domenica 22 febbraio 2009
SERIE A: NAPOLI-GENOA 0-1, PARTENOPEI IN PIENA CRISI
(AGI/ITALPRESS) - Napoli, 22 feb. - Genoa letale e sempre piu' proiettato verso un posto in Champions, Napoli in crisi totale con due punti raccolti nelle ultime sette gare. I rossoblu' violano il San Paolo con una rete di Jankovic al 24' della ripresa e volano verso l'Europa; i partenopei invece restano ancora a secco, facendo esplodere la protesta dei tifosi per un momentaccio che sembra non finire mai. I fischi del San Paolo accolgono come una frustata Cannavaro e compagni, che soffrono d'ansia e dunque non riescono a sviluppare quel gioco 'champagne' che almeno in casa sapeva mettere quasi tutti in ginocchio. Anche il Genoa non entusiasma, preferendo attendere per ripartire piu' che costruire. Insomma, due squadre titubanti e nervose regalano davvero poco allo spettacolo.
L'unica palla gol nitida capita a Denis all'8', con un'inzuccata che finisce di poco sopra la traversa. Al 45' c'e' una bella giocata di Lavezzi, che parte dalla destra, si accentra e tira a lato. Nella ripresa il Genoa esce fuori e al 24' trova il vantaggio: Thiago Motta legge il taglio centrale di Jankovic e lo serve, il n.17 si 'beve' Cannavaro e spiazza Navarro per lo 0-1 che manda in depressione Reja. Il Napoli non produce granche' se non una conclusione dalla lunga distanza di Vitale e un'incursione di Russotto nel recupero che costringe Rubinho all'uscita, il Genoa amministra dando l'idea di poter essere anche piu' cattivo. E il risultato, alla fine, e' piu' che giusto.
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sabato 21 febbraio 2009
Genoa Tifoso ferito potrebbe subire secondo intervento chirurgico
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venerdì 20 febbraio 2009
Tifoso Genoa riapre gli occhi
Buone notizie per Gabriele Amato, il supporter rossoblù che è uscito dal coma farmacologico ed ora è vigile e cosciente
Buone notizie per Gabriele Amato. Il tifoso genoano è uscito dal coma farmacologico ed ha riaperto gli occhi. Il giovane sostenitore del Genoa è vigile e cosciente, anche se ancora sotto sedativi. I medici hanno escluso eventuali danni cerebrali.
L'uomo, che giovedì è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico per la riduzione delle numerose fratture alle gambe, resta sedato ma è vigile. Il quadro clinico resta comunque delicato e la prognosi riservata. Gabriele Amato ha risposto bene all'operazione e rimarrà ventilato per almeno una ventina di giorni. In assenza di complicazioni i medici decideranno nei prossimi giorni se e come operarlo nuovamente.
Gabriele Amato era stato ricoverato in rianimazione con fratture multiple a gambe, bacino, sterno e costole domenica 15 febbraio all'ospedale San Martino di Genova dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina al termine della partita tra la Viola e il Genoa.
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giovedì 19 febbraio 2009
Genova, operato il tifoso. L'intervento è riuscito
Gabriele Amato, travolto domenica sera dal pullman della Fiorentina che stava lasciando Marassi, è rimasto per alcune ore sotto i ferri. Soddisfazione dei medici, ma le sue condizioni restano gravi e la prognosi riservata. Intanto l'avvocato di famiglia continua gli accertamenti
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mercoledì 18 febbraio 2009
Matarrese approva le parole di Preziosi
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Oggi Preziosi compi 61 anni AUGURI!
