domenica 6 marzo 2011

Inter: 5 messaggi al Milan Rimonta devastante, Genoa k.o.

I nerazzurri battono 5-2 i rossoblù con una ripresa spettacolare. In svantaggio per il gol di Palacio, ribaltano il risultato con Pazzini, una doppietta di Eto'o e allungano con Pandev e Nagatomo. Di Boselli l'ultimo guizzo ligure.

MILANO, 6 marzo 2011 - Quasi lo facesse apposta. Illude l'avversario e poi lo fa a pezzi. Fa soffrire i suoi tifosi e poi li ripaga con reazioni spettacolari. Ma soprattutto non molla la presa dal Milan che resta lì, a 5 punti. L'Inter nel primo tempo gioca al di sotto di tutto e subisce il gol di Palacio. Ma nella ripresa, dopo la frustata di Leonardo, con una reazione devastante i nerazzurri asfaltano i rossoblù capovolgendo tra il 5' e il 6' il risultato grazie a Pazzini ed Eto'o. Ma mai accontentarsi; così, in successione, arrivano la nuova prodezza del camerunese, la rete di Pandev e il gioiellino di Nagatomo - primo gol in Italia - per la felicità dei numerosi tifosi del Sol Levante accorsi al Meazza. Sconcertante invece la prova del Genoa, partito con la voglia di spaccare il mondo, ma ridimensionato dalla furia nerazzurra. Inutile, anche se bello, il colpo di testa per il 5-2 finale di Boselli, che Carlo Regno, sostituto dello squalificato Ballardini, inserisce nel finale.

Palacio — L'inter è una macchina collaudata e lo percepisci subito. Gioco a memoria lungo l'asse Sneijder-Eto'o. Manca Cambiasso che Leonardo sostituisce con l'ex eccellente di turno: Thiago Motta. Manovra per di più supportata dalla costante proiezione offensiva di Maicon che Zanetti provvede a coprire. Ma di fronte c'è un Genoa fisicamente in salute, che corre molto e non ha intenzione di chiudersi da provinciale nella sua trequarti. Per oltre mezzora le due formazioni si affrontano a tutta velocità, senza però scrivere nella cronaca grandi occasioni o presunte tali. Da una parte il contropiede rossoblù fa dannare il reparto difensivo nerazzurro in cui svetta la precisione di Chivu, impegnato a coprire gli spazi dove si inseriscono Paloschi e Palacio. Dall'altra la rimessa interista che si concentra sempre sulle illuminazioni di Samuel Eto'o. Il camerunese infila dettagli da enciclopedia del calcio, così naturali da sbalordire. L'africano guizza, finta, penetra, ma raramente riesce a comunicare con Pazzini e Stankovic, e quando cerca la soluzione individuale spreca il diagonale allargandolo troppo. Ma i cambi di gioco del Genoa sono micidiali e al 40' arriva il vantaggio con il capolavoro di Palacio, abile a trafiggere Julio Cesar con un tiro incrociato in diagonale, imparabile.

 

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venerdì 4 marzo 2011

***KALADZE RINNOVA PER DUE ANNI***

«Mi sono incontrato con la dirigenza e ho allungato il contratto di due anni. Era nell’ordine delle cose, sono contentissimo». Kakaber Kaladze è entusiasta per il suo rinnovo col Genoa stipuato oggi. «Ho lasciato il club più titolato del mondo - prosegue il difensore rossoblù - e mi sono calato in una realtà diversa, non paragonabile. Qui a Genova però ho ritrovato entusiasmo, vedo una società ambiziosa, mi godo un gruppo di ragazzi fantastici e una tifoseria che, non nei numeri, ma per calore, è la migliore che ci sia in Italia».   Il giocatore ogni tanto ritorna nella città che lo ha lanciato con la maglia rossonera: «A Milano ci torno spesso per vedere gli amici. Nel Genoa sto assaporando il gusto di emozioni nuove o che avevo dimenticato. Aria di derby contro l’Inter? No. E’ una partita speciale, perché è un avversario fortissimo. Punto»

