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Il Genoa gioca, ma non sfonda il muro del Venezia

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Buona prova degli uomini di Ballardini, che però non riescono a segnare: un punto a testa nella sfida salvezza A chi giova questo pareggino? Di sicuro non al Genoa, che perde Destro per infortunio, esce sotto i fischi del suo pubblico e perde un’altra occasione contro un avversario di bassa classifica per ridare ossigeno al suo complicato avvio di stagione e rinvia ancora l’appuntamento con la prima vittoria in campionato al Ferraris. Il Venezia s’accontenta: strappa un punticino che lo lascia in un limbo pericoloso, ma del resto sceglie sin dall’inizio di limitare i rischi, anche se poi alla fine per paradosso le migliori occasioni della partita sono proprio per gli ospiti. L’ultima, clamorosa, a otto minuti dalla fine, quando Sirigu rimedia a un colpo di testa pericoloso di Caldara e poi Kiyine calcia fuori misura. Ballardini era di fatto costretto a invertire la rotta: quattro punti fra la sfida di ieri e la trasferta di venerdì a Empoli per blindare la sua panchina e provare a riso...

Genoa, due sfide da brividi: in palio il futuro e la panchina di Ballardini

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22 gol incassati in queste prime dieci giornate e 7 punti ottenuti sono dati su cui riflettere, sarà una settimana al cardiopalma e fondamentale Sarà una  settimana da brivido per i tifosi del Genoa.  Si parte con la serata di  Halloween  in cui, scherzo del destino, il Grifone spera di scacciare i fantasmi contro il  Venezia.  Al Ferraris si svolgerà una  sfida chiave per il futuro,  una partita che ha già il sapore di uno scontro salvezza. Dopo la sconfitta di  Salerno  il Genoa non può permettersi ulteriori passi falsi. E se la serata di Halloween non farà vedere gli spettri al Grifone, ecco venerdì un altro incontro al cardiopalma. La squadra di Ballardini scenderà in campo a  Empoli,  in un'altra sfida assolutamente da non sbagliare. In una settimana il Genoa ha la possibilità di prendere una boccata d'aria per la classifica o sprofondare nelle parti bassi di classifica. E in tutto questo anche  Davide Ballardini si g...

Cambiaso si racconta: «Altre cento volte per essere qui»

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«Non ho ancora chiesto neanche una maglia da scambiare a fine partita, sono troppo timido» Andrea Cambiaso si è raccontato a Cronache di Spogliatoio attraverso uno scritto che rivela il suo soprannome: «” Cuchu”, come Cambiasso. É nato negli anni di Albissola. Quante volte hanno sbagliato a chiamarmi in vita mia… “CAMBIASSO! CAMBIASSO!”. Certo, poteva andarmi peggio. Magari mi chiamavo come uno scarso ». Di seguito un estratto del racconto di Cambiaso. Se mi chiedessero «Cuchu, ma ripartiresti altre cento volte dalla Serie D?», la risposta sarebbe sempre e solo «sì». Tornerei tutta la vita sui campi in terra sui quali andavo a giocare con l’Albissola.  Quando sento i miei compagni lamentarsi del manto erboso non in perfette condizioni qui in Serie A, ripenso a quelle fasce d’argilla sulle quali correvo, oppure al vento che avvolgeva il “Bacigalupo” di Savona e rendeva incontrollabile il pallone. E penso che questo sia il paradiso. Continua qui

Autogol di Sirigu, poi il solito Criscito su rigore: è pari tra Spezia e Genoa

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La partita si accende dopo il vantaggio (autorete di Sirigu) dei padroni di casa, che però non trovano il raddoppio. E allora all'85' Caicedo conquista un'occasione dal dischetto che Criscito trasforma Poche emozioni, così come i tiri in porta, tanti contrasti ed errori da una parte dell'altra, finché nel finale il derby ligure non si accende. Lo Spezia passa in vantaggio con un autogol di Sirigu (66') che mette in porta un tiro di Colley già respinto dal palo, però fallisce più volte l'occasione per il raddoppio. Allora all'85' Caicedo, gettato nella mischia da Ballardini, conquista il rigore del pari (1-1) trasformato da Criscito. Il Genoa, che fino a quel momento non aveva mai calciato in porta, riesce ad evitare una sconfitta che sarebbe stata drammatica per la classifica, con la vittoria che manca dal 12 settembre. Mastica amaro Thiago Motta. Continua qui

Sei Punti In Nove Partite

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6 punti in 9 partite, solita falsa partenza, partiamo dal mister per cercare poi i motivi che inducono a restare ancora fiduciosi. BALLARDINI  che non fosse il suo Genoa lo si è capito con il Perugia, due gol incassati in pochi minuti e dopo 25 potevano essere 3/4. Questo dopo le sbandate a Mainz (3 gol presi e potevano essere di più ma in 120 minuti), e prima dei tre gol (in 18 minuti) ad Alessandria. Tutto il resto lo sappiamo, con l’allucinante contorno della sola rete segnata nei primi 45 minuti e dei dodici svantaggi in dodici partite stagionali. Premessa, nessuna società al mondo, a Ferragosto, mette fuori rosa due dei tre pilastri dell’insuperabile muro Ballardiniano 2020/21: Radovanovic e Masiello potevano finire tra le alternative, non fuori. SOSTITUTO in caso di esonero, radio777 spiffera Pirlo, ma personalmente suggerisco Nicola, ora serve un Normal One che blindi la difesa: come un anno fa. E dopo, a gennaio, un paio di innesti mirati. Continua qui  

Super Sanabria, il Toro riparte subito. Il Genoa si sveglia tardi

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Il centravanti segna e manda in gol Pobega, nella ripresa gli ospiti provano a riaprirla due volte con Destro e Caicedo ma i granata vincono con merito Un Toro bello di notte riconquista con pieno merito una vittoria che mancava da trenta giorni (in casa del Sassuolo), superando 3-2 il Genoa. Granata dominanti, e a tratti irresistibili, per ottanta minuti: avanti 2-0 già alla mezzora con Sanabria e Pobega al termine di un primo tempo spettacolare giocato dalla squadra di Juric. Nella ripresa due errori individuali complicano un po’ la vita al Toro, procurando una gratuita sofferenza nel finale: il primo è di Bremer, che lascia libero Destro di firmare il 2-1. Ci pensa Brekalo ad allungare nuovamente, ma poi Aina si perde Kallon favorendo Caicedo. Continua qui Destro record: solo Benzema ha segnato più di lui in Europa

El mexicano...

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...tuvo un debut soñado en Serie A convirtiendo el empate a los 89'  Sotto La Nord tras un córner de Rovella. Video