Tifoseria organizzata Genoa: chiediamo rispetto per Gabriele
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martedì 17 febbraio 2009
Ancora critiche le condizioni di Gabriele Amato. Una lotta tra la vita e la morte
"Piccoli segnali di stabilizzazione" per Gabriele Amato. Già qualcosa in una situazione generale gravissima. Queste le parole dei medici che stanno assistendo il 36 enne tifoso genoano il quale, domenica pomeriggio, è stato travolto dal bus che riportava in toscana i giocatori della Fiorentina. Permangono, dunque, critiche ma stazionare le sue condizioni. L'uomo è ricoverato al San Martino di Genova con fratture multiple in tutto il corpo e viene mantenuto in coma farmacologico ed e' ventilato con l'aiuto delle macchine. Prevista un'altra Tac in giornata, che fornirà ulteriori notizie sull'evolversi delle sue grave condizioni di salute.
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lunedì 16 febbraio 2009
Tifoso genoano investito: c’è forse anche un poliziotto tra i possibili testimoni?
Il conducente della camionetta delle Forze dell’ordine potrebbe aver visto la dinamica dell’investimento di Gabriele Amato che, in una foto sul Secolo XIX, giace rivolto alla sinistra della fiancata dell’autobus della Fiorentina
Permettete una parola? Stando ai resoconti delle agenzie e agli articoli dei quotidiani di oggi, vi sono state alcune testimonianze discordanti sulla dinamica dell’incidente avvenuto domenica sera in corso De Stefanis a Genova. Rivedendo sul giornale genovese “Il Secolo XIX” la foto scattata dall’agenzia Pambianchi (essendoci il divieto di riprodurla, se ne consiglia la visione cliccando sul sito del quotidiano) fa emergere un particolare interessante. Gabriele Amato giace a terra rivolto sulla fiancata sinistra dell’autobus dei giocatori della Fiorentina, che pochi istanti prima lo ha investito. L’unica persona che molto probabilmente può aver visto con chiarezza la scena è il conducente della vettura della Polizia che seguiva a poca distanza il pullman viola. Il passeggero posto al suo fianco destro potrebbe non aver visto tutto o comunque aver avuto una visuale coperta in parte dalla zona posteriore del bus.
Altro particolare sfuggito a molti. Nel video di Genoa Tube (visibile qui), si vede (fotogrammi al 13°, 18° e al 40° secondo) che all’improvviso la camionetta delle Forze dell’ordine sterza e poi si ferma, mentre l’autobus continua la marcia. In quel momento, potrebbe essere avvenuto l’incidente.
A questo punto, ci si potrebbe attendere un chiarimento da parte della Questura, visto che la testimonanza dell’agente alla guida della camionetta potrebbe finalmente far svanire i tanti dubbi della serata maledetta di domenica scorsa. Un chiarimento doveroso, visto che è in gioco una vita umana.
Marco Liguori
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Quell´ex di Lotta comunista, diviso tra calcio e impegno
«E figurarsi ora come se lo godeva il suo Genoa in lotta per la Champions´ League - dice sempre Parodi - E che nessuno dica che era una testa calda. Era un tifoso normalissimo, uno come tanti altri. Io non sono potuto andare allo stadio, ho visto la partita con la Fiorentina alla televisione, ma mi posso garantire che, anche se ho quasi 50 anni, ci sarei stato anch´io fuori dagli spogliatoi ad aspettare l´arbitro per dirgli qualcosa». Anche Leo Berogno, lui pure di Campomorone, presidente dell´associazione che raccoglie tutti i club genoani, parla di Lele come di un tifoso assolutamente tranquillo: «Una ragazzo d´oro e vi posso garantire che non si tratta delle solite frasi di circostanza».
Nessun Daspo, la misura di prevenzione che vieta l´ingresso alle manifestazioni sportive, mai nessun problema con le forze dell´ordine. Lo conoscono tutti a Campomorone, dov´era sempre residente, anche se ultimamente si vedeva meno perché si era trasferito per lavoro, impegnato con una cooperativa sociale a fare assistenza in una struttura per anziani. Lo conoscono tutti e tutti parlano di un ragazzo mite. Certo, con le sue idee ma senza voler prevaricare quelle degli altri. E non solo perché era piccolino e minuto, la violenza non rientra proprio nel suo modo di pensare.