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QUI PEGLI/Milanetto, Kucka e Konko abili e arruolabili contro l'Inter

Milanetto, Kucka e Konko stanno bene. Le note liete in casa Genoa, in vista della gara contro l'Inter, arrivano dal centrocampo, dove tutte le pedine hanno recuperato. Lavoro tattico per il gruppo in mattinata a Pegli, con i Primavera Carlini, Polenta e Sturaro aggragati alla prima squadra. E l'altra nota lieta è rappresentata dalla quasi certa convocazione del giovane attaccante uruguaiano Federico Rodriguez: Ballardini ha infatti inserito l'ex Penarol nella lista dei pre convocati.

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Genoa-Inter, una sfida da grandi

L’ultimo bacio, con Enrico Preziosi e non Stefano Accorsi. Ricevuto quello da Adriano Galliani dopo il gol di Boateng, a San Siro lunedì scorso, il presidente del Genoa amerebbe non ricevere carinerie simili da Massimo Moratti domenica. Si torna al Meazza, ci sarà Preziosi e stavolta ci sarà pure il suo Genoa, a sfidare l’Inter. Ovvero l’unica grande non ancora azzannata dal Grifone dal ritorno in A. E già qui verrebbe da dire, stop alla “sudditanza”. Contro la corazzata che, disponendo di bocca da fuoco mercatesca ben superiore, a ottima cifra s’è presa da Genova Milito, Thiago Motta e Ranocchia, più il “regalato” Kharja. 

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giovedì 3 marzo 2011

Viareggio Cup: Inter - Genoa 1-0

All'Inter ci vogliono le prodezze di Dell'Agnello, che sigla il gol vittoria, e di Bardi, che respinge il rigore di Polenta, per avere la meglio sul Genoa, conquistando così la semifinale. Allo stadio "dei Pini" i nerazzurri si impongono 1-0 al termine di una partita condizionata da un terreno di gioco appesantito dalla pioggia. Il risultato è tutto sommato giusto, visto che è stata l'Inter, soprattutto nel primo tempo, a cercare con insistenza la via del gol. E' Crisetig a provarci al 10', ma la sua conclusione da fuori è bloccata da Perin. Risponde il Genoa al 13' con un destro da posizione defilata di Boakye, con palla sul fondo. Al 19' è di nuovo la squadra di Pea a farsi viva in avanti, ma il sinistro di Jirasek termina fuori. Un minuto dopo è ancora Jirasek a calciare, Perin respinge, Dell'Agnello prova in seconda battuta, ma il portiere rossoblu si oppone nuovamente, poi è De Bode ad immolarsi sul tentativo di Romanò. Al 26' Alibec spedisce alto un calcio di punizione. Ma è il Genoa ad avere la palla gol più nitida per portarsi in vantaggio: al 35' Longo va via di forza ad un paio di avversari e conclude da dentro l'area, Kysela, però, salva sulla linea. In avvio di ripresa l'Inter sblocca la gara con Dell'Agnello, che al 3' lascia partire un destro potente che non dà scampo a Perin. La reazione del Genoa si materializza solo al 22', quando l'arbitro concede un rigore ai grifoni per fallo di Faraoni in area su Boakye; prima sul dischetto  va Longo, poi arriva l'ordine di far battere il penalty a Polenta che si fa ipnotizzare da Bardi. Da qui alla fine i ritmi calano, c'è giusto il tempo per l'espulsione assai dubbia di Piras al 33'. L'assalto genoano nel finale non produce gli effetti sperati e quindi l'Inter si aggiudica un match insidioso e vola così in semifinale.

