Atalanta-Genoa 1-4, Falque show e salvezza per i bergamaschi
Apre Pinilla al 18', poi le reti di Pavoletti, Bertolacci e Falque (doppietta) ribaltano il risultato. Nonostante il pesante k.o. i nerazzurri conquistano la certezza della permanenza in Serie A, complice la sconfitta del Cagliari contro il Palermo
Festa per tutti, ma soprattutto una festa di
calcio. Per merito del Genoa, che con una ripresa straordinaria continua
a sperare nell’Europa League, ora - dopo le sconfitte di ieri di Inter e
Sampdoria - ancora più vicina. E sarebbe davvero un peccato se i
problemi di licenza Uefa dovessero privare di questo traguardo la
squadra di Gasperini, capace di non risentire neanche delle molte
assenze. A proposito di obiettivi, raggiunge il suo anche l’Atalanta,
con un sentito grazie al Palermo che ha battuto il Cagliari al
Sant'Elia. Alla squadra di Reja bastava un punto, ma non è stato
necessario, e così giocherà per il quinto anno consecutivo in serie A
nonostante un rovinoso, ma ineccepibile, 1-4 interno.
Le scelte —
Date le rispettive emergenze dovute ad infortuni e squalifiche -
Atalanta con più di mezza difesa da ridisegnare, Genoa con l’attacco
falcidiato dagli infortuni di Perotti e Niang e l’indisponibilità in
extremis anche di Borriello - Reja e Gasperini non avevano chissà quali
dubbi da sciogliere: per il 4-3-3 dei nerazzurri preferiti Cherubin a
Benalouane e Cigarini a Baselli (prevedibile) e D’Alessandro a Maxi
Moralez (meno scontato); Genoa ancora con il 4-3-3 e non il 3-5-2
ipotizzato alla vigilia, visto che la scelta del tecnico alla fine non è
caduta su Bergdich, ma sul belga Lestienne, fino a oggi oggetto
abbastanza misterioso, per affiancare Pavoletti, da titolare al centro
del tridente, e Iago. Dietro, Edenilson largo a sinistra in faccia a
D’Alessandro, a fare da ago di bilancia fra difesa a quattro e un più
offensivo 3-4-3.
Commenti