Il tempo per il Genoa lo trovava sempre. Quando la squadra rossoblù aveva giocato a Torino contro la Juventus in anticipo di giovedì, era riuscito a farsi sostituire al lavoro e all´ultimo momento era partito anche lui.
Ora lotta tra la vita e la morte all´ospedale San Martino dopo che una ruota del pullman della Fiorentina gli è passata sopra sfondandogli la cassa toracica. Fuori dallo stanzino della rianimazione ci sono la madre Cesarina, che è stata colta da malore appena arrivata al Pronto Soccorso, il padre Nanni e la sorella Francesca. Ma anche tantissimi tifosi. Molti sono amici, altri semplici compagni di gradinata. «Non ci resta che pregare per lui», mormora distrutto Enrico Preziosi, il presidente della sua squadra del cuore che ha lasciato lo stadio solo dopo le 21.
E non si può non tornare indietro al dramma che il 29 gennaio del 1995 sconvolse un´altra famiglia. All´esterno dello stadio Ferraris Claudio Spagnolo, detto Spagna, venne ucciso dalla coltellata di un tifoso milanista, Simone Barbaglia. Ora, 14 anni dopo, i tifosi del Genoa sperano di non piangere un altro di loro.
Associazione club genoani: «Smentiamo notizia assalto al bus viola»
L’Associazione Club Genoani esprime la propria solidarietà e si stringe intorno a Gabriele ed alla famiglia confidando in una soluzione positiva della sua vicenda clinica.
Stigmatizza il comportamento provocatorio di certi personaggi col fischietto che assumendo sospetti atteggiamenti di sfida provocano il malumore di una tifoseria che mai ha espresso gratuitamente il proprio profondo dissenso nei confronti di una direzione arbitrale.
Detto ciò rigettiamo ai mittenti la notizia che definisce la contestazione del dopopartita, ancorché rumorosa, come un assalto al pullman della Fiorentina; casomai ci domandiamo, senza ovviamente colpevolizzare fino a prova contraria nessuno, perche’ il pullman abbia fatto una manovra così pericolosa.
Associazione club genoani
http://www.acg2000.it/
Dal blog di Marco Liguori
Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto
''Se il ragazzo si salva, e' un miracolo''. Lo ha detto il funzionario della Polizia Muncipale di Genova che ha assistito all'incidente avvenuto questa sera all'uscita dello stadio Luigi Ferraris di Genova nel corso del quale un giovane tifoso del Genoa e' stato investito dal pullman della Fiorentina. Secondo quanto riferito dal funzionario, il giovane si trovava insieme ad un folto gruppo di tifosi rossoblu', circa 150 persone, impegnati a contestare la squadra viola. I sostenitori genoani hanno circondato il pullman della Fiorentina, cercando di rallentare la manovra di uscita dallo stadio e picchiando contro le fiancate del mezzo. Il giovane tifoso sarebbe stato agganciato o sarebbe scivolato sotto il pullman, rimanendo schiacciato da una delle ruote posteriori. L'autista del bus, forse perche' non si e' accorto dell'investimento o forse preso dal panico, ha proseguito la sua corsa.
Si chiama Gabriele Amato ed ha 36 anni il tifoso rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina all'uscita dello stadio di Genova. L'uomo, residente a Campomorone, nell'entroterra del capoluogo ligure, e' ora ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa
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Dal blog di Marco Liguori
domenica 15 febbraio 2009
CALCIO:GENOA-FIORENTINA;PARI TRA SPETTACOLO E POLEMICHE
Fonte: Ansa
Dal blog di Marco Liguori
GENOA-FIORENTINA 3-3, ROSSOBLU BEFFATI ALLO SCADERE
(AGI) - Genova, 15 feb. - Il Genoa domina per un'ora anche in inferiorita' numerica, va avanti di tre gol ma poi commette l'errore di rilassarsi e viene clamorosamente riagganciato all'ultimo secondo di recupero dalla Fiorentina. Anzi, da Adrian Mutu, autore di una tripletta che mantiene la sua squadra al quarto posto e getta i rossoblu' nello sconforto.
