lunedì 16 febbraio 2009

Associazione club genoani: «Smentiamo notizia assalto al bus viola»

Riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione Club Genoani esprime la propria solidarietà e si stringe intorno a Gabriele ed alla famiglia confidando in una soluzione positiva della sua vicenda clinica.
Stigmatizza il comportamento provocatorio di certi personaggi col fischietto che assumendo sospetti atteggiamenti di sfida provocano il malumore di una tifoseria che mai ha espresso gratuitamente il proprio profondo dissenso nei confronti di una direzione arbitrale.
Detto ciò rigettiamo ai mittenti la notizia che definisce la contestazione del dopopartita, ancorché rumorosa, come un assalto al pullman della Fiorentina; casomai ci domandiamo, senza ovviamente colpevolizzare fino a prova contraria nessuno, perche’ il pullman abbia fatto una manovra così pericolosa.
Associazione club genoani
http://www.acg2000.it/

Dal blog di Marco Liguori

Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto

CALCIO: TIFOSO GENOA INVESTITO, RICOVERATO IN RIANIMAZIONE (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - E' ricoverato al reparto rianimazione dell'ospedale San Martino il giovane tifoso del Genoa investito dal pullman della Fiorentina. Le sue condizioni sarebbero gravi. Secondo quanto ricostruito dal questore di Genova, Salvatore Presenti, il giovane faceva parte di un gruppo di sostenitori rossoblu' impegnati a contestare l'arbitro. Quando dallo stadio e' uscito il pullman della Fiorentina, la contestazione si e' spostata nei confronti della squadra viola, con insulti e lancio di oggetti contro il bus. Il tifoso sarebbe stato agganciato dal mezzo e sarebbe finito sotto le ruote posteriori. L'autista del pullman non si sarebbe accorto di nulla ed avrebbe proseguito la sua marcia.
''Se il ragazzo si salva, e' un miracolo''. Lo ha detto il funzionario della Polizia Muncipale di Genova che ha assistito all'incidente avvenuto questa sera all'uscita dello stadio Luigi Ferraris di Genova nel corso del quale un giovane tifoso del Genoa e' stato investito dal pullman della Fiorentina. Secondo quanto riferito dal funzionario, il giovane si trovava insieme ad un folto gruppo di tifosi rossoblu', circa 150 persone, impegnati a contestare la squadra viola. I sostenitori genoani hanno circondato il pullman della Fiorentina, cercando di rallentare la manovra di uscita dallo stadio e picchiando contro le fiancate del mezzo. Il giovane tifoso sarebbe stato agganciato o sarebbe scivolato sotto il pullman, rimanendo schiacciato da una delle ruote posteriori. L'autista del bus, forse perche' non si e' accorto dell'investimento o forse preso dal panico, ha proseguito la sua corsa.
Si chiama Gabriele Amato ed ha 36 anni il tifoso rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina all'uscita dello stadio di Genova. L'uomo, residente a Campomorone, nell'entroterra del capoluogo ligure, e' ora ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa

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Dal blog di Marco Liguori


domenica 15 febbraio 2009

CALCIO:GENOA-FIORENTINA;PARI TRA SPETTACOLO E POLEMICHE

GENOVA, 15 FEB - Spettacolo, gol, polemiche. Ce' un po' di tutto un questo pirotecnico 3 a 3 tra Genoa e Fiorentina, capace di entusiasmare prima i tifosi rossoblu', pronti a stropicciarsi gli occhi vedendo la loro squadra esaltarsi nel gioco e nella manovra e mettere sotto la diretta concorrente per la Champions addirittura di tre reti a zero, e poi i sostenitori viola, quasi increduli nell'assistere ad una rimonta fantastica che si e' conclusa proprio sul fischio finale. Spettacolo di gioco, soprattutto nel primo tempo, con un Genoa praticamente perfetto ed una Fiorentina annichilita dalle manovre precise, dai dialoghi quasi ad occhi chiusi, dalla corsa, dalla concentrazione dei rossoblu'; spettacolo di gol, con una tripletta di Mutu ed una quasi doppietta (due assist ed un rigore realizzato) di Milito; fuochi d'artificio di emozioni, per l'incantevole volo rossoblu' dei primi 56 minuti e per la disperata rincorsa viola, conclusa con il 3-3 e le proteste di diversi giocatori del Genoa innervositi con l'arbitro. A condizionare il risultato, alla fine dei conti, e' stata l'espulsione di Biava, per doppia ammonizione, gia' alla mezz'ora del primo tempo, sul risultato minimo a vantaggio dei padroni di casa. Ridotti in 10 i genoani hanno raddoppiato gli sforzi, riuscendo persino a triplicare il punteggio, ma poi hanno pagato con gli interessi la fatica e complici alcune scelte non del tutto azzeccate di Gasperini (cambio di Palladino con Milanetto) e qualche intervento dubbio dell'arbitro Rizzoli (sotto gli occhi del designatore Collina) non sono piu' riusciti a rimanere in partita, subendo e soccombendo all'assedio viola. Alla fine, insieme all'amarezza per un pareggio che ad inizio ripresa pareva impensabile, ai rossoblu' e' rimasta anche la rabbia per un arbitraggio considerato a senso unico. E le polemiche si sono spostate dal campo alla tribuna, e poi negli spogliatoi. La gara degli uomini di Gasperini e' stata un capolavoro per 59 minuti. Con una difesa molto chiusa, un centrocampo mobilissimo, diretto da un Thiago Motta stratosferico, ed un attacco a tre, con Mesto e Palladino a supporto del 'principe' Milito, i padroni di casa hanno aggredito da subito gli avversari, annichilendoli sul piano della manovra e della velocita'. I due gol, bellissimi come fattura, hanno rappresentato il giusto premio per una supremazia netta in ogni zona del campo. La Fiorentina per tutto il primo tempo non e' mai entrata in partita, limitandosi a cercare con lanci lunghi i suoi attaccanti Gilardino e Mutu. Con Jovetic alle spalle delle due punte e Montolivo schierato nella sua naturale posizione di centrocampo, gli uomini di Prandelli hanno mostrato lentezza nella manovra e scarsa propensione alla precisione nelle (poche) conclusioni a rete. Il copione sembra identico ad inizio ripresa, quando Gasperini tenta di ovviare alla inferiorita' numerica richiamando in panchina Palladino (fino a quel momento brillante) ed inserendo un centrocampista in piu', Milanetto. La mossa ottiene pero' l'unico risultato di accorciare troppo la squadra, favorendo cosi' il ritorno degli ospiti. E' a questo punto che esplodono la classe di Mutu, la potenza e l'intelligenza tattica di Jovetic, scatenato nei suggerimenti e nelle conclusioni. Probabilmente caricati a mille dall'allenatore, i viola cominciano a premere con piu' veemenza verso il portiere Rubinho, dando avvio ad un autentico assedio al quale il Genoa non sa rispondere con efficacia. Milito, sebbene grandissimo nella protezione della palla, e' lasciato troppo solo in avanti e la formazione rossoblu' si rintana via via nella propria area, concedendo spazi e possibilita' ai viola. Il rigore su Gilardino, trasformato da Mutu, e' come il suono della tromba per una pattuglia di bersaglieri. La Fiorentina si riversa in massa verso la porta dei padroni di casa, rischiando anche di subire contropiedi che pero' nessuno dei genoani, stanchissimi per il gran correre, riesce ad innescare. Si gioca cosi' ad una sola porta, con la difesa di casa che, sotto la costante pressione viola, comincia a perdere lucidita'. La sfortunata deviazione di Thiago Motta (il migliore dei suoi) su una punizione di Mutu favorisce poi la rincorsa degli ospiti che a quel punto credono davvero all'impossibile rimonta. Tra i padroni di casa si fa contemporaneamente sempre piu' viva la paura e con le gambe rese molli dalla fatica e dal nervosismo i genoani si lasciano andare solo all'attesa del fischio finale, arrivato proprio nell'istante in cui Mutu alza le braccia al cielo per festeggiare la sua ultima prodezza ed il pareggio. Troppo tardi per il Genoa, almeno oggi, per mettere in cassaforte il sogno Champions.
Fonte: Ansa

