Genoa-Juventus 2-4: Dybala e Cuadrado firmano la rimonta. Var protagonista
Rossoblù sul 2-0 dopo 8' (autogol Pjanic e rigore con Var di Galabinov), poi si scatena Dybala (il secondo su rigore, anche qui con tecnologia), nella ripresa segna pure Cuadrado
Dejavu, autogol goffi e triplette, fallacci e
raffinatezze, ma soprattutto lunghi minuti davanti a un monitor: in un
sabato di ordinaria follia, Marassi non si è annoiato per la tempesta di
emozioni. Alla fine dei conti, la Juve ha avuto il merito e la forza di
riprendere una gara che sembrava morta e sepolta già prima di
cominciare. Ma le meraviglie di Dybala e la perla di Cuadrado non
possono nascondere sotto al tappeto la montagna di polvere accumulata a
inizio partita. È l’ennesimo inizio-shock regalato al Genoa: in attesa
delle fine del mercato, trascina molti interrogativi in casa bianconera.
CRONACA —
"Bisogna fare meglio dello scorso anno dove abbiamo preso 3 gol in 27
minuti", disse Max alla vigilia. Allegri è accontentato: due gol in un
amen, sette minuti di follia in un inizio irreale con Lazovic che
asfalta Sandro e autogol dopo 18 secondi di Pjanic; poi nuovo rigore con
Var, secondo in due giornate contro i bianconeri (stavolta, però, c’è
il millimetrico fuorigioco di Galabinov, non notato dalla tecnologia,
che rende sbagliata la decisione). A procurarlo e realizzarlo proprio il
carrarmato bulgaro che bullizza Rugani per tutto il primo tempo. Non
bastasse, in mezzo c’è pure un miracolo di Perin su tentato autogol di
Gentiletti: troppo e tutto insieme, impossibile dare ordine razionale al
caos. Eppure, ormai quando la Signora passa da qua, da questo stadio
vestito da rossoblù, il copione è lo stesso. Prende tutto il vento in
faccia, fatica a respirare, ma stavolta non annega, anzi rimette
ossigeno nei polmoni con il gol del 2-1 di Dybala su assist di Pjanic.
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