sabato 31 marzo 2018

Serie A, Genoa sprecone, 1-1 contro una Spal in 10 uomini

Lapadula e Lazzari gli autori dei due gol. Al 4' l'ex Milan aveva inoltre sprecato un calcio di rigore

Partita scoppiettante a Marassi tra Genoa e Spal. Una sfida importantissima per la lotta salvezza che ha visto due formazioni sempre alla ricerca del gol. Al 4' Meret combina un pasticcio generando il calcio di rigore per i padroni di casa, ma poi riesce a farsi perdonare ipnotizzando Lapadula dagli undici metri. Al 25' Vicari salva sulla linea un tiro dell'ex Milan dopo averlo disturbato sulla conclusione. L'episodio viene rivisto alla Var e dopo 3' viene concesso un altro rigore al Genoa con annessa espulsione del difensore ospite. Questa volta Lapadula è lucido e spiazza Meret per il vantaggio rossoblu. La partita sembra in discesa per i liguri, ma nel secondo tempo la Spal continua a crederci e al 60' trova in contropiede la rete del pareggio con Lazzari. A nulla vale il forcing finale del Genoa, il risultato non cambia. 

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Promossi&Bocciati: Genoa, punto che sa di sconfitta. I cambi non incidono

Esordio per lo striscione del Genoa club New York

Lapadula: «I rigori c'erano. I fischi? Li vivo col sorriso»

Semplici: “Un giocatore del Genoa da allenare? Pepito Rossi”

 

lunedì 19 marzo 2018

Napoli-Genoa 1-0: decide Albiol, Sarri a meno 2 dalla Juventus

Al 73' il gol dello spagnolo da corner risolve una partita più complicata del previsto ma sostanzialmente dominata dagli azzurri. Pali per Insigne e Mertens

Un Napoli "modello Juve" ha vinto contro il Genoa con il minimo sforzo e grazie ad un difensore, Albiol, su azione d'angolo. Il modo forse più giusto per avvicinare i bianconeri, adesso avanti sole due lunghezze. Non è stato un successo facile ma è stata una vittoria meritata quella degli azzurri, grazie ad una ripresa giocata su ritmi alti diventanti insostenibili per gli ospiti, che comunque sono usciti dal San Paolo a testa alta.

PARTITA BLOCCATA — Sarri, accolto da uno striscione e dai cori della Curva B, per accorciare le distanze dalla vetta si è affidato ai titolarissimi (ma al 20' ha perso Hamsik per un problema ad un polpaccio), Ballardini ha scelto Lazovic invece del geometra Rigoni in mediana per avere più corsa. Partita condizionata dal campo pesante e dalle condizioni climatiche di certo non primaverili. Alto il pressing in avvio degli ospiti con Hiljemark bravo a supportare Laxalt sulla sinistra per evitare le percussioni di Allan e Lazovic pericoloso all'undicesimo in contropiede (destro sull'esterno della rete) dopo un bel dribbling su Koulibaly. Napoli talvolta lezioso nel palleggio, specie con Koulibaly, ma abile a recuperare palla nella trequartista avversaria per armare il piede di Mertens (fuori di un soffio il suo tiro a giro al 15') o Insigne. Spesso il belga si è abbassato per innescare i compagni ma ha trovato in Bertolacci un argine che ha costretto gli azzurri a preferire il tiro da fuori alle imbucate. Genoa comunque ad un centimetro dal gol con Spolli su azione d'angolo, stacco imperioso e palla a lato. Certo, anche il gol fallito da Allan - in pratica un rigore in movimento - ed il palo di testa di Insigne (incredibile ma vero), su corner di Callejon, hanno fatto sobbalzare il pubblico del San Palo, che nel primo tempo ha assistito ad una partita tatticamente molto bloccata.

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Promossi&Bocciati: Genoa beffato al San Paolo. Perin e Galabinov indecisi sul gol azzurro

Ballardini: “Il Genoa ha fatto una buonissima partita”

domenica 18 marzo 2018

Viareggio Cup, Genoa primo

Genova - Il Genoa batte la Spal e chiude al primo posto nel proprio girone della Viareggio Cup.
Qualificazione agli ottavi conquistata grazie ai gol di Gibilterra e Bruzzone, dopo le vittorie su Lucchese (6-0) e Az Alkmaar (4-1).

Fonte

sabato 17 marzo 2018

C'è solo un capitano...

« Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso. Vorrei urlare con voi canti di gioia, ma non posso. Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi felice, ma non lo è. Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata. »  

Gianluca Signorini
 

Oggi un ricordo speciale va al grande Gianluca #Signorini. Sempre nei nostri cuori. Ciao, capitano!

Gianluca Signorini (17.03.60 - 06.11.02) 

 

domenica 11 marzo 2018

Genoa-Milan 0-1, André Silva regala la vittoria