Dal blog di Marco Liguori

GENOA-FIORENTINA 3-3, ROSSOBLU BEFFATI ALLO SCADERE



















(AGI) - Genova, 15 feb. - Il Genoa domina per un'ora anche in inferiorita' numerica, va avanti di tre gol ma poi commette l'errore di rilassarsi e viene clamorosamente riagganciato all'ultimo secondo di recupero dalla Fiorentina. Anzi, da Adrian Mutu, autore di una tripletta che mantiene la sua squadra al quarto posto e getta i rossoblu' nello sconforto.
Nel mirino anche l'arbitro Rizzoli, per qualche punizione di troppo concessa agli ospiti nell'emozionantissimo finale.
Riavvolgendo il film della partita, si e' visto un Genoa da Champions per 60 minuti. Avanti subito con Motta, la squadra ligure non ha sofferto l'espulsione (giusta) di Biava alla mezz'ora del primo tempo, ma anzi ha trovato i gol di Palladino e Milito (su rigore). Un errore di Rubinho pero' ha riaperto i giochi: Fiorentina fortunata, certo, ma anche brava a crederci e a pescare il jolly con Mutu, a segno su rigore, su punizione (deviata) e infine con un destro da fuoriclasse. I rossoblu' prendono subito in mano la gara, grazie al continuo movimento delle punte e ai rapidi inserimenti dalle retrovie. La combinazione delle due qualita' permette al Genoa di trovare subito il gol del vantaggio: triangolazione tra Motta e Milito, tocco morbido del Principe per l'ex Barcellona che di sinistro trafigge Frey. L'assenza di Melo e' pesante per i viola, ma neppure quando il Genoa rimane in dieci per l'espulsione di Biava cambia l'andamento della gara. Perche' improvvisamente Mesto si inventa una supergiocata andando via per 50 metri sulla destra a tre avversari; cross per Palladino che non ha difficolta' a realizzare il 2-0. Nella ripresa subito il tris: lo cala Milito su rigore. Il Genoa molla la presa, la Fiorentina ne approfitta subito: male Rubinho, che sbaglia una comoda uscita servendo di fatto Gilardino atterrato in area da Bocchetti. Per Rizzoli e' rigore che Mutu realizza. Pochi minuti dopo ancora il rumeno potrebbe riaprire la gara ma il suo colpo di testa finisce fuori. Iniziativa sempre in mano viola: Mutu e' il trascinatore. Punizione (deviata) e nulla da fare per Rubinho: 3-2. Marassi ora ha paura, e all'ultimo respiro vede concretizzarsi l'imponderabile: e' il 48', una mischia al limite viene risolta da Mutu, che cala il tris con un gran gol. Il Genoa recrimina, la Fiorentina si esalta.

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venerdì 13 febbraio 2009

Torneo di Viareggio: Genoa Lazio 1-0

Nel secondo match del Torneo di Viareggio, nello stadio dei Pini della cittadina toscana, il Genoa batte la Lazio, grazie a un gol di Scotto al 16’ della ripresa: splendida azione corale, Cofie lancia Lazarevic in profondità, lo sloveno vede Scotto che segna in spaccata.

Genoa ora in testa al girone con 4 punti, seguono Lazio e Racing Club De Bobo a 3 punti e Anderlecht a 1 punto.Per la cronaca il team africano del Burkina Faso, avversario del Genoa sabato alle 15 a Cogoleto, ha sconfitto l’Anderlecht per 3-1. Disponibili gli highlights di Genoa-Lazio, grazie a Wi Sports, su www.torneoviareggio.it.


