare, con ancora un po' di pazienza e tempo, all'abbondanza.
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venerdì 12 febbraio 2010
GASPERINI: «Nonostante gli infortuni cercheremo di giocare al meglio»
Nonostante gli imprevisti, il Genoa vuole continuare il periodo positivo che sta attraversando e affronterà la Signora con la tenacia e la determinazione di sempre: "Cercheremo comunque di giocare la migliore gara possibile, abbiamo poco da perdere e possiamo giocarci la partita".
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giovedì 11 febbraio 2010
Milanetto: zigomo fratturato, mette la maschera
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mercoledì 10 febbraio 2010
Milanetto si allena ma si blocca Palacio
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Il Grifone ha chiuso la porta
Quattro mosse per trasformare la difesa rossoblù. Quattro mosse per arginare la valanga di gol subita nella prima parte del campionato (36) e garantire ad Amelia un’imbattibilità che dura ormai da 356 minuti, attualmente la più lunga della serie A.
Per capire da dove è partita la svolta, bisogna tornare al pomeriggio dell’11 gennaio, quando è arrivata, dopo un blitz a Firenze, l’ufficialità dell’acquisto di Dario Dainelli, ex capitano della Viola. É il centrale difensivo che mancava da giugno, dal momento in cui Matteo Ferrari è stato ceduto al Besiktas. Una volta accertato che Esposito non era l’uomo giusto per sostituirlo, Gasperini ha puntato sull’esperienza di Emiliano Moretti: l’ex difensore del Valencia è partito abbastanza bene ma ben presto sono venuti fuori i problemi di adattamento al nuovo ruolo. Difficoltà che si riflettevano anche sui compagni di reparto come Biava e Bocchetti, meno tranquilli e sicuri rispetto alla scorsa stagione. Dopo l’esordio da incubo a Roma del 17 gennaio, l’inserimento di Dainelli ha dato maggiore solidità alla difesa, tanto che, nelle successive quattro gare, è arrivato il solo gol segnato di mano da Barreto.
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martedì 9 febbraio 2010
QUI PEGLI/Milanetto oggi a riposo per l'infortunio riportato contro il Chievo
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lunedì 8 febbraio 2010
Genoa 1 - Chievo 0
Il video delle azioni salienti
domenica 7 febbraio 2010
IL PAGELLONE - Rossi, da ultimo baluardo a bomber di razza. Sokratis e Dainelli non sbagliano un colpo
AMELIA 7: se il primo tempo termina a reti inviolate il merito è esclusivamente suo.
SOKRATIS 7: un gigante tanto a destra quanto al centro. Insormontabile.
DAINELLI 6,5: tranquillo, puntuale e costante. Che gran giocatore!
MORETTI 6,5: un “buco” su Luciano costituisce l’unica disattenzione in novanta minuti.
ROSSI 7: il sigillo del capitano. Correre, impostare e tamponare non gli basta più. Ora studia anche da bomber.
JURIC 5,5: nulla da dire sotto il profilo del dinamismo ma recupera pochi palloni e sbaglia troppo in fase di appoggio.
(FATIC 6): buona personalità e qualche intuizione intelligente.
MILANETTO 6,5: in avvio ha le polveri bagnate, poi fa girare la squadra a suo piacimento. La traversa colpita grida ancora vendetta.
MESTO 6: partita di grande sacrificio. Il suo contributo risulta prezioso.
PALACIO 5,5: la brutta copia dell’imprendibile giocatore che ha steso l’Atalanta.
(BOCCHETTI 6): entra con la giusta carica agonistica sbrogliando un paio di situazioni intricate.
ACQUAFRESCA 5,5: deve ancora entrare negli schemi di mister Gasperini.
SCULLI 5,5: la solita generosità. Importante per mantenere gli equilibri anche se alla resa dei conti combina troppo poco.
(PALLADINO 6): gradito rientro.
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GASPERINI: «Rossi è un giocatore universale»
«Tre punti conquistati in una partita molto difficile contro un’ottima squadra». Gian Piero Gasperini rende l’onore delle armi al Chievo nella conferenza stampa di fine partita, che ha conteso fino all’ultimo minuto il risultato al Genoa. «La gara è stata equilibrata e combattuta – prosegue Gasp – potevano segnare sia loro che noi. Poi Rossi ha segnato e siamo riusciti a vincere».
