Pellegri è del Monaco, affare da 31 milioni. Juve battuta nella trattativa
Genova - Il principino dal cuore rossoblù finisce nel Principato. Pietro Pellegri prepara
la valigia e la destinazione è Monaco. Bruciata la Vecchia Signora con
un’offerta complessiva da 31 milioni di euro (21 subito e 10 di bonus,
più una percentuale sulla futura rivendita)
Per lui ingaggio da un milione l’anno. La Juventus, in teoria, ha
ancora questa mattina per ribattere, ma nessuno a Pegli ci conta
davvero. L’enfant prodige del Genoa, recordman in serie A per esordio e
gol più precoci, predestinato, andrà così a cercare il suo futuro via
dalla sua Genova: non lontano, in realtà, ma Oltralpe. In Ligue 1
sognando sempre - come molto pronosticano per lui - di diventare un
numero 1.
Il bambino prodigio di Pegli è riuscito a essere più veloce anche dei suoi sogni: a 17 anni ancora da compiere ha esordito in A con la maglia della squadra che ama, quella con cui è cresciuto; è riuscito a segnare con quella maglia; è riuscito a farlo sotto la Gradinata Nord. Pellegri e il Genoa, non una storia come le altre. Ma questo è un calcio che consuma velocemente anche le favole, soprattutto quelle immaginate dai tifosi che speravano di vederlo a lungo con la casacca del Grifone. E lo stesso attaccante, ricevuta la notizia della chiusura della trattativa fra i club, al di là dei denari e di quant’altro, si è lasciato andare a uno sfogo con gli amici più cari: «Non ci credo che devo lasciare il mio club; non ci credo che devo andar via dalla mia città. Non ci credo». Domani non sarà convocato.
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Il bambino prodigio di Pegli è riuscito a essere più veloce anche dei suoi sogni: a 17 anni ancora da compiere ha esordito in A con la maglia della squadra che ama, quella con cui è cresciuto; è riuscito a segnare con quella maglia; è riuscito a farlo sotto la Gradinata Nord. Pellegri e il Genoa, non una storia come le altre. Ma questo è un calcio che consuma velocemente anche le favole, soprattutto quelle immaginate dai tifosi che speravano di vederlo a lungo con la casacca del Grifone. E lo stesso attaccante, ricevuta la notizia della chiusura della trattativa fra i club, al di là dei denari e di quant’altro, si è lasciato andare a uno sfogo con gli amici più cari: «Non ci credo che devo lasciare il mio club; non ci credo che devo andar via dalla mia città. Non ci credo». Domani non sarà convocato.
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