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martedì 10 febbraio 2009

Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata

Due tifosi rossoblù sono stati gravemente feriti su un treno nei pressi della fermata di Ostiense: i giornali nazionali non hanno riportato la notizia. E’ l’ennesimo episodio cruento compiuto nel corso del campionato ad opera di facinorosi giallorossi, che rischia di restare impunito. E intanto il giudice sportivo non sanziona la società della Capitale per i fumogeni accesi e per i comportamenti violenti avvenuti all’Olimpico.

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domenica 8 febbraio 2009

ROMA-GENOA 3-0, GIALLOROSSI AGGANCIANO I ROSSOBLU

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 feb. - Tre gol e tre punti d'oro per la Roma, che batte all'Olimpico il Genoa e aggancia i rossoblu a quota 40, rafforzando le sue ambizioni Champions. In una sfida cruciale per la qualificazione alla massima competizione europea, la Roma ripropone il duo d'attacco Totti-Vucinic, supportati da Perrotta, mentre Pizarro parte dalla panchina. Nel Genoa consueto 4-3-3 con Jankovic-Sculli-Milito in avanti. La prima occasione della partita e' del Genoa, al 4', con un tiro di Thiago Motta che va di poco alto. La Roma risponde due minuti dopo, con una girata di Perrotta in area che sorvola la traversa. Come ci si attendeva, la gara e' bella e viaggia sul filo dell'equilibrio. Equilibrio rotto al 26' dai padroni di casa con un'azione da manuale in velocita', che sorprende la difesa genoana: capitan Totti serve sul versante destro dell'area Perrotta che mette in mezzo dove Cicinho da due passi mette in rete. Il brasiliano deve uscire poco dopo per infortunio (al suo posto Motta). Il finale di tempo e' di marca giallorossa, al 36' Perrotta va alla conclusione, para Rubinho. Genoa in difficolta' e Gasperini espulso per proteste. Nella ripresa pronti-via, e la Roma raddoppia, lancio dalla trequarti di De Rossi per Vucinic che in area non ci pensa due volte e calcia al volo di sinistro, e' un tiro preciso e potente sul quale Rubinho non puo' nulla. La Roma ha la partita in mano, ma si complica la vita, restando in 10 dal 9' per l'espulsione di Taddei (doppio cartellino giallo). Il Genoa preme alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita, la Roma si difende con qualche affanno in certe occasioni, ma resiste, e al 24' si ristabilisce la parita' numerica, con Sculli che viene espulso per doppia ammonizione. Gli ultimi assalti genoani li respinge Doni, e al 48' Baptista sigla il 3-0 e la Roma conquista 3 punti fondamentali nella corsa Champions, mentre per il Genoa arriva la prima sconfitta del girone di ritorno.

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sabato 7 febbraio 2009

Le probabili formazioni di Roma-Genoa .

Roma (4-2-3-1): 32 Doni 3 Cicinho, 5 Mexes, 4 Juan, 22 Tonetto 11 Taddei, 16 De Rossi, 33 Brighi 7 Pizarro 10 Totti, 9 Vucinic. A disp.: 25 Artur, 21 Diamutene, 13 Motta, 15 Loria, 8 Aquilani, 20 Perrotta, 19 Baptista. All. Spalletti.

Genoa (3-4-3): 83 Rubinho, 25 Biava, 13 Ferrari, 26 Bocchetti, 20 Mesto, 88 Thiago Motta, 28 Juric, 4 Criscito, 14 Sculli, 22 Milito, 17 Jankovic. A disp.: 73 Scarpi, 15 Sokratis, 22 Modesto 7 Rossi, 77 Milanetto, 68 Vanden Borre, 11 Olivera, 10 Palladino. All.: Gasperini.

Arbitro: Rocchi di Firenze

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mercoledì 4 febbraio 2009

Mozart verso il Genoa

Clamorosa trattativa che sta avanzando nelle ultime ore. Il Genoa sta trattando con i procuratori di Mozart - la famiglia Canovi - per l'arrivo del centrocampista brasiliano ex Reggina, che nei giorni scorsi era vicino al Torino, e che potrebbe diventare rossoblù a partire dal 1° luglio, firmando già un pre-contratto entro il 31 marzo.

(F.Z.)

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lunedì 2 febbraio 2009

Il Genoa sa soffrire e supera il Palermo


Nel finale Criscito riesce a segnare e ad aver ragione dei coriacei siciliani. Gasperini: «Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati»

«Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati». Con voce decisamente soddisfatta dai microfoni di Domenica Sport di "mamma" Rai, Gian Piero Gasperini ha ringraziato i suoi giocatori per aver battuto al "Ferraris" un Palermo coriaceo e determinato. E soprattutto per aver proseguito il sogno che insegue il Genoa e che i tifosi vedono concretizzarsi sempre più: il quarto posto che significa Champions League. Il Grifone ringrazia anche la Roma "tafazziana" che ha subito nel finale l’orgogliosa rimonta della Reggina ed è stata bloccata sul 2-2 al "Granillo". A proposito di tifosi: qualcuno, forse in preda a una sorta di delirio orgiastico per la vittoria del Genoa e lo stop della Roma, ha lanciato il triplice fischio dagli spalti con lo stesso identico trillo dell’arbitro Trefoloni, ben prima dello scoccare dell’ultimo dei minuti di recupero. I giocatori pensavano che la partita fosse terminata: ma il direttore di gara ha smentito e imposto la prosecuzione della gara.
Ma torniamo al Genoa, che oggi ha dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) di non essere "Milito-dipendente": non a caso il gol decisivo è stato realizzato da Criscito (nella foto). Segno evidente della validità del gioco "totale" di "Gasperson" e della caparbietà dei rossoblù che hanno insistito fino all’ultimo minuto per vincere contro i rosanero ben schierati in campo da Ballardini. La vittoria di oggi è significativa poiché la squadra ha saputo soffrire per strappare i tre punti: evidente prova della suo perfetto stato di salute. I siciliani sono riusciti a imbrigliare a centrocampo i genoani: la ragnatela Nocerino-Liverani-Bresciano, con Simplicio e Cavani a supporto dell’unica punta Michedidlze, nel primo tempo riusciva a contenere gli "eroici furori" del quartetto mediano rossoblù Vandenborre-Criscito-Milanetto-Juric, pressando soprattutto questi ultimi due, da cui partono tutte le manovre offensive. E’ proprio il Palermo al 7° che tira per primo in porta: girata di sinistro di Michedlidze deviata in angolo da Rubinho. Poco dopo, il Genoa protesta per un tocco col braccio in area di Nocerino: ma era involontario. I ragazzi di Gasperini riescono al 35° a forzare il blocco dei rosanero. Criscito, in forma smagliante, si crea un’occasione d’oro entrando in area avversaria e conclude a rete: Kjaer riesce a deviare fortunosamente il pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40° sale in cattedra Vanden Borre scendendo sulla sinistra, effettuando un lancio per Jankovic che prova la rovesciata spettacolare: il numero uno rosanero Amelia si oppone deviando in angolo. Il Genoa cresce nel finale della prima frazione e proprio al 45° colpisce un altro palo con il difensore "d’attacco" Biava. Sulla successiva ribattuta Amelia si supera su Sculli. Ma è ancora Biava un minuto dopo a costringere con un velenoso colpo di testa il secondo portiere della nazionale a una parata strepitosa.
L’inizio della ripresa il Genoa scende in campo con ulteriore determinazione per i conti. Pronti, via: dopo pochi minuti dal fischio di Trefoloni arriva un’occasione per i rossoblù. Azione in mischia nell’area sicula, Jankovic spinge di testa la sfera, ma Amelia blocca con sicurezza. Correva il 3° minuto: scatto bruciante di Milito nella metà campo avversaria, supera Carrozzieri, lasciandolo a meditare sul tempo che fa, arriva in area e conclude con una legnata potentissima: Kjaer ci mette una pezza, deviando ancora una volata e salvando lo 0-0. Il Genoa continua a premere per vincere, ma al 15° il Palermo ha una buona occasione per passare in vantaggio: cross di Migliaccio dal settore destro che trova la testa di Simplicio che la indirizza con veemenza verso la porta: Rubinho non si fa trovare impreparato e con una gran parata Rubinho butta in angolo. Poco dopo per Gasperini è arrivato il momento decisivo dei cambi: fuori Vandenborre e dentro Palladino per dare maggiore forza alla manovra offensiva. E così si giunge al 43°, il fatal minuto che premia gli sforzi dei genoani: Milanetto passa a Jankovic sulla destra, il serbo pennella un cross basso verso Criscito che con un tocco vincente anticipa la difesa del Palermo. Inutili le proteste dei rosanero per un fuorigioco inesistente. Nel dopo partita "Gasperson" dribbla una domanda di un giornalista di Rai 2 sul suo futuro alla Juventus: "Credo che un allenatore viva di presente. In questo momento vivo questo presente, che è molto bello". Il "timoniere" rossoblù ha perfettamente ragione. L’unica certezza è questa: meno 16 giornate alla fine, punti 40, Genoa al quarto posto.

Marco Liguori

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domenica 1 febbraio 2009

GENOA-PALERMO 1-0, SEMPRE SOGNO CHAMPIONS PER GRIFONI


(AGI/ITALPRESS) - Genova, 1 feb. - Il Genoa vince all'ultimo respiro contro il Palermo e conferma di avere tutte le carte in regola per poter puntare alla Champions League. Meritato il successo dei rossoblu' al termine di una partita molto intensa decisa da Mimmo Criscito al cospetto di un buon Palermo. La squadra di Gasperini cerca con insistenza la via del gol, il Palermo e' ben messo in campo e limita al massimo le giocate dei locali, ma si propone poco in fase offensiva. Buon ritmo tra due ottime squadre con grande personalita'. Pressing asfissiante in ogni parte del campo e Palermo ottimamente messo in campo. Al 7' il primo tiro in porta e' dei rosanero con una bella girata con il sinistro di Michedlidze deviata in angolo.
Al 14' proteste del Genoa per un tocco col braccio in area di Nocerino, del tutto involontario. Al 35' occasionissima per Criscito che si fa largo, entra in area e conclude a rete, provvidenziale la deviazione di Kjaer e pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40' Vanden Borre dalla sinistra, palla a Jankovic che prova la rovesciata spettacolare, bravo Amelia a opporsi in angolo. Al 45' altro palo del Genoa questa volta con Biava che colpisce l'incrocio, poi sulla ribattuta gran parata di Amelia su Sculli. Poco dopo il secondo portiere della nazionale si ripete ancora su un colpo di testa di Biava. Il Palermo si salva e il primo tempo finisce 0-0. Ad inizio ripresa subito pericoloso il Genoa, Amelia blocca su colpo di testa di Jankovic. Al 3' Milito si beve Carrozzieri in area conclude a botta sicura, Kjaer salva i rosanero. Al 15' torna a farsi pericoloso il Palermo: cross di Migliaccio da destra e gran colpo di testa di Simplicio, gran parata di Rubinho in angolo. Al 43' il tanto atteso gol della vittoria genoana: Milanetto serve Jankovic a destra, cross basso e Criscito trova il tocco vincente, anticipando tutti.