Nel mirino anche l'arbitro Rizzoli, per qualche punizione di troppo concessa agli ospiti nell'emozionantissimo finale.
Riavvolgendo il film della partita, si e' visto un Genoa da Champions per 60 minuti. Avanti subito con Motta, la squadra ligure non ha sofferto l'espulsione (giusta) di Biava alla mezz'ora del primo tempo, ma anzi ha trovato i gol di Palladino e Milito (su rigore). Un errore di Rubinho pero' ha riaperto i giochi: Fiorentina fortunata, certo, ma anche brava a crederci e a pescare il jolly con Mutu, a segno su rigore, su punizione (deviata) e infine con un destro da fuoriclasse. I rossoblu' prendono subito in mano la gara, grazie al continuo movimento delle punte e ai rapidi inserimenti dalle retrovie. La combinazione delle due qualita' permette al Genoa di trovare subito il gol del vantaggio: triangolazione tra Motta e Milito, tocco morbido del Principe per l'ex Barcellona che di sinistro trafigge Frey. L'assenza di Melo e' pesante per i viola, ma neppure quando il Genoa rimane in dieci per l'espulsione di Biava cambia l'andamento della gara. Perche' improvvisamente Mesto si inventa una supergiocata andando via per 50 metri sulla destra a tre avversari; cross per Palladino che non ha difficolta' a realizzare il 2-0. Nella ripresa subito il tris: lo cala Milito su rigore. Il Genoa molla la presa, la Fiorentina ne approfitta subito: male Rubinho, che sbaglia una comoda uscita servendo di fatto Gilardino atterrato in area da Bocchetti. Per Rizzoli e' rigore che Mutu realizza. Pochi minuti dopo ancora il rumeno potrebbe riaprire la gara ma il suo colpo di testa finisce fuori. Iniziativa sempre in mano viola: Mutu e' il trascinatore. Punizione (deviata) e nulla da fare per Rubinho: 3-2. Marassi ora ha paura, e all'ultimo respiro vede concretizzarsi l'imponderabile: e' il 48', una mischia al limite viene risolta da Mutu, che cala il tris con un gran gol. Il Genoa recrimina, la Fiorentina si esalta.
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venerdì 13 febbraio 2009
Torneo di Viareggio: Genoa Lazio 1-0
Nel secondo match del Torneo di Viareggio, nello stadio dei Pini della cittadina toscana, il Genoa batte la Lazio, grazie a un gol di Scotto al 16’ della ripresa: splendida azione corale, Cofie lancia Lazarevic in profondità, lo sloveno vede Scotto che segna in spaccata.
Genoa ora in testa al girone con 4 punti, seguono Lazio e Racing Club De Bobo a 3 punti e Anderlecht a 1 punto.Per la cronaca il team africano del Burkina Faso, avversario del Genoa sabato alle 15 a Cogoleto, ha sconfitto l’Anderlecht per 3-1. Disponibili gli highlights di Genoa-Lazio, grazie a Wi Sports, su www.torneoviareggio.it.
martedì 10 febbraio 2009
Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata
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domenica 8 febbraio 2009
ROMA-GENOA 3-0, GIALLOROSSI AGGANCIANO I ROSSOBLU
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sabato 7 febbraio 2009
Le probabili formazioni di Roma-Genoa .
Genoa (3-4-3): 83 Rubinho, 25 Biava, 13 Ferrari, 26 Bocchetti, 20 Mesto, 88 Thiago Motta, 28 Juric, 4 Criscito, 14 Sculli, 22 Milito, 17 Jankovic. A disp.: 73 Scarpi, 15 Sokratis, 22 Modesto 7 Rossi, 77 Milanetto, 68 Vanden Borre, 11 Olivera, 10 Palladino. All.: Gasperini.