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PALOSCHI: «Contro l'Inter dobbiamo essere determinati e cinici»

«Ci aspetta una partitaccia, come no. Ma non andremo a Milano con lo scopo di difenderci e limitare solo i danni». Alberto Paloschi descrive al sito del Genoa come dovrebbe giocare la squadra domenica prossima contro l'Inter. «Bisogna azzeccare la giornata giusta. Poi ci vuole un pizzico di fortuna. Dobbiamo dimostrarci determinati e cinici» prosegue l'attaccante. «Mi piace stare in pace con me stesso e con tutti. Da ex milanista non vedo la gara con l’Inter, come qualcosa di speciale. Penso a fare bene per il Genoa, dove sento la fiducia di club e tecnico. Possiamo toglierci ancora delle belle soddisfazioni in questo campionato. La squadra è in crescita, come dimostrano prestazioni e risultati». Paloschi conclude: «I conti? Li tiriamo alla fine».

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martedì 1 marzo 2011

VIAREGGIO CUP - Quarti di finale, il Genoa pesca l’Inter

È l’Inter dell’ex tecnico blucerchiato Fulvio Pea la squadra che affronterà il Genoa ai quarti di finale del Torneo Viareggio. L’urna della città toscana ha riservato una sorpresa non sicuramente molto gradita ai “grifoncini”: infatti, i nerazzurri hanno già eliminato i rossoblù nella doppia sfida di Primavera Tim Cup di questa stagione. I nerazzurri si imposero sia nella gara d’andata alla “Pinetina” (2-0) sia nel return match della “Sciorba” (1-0). Inter – Genoa andrà in scena giovedì prossimo alle ore 15,00 al “Bresciani” di Viareggio, in diretta su Rai Sport Più.

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Due giornate a Floro Flores

Il giudice sportivo ha squalificato per due turni Floro Flores (Genoa) e Gelson Fernandes (Chievo). Per un turno sono stati fermati Totti (Roma), Augustyn (Catania), Paci (Parma), Bacinovic e Darmian (Palermo), Bogdani e Ceccarelli (Cesena), Criscito e Veloso (Genoa), Pepe (Juventus) e Canini (Cagliari). Un turno di squalifica al tecnico del Genoa, Ballardini.
La trasferta di Catania lascia dunque il segno sul Genoa, ma era previsto. Floro Flores era stato espulso per proteste su indicazione del quarto uomo subito dopo essere stato sostituito da Jankovic.

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lunedì 28 febbraio 2011

«Tiro io», ma Veloso sbaglia angolo

Ventre del Massimino, 2-1 per il Catania in archivio. Palacio appena fuori dagli spogliatoi parla con Ledesma, grande amico dei tempi del Boca Juniors. Intanto Paloschi scende a passetti rapidi i gradini verso il tunnel che porta all'autobus, scuro in volto. L'argentino che aveva segnato dal dischetto contro il Parma, rigorista designato anche se rigorista non si sente. E la giovane punta che s'era conquistata il penalty e voleva tirarlo. «Me la sento», cercando di prendere la sfera.
Niente, l'aveva già in mano Veloso. «Tiro io». Mentre Palacio, stanchissimo, si defilava per andare a bere nei pressi della panchina rossoblù: «Va bene, vai tu, che li tiri meglio». «Tiro io», come disse Evaristo Beccalossi prima di sbagliare e risbagliare. O Martin Palermo, con la casacca dell'Argentina contro la Colombia, prima di sbagliare e risbagliare e risbagliare ancora, tris da primato. 

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Quanti errori a Catania...

CATANIA-GENOA 2-1 — Male Giannoccaro non aiutato dagli assistenti. Da annullare per fuorigioco i primi due gol, ma parliamo di pochi centimetri. Floro Flores al momento del tiro di Kucka è di poco oltre l’ultimo difensore; ancora più complicata da decifrare la rete di Maxi Lopez servito da un tacco involontario di Silvestre. Sbagliata l’espulsione di Criscito che atterra Lodi: non c’è chiara occasione da gol, semmai il fallo sembra sulla linea dell’area (e quindi rigore), mentre l’arbitro concede la punizione. Ok il rosso a Floro Flores che dopo la sostituzione insulta la terna: protesta Ballardini, espulso anche lui. Ci sta il rigore per il Genoa: Paloschi è trattenuto da Augustyn (accettabile il rosso per chiara occasione da gol).