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sabato 31 gennaio 2009

Genoa-Palermo: vendita in beneficenza bandiere Saharawi

Il Genoa Club Red’n Blue Ladies domenica 1 febbraio fuori dallo stadio Luigi Ferraris, prima della partita Genoa – Palermo, metterà a disposizione di tutti i Genoani che lo vorranno, le bandiere confezionate dalle donne del Saharawi.
I manufatti potranno essere acquisiti con un’offerta minima di 10,00 euro.
Il ricavato sarà totalmente devoluto alle donne del Saharawi che vivono in condizioni disperate e verrà consegnato direttamente a due rappresentati del popolo del Saharawi prima dell’incontro Genoa – Lazio in programma il 19 aprile 2009.
Ringraziamo preventivamente il popolo Genoano sicure che, così come in passato verso simili iniziative, sarà ben disposto e generoso.

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Progetto Genoa Club for Children




"un percorso per il recupero dei valori e della consapevolezza
della genoanità, dello sport e della socializzazione"

ASSOCIAZIONE CLUB GENOANI


Vuoi diventare socio anche tu del Genoa Club for Children?
L 'iniziativa è rivolta a tutti i bambini dai 7 ai 13 anni

"Genoa for children" la scuola di tifo e il club dei bambini.

Particolare attenzione sarà rivolta sul modo di stare insieme allo stadio, di far gruppo, di condividere momenti ed emozioni e la gradinata dei bambini con la gradinata Nord dovranno pulsare come un unico cuore.


I bambini ………………il futuro del Genoa.


Appuntamento davanti alla tribuna lato Nord 30 minuti prima della partita. I bambini saranno prelevati e portati nella gabbia superiore lato Nord da personale docente e da personale del direttivo dell'Associazione Club Genoani.

I bambini saranno accompagnati all'esterno 30 minuti dopo la fine della partita.
Si richiede l'iscrizione (manleva) presso la sede dell'associazione via Montebruno 44 rosso (sino al 6 Ottobre sarà possibile iscriversi tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle 15.00 alle 19.30). Sui siti www.acg2000.it; www.grifoni.net; www.grifoni.org è scaricabile il modulo di iscrizione (sul nostro sito in fondo a questa pagina).

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giovedì 29 gennaio 2009

Il Milan stanco casca nella trappola del Genoa


















I rossoblù fanno sfuriare i rossoneri poco concreti nel primo tempo, che riescono a passare solo su punizione di Beckham. Nel finale quattro passaggi e tiro in porta di Milito che porta via un punto prezioso e strameritato

E’ la notte magica del Genoa a Milano: Milito lascia la sua zampata vincente sull’erba di San Siro. I rossoblù prendono un punto strameritato. Anzi, ringraziano vivamente la truppa di Ancelotti: con la vittoria a Marassi dell’andata, il Milan deve rinunciare a quattro punti. Il match di stasera ha visto i rossoneri molto tonici nel primo tempo: ma non hanno saputo concretizzare la loro superiorità. Detto in soldoni: il Milan ha provato a sfiancare il Genoa giocando imponendo un gran ritmo, ma nel secondo tempo si è visto il suo evidente calo vistoso. Non avendo messo fieno in cascina nella prima frazione, al Diavolo è stata fatale la ripresa e il povero Ancelotti (ma perché ha cambiato Pato con Ronaldinho e ha lasciato in campo l’inutile Seedorf?) non vi ha potuto porre rimedio. Insomma, il Milan ha corso in lungo e in largo ottenendo ben poco, cascando nella trappola preparata da Gasperini che era ben conscio della migliore tenta atletica della sua squadra. Scendendo nel dettaglio, la superiorità dei padroni di casa si notata praticamente solo sui calci piazzati: azioni vere poche. Infatti sono solo due le azioni salienti concluse con tiri in porta: al quarto d’ora il tiro da lontano di Beckham (tra i migliori dei suoi assieme a Kakà, ispiratore delle manovre) che Rubinho devia in angolo, mentre sei minuti dopo Pato anticipa l’inglese tirando maldestramente fuori. Il Milan ha centrato due traverse su punizione due volte con Pirlo. Il gol del vantaggio è scaturito sempre su punizione, tirata stavolta da Beckham che aveva subito fallo da Milanetto. Tiro a girare dell’inglese dall’angolo destro genoano, poco fuori dall’area di rigore, e palla dentro: merito anche della barriera mal sistemata e da Rubinho piazzato in posizione poco felice. I primi ’45 minuti si concludono con ben sette ammoniti, per falli tutto sommato meno cattivi: ma l’arbitro Gervasoni era di tutt’altra opinione. Alla fine saranno nove i cartellini gialli: gli ultimi due di per falli molto cattivi di Flamini e Maldini. Quest’ultimo si è trovato spesso in difficoltà con Milito.
Dall’altro lato il Grifone, attento e sornione. Prima il condottiero Gasperini lo ha schierato in posizione attendista, chiudendo gli spazi agli avversari con cinque centrocampisti e due sole punte (Milito e Sculli) supportate a turno dall’uomo assist Juric con Thiago Motta in regia. Con la sostituzione di Modesto con Jankovic dopo i primi 40 minuti, sotto di un gol, il Genoa ha cambiato volto. Nel primo tempo si era reso pericoloso soltanto con una sventola su punizione di Thiago Motta, parata da Abbiati. Nel secondo tempo, esce il brasiliano (fino a quel momento il migliore) per infortunio ed entra Vandenborre: i rossoblù iniziano a salire di giri mentre il Milan, invece di chiudere la gara con una seconda rete, scende progressivamente e verticalmente. I rossoneri si fanno vedere solo nel quarto d’ora finale con una punizione di Ronaldinho (sempre su calcio piazzato) che Rubinho riesce a parare. Siamo nel finale e ha inizio la danza del Genoa, con un colpo di testa di Biava finito di poco sopra la traversa. Poi è il turno di Milito, che al 35° sempre di testa impegna Abbiati che toglie letteralmente la palla dalla porta. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato di pochi minuti. Correva il 42°: i rossoblù trovano ampi spazi, con gli uomini di Ancelotti che li guardano come gatti di marmo. Il convincente Palladino, subentrato a uno stanco Sculli, crossa dalla destra un pallone delizioso che Biava (sempre efficace nei suoi inserimenti offensivi) devia per il Principe fromboliere che mette la sfera dentro il sacco. Fuorigioco? No, c'era l'immobile Favalli a tenerlo in gioco. Quattro passaggi e tiro in porta: un altro miracolo dell’orologio svizzero, pardon zeneize, creato da Gasperson che può ancora sognare la Champions League.

