lunedì 3 settembre 2018

Sassuolo-Genoa 5-3, Boateng scatenato

Otto gol e tante emozioni a Reggio Emilia con la tripla B (Boateng, Babacar e Berardi) scatenata. Per gli ospiti doppietta di Piatek e gol di Pandev


In ambito finanziario BBB indica un rating di affidabilità discreto sul lungo periodo. In casa Sassuolo, la BBB (Berardi, Babacar, Boateng) ha portato invece risultati eccellenti alla sua prima uscita stagionale dal primo minuto: 5-3 al Genoa per i padroni di casa che, dopo un inizio titubante, hanno preso in mano le redini della partita, dilagando nella seconda parte della prima frazione di gioco. In gol Boateng, Lirola, Babacar, Spolli (autogol) e Ferrari per i neroverdi, abili a ribaltare il vantaggio di Piatek, tre reti in due gare di campionato. Il gol di Pandev al 25' e la seconda marcatura dell'attaccante polacco al 38' della ripresa servono solo per rendere meno amara la sconfitta ai rossoblù.

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Piatek e Pandev i migliori. Male la difesa, disastro Marchetti



sabato 1 settembre 2018

Genoa, ingaggiato ex portiere sopravvissuto a crollo ponte Morandi: sarà preparatore

Capello, ex Cagliari, sarà preparatore dei portieri e inizialmente si occuperà dei giovanissimi


E’ entrato a far parte del settore giovanile del Genoa Davide Capello, ex portiere del Cagliari in serie B, uscito illeso dal crollo di Ponte Morandi, dopo un volo di oltre 30 metri con la sua auto.
Ad anticiparlo è il quotidiano del capoluogo ligure, Il Secolo XIX. Capello, vigile del fuoco a Savona, stava attraversando il ponte proprio al momento del crollo ma nonostante la sua auto sia stata coinvolta nel crollo è rimasto sopra le macerie, uscendo dall’abitacolo senza rimanere ferito.
L’incidente ha solo rimandato di poche settimane il suo ingresso nel settore giovanile del Grifone visto che si era già accordato con la società rossoblu per entrare nello staff come preparatore dei portieri, Capello inizialmente si occuperà dei giovanissimi nazionali.

lunedì 27 agosto 2018

Serie A, Genoa-Empoli 2-1: Piatek-Kouamé, poi Mraz. Buona la prima per Ballardini

I rossoblù liquidano la pratica toscana con il primo sigillo in A dell'attaccante polacco. Il secondo gol arriva dall'ex Cittadella...


Nella notte del ricordo dei morti del ponte Morandi, di un minuto di silenzio vero e carico di tristezza ancora attonita prima della partita e uno lunghissimo di applausi di tutto lo stadio quando è scoccato il minuto 43, dei 43 minuti di sospensione del tifo rossoblù in omaggio al numero delle vittime del 14 agosto, delle maglie del Genoa listate a lutto e degli striscioni rovesciati, in un’atmosfera ancora un po’ irreale per una partita di calcio, il calcio a Genova è andato avanti fra i brividi. E il Genoa, sotto gli occhi del presidente Preziosi tornato a Marassi dopo un anno e mezzo di assenza, ha debuttato in campionato con una vittoria firmata dalla coppia Piatek-Kouame: un successo figlio di un primo tempo quasi perfetto e una ripresa più votata al controllo di un Empoli molto diverso, perlomeno nei primi 45’, da quello del debutto in campionato. La squadra di Andreazzoli si è ritrovata troppo tardi e ha meritato la prima sconfitta (in campionato) del 2018, visto che l’ultima risaliva al novembre dell’anno scorso.