Il video

(S)visti da lontano – Veloso e l’ingenuità del cartellino giallo a Catania

Il Genoa perde a Catania, a dimostrazione di quanto fossero stati preziosi e importanti i pareggi di Brescia, Cesena e Bari, nonostante l’indignazione di molti tifosi. Quaterna arbitrale pessima: un rigore non concesso a Floro Flores, che segna poi in fuorigioco, come Maxi Lopez del resto. Criscito, che non andava espulso, commette fallo in area di rigore. Floro viene espulso per proteste o insulti poco importa, ma non bastava un giallo? Ed era necessario cacciare Ballardini subito dopo? Il rigore su Paloschi sembra molto “compensativo”, come l’espulsione del difensore etneo. Insomma, un vero disastro per le giacchette nere presenti a Catania.
Capitolo a parte merita Veloso. Il portoghese ha grandi responsabilità, ma non tanto per l’errore dal dischetto, quanto per il cartellino giallo rimediato sapendo di essere in diffida. Con Milanetto fuori per infortunio, era fondamentale che Miguel si gestisse e nel caso spendesse l’ammonizione in momenti decisivi della partita o delle partite successive. Imperdonabile. Un giocatore che si presume di livello internazionale non può cadere in queste ingenuità. Anche per questo motivo, la responsabilità per l’errore del portoghese dagli 11 metri è di chi ha deciso di mandarlo sul dischetto. La scelta è stata sicuramente “motivazionale”. In caso di gol i tifosi genoani lo avrebbero osannato e considerato recuperato. Ma era evidente che in caso di errore, peraltro abbastanza prevedibile dato le condizioni del lusitano, i tifosi avrebbero iniziato/continuato a massacrarlo di critiche: un rischio troppo grande da assumere, soprattutto in un ambiente di tifosi volubili come quelli del Genoa. Non era meglio mandare al tiro Palacio? Paloschi? O Jankovic?
La mia opinione dopo sette mesi di Miguel Veloso a Genova, è che il giocatore non abbia la caratura necessaria per giocare ad alto livello, nonostante una classe indubbia. Dopo mesi fuori condizione e sovrapeso, aspetto che già da solo dovrebbe spiegare molto, ha compromesso subito e seriamente il rendimento nella striscia di partite che avrebbe dovuto sancire il suo riscatto.


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domenica 27 febbraio 2011

MEDIASET/ Simeone sulla presunta "visita" di Pulvirenti a Giannoccaro: «In Italia si parla tanto»

 "In Italia si parla tanto..". Così ha commentato il tecnico del Catania Simeone alla precisa domanda di Mediaset Premium riguardo alla presunta "visita" del presidente etneo, Antonino Pulvirenti, nello spogliatoio dell'arbitro Antonio Giannoccaro durante l'intervallo. L'episiodio, riporta sempre l'emittente, sarebbe stato evidenziato dal Genoa. Riguardo al commento sulla direzione di gara, l'allenatore ha detto: «Il loro primo gol mi sembra in fuorigioco e hanno avuto altre situazioni favorevoli, mi è sembrato un arbitraggio normale».

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Clamoroso al Cibali: follia del Grifone! Ma si faccia piena luce sulla presunta "visita" di Pulvirenti a Giannoccaro 



IL PAGELLONE - Veloso e Jankovic, opportunità gettate al vento. Mesto in crescita continua