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Genoa, la “legge di Marassi”
«Una gara ostica» l’aveva definita Gian Piero Gasperini alla vigilia. E così è stata. Nel primo tempo i rossoblù non riescono a costruire il solito gioco-sprint. Il turbo l’aveva il Chievo, rapidissimo con Luciano in contropiede. Ci è voluto un gran gol del capitano, Marco Rossi, per guadagnare tre punti importantissimi. Buona la prova di Amelia, che salva il risultato. E finalmente il gigante greco Sokratis dimostra il suo valore.
Marco Rossi (che ha imparato anche a esultare) al 90’ commenta:
«Il mio è stato un gol importante che ci ha permesso di portare a casa una partita importantissima. Domenica c’è la Juve: ci prepareremo al meglio. Ultimamente non prendiamo gol, sicuramente siamo migliorati in difesa»
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sabato 6 febbraio 2010
Gasperini: «La Champions? toglietevela dalla testa»
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venerdì 5 febbraio 2010
REPUBBLICA-IL LAVORO - Una spia sulle gradinate di Pegli, Gasperini chiude i cancelli ai tifosi.
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giovedì 4 febbraio 2010
Il Genoa vola al Torneo di Viareggio, Bari battuto 1-0
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***IL GENOA VICINO AL DIFENSORE FELIPE LOPES***
Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino ABola, il Genoa sarebbe ad un passo dall'acquisto di Felipe Lopes, difensore centrale del Nacional de Madeira. Il giocatore, su cui ci sono vari club europei compreso il Cagliari, è valutato 5 milioni di euro. Sarà il primo colpo di Enrico Preziosi?
Andrea Ferrando
Gasperini l’Highlander: «Resisto perché vinco»
«Nel calcio italiano quello che conta sono solo i risultati. Per andare avanti gli obiettivi di tecnico e società devono coincidere ma i risultati, soprattutto all’inizio di un rapporto, sono determinanti». Parola di Gian Piero Gasperini, il tecnico che, insieme a Cesare Prandelli, da più anni è alla guida dello stesso club.
Nella stagione dei tantissimi esoneri in serie A (ben 12 le panchine saltate finora), è stato Josè Mourinho, mai banale nelle sue osservazioni, a lanciare l’allarme: «Un allenatore che inizia il campionato e lo finisce sulla stessa panchina è un eroe. Tutti gli allenatori in carriera hanno momenti difficili. Ma da quando sono arrivato in Italia sono giusto quattro quelli che sono ancora sulla stessa panchina: io, Prandelli, Gasperini e Allegri. Forse ne dimentico uno o due, ma siamo pochissimi». Un allarme, a dire il vero, smorzato dal presidente dell’Associazione italiana allenatori, Renzo Ulivieri: «I precari sono altri, sono gli operai delle aziende che rischiano la chiusura. Se cambiano le panchine significa che i club hanno capito il valore del nostro lavoro: questo fa sì che ci siano più posti di lavoro nella stessa stagione».
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Far Web, metti un rossoblù in Rete
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Riscatto Acquafresca ''Genoa punto d'arrivo''
L'attaccante al rientro dopo il prestito all'Atalanta: "A Bergamo non ero depresso, sono tranquillo. Qua voglio fare tanti gol e lottare per obiettivi importanti"
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martedì 2 febbraio 2010
Il Genoa beffa il Napoli: preso Gucher
Intanto, oggi, la società di Villa Rostan ha ufficializzato il passaggio in prestito al Cesena dell'attaccante Giuseppe Greco che aveva giocato fino ad ora al Bari, sempre in prestito.
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ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - BEPPE BIAVA: «Grazie a tutti, a Genova lascio il cuore»
Un punto di riferimento, una garanzia di serietà ed impegno, la dimostrazione pratica di ciò che significa mettere il cuore in ciò che si fa. Quando si parla di certe persone, ed il calciatore viene in secondo piano, il tempo perde qualsiasi significato: sembra che siano qui da sempre e che per sempre debbano restarci. Ed invece, a volte, la realtà ti mette di fronte ai fatti. Che inizialmente stenti ad accettare. Beppe Biava era al Genoa appena da un anno e mezzo ma nell’immaginario collettivo faceva già parte della vecchia guardia. Una fiducia conquistata a tempo di record, con comportamenti impeccabili, modi gentili e grande ardore agonistico.
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