Marco Liguori

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mercoledì 28 gennaio 2009

Beckham illude il Milan, Milito lo riacciuffa: 1-1






(AGM-DS) - 28/01/2009 22.29.44 - (AGM-DS) - Milano, 28 gennaio - Nella 21.a giornata di Serie A, Milan-Genoa finisce 1-1. Carlo Ancelotti manda Ronaldinho in panchina per il terzo match di fila. Al suo posto, nel 4-3-1-2 rossonero, c’e` ancora Seedorf. In difesa rientra Jankulovski sull’out mancino, con Favalli che torna al centro in luogo di Senderos. Gian Piero Gasperini opta per un 3-4-1-2 nel quale Thiago Motta si muove dietro alle due punte, Sculli e Milito. Inizia la partita e Biava sbaglia un rinvio, servendo il destro educato di Beckham. L’inglese spara la conclusione dal limite dell’area, ma Rubinho si salva in corner. Al 16’ Pirlo calcia una punizione tecnicamente perfetta dai 25 metri. Il pallone batte Rubinho ma non l’incrocio dei pali, contro cui si stampa. I rossoneri paiono in controllo totale della partita, con il Genoa costretto spesso al fallo sistematico. Al 15’ viene ammonito Juric per un fallo su Ambrosini, al 19’ Criscito per un intervento ai danni di Pato. Al 21’ Zambrotta mette dentro un cross interessante su cui Pato anticipa Beckham, meglio piazzato.

Occasione mancata per il Milan e subito chance per il Genoa, che al 26’ spaventa San Siro con un corner sul quale Thiago Motta arriva prima di tutti mandando a lato di testa. Gli ospiti iniziano a uscire dal guscio e al 28’ Favalli e` costretto alle brutte maniere contro Sculli, prendendosi il terzo cartellino del match. La quarta ammonizione e` per Beckham, che al 30’ entra duramente su Juric. Ma l’inglese si fa perdonare in fretta. Accade al 33’, quando l’inglese calcia una punizione dal limite sinistro dell’area. La palla si insacca alla perfezione sotto l’incrocio dei pali alla destra di Rubinho. Ed e` 1-0. San Siro va in delirio per il secondo gol italiano di Beckham. Il Genoa comunque non molla. Gasperini al 39’ toglie Modesto e mette Jankovic, passando al 3-4-3. E al 42’ conquista una punizione dal limite con tanto di ammonizione ai danni di Zambrotta. Thiago Motta tira alla perfezione, Abbiati si salva in qualche modo. A chiudere il primo tempo e` pero` il secondo legno di Pirlo, questa volta una traversa. Subito dopo Thiago Motta deve lasciare il campo, sostituito da Vanden Borre.

Beckham accusa un problema agli adduttori ma resta in campo. L’inglese ci riprova su punizione al 48’, pero` Pato non trova la deviazione. Al 50’ Maldini fa vedere la propria stoffa bloccando un’iniziativa di Milito. La sfida e` tesa, le occasioni pero` iniziano a venire meno. Al 61’ si fa sentire Sculli, con un gran colpo di testa che esce a lato. Ma le emozioni sono poche. Al 63’ Gasperini esaurisce i cambi inserendo Palladino per Sculli. Il neo entrato al 67’ mette dentro un buon pallone per Vanden Borre, eppure il belga calcia male. Beckham si guadagna la standing ovation uscendo dal campo al 71’, con Flamini che entra al suo posto. Al 75’ entra anche Ronaldinho al posto di Pato e subito il brasiliano spaventa Rubinho dalla stessa zolla da cui Beckham aveva messo l’1-0. Ancelotti decide di coprirsi e al 79’ inserisce Senderos per Seedorf. Il Genoa si fa ancora pericoloso, e all’87’ pareggia meritatamente i conti con il solito Milito. I rossoneri non approfittano del ko della Juventus e salgono solo a 41 punti. Il Genoa tiene il quarto posto nonostante il successo della Roma e va a 37 lunghezze.

(M. Fontana, DTS)

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martedì 27 gennaio 2009

Genoa: eguagliato il record di giornate consecutive con reti in A


Uno studio della Fondazione Genoa evidenzia che nella stagione attuale è stato raggiunto il numero di 12 partite consecutive nella massima serie in cui sono state segnati gol, risultato conseguito nella stagione 1946/47. Però nel 2008/09 si è registrato nella sequenza un numero maggiore di vittorie e un minor numero di sconfitte rispetto a 62 anni fa

Il Genoa ha eguagliato nella stagione attuale il record di gare consecutive in cui ha segnato reti nella massima serie, detenuto nel 1946/47. Lo specifica in uno interessante studio la Fondazione Genoa 1893, pubblicato sul suo sito, curato dal professore Stefano Massa, responsabile scientifico per gli studi dell'ente. Sono ben 12 le partite in cui la squadra rossoblù ha segnato almeno una rete: la sequenza positiva del campionato di 62 anni fa avvenne a cavallo tra il febbraio e il maggio del 1947. Invece, quella del torneo 2008/09 è stata ottenuta tra ottobre e dicembre 2008 e il gennaio 2009. Ma c'è un particolare beneaugurante per i tifosi del grifone: rispetto al 1947, nella stagione corrente si è registrato un numero maggiore di vittorie (sei contro le cinque di allora), e un minor numero di sconfitte (una contro quattro). E' forse un segnale incoraggiante che può far pensare a un piazzamento finale migliore: allora il Genoa finì al decimo posto assieme all'Inter, alla Lazio e ai cugini della Sampdoria. La Fondazione ha preparato una tabella (vedi sotto) con il raffronto delle 12 gare.

