giovedì 30 ottobre 2008

Genoa - Cagliari 2 a 1 (cinquina)

















Il Genoa sa vincere e, all’occorrenza, anche soffrire. Stavolta a fare le spese della legge del “Ferraris” è un Cagliari che cede per 2-1 al termine di una gara intensa. Sokratis e Thiago Motta realizzano le reti che valgono tre punti, di Bianco la rete della bandiera isolana. Assedio finale condizionato dall’espulsione, per doppio giallo, comminata a Fini. Conti coglie un palo.

In campo – Gasperini ha i giocatori contati. Nonostante tutto non si fida del turn-over e propone una difesa a 4 con Sokratis e Criscito tra Biava e Ferrari. Con Juric out per squalifica e Milanetto per infortunio, Thiago Motta viene confermato a centrocampo insieme a Rossi e Mesto. Senza Palladino alle prese con un affaticamento muscolare, il tridente offensivo è composto da Sculli e dal rientrante Gasbarroni a supporto di Milito. Dall’altra parte Allegri recupera in extremis Lopez e fa rifiatare Biondini inserendo lo scalpitante Parola. Se pesante è l’assenza dello squalificato Cossu, altrettanto importante è il rientro di Conti. Attacco formato da Acquafresca e Jeda con Lazzari alle loro spalle.

Si gioca – Sono gli ospiti a mostrare i muscoli per primi. Al 16’ Lazzari solletica Rubinho con un rasoterra insidioso poi Fini costringe Biava a sostituirsi al portiere togliendo dalla porta una palla ad effetto calciata direttamente dal corner. Il Genoa si scuote e sale in cattedra. Al 20’ Gasbarroni sfiora il palo di piatto sinistro. E’ il preludio al gol. Dopo cinque minuti, infatti, Sokratis è lesto ad approfittare di un pallone messo in mezzo da Mesto ed a battere Marchetti. Alla mezz’ora Criscito e Sculli provano ad irrobustire il risultato ma il portiere respinge.

La ripresa comincia con due volti nuovi: Bocchetti e Vanden Borrre, per Criscito e Gasbarroni. Il nuovo assetto non modifica gli equilibri dei padroni di casa che raddoppiano al 55’ inserimento in area e colpo da biliardo di Thiago Motta che non dà scampo a Marchetti. Il Cagliari reagisce con rabbia e dopo pochi secondi Conti su punizione scheggia il palo destro a Rubinho battuto. La partita si riapre al 66’, gran merito di Bianco che aggira la difesa rossoblu e corregge in rete da un paio di metri. Poi il nervosissimo Fini rimedia due cartellini gialli in pochi minuti lasciando i suoi in inferiorità numerica. Nei minuti finali Vanden Borre spreca un paio di ghiotti contropiede e il portiere genoano salva il risultato su incornata di Lopez.

La chiave –
Allegri attorno a Milito costruisce una gabbia a prova di leone e con guardiani tutt’altro che dal cuore tenero. La forza del Genoa di Gasperini è però quella di avere più frecce al proprio arco. Non è un caso che, con l’argentino in affanno, ad emergere sono altri.

La chicca – Quando la palla arriva fra i piedi di Thiago Motta la sensazione è quella che venga messa in banca. Tocchi vellutati e servizi di trenta metri effettuati con rara naturalezza e precisione. La stessa con la quale confeziona la rete che vale l’ennesimo successo casalingo.

Top & Flop
– Sokratis ha il merito di francobollare e quello di rendersi utilissimo anche in fase avanzata. Suo il gol di rapina che sblocca la sfida. Fini tra il 71’ e il 76’ riesce a commettere due falli da ammonizione che valgono la doccia anticipata.

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