lunedì 26 novembre 2018

Genoa-Sampdoria 1-1: Quagliarella e Piatek gol nel derby

Squilli dei bomber nel primo tempo, poi meglio i rossoblù, ma Audero diventa protagonista. Juric espulso



È l'uno a uno che salva Juric e rilancia il Genoa dopo un periodo buio, e toglie qualche certezza a una Samp che dopo il gol iniziale di Quagliarella si è spenta. Prima del via, il solito spettacolo di coreografie sugli spalti. La gradinata Nord, cuore del tifo rossoblù, ha celebrato i 125 anni di vita del club con i ritratti di cinque grandi protagonisti della storia genoana, da Spensley a Scoglio, passando per Barbieri, De Prà e Signorini, mentre nei distinti spiccano le caricature di alcuni dei protagonisti del passato, dove brilla il gol di Branco nella stracittadina del 25 novembre 1990. Nella Sud, feudo Samp, un grande striscione: "Prima di noi le tenebre, poi venne il 12 agosto 1946 e luce fu", con riferimento al giorno della nascita della Sampdoria.



Juric: “Il Genoa ha dominato”

CUORE — Poi, sul campo, è stata sfida vera. Con Giampaolo che si affida di nuovo a Ramirez come trequartista (preferito a Saponara), l'uomo che aveva fatto saltare il banco nel derby di andata dell'anno scorso. Juric sposa invece le sue certezze, affidando la regia a Veloso. Proprio dal piede dell'uruguaiano della Samp all'8' parte il cross sul quale Quagliarella di testa porta in vantaggio i blucerchiati. È una Samp più quadrata e solida rispetto ai rossoblù, che faticano a ripartire, schiacciati dalle rapide verticalizzazioni doriane, molto pericolosa nelle fasi iniziali sugli esterni. La squadra rossoblù non si alza, finché Piatek sfrutta un'indecisione di Andersen rubandogli il tempo: Audero (ammonizione per il numero uno doriano) lo tocca ed è rigore. Dal dischetto il polacco fa centro dopo un digiuno che durava dal 10 ottobre (ben 551'), quando era andato a segno con il Parma, nell'ultima gara dell'era Ballardini.

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