CATANIA
ANDUJAR 7,5: respinge corto il tiro di Kucka in occasione del gol di Floro Flores. Nega il raddoppio a Rossi e si supera sul rigore battuto da Veloso.
POTENZA 5,5: gioca solo il primo tempo, quello in cui il Catania soffre di più. Rimedia anche un cartellino giallo.
(SCHELOTTO 6): fornisce un contributo discreto anche se è il lontano parente del trascinatore del Cesena di inizio stagione.
SILVESTRE 6: il meno peggio della retroguardia rossazzurra. Nella ripresa si dimostra piuttosto solido, anche se i baluardi insuperabili sono ben altri.
AUGUSTYN 5,5: ingenerosa l’espulsione; appare sempre in difficoltà facendo sentire l’assenza di Spolli.
ALVAREZ 5,5: Palacio lo salta con continuità per tutto il primo tempo e parte della ripresa. Spaesato.
CARBONI 5,5: partita ai due volti come quella della sua squadra. Nel complesso, però, si dimostra meno granitico e combattivo di altre circostanze.
LEDESMA 5,5: il centrocampo del Grifone lo soffoca, impedendogli di costruire il gioco come da sua abitudine.
(RICCHIUTI 7): non segna ma ha un merito ancora maggiore: trasforma completamente la propria squadra.
LODI 6: pericoloso soprattutto sui calci piazzati e sui tiri dalla distanza. Colpisce anche un palo.
GOMEZ 6: tanto movimento, non sempre funzionali alla manovra sul fronte offensivo.
(MARCHESE SV)
BERGESSIO 6,5:
fa intravedere buone qualità anche se la sua prima rete in Italia va assegnata alla fortuna. Scheggia un palo nel finale.
MAXI LOPEZ 6,5: sigla il provvisorio pareggio approfittando di una carambola impazzita. Gode di più spazi quando il Genoa è chiamato a rimontare.

GENOA
EDUARDO 6,5: prodigioso nel primo tempo su Silvestre, nulla può sui fortuiti gol catanesi.
MESTO 6,5: ottima gara sia sotto il profilo del dinamismo che della spinta. Uno dei migliori.
DAINELLI 6: meno sicuro del solito. Non sempre riesce ad allontanare le palle vaganti che transitano dalle sue parti.
KALADZE 6: prestazione sottotono anche per il centrale georgiano, a volte in balia di Bergessio e Maxi Lopez.
MORETTI 6,5: dimostra ancora una volta che, quando c’è bisogno di lui, ci si può contare. Ha una gran voglia di mettersi in mostra e disputa un primo tempo all’altezza della situazione.
(ANTONELLI 6): in attesa della forma migliore, debutta con la maglia rossoblù.
ROSSI 6,5: colpisce una traversa e, sulla respinta, non riesce a battere Andujar. Solita gara tutta generosità e sacrificio.
KUCKA 6: scende in campo in precarie condizioni fisiche e fatica a dare continuità alla propria prova. Un pizzico di ingenuità nell’azione del gol di Maxi Lopez.
(PALOSCHI 6,5): non dispone di molte palle giocabili ma si procura con astuzia il rigore che Veloso fallisce.
VELOSO 5: spreca la ghiotta chance del 2-2 calciando senza convinzione il calcio di rigore. Apre il gioco con classee precisione ma certi passaggi a vuoto rischiano di costare caro.
CRISCITO 5,5: vittima di un abbaglio di Giannoccaro, lascia la squadra in inferiorità numerica. Decisivo il suo tocco sul tiro di Bergessio, per la più classica delle autoreti. Primo tempo a buoni livelli.
PALACIO 6,5: fino all’intervallo è il migliore dei ventidue. La sua velocità, unita ad una tecnica sopraffina, è l’arma in più del Grifone. Nelle fasi finali le energie non lo sostengono più.
FLORO FLORES 6,5: illude il Genoa sbloccando il risultato con un guizzo da rapace. Le sue reiterate proteste in occasione della sostituzione gli valgono un gratuito cartellino rosso.
(JANKOVIC 4,5): impalpabile, a tratti irritante. Non ha una posizione ben definita né l’approccio giusto per voler incidere.
Claudio Baffico

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Il Catania rimonta il Genoa e ringrazia il portiere Andujar