Arbitro: Rocchi di Firenze
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mercoledì 4 febbraio 2009
Mozart verso il Genoa
Clamorosa trattativa che sta avanzando nelle ultime ore. Il Genoa sta trattando con i procuratori di Mozart - la famiglia Canovi - per l'arrivo del centrocampista brasiliano ex Reggina, che nei giorni scorsi era vicino al Torino, e che potrebbe diventare rossoblù a partire dal 1° luglio, firmando già un pre-contratto entro il 31 marzo.
(F.Z.)
lunedì 2 febbraio 2009
Il Genoa sa soffrire e supera il Palermo
Nel finale Criscito riesce a segnare e ad aver ragione dei coriacei siciliani. Gasperini: «Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati»
«Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati». Con voce decisamente soddisfatta dai microfoni di Domenica Sport di "mamma" Rai, Gian Piero Gasperini ha ringraziato i suoi giocatori per aver battuto al "Ferraris" un Palermo coriaceo e determinato. E soprattutto per aver proseguito il sogno che insegue il Genoa e che i tifosi vedono concretizzarsi sempre più: il quarto posto che significa Champions League. Il Grifone ringrazia anche la Roma "tafazziana" che ha subito nel finale l’orgogliosa rimonta della Reggina ed è stata bloccata sul 2-2 al "Granillo". A proposito di tifosi: qualcuno, forse in preda a una sorta di delirio orgiastico per la vittoria del Genoa e lo stop della Roma, ha lanciato il triplice fischio dagli spalti con lo stesso identico trillo dell’arbitro Trefoloni, ben prima dello scoccare dell’ultimo dei minuti di recupero. I giocatori pensavano che la partita fosse terminata: ma il direttore di gara ha smentito e imposto la prosecuzione della gara.
Ma torniamo al Genoa, che oggi ha dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) di non essere "Milito-dipendente": non a caso il gol decisivo è stato realizzato da Criscito (nella foto). Segno evidente della validità del gioco "totale" di "Gasperson" e della caparbietà dei rossoblù che hanno insistito fino all’ultimo minuto per vincere contro i rosanero ben schierati in campo da Ballardini. La vittoria di oggi è significativa poiché la squadra ha saputo soffrire per strappare i tre punti: evidente prova della suo perfetto stato di salute. I siciliani sono riusciti a imbrigliare a centrocampo i genoani: la ragnatela Nocerino-Liverani-Bresciano, con Simplicio e Cavani a supporto dell’unica punta Michedidlze, nel primo tempo riusciva a contenere gli "eroici furori" del quartetto mediano rossoblù Vandenborre-Criscito-Milanetto-Juric, pressando soprattutto questi ultimi due, da cui partono tutte le manovre offensive. E’ proprio il Palermo al 7° che tira per primo in porta: girata di sinistro di Michedlidze deviata in angolo da Rubinho. Poco dopo, il Genoa protesta per un tocco col braccio in area di Nocerino: ma era involontario. I ragazzi di Gasperini riescono al 35° a forzare il blocco dei rosanero. Criscito, in forma smagliante, si crea un’occasione d’oro entrando in area avversaria e conclude a rete: Kjaer riesce a deviare fortunosamente il pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40° sale in cattedra Vanden Borre scendendo sulla sinistra, effettuando un lancio per Jankovic che prova la rovesciata spettacolare: il numero uno rosanero Amelia si oppone deviando in angolo. Il Genoa cresce nel finale della prima frazione e proprio al 45° colpisce un altro palo con il difensore "d’attacco" Biava. Sulla successiva ribattuta Amelia si supera su Sculli. Ma è ancora Biava un minuto dopo a costringere con un velenoso colpo di testa il secondo portiere della nazionale a una parata strepitosa.
