domenica 8 maggio 2011

Genoa spietato allo scadere Boselli spinge giù la Samp

Partita brutta e nervosa, con i rossoblù che vanno in vantaggio meritatamente a fine primo tempo con Floro Flores. Nella ripresa è un'altra Samp, e il pari arriva su una papera di Eduardo: segna Pozzi. Recupero fatale: pur in 10, i genoani passano di nuovo con un gran gol dell'argentino. Ora i blucerchiati sono a -2 dal quart'ultimo posto, salvezza difficile

 

La gioia di Antonio Floro Flores. Ansa
La gioia di Antonio Floro Flores. Ansa
GENOVA, 8 maggio 2011 - Difficile trovare in Italia un derby più derby di quello di Genova. Nel senso di partita nervosa, spigolosa, spesso inevitabilmente brutta ma carica di un agonismo esasperato. E che va vinta comunque, anche in dieci, anche contro un avversario che rischia, ora anche seriamente, la retrocessione: è quello che ha fatto il Genoa contro la Samp.
tensioni — Da un lato (quello Samp) la motivazione fortissima di restare in serie A, dall'altro (quello Genoa) la determinazione a non subire, appunto, la veemenza dei cosiddetti cugini: un derby è sempre un derby, e guai a sfigurare. Non è un caso se da subito il nervosismo scorre copioso, e il primo giallo si alza dopo soli 7 minuti davanti a uno degli uomini più navigati (a dispetto della giovane età), cioè Mimmo Criscito. Ma scorre anche l'agonismo, con frequenti capovolgimenti di fronte, e le occasioni non mancano soprattutto verso la porta blucerchiata: Palacio e Floro Flores creano a più riprese apprensione da quella parte, mentre sul fronte opposto sono Mannini e Palombo a inventare i pericoli più grossi, rispettivamente di testa dal limite e di destro dalla lunga distanze. Il lavoro più pesante, tuttavia, spetta all'arbitro Tagliavento, costretto a spezzare continuamente una partita avvincente ma non bella: poi il gol messo a segno nel finale di tempo da Floro Flores, che si tuffa di testa su un corner da destra "spizzato" da Palacio e non dà scampo a Da Costa.

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