Marco Liguori

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lunedì 26 gennaio 2009

Ritocchi alla nave Genoa

Per il Genoa si attendono soltanto alcuni ritocchi al suo scafo, irrobustito dopo la consistente campagna di 12 acquisti e 14 cessioni che è molto ben riuscita a giudicare dal quarto posto in classifica. Sulla sponda genoana non si attendono particolari arrivi col "botto". A meno che "l’ammiraglio" Preziosi, vista la necessità di trovare un "vice Milito", non voglia pensare a Saviola in rotta con il Real. Secondo il sito Transfermarkt.de la sua quotazione iniziale di mercato non è particolarmente cara, pari a 5 milioni, anche a causa del fatto che ha giocato in Liga appena 172 minuti: però la squadra madrilena probabilmente alzerà la posta al richiedente. Ad ogni modo, una delle idee della dirigenza del grifone è la ricerca di un sostituto del "Principe", o quanto meno di un altro attaccante da schierare titolare in modo opposto a Sculli: le voci di mercato hanno riferito del viola Semioli, ma non sembrano concretizzarsi. Negli ultimi anni la società rossoblù ha preferito pescare in Sudamerica i giocatori del reparto offensivo: era spuntata la pista Barrios, poi affievolitasi. In Argentina ci sono due nomi "papabili": il 21enne Viatri, capocannoniere con 7 reti del Boca Juniors nel torneo Apertura, quotazione 1,8 milioni, e quello (sempre con 7 gol) dell’Independiente Avellaneda, Nuñez (nella foto), di 24 anni. Le trattative di questa punta, che spazia di frequente la sua posizione da sinistra a destra del fronte d’attacco, partono da 2,1 milioni. Cifre non impossibili. Un’altra esigenza del Genoa riportata da "radio mercato", forse con una priorità più alta, è quella di rintracciare un centrocampista capace di recuperare palloni e di contrastare la manovra avversaria. Ecco spiegato il possibile interesse verso Donadel, su cui c’è anche il Parma. La sua quotazione di mercato è di 9 milioni: forse potrebbe arrivare a fine stagione, visto che il contratto scadrà il 30 giugno prossimo. Ma c’è anche la pista Pelè: il 21enne giocatore del Porto, che ha giocato appena 23 minuti in campionato e 35 in Champions, potrebbe essere l’elemento di peso ideale per il settore mediano. La sua base d’asta è di 5 milioni. In difesa, il Genoa dovrà sciogliere il rebus Potenza (valore iniziale 1,5 milioni): Gasperini lo utilizzato solo per 199 minuti.

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domenica 25 gennaio 2009

Genoa, il quarto posto fa male...

GENOVA - Il Genoa rallenta, ma allunga lo stesso sul suo immediato inseguitore (Napoli) e ringrazia il suo Principe. A Marassi finisce 1-1 la sfida con il Catania, il Grifone manca la quarta vittoria consecutiva, ma guadagna un punto sul Napoli quinto. Pari giusto al Ferraris, ottima la prestazione del Catania che ha un solo torto: non aver sfruttato fino in fondo la superiorita' numerica e aver incassato il gol del pareggio in 11 contro 10.

Il Genoa deve ringraziare il cuore dei suoi giocatori e il solito Milito. Al rientro dopo un lungo infortunio, il Principe trova il 13esimo gol in campionato che vale un punto importantissimo. Ha giocato l'ultimo quarto d'ora con i crampi, eppure ha creato gli ultimi due pericoli della gara. Gasperini lo lancia dal primo minuto al centro del tridente completato da Sculli e Jankovic. Nel 3-4-3 del Grifone Milanetto in cabina di regia con Thiago Motta al suo fianco. Il Catania di Zenga (in tribuna per squalifica, in panchina il suo vice Irrera) risponde con il 4-3-3. Mascara, Martinez e Paolucci (preferito a Morimoto) gli attaccanti. In campo dal primo minuto anche l'ultimo arrivato Capuano, esterno sinistro della difesa a 4.

Il Genoa, quarto in classifica, punta al poker di vittorie, il Catania vuole riscattare il ko interno con il Bologna e dimostra dai primi minuti di essere in giornata. Gioca bene la squadra rossazzurra, Mascara e Paolucci mettono in difficoltà la difesa genoana e anche il centrocampo a 3 crea più di un problema alla coppia Thiago Motta-Milanetto. Nel Genoa si muove bene Jankovic, subito n sintonia con Milito, solita corsa a tutto campo per Sculli.

Nei primi venti minuti solo Catania: Mascara, al 22', sfiora la traversa su punizione. Al 12' ancora etnei pericolosi sui calci piazzati: calcia Mascara, Capuano e Martinez si ostacolano e non trovano la deviazione vincente. Al 17' è Criscito a salvare con un grande intervento su Paolucci che si era liberato benissimo in area. Il Genoa non riesce a fare il gioco che lo ha portato al quarto posto, merito anche del Catania che concede solo due tiri dalla distanza a Jankovic e Sculli. Milito non è al top, ma la classe resta e, al 38', salta netto in area Terlizzi, poi il suo destro finisce sull'esterno della rete. Al 41' un sinistro di Baiocco sfiora la traversa, dall'altra parte, invece, la centra Bocchetti con un colpo di testa su cross di Mesto. Jankovic (bene) e Milito ci provano all'ultimo minuto, ma il Principe sbaglia.