L’inizio della ripresa il Genoa scende in campo con ulteriore determinazione per i conti. Pronti, via: dopo pochi minuti dal fischio di Trefoloni arriva un’occasione per i rossoblù. Azione in mischia nell’area sicula, Jankovic spinge di testa la sfera, ma Amelia blocca con sicurezza. Correva il 3° minuto: scatto bruciante di Milito nella metà campo avversaria, supera Carrozzieri, lasciandolo a meditare sul tempo che fa, arriva in area e conclude con una legnata potentissima: Kjaer ci mette una pezza, deviando ancora una volata e salvando lo 0-0. Il Genoa continua a premere per vincere, ma al 15° il Palermo ha una buona occasione per passare in vantaggio: cross di Migliaccio dal settore destro che trova la testa di Simplicio che la indirizza con veemenza verso la porta: Rubinho non si fa trovare impreparato e con una gran parata Rubinho butta in angolo. Poco dopo per Gasperini è arrivato il momento decisivo dei cambi: fuori Vandenborre e dentro Palladino per dare maggiore forza alla manovra offensiva. E così si giunge al 43°, il fatal minuto che premia gli sforzi dei genoani: Milanetto passa a Jankovic sulla destra, il serbo pennella un cross basso verso Criscito che con un tocco vincente anticipa la difesa del Palermo. Inutili le proteste dei rosanero per un fuorigioco inesistente. Nel dopo partita "Gasperson" dribbla una domanda di un giornalista di Rai 2 sul suo futuro alla Juventus: "Credo che un allenatore viva di presente. In questo momento vivo questo presente, che è molto bello". Il "timoniere" rossoblù ha perfettamente ragione. L’unica certezza è questa: meno 16 giornate alla fine, punti 40, Genoa al quarto posto.
Marco Liguori
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domenica 1 febbraio 2009
GENOA-PALERMO 1-0, SEMPRE SOGNO CHAMPIONS PER GRIFONI
(AGI/ITALPRESS) - Genova, 1 feb. - Il Genoa vince all'ultimo respiro contro il Palermo e conferma di avere tutte le carte in regola per poter puntare alla Champions League. Meritato il successo dei rossoblu' al termine di una partita molto intensa decisa da Mimmo Criscito al cospetto di un buon Palermo. La squadra di Gasperini cerca con insistenza la via del gol, il Palermo e' ben messo in campo e limita al massimo le giocate dei locali, ma si propone poco in fase offensiva. Buon ritmo tra due ottime squadre con grande personalita'. Pressing asfissiante in ogni parte del campo e Palermo ottimamente messo in campo. Al 7' il primo tiro in porta e' dei rosanero con una bella girata con il sinistro di Michedlidze deviata in angolo.
Al 14' proteste del Genoa per un tocco col braccio in area di Nocerino, del tutto involontario. Al 35' occasionissima per Criscito che si fa largo, entra in area e conclude a rete, provvidenziale la deviazione di Kjaer e pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40' Vanden Borre dalla sinistra, palla a Jankovic che prova la rovesciata spettacolare, bravo Amelia a opporsi in angolo. Al 45' altro palo del Genoa questa volta con Biava che colpisce l'incrocio, poi sulla ribattuta gran parata di Amelia su Sculli. Poco dopo il secondo portiere della nazionale si ripete ancora su un colpo di testa di Biava. Il Palermo si salva e il primo tempo finisce 0-0. Ad inizio ripresa subito pericoloso il Genoa, Amelia blocca su colpo di testa di Jankovic. Al 3' Milito si beve Carrozzieri in area conclude a botta sicura, Kjaer salva i rosanero. Al 15' torna a farsi pericoloso il Palermo: cross di Migliaccio da destra e gran colpo di testa di Simplicio, gran parata di Rubinho in angolo. Al 43' il tanto atteso gol della vittoria genoana: Milanetto serve Jankovic a destra, cross basso e Criscito trova il tocco vincente, anticipando tutti.
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