Nel primo tempo Floro Flores segna in sospetto fuorigioco e Rossi manca il 2-0. Nella ripresa in rete Maxi Lopez e Bergessio, poi Veloso si fa parare il possibile 2-2. Quattro espulsi

CATANIA, 27 febbraio 2011 - Il carattere e la voglia di vincere lanciano il Catania che batte in rimonta il Genoa 2-1. Dopo il gol in probabile off-side di Floro Flores nel primo tempo, nella ripresa succede di tutto. Maxi Lopex pareggia, Bergessio porta in vantaggio i rossoazzurri. Poi, dopo una lunga serie di ammonizioni, a salire in cattedra è l'insufficiente Giannoccaro. Il fischietto prima espelle Criscito per fallo su Lodi lanciaro a rete, poi Floro Flores che protesta dalla panchina e Ballardini; infine il rosso da Augustyn, punito per lo stesso fallo di Criscito, con rigore che Veloso si fa parare. Per la squadra siciliana tre punti da sballo in un periodo di magra; per il Genoa un ridimensionamento dopo la grande rimonta con la Roma.
offensivi — Diego Pablo Simeone ha il volto di chi non può più sbagliare. Assediato da infortuni e squalifiche, punta su un Catania offensivo, con Gomez alle spalle di Maxi Lopez e Bergessio. Stessi problemi per Davide Ballardini, anche se il suo Genoa viaggia a mille e gode di una classifica agiata. Il problema, per i catanesi, è psicologico. I rossoazzurri attaccano, corrono, ma si perdono negli ultimi venti metri, dove, tra l'altro, il Genoa fa buona guardia con una manovra difensiva impeccabile. I liguri carburano lentamente e prese le misure fanno valere la loro prestanza fisica, a dir poco devastante se confrontata con quella del Catania.
Il gol di Antonio Floro Flores. Ansa
Il gol di Antonio Floro Flores. Ansa
Rossi non chiude — I rossoblù sfoderano possesso palla e profondità. Veloso e Palacio, soprattutto quest'ultimo, fanno la differenza. Palacio fa, è il caso di dirlo, quello che vuole. Da una sua idea nasce anche il gol del vantaggio. Cross dalla destra ribattuto che finisce a Kucka il cui bolide non viene trattenuto da Andujar. Il più lesto a recuperare è Floro Flores che in probabile fuorigioco infila. Difficile digerire l'ingiustizia, ma è anche il caso di sottolineare che il Catania pur spingendo convince poco, per poi subire il micidiale contropiede del Genoa che si avvale di raddoppi illuminanti. E che potrebbe segnare il 2-0. Al 36', Marco Rossi spreca infatti due volte: prima colpendo la traversa con una potente inzuccata, poi tirando addosso al portiere sulla respinta. Insomma, dopo i primi 45 minuti, il vantaggio è ineccepibile, mentre resta incomprensibile l'atteggiamento del Catania: confuso, senza un'idea ben precisa di gioco.

 

Catania-Genoa 2-1

Finita male, la trasferta rossoblù in Sicilia: espulsi Mimmo Criscito, Floro Flores (autore del gol) e Davide Ballardini. Rigore fallito da Miguel Veloso

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SERIE A/ Catania-Genoa, probabili formazioni: Bergessio dal primo minuto, Paloschi scalpita


CATANIA (4-3-1-2): 21 Andujar, 2 Potenza, 6 Silvestre, 18 Augustyn, 22 Alvarez, 8 P. Ledesma, 5 Carboni, 10 Lodi, 19 Ricchiuti, 9 Bergessio, 11 Maxi Lopez. (1 Kosicky, 12 Marchese, 16 Llama, 24 Pesce, 7 Schelotto, 17 Gomez, 15 Morimoto). All.: Simeone. Squalificati: Spolli. Diffidati: Alvarez, Andujar, Silvestre. Indisponibili: Biagianti, Bellusci, Capuano, Izco, Martinho, Sciacca. 