Genoa in crescita nel finale di tempo, ma il Catania controlla bene e anche nella ripresa fa un'ottima figura, aiutato anche da un errore del guardalinee che ferma Jankovic in fuorigico (regolare la posizione del serbo), vanificando l'assist per Milito e il gol a porta vuota dell'argentino. Al 16' il Genoa resta in 10: espulso Ferrari per doppia ammonizione. Il Catania ci crede e fa bene a farlo perche' al 22' passa: bel cross dalla destra di Baiocco, Martinez salta più in alto di Biava e mette dentro: rossazzurri in vantaggio.

In inferiorità numerica e sotto di un gol il Genoa non si arrende, Gasperini le prova tutte e al 28' viene premiato trovando il pari con Milito che risolve una mischia firmando l'1-1. Gioca bene in 10 la squadra rossoblù, ma il Catania non demerita e rischia solo su due iniziative di Milito che, nonostante i crampi, mette i brividi a Bizzarri. Finisce 1-1, risultato giusto.

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CALCIO, GENOA; GASPERINI: MALE NEL 1/O TEMPO, BRAVI IN DIECI

"Quando a fine partita tutto lo stadio contesta pesantemente l'arbitro vuol dire che qualcosa non ha funzionato". L'allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini punta l'indice sull'arbitro Banti, per la direzione della gara contro il Catania. "Dopo l'incontro di lunedì con gli arbitri, mi è sembrato che è mancata da parte di Banti quella serenità di cui si è parlato". "Al di là degli episodi che non ci sono stati favorevoli - aggiunge Gasperini -, nel primo tempo abbiamo giocato male e il Catania ha fatto meglio di noi mettendoci in difficoltà. Nella ripresa, invece, c'è stato annullato un gol, poi l'espulsione di Ferrari, siamo andati sotto, ma i ragazzi sono stati bravissimi a pareggiare e a sfiorare anche la vittoria. Il punto di oggi è guadagnato, con questo pari ci siamo fatti un regalo, visto l'andamento della partita. Da una parte abbiamo perso un'occasione perchè il miglior Genoa - spiega ai microfoni di Sky - poteva vincere la gara, dall'altra siamo stati bravi a reagire perchè la partita si era messa male". Chiusura dedicata a Milito, ancora una volta decisivo. "Per noi è importante che Diego sia tornato dopo una lunga assenza e che abbia dimostrato di essere guarito. Se avremo il miglior Milito le nostre possibilità di far bene aumenteranno". (25/01/2009) (Spr)

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sabato 24 gennaio 2009

Super-multa a Preziosi va alla lotta contro la Sla


Disciplinare 100.000 €

Super-multa a Preziosi va alla lotta contro la Sla

Patteggiamento atipico - ma carico di buon senso - quello che si è verificato nell’aula della Disciplinare in occasione della riunione di discussione del deferimento di Enrico Preziosi per le vicende legate al fallimento del Como, risalenti al 2004. Il presidente del Genoa, difeso dall’avvocato Maria Grassani, ha proposto (di concerto con il procuratore federale Palazzi) l’applicazione della pena su richiesta delle parti ex art. 23 C.G.S., patteggiando quattro mesi di inibizione e il versamento di 100.000 euro. La particolarità sta nel fatto che Preziosi ha richiesto, con il consenso della Procura, che la somma fosse destinata alla lotta contro la Sla, episodio per ora unico in ambito sportivo.

Abete felice La proposta è stata accolta e rappresenta il primo caso in cui un tesserato Figc, sottoposto a procedimento disciplinare, si impegna a versare una cifra così rilevante, destinandola alla lotta contro il male che ha colpito numerosi personaggi dello sport. Sarà sicuramente soddisfatto Abete, che s’è impegnato per conto della Figc a sostenere la ricerca sulla Sla e sulle patologie legate al calcio, insediando una commissione medico-scientifica.

Per Signorini. La donazione di Preziosi riveste particolare significato anche perché, per espressa volontà del presidente, è stata destinata alla lotta contro la malattia che, in passato, ha colpito anche Gianluca Signorini, dimenticato capitano del Genoa nonché padre di Alessio, che gioca proprio nel Grifone e domenica era in panchina a Lecce.

Nicola Binda

Fonte Gazzetta dello Sport

venerdì 23 gennaio 2009

Gasperini e il Genoa

Intervista del tecnico rossoblù alla Gazzetta dello Sport oogi in edicola. "La mia squadra è nata tra i bambini e piace anche a Diego Maradona". Il ritratto dell'allenatore che incanta anche Mourinho senza effetti speciali

Gian Piero Gasperini. 50 anni, alla guida del Genoa dal 2006. Ansa
MILANO, 23 gennaio 2009 - "Devo molto alla Juve, che faceva grande calcio, non a Moggi. Sull'etica sono severo". A parlare è Gian Piero Gasperini, il tecnico del Genoa, intervistato da Luigi Garlando sulla Gazzetta che trovate oggi in edicola". L'allenatore rossoblù racconta il fenomeno-Genoa che incanta tutti. Anche Maradona e Mourinho. "Diego mi ha fatto i complmenti. Meno male che non mi ha riconosciuto. Quando giocavo a Pescara gli avevo aperto un labbro".
Mourinho si sente il migliore. Migliori di lei esistono?
"Presumo di sì, anche nelle serie inferiori"
Mourinho: "Gasperini è il migliore". Chi ha sofferto lei?
"Allegri. Il Cagliari mi ha impressionato. Gioca bene. Riflette la qualità del tecnico".
Allegri, Zola, Maradona, Gasperini: c'è una generazione di ex fantasisti al potere. Solo una coincidenza?
"Forse no. Con i 3 punti devi avere il gusto di cercare sempre la vittoria, come un tempo cercavi la giocata".