Milan-Genoa 1-0: Mati Fernandez decide, Montella a 2 punti dall'Inter
Il primo gol del cileno in rossonero vale i tre punti: il Diavolo riparte dopo lo stop con la Juve e non molla la zona Europa
La prima notizia rossonera che arriva da San
Siro è quella di un infortunio: nemmeno un paio di minuti che
Bertolacci, che qui aveva segnato con la maglia del Genoa, va k.o. e poi
lascia la sfida da ex. L’ultima è quella della ritrovata vittoria del
Milan, dopo il tonfo polemico contro la Juve: l’Europa così è di nuovo
più vicina.
Ecco Mati —
Montella rilancia in corsa Locatelli a far linea con il ruvido Kucka e
il giocoliere Mati. Del 73 è anche il primo buon tiro al volo verso la
porta di Lamanna. Confermato Lapadula vice Bacca, Deulofeu e l’altro ex
Ocampos ai lati. Nel Genoa Mandorlini non si fida più degli ultimi
minuti di Ntcham e decide di schierarlo direttamente dall’inizio, come
nel derby. Come un altro ex, Taarabt, al debutto dal 1’ nel vecchio
stadio rossonero. Sul primo affondo rossoblù esce dall’area Donnarumma,
osannato a prescindere e applaudito al 10’ proprio per una parata su
Taarabt. Al 16’ il Milan va vicino al gol e la parola "ex" torna
d’attualità nella versione più classica: De Sciglio appoggia in
profondità per Ocampos che tocca in diagonale a scavalcare il portiere:
se non rimediasse Izzo sulla linea sarebbe stato il classico gol
dell’ex. Da un esterno all’altro, in un giro d’orologio si accende
subito anche Deulofeu: solita azione, quella a velocità super, e
incrocio di poco a lato. Nonostante lo svantaggio iniziale di perdere un
titolare infortunato, è certamente il Milan che fa la partita unendo le
due cose che più piacciono a Montella (e a Berlusconi): il comando del
pallone e una grande quantità di tentativi verso la porta avversaria.
Poco dopo il ventesimo è Mati Fernandez a provarci due volte: su
punizione e su azione, pericoloso ma non incisivo. Mandorlini osserva
abbastanza insoddisfatto visto che l’azione dei suoi si ferma ben prima
dell’area di rigore di Donnarumma. Al 33’ il Milan passa con l’uomo fin
lì più pericoloso e più volte pericoloso: tocco sotto di Mati Fernandez e
beffato Lamanna in uscita per il primo gol da milanista del cileno.
Mati è il titolare che Montella ritrovava dopo mesi di assenza, il
giocatore che in estate aveva più di tutti desiderato (si conoscevano
dagli anni alla Fiorentina) e appena gli ha ritrovato il posto in
squadra lui ha immediatamente ricambiato la cortesia.
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