GENOA (4-4-2): 1 Eduardo, 20 Mesto, 13 Kaladze, 3 Dainelli, 4 Criscito, 7 Rossi, 33 Kucka, 42 Veloso, 23 Antonelli, 8 Palacio, 83 Floro Flores. (73 Scarpi, 24 Moretti, 35 Polenta, 30 Sturaro, 71 Jankovic, 9 Boselli 43 Paloschi). All.: Ballardini. Squalificati: Rafinha. Diffidati: Criscito, Destro, Veloso. Indisponibili: Milanetto, Destro, Konko, Chico.

Viareggio Cup, focus: Genoa-Nordsjaelland 3-0

Il Genoa insegue la qualificazione alla seconda fase del Torneo di Viareggio, serve una vittoria contro i danesi del Nordsjaelland. La coppia Corradi-Juric si affida al tridente Jelenic-Boakye-Longo. Dall’altra parte Pedersen sceglie il  4-2-3-1 con Okore a combattere contro la difesa a tre genoana. Partenza di marca rossoblù con Jelenic che al 7’ guizza sulla destra e serve a Longo un pallone solo da appoggiare in rete ma il centravanti manca l’impatto con il pallone. Al 30’ la risposta danese con il tiro ravvicinato del capitano Gyartkjaer deviato da Perin, intervento decisivo. Da qui in poi sarà solo Genoa: al 35’ bell’azione Longo, Jelenic, Boakye ma quest’ultimo trova sulla linea di porta il muro della difesa per ben due volte a chiudergli la via del gol. Rete che arriva allo scadere della prima frazione: Cane sfonda sulla destra per l’ennesima volta e Guarco non fallisce l’occasione.Nonostante il  vantaggio il Genoa non si siede e trova al 55’ il doppio vantaggio: Boakye ruba palla sulla trequarti e vola velocissimo verso la porta, tocco di forza e portiere battuto.  Il Nordsjealland non ha più niente da perdere e prova a lanciarsi in attacco senza però mai spevantare Perin. I rossoblù in contropiede dilagano, al 77’ ancora Boakye arriva a tu per tu con il portiere ma questa volta si fa ipnotizzare con due compagni liberissimi al suo fianco. I grifoncini chiudono il discorso all’ 83’ con Rodriguez che insacca di testa su assist di Jelenic. Prova di forza del Genoa che si lancia all’inseguimento della Viareggio Cup passando il turno con pieno merito. Niente da fare per la formazione della Danimarca che per passare il turno aveva bisogno di un vero e proprio miracolo.


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Palacio: sono la treccia de Dios e non mi muovo dal Genoa

Premere play. Canta Manu Chao, reinterpreta Rodrigo Palacio. «Si yo fuera Maradona, vivirìa como el. Bella canzone». 

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giovedì 24 febbraio 2011

Viareggio, successo per il Genoa: 1-0 col Parma

Successo per la Primavera del Genoa nella seconda gara del Torneo di VIareggio. I grifoncini hanno battuto il Parma grazie a un gol di Longo al 4' del primo tempo. Traversa di Jelenic poco dopo, poi nella seconda frazione il Parma sfiora il gol nel finale.

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Genoa, il futuro è in 3D

Tra presente e futuro. Con l’entusiasmo della doppia, storica impresa centrata portando a casa derby e remontada sulla Roma in appena cinque giorni. Effetti speciali. Con la carica di chi, come Luca Antonelli, è pronto a ritornare in campo dopo tanto tempo, sulla scia dell’amico Alberto Paloschi. Con la carica di chi, come il giovanissimo Federico Rodriguez, è appena sbarcato a Genova, dall’Uruguay, per iniziare la sua avventura nel calcio italiano. Con la carica di chi, come Michele Pazienza, sta mettendo cuore, muscoli e intelligenza tattica al servizio di un Napoli in piena corsa per lo scudetto, in attesa di planare sul Genoa l’estate prossima dopo aver firmato un contratto triennale.

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