Promossi&Bocciati: bene PIatek, Criscito e Kouamè. Lazovic si propone poco

sabato 25 agosto 2018

«Al Ferraris 43’ di silenzio, un minuto per ogni vittima del ponte»


Genova - Un minuto di silenzio per ogni vittima del crollo di Ponte Morandi. Così, domani sera in occasione della partita casalinga del Genoa (che giocherà con una maglia speciale, senza sponsor e con il lutto sul petto, quella indossata da Criscito nella pagina accanto) contro l’Empoli, la Gradinata Nord ricorderà la strage di Genova.
«Abbiamo scelto il silenzio, nel rispetto di chi ha perso la vita - hanno spiegato in un annuncio unito i gruppi del tifo rossoblù - un silenzio assordante di 43 minuti , uno per ogni bambino, lavoratore, studente, papà o mamma che oggi non sono più con noi». Non solo, però. Perché nel cuore del tifo non sventoleranno bandiere, vessilli. «Le nostre bandiere non sventoleranno, i nostri striscioni capovolti coloreranno lo stadio diversamente e le nostre voci rimarranno silenziose», hanno scritto ancora i tifosi rossoblù. Molti dei quali sono stati colpiti direttamente dalla morte di Andrea Cerulli, il portuale genovese di 48 anni precipitato da Ponte Morandi mentre stava raggiungendo il Vte di Pra’, per iniziare il turno di lavoro. Cerulli era tifosissimo del Genoa e una delle anime molto conosciute dell’intera gradinata. Per lui la Compagnia Unica ha già avviato una raccolta fondi, per aiutare la sua famiglia. Campagna alla quale ha aderito immediatamente il Genoa Club portuali Voltri. Testimonianza di affetto e commozione per la città è stata espressa anche dai giovani calciatori del Mambles Rangers, squadra di Swansea (Galles) che da anni partecipa al trofeo dedicato al mitico James Spensley, con una lettera inviata al Genoa.

Con l’annuncio dei 43 minuti di silenzio, la tifoseria del Grifone ha voluto anche ringraziare le tifoserie d’Italia che hanno esposto striscioni di vicinanza alla città di Genova.
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mercoledì 15 agosto 2018

Il capitano Criscito, aiuterò le famiglie

Capitano Genoa passato sul 'Morandi' 10' prima "Faremo qualcosa"


Da capitano del Genoa e genovese d'adozione Mimmo Criscito è ancora scosso dal tragico evento che ha colpito ieri la sua città. Lo racconta a Sky Sport dicendo che per pura fatalità non si è trovato su quel maledetto ponte all'ora del crollo, dove era passato 10' prima: "È stata una questione di minuti". "Siamo in lutto, ma faremo qualcosa", aggiunge il capitano rossoblù che scenderà in campo in prima persona per aiutare le famiglie delle vittime: "Sono fortunato, ma altre persone no. Io come capitano del Genoa sono vicino ai familiari delle vittime, ora ci stiamo allenando ma saranno due giorni di lutto. Siamo professionisti, dobbiamo farlo, ma dentro di noi c'è dolore". Il Genoa organizzerà qualche iniziativa: "Abbiamo già parlato con gli altri e faremo qualcosa. Genova è una città bellissima, dobbiamo ripartire, essere forti e restare uniti.

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domenica 12 agosto 2018

Piatek record: primo rossoblù a segnare quattro gol in una gara di Coppa Italia

Il centravanti polacco ha messo a segno un primato personale. La storia di tutti i poker messi a segno in campionato da altri giocatori del Genoa



P come Piątek, p come poker: il neo acquisto dal Cracovia mette il suo personale sigillo nel suo esordio stagionale ed in quello del Genoa targato 2018/19. Miglior inizio non poteva sognare, il Krzysztof “pistolero”, che in trentacinque minuti presenta il suo biglietto da visita al pubblico italiano siglando quattro reti. Quattro reti e palla al centro, anzi… palla a casa visto che è sua di diritto la “sfera” del match.
Il poker contro il Lecce fa entrare Piątek di diritto nell’empireo dei recordmen genoani: mai nessuno prima di lui, infatti, ha segnato quattro gol in una gara di Coppa Italia.


