La sfida del nuovo tridente
Genova - Tempo di saluti. Addii, benvenuti, bentornati, magari
arrivederci. Darko Lazovic commosso batte il pugno sulla stella rossa
che ha cucita sul cuore, il Marakanà di Belgrado vibra per lui, capitano
della Crvena Zvezda. Erede di una scuola di grandi campioni, in primis
la “generazione 91”.
Tra i quali Robert Prosinecki che lo ha allenato: «Giocatore eccellente, grande talento». Addio alla Stella Rossa. O meglio arrivederci. «Non dimenticherò mai questi anni - dice Lazovic - spero di tornare un giorno, magari come allenatore o ds. Ma adesso penso alla serie A e al Genoa. Ho seguito varie partite dei rossoblù, bella squadra. Confido di abituarmi presto all’Italia». Benvenuto.
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Tra i quali Robert Prosinecki che lo ha allenato: «Giocatore eccellente, grande talento». Addio alla Stella Rossa. O meglio arrivederci. «Non dimenticherò mai questi anni - dice Lazovic - spero di tornare un giorno, magari come allenatore o ds. Ma adesso penso alla serie A e al Genoa. Ho seguito varie partite dei rossoblù, bella squadra. Confido di abituarmi presto all’Italia». Benvenuto.
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