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domenica 20 maggio 2018

Genoa-Torino 1-2: decidono Iago Falque e Baselli. In gol anche Pandev

Sorridono i granata che chiudono il campionato con una vittoria in trasferta. Per la squadra di Ballardini (già salva) è la quinta sconfitta nelle ultime sei 

La vittoria a Marassi del Toro sembra un manifesto per la prossima campagna abbonamenti: lotteremo per tutti i minuti di tutte le partite. E siccome c'è anche della qualità (vedi le azioni dei gol) e giovani interessanti come Berenguer (animatore della sfida al Genoa) e il subentrato Edera, la banda Mazzarri promette ai suoi tifosi (presenti in buon numero anche a Marassi) non solo impegno strenuo ma pure qualità. E quindi divertimento. Conoscendo Mazzarri, poi, l'Europa sfuggita quest'anno sarà un obbiettivo nel mirino fin dal primo giorno di ritiro a Bormio (8 luglio). 

EFFETTO PANDEV — Il Genoa ha battagliato soprattutto dallo 0-DUE in poi, trovando in Pandev, inizialmente in panchina, il suo trascinatore. Il pallonetto del possibile pareggio, ostacolato dal gigantesco Milinkovic (debuttante) è terminato di un pelo sopra la traversa. Va detto però che in quella fase i granata erano rimasti in dieci causa espulsione (giustamente contestata: intervento sul pallone) di Ansaldi. 

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E’ fatta per Vodisek al Genoa: martedì sosterrà le visite mediche

Fotogallery: Mimmo Criscito con la nuova maglia del Genoa

 

sabato 12 maggio 2018

Benevento-Genoa, vittoria per i tifosi: Diabaté piega i rossoblù all'87'

Una gara poco divertente ma con un finale da brividi regala il successo agli uomini di De Zerbi che salutano così la Serie A nel proprio stadio

"Di-a-ba-tè", urlano felici i tifosi del Benevento: gol nei titoli di coda del centravanti e vittoria meritata, Genoa al tappeto, applausi e ovazioni sotto la curva. È un arrivederci con dignità alla massima serie, il miglior saluto possibile al pubblico di casa con la promessa di un immediato ritorno in Serie A. Finisce così l’anticipo della 37ª giornata di ritorno: i giallorossi, già retrocessi da 4 giornate, si regalano un’ultima entusiasmante copertina relegando sul fondo della scena il Grifone, che almeno si gode i lampi di bel calcio del "Pepito" Rossi entrato in campo nella ripresa.
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Promossi&Bocciati: Pepito vispo, ma non basta. Ok Izzo. Il Genoa cade al Vigorito

domenica 6 maggio 2018

Fiorentina, nervi saldi e gol: contro il Genoa finisce 3-2

Vince la Fiorentina, che continua così il suo inseguimento al sogno Europa, anche se stavolta lo fa in maniera rocambolesca, ribaltando la sfida dopo l’espulsione di Pandev, con un finale arrembante in superiorità numerica.
LA PARTITA — La Fiorentina prende subito il comando delle operazioni, mentre il Genoa resta in attesa. Badelj, al 12’, è il primo a chiamare in causa Perin, ma il tiro è centrale. Pochi secondi e Saponara trova un bel cross da destra, Simeone, però, non arriva alla deviazione in tuffo. I rossoblu non sembrano reagire. Rossi, all’esordio da titolare, fatica a trovare l’intesa con Medeiros, anche se, al 23’, si ritrova sulla testa l’occasione perfetta: cross da destra di Hiljemark e Pepito si fa trovare nella posizione giusta a pochi metri dalla linea di porta. L’impatto con il pallone, però, non è perfetto e la palla finisce sul fondo. Proprio quando la sfida pare più equilibrata, arriva la rete del vantaggio viola: Spolli manca l’intervento su un passaggio in profondità, Simeone attende l'arrivo di Benassi e lo serve al momento giusto. Per Perin non c'è nulla da fare.

ROSSI GOL, PANDEV OUT — Ballardini rivoluziona il Genoa nell’intervallo, inserendo Pandev per Rosi e passando al 4-3-1-2. Mossa che permette a Medeiros di esprimersi meglio. È il portoghese a cambiare la partita: da una sua idea nasce l'assist di Bessa per il ritorno al gol di Pepito Rossi, a quattro anni di distanza dalla sua ultima prodezza italiana. È il 21 del secondo tempo. Bastano altri due minuti, con uscita dal campo di Rossi e ingresso di Lapadula, per il 2 a 1: ancora idea di Medeiros, assist di Hiljemark e stavolta all’appuntamento con il gol arriva Lapadula.

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Ballardini: “Ottima gara del Genoa fino alla parità numerica”

Promossi&Bocciati: Rosi e Veloso non vanno. Pepito torna al gol, Hiljemark a giri alt

Singleton a Pepito Rossi: “Congratulazioni!”

 

 

martedì 1 maggio 2018

Preziosi conferma il mister: Ballardini bis


Genova - Dopo due tentativi, il terzo è quello giusto. Niente addio, stavolta Ballardini è tornato per restare. L’impresa di aver salvato il Grifone con largo anticipo e una media da zona Europa gli valgono la conferma. Una decisione che il presidente Preziosi (domenica potrebbe tornare al Ferraris) ha maturato da tempo, diventata concreta dopo la vittoria sul Crotone di tre settimane fa. Una vittoria che ha di fatto chiuso i conti salvezza e proiettato il Genoa verso altri obiettivi. Ad esempio il decimo posto, che dista sei punti ma con un Torino in caduta libera e lo scontro diretto all’ultima giornata.
 
Ballardini confermato, la decisione è presa. E la fumata bianca dovrebbe arrivare in tempi brevi, con tanto di annuncio ufficiale. Il rapporto continua e il copione cambia rispetto al passato: nel 2010 prima e nel 2013 poi Preziosi preferì lasciare l’usato sicuro Ballardini per affidarsi prima a Malesani e poi a Liverani. Stavolta non sarà così, questa è l’idea che il presidente ha maturato. «Io una decisione l’ho già presa, non voglio più soffrire come negli ultimi due anni», aveva detto una decina di giorni fa a Santa Margherita, tracciando un bilancio della stagione che si sta avviando alla conclusione. Troppo forte la delusione per aver due volte scommesso su un giovane rampante come Juric che, pu r con qualche attenuante, ha fallito in entrambe le occasioni. Grave la situazione che si è venuta a creare tra settembre e ottobre, con il Genoa penultimo a 6 punti in 12 partite. Ballardini ha riportato equilibrio e buon senso, ha rimesso il Genoa al centro del villaggio puntando su una difesa imperforabile, in grado di bilanciare un attacco molto sterile. La marcia è stata a tratti inarrestabile, strappi decisivi sono stati gli scontri diretti vinti con Crotone, Verona, Sassuolo e Benevento. Poi le tre vittorie con Lazio, Chievo e Inter. Infine, un altro tris di successi casalinghi, con Cagliari, Crotone e Verona, che hanno fatto luccicare la classifica.

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domenica 29 aprile 2018

Atalanta-Genoa 3-1, gol di Barrow, Cristante, Ilicic e Veloso

Grande gol del gioiellino, poi Cristante ed Ilicic la chiudono. Inutile rete di Veloso nel finale. I nerazzurri restano sesti in classifica

Il sogno europeo dell'Atalanta continua: la vittoria sul Genoa consente a Gasperini di restare al sesto posto a tre giornate dalla fine. Il successo è maturato nel primo tempo, dominato anche per l'inconsistenza degli avversari che hanno cominciato a giocare solo nella seconda metà della ripresa, quando ormai era decisamente troppo tardi. L'unica buona notizia per Ballardini è il buon impatto di Giuseppe Rossi, entrato nel secondo tempo, mentre Gasperini può essere soddisfatto per l'approccio e per la convinzione dei suoi giocatori, che però hanno gestito male il pallone nella ripresa rischiando anche di riaprire la gara. 

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Promossi&Bocciati: Primo tempo horror del Genoa. Veloso torna con gol, Rossi ci prova

martedì 24 aprile 2018

Genoa-Verona 3-1: l'ex Bessa punisce Pecchia. Grifone ormai salvo, l'hellas vede la B

Romulo non basta, Medeiros, l'ex giocatore di Pecchia e un gol capolavoro di Pandev condannano i veronesi

Il Monday night del Ferraris regala scintille. Il Verona è chiamato alla partita della vita per continuare a sperare nella salvezza. E contro il Genoa mette in campo impeto e orgoglio, ma non basta. Va subito sotto (al 6' del p.t. - gol del portoghese Medeiros, alla sua terza partita da titolare), barcolla, spreca occasioni ma riesce a strappare il pareggio con Romulo su rigore al 19' della ripresa. Ora, proprio quando l'Hellas pareva poter puntare al colpaccio, viene punita da Daniel Bessa, il centrocampista che ha lasciato partire, in prestito biennale, a gennaio (58 presenze e nove reti tra Serie A e B con i gialloblù). Ma non finisce qui, perché nel finale ecco il pallonetto capolavoro siglato dal 35enne Goran Pandev. Per il Verona, a 4 gare dalla fine, l'incubo si avvicina. Il Genoa invece può di fatto festeggiare la salvezza aritmetica.

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Ballardini: “Se il presidente ha già deciso allora non c’è bisogno di confrontarsi”

Promossi&Bocciati: Bessa ispirato, Capolavoro Pandev. Ballardini pesca i jolly

Salvezza centrata: si costruisca un monumento per Ballardini a Pegli

giovedì 19 aprile 2018

Roma-Genoa 2-1, Di Francesco ringrazia Ünder e torna terzo

I giallorossi superano il Grifone coi gol del turco e l'autogol di Zukanovic. Inutile la rete di Lapadula per i rossoblù

Con tanta fatica, ma alla fine la Roma torna alla vittoria in campionato dopo tre turni (con due soli punti) e replica ai successi di Inter e Lazio in chiave Champions. Non è stato facile, però, soprattutto nell’ultima mezzora di gioco, quando il Genoa ha messo dentro Rossi e Medeiros e ha cambiato atteggiamento. A decidere il match il settimo gol stagionale di Ünder e un’autorete dell’ex Zukanovic, a cui ha replicato il sigillo di un Lapadula che ha combattuto come un leone per tutte la partita.

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Promossi&Bocciati: un buon Genoa sfiora il punto all’Olimpico. Lapadula continuo, errore Zukanovic

sabato 14 aprile 2018

Genoa-Crotone 1-0, Grifone quasi salvo. Per Zenga un k.o. che fa male

Nell'anticipo del 32° turno Var protagonista: annulla rigore su Medeiros, poi convalida il gol vincente di Bessa. I calabresi restano terzultimi

Il tuffo vincente di Daniel Bessa per l'1-0 Genoa. Ansa

Tre punti d'oro per il Genoa, tre punti che vogliono dire praticamente salvezza per gli uomini di Ballardini, sempre più re della Genova rossoblù. K.o. invece pesante e che fa molto male per il Crotone che resta terzultimo e deve tifare Fiorentina domani per non veder scappare anche la Spal dopo la vittoria del Cagliari. Var protagonista a Marassi in un bel primo tempo: prima annulla giustamente un rigore assegnato dall'arbitro per atterramento in area di Medeiros (giallo al portoghese per simulazione), poi convalida la rete del vantaggio ligure (Bessa di testa su assist al bacio dello stesso Medeiros). 

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Promossi&Bocciati: bene la difesa, Bertolacci dinamico. Galabinov e Laxalt sottotono

Ballardini: “Il coro della Nord? Mi è venuta la pelle d’oca”

giovedì 12 aprile 2018

Il club più antico d'Italia compie 125 anni

Il Genoa celebrato con un video e un francobollo che racconta la prima Coppa

Il Genoa cfc compie 125 anni quest'anno, il 7 settembre. Sono tante le iniziative del Club più antico d'Italia avviate nel 2018: dall'emissione di un francobollo celebrativo alla presentazione, il prossimo 3 maggio, a Genova, della Coppa Challenge, la prima coppa  assegnata dalla Federazione italiana gioco calcio. Questa sorta di Graal del calcio  italiano, conquistato dal Genoa, vincitore dei primi tre scudetti consecutivamente, era scomparso ed è stato poi ritrovato a Miami e acquistato dalla Fondazione Genoa 1893 lo scorso febbraio.  

Il video animazione 'Grifoni', invece, dedicato ai bambini delle scuole elementari, parla di un animale realmente esistente che la mitologia e l'araldica hanno celebrato fino a diventare per Genova il suo simbolo e per Genova ed il Genoa il legame di una storia in comune . Il grifone campeggia nello stemma della squadra rossoblu, che ha gli stessi colori della bandiera inglese, scelti dai soci del club in memoria della regina Vittoria alla sua morte (1901). 

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domenica 8 aprile 2018

Sampdoria-Genoa 0-0, derby della Lanterna senza gol

Attacchi sterili, meglio le difese. Giampaolo attacca di più, Ballardini difende con ordine e porta a casa un punto d'oro per la tranquillità. Europa più lontana per i doriani

Il derby tra gli imbattibili Giampaolo e Ballardini, entrambi mai sconfitti in una stracittadina genovese, finisce pari. E forse non poteva che andare così, anche se a conti fatti a uscire con il sorriso sono i rossoblù, che fanno un ulteriore passo verso la salvezza. La Samp, invece, si ritrova fuori da quella zona Europa nella quale era ormai ospite fissa da mesi. 
Poche emozioni — L’avvio è tattico. Il Genoa è guardingo, la Sampdoria si arma di pazienza. Il risultato non è spettacolare: la squadra blucerchiata che cerca di sfondare al centro ma cozza contro una difesa sempre organizzata. Il Genoa prova a rispondere con verticalizzazioni rapide, spesso cercando Lapadula, senza grande successo. I brividi nel primo tempo sono pochi: un tiro alto di Praet, due conclusioni centrali e telefonate dei rossoblù. La Sampdoria aumenta il ritmo nel secondo tempo e diventa più pericolosa: al 4’ Zapata sprinta a sinistra e mette in mezzo, Torreira è pronto ma manca di poco il bersaglio. Poi entra in scena Quagliarella, da una sua giocata nasce l’occasione buona per Linetty: Perin respinge il tiro del centrocampista e pure la replica di Caprari.

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Ballardini: “Il pareggio premia una prestazione fatta con grande attenzione”

Promossi&Bocciati: Zukanovic e Spolli lottatori. Lapadula trova poco appoggio

martedì 3 aprile 2018

Genoa-Cagliari 2-1: gol di Lapadula, Barella e Medeiros 2-1

La squadra di Ballardini conquista al 90’ tre preziosi punti salvezza con una magia al 90’. E adesso Lopez è davvero nei guai

Finisce 2-1 a Marassi la sfida tra Genoa e Cagliari, grazie alla rete al 90’ del portoghese Medeiros. La gara è stata molto spigolosa, con molti falli, parecchi ammoniti, un rigore dato e tolto, un rigore dato e realizzato. Nel primo tempo poche vere occasioni. Una per parte: quella di Lapadula imbeccato dal portoghese Medeiros che di sinistro sfiora il palo e il tiro ravvicinato di Pavoletti su cui si fa trovare pronto Perin. Da segnalare anche il rigore dato al Genoa per un fallo su Rosi, prima dato da Maresca e poi tolto dopo una lunga analisi alla Var. Il gol per gli uomini di Ballardini arriva in avvio di ripresa, all’8’ minuto, con un bel colpo di testa di Lapadula, già pericoloso tre minuti prima. Il Genoa sembra dominare, ma è il Cagliari a trovare il pareggio al 17’ su rigore, dopo un fallo su Faragò: Barella dal dischetto non perdona. E la squadra di Lopez sfiora anche il vantaggio con Pavoletti che colpisce il palo. Ma quando tutto sembra finito ecco la botta di Medeiros, imparabile per Cragno, e Ballardini conquista tre preziosi punti salvezza.

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Onofri: “Vittoria importante, ma lo è ancor di più aver ritrovato Lapadula”

sabato 31 marzo 2018

Serie A, Genoa sprecone, 1-1 contro una Spal in 10 uomini

Lapadula e Lazzari gli autori dei due gol. Al 4' l'ex Milan aveva inoltre sprecato un calcio di rigore

Partita scoppiettante a Marassi tra Genoa e Spal. Una sfida importantissima per la lotta salvezza che ha visto due formazioni sempre alla ricerca del gol. Al 4' Meret combina un pasticcio generando il calcio di rigore per i padroni di casa, ma poi riesce a farsi perdonare ipnotizzando Lapadula dagli undici metri. Al 25' Vicari salva sulla linea un tiro dell'ex Milan dopo averlo disturbato sulla conclusione. L'episodio viene rivisto alla Var e dopo 3' viene concesso un altro rigore al Genoa con annessa espulsione del difensore ospite. Questa volta Lapadula è lucido e spiazza Meret per il vantaggio rossoblu. La partita sembra in discesa per i liguri, ma nel secondo tempo la Spal continua a crederci e al 60' trova in contropiede la rete del pareggio con Lazzari. A nulla vale il forcing finale del Genoa, il risultato non cambia. 

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Promossi&Bocciati: Genoa, punto che sa di sconfitta. I cambi non incidono

Esordio per lo striscione del Genoa club New York

Lapadula: «I rigori c'erano. I fischi? Li vivo col sorriso»

Semplici: “Un giocatore del Genoa da allenare? Pepito Rossi”

 

lunedì 19 marzo 2018

Napoli-Genoa 1-0: decide Albiol, Sarri a meno 2 dalla Juventus

Al 73' il gol dello spagnolo da corner risolve una partita più complicata del previsto ma sostanzialmente dominata dagli azzurri. Pali per Insigne e Mertens

Un Napoli "modello Juve" ha vinto contro il Genoa con il minimo sforzo e grazie ad un difensore, Albiol, su azione d'angolo. Il modo forse più giusto per avvicinare i bianconeri, adesso avanti sole due lunghezze. Non è stato un successo facile ma è stata una vittoria meritata quella degli azzurri, grazie ad una ripresa giocata su ritmi alti diventanti insostenibili per gli ospiti, che comunque sono usciti dal San Paolo a testa alta.

PARTITA BLOCCATA — Sarri, accolto da uno striscione e dai cori della Curva B, per accorciare le distanze dalla vetta si è affidato ai titolarissimi (ma al 20' ha perso Hamsik per un problema ad un polpaccio), Ballardini ha scelto Lazovic invece del geometra Rigoni in mediana per avere più corsa. Partita condizionata dal campo pesante e dalle condizioni climatiche di certo non primaverili. Alto il pressing in avvio degli ospiti con Hiljemark bravo a supportare Laxalt sulla sinistra per evitare le percussioni di Allan e Lazovic pericoloso all'undicesimo in contropiede (destro sull'esterno della rete) dopo un bel dribbling su Koulibaly. Napoli talvolta lezioso nel palleggio, specie con Koulibaly, ma abile a recuperare palla nella trequartista avversaria per armare il piede di Mertens (fuori di un soffio il suo tiro a giro al 15') o Insigne. Spesso il belga si è abbassato per innescare i compagni ma ha trovato in Bertolacci un argine che ha costretto gli azzurri a preferire il tiro da fuori alle imbucate. Genoa comunque ad un centimetro dal gol con Spolli su azione d'angolo, stacco imperioso e palla a lato. Certo, anche il gol fallito da Allan - in pratica un rigore in movimento - ed il palo di testa di Insigne (incredibile ma vero), su corner di Callejon, hanno fatto sobbalzare il pubblico del San Palo, che nel primo tempo ha assistito ad una partita tatticamente molto bloccata.

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Promossi&Bocciati: Genoa beffato al San Paolo. Perin e Galabinov indecisi sul gol azzurro

Ballardini: “Il Genoa ha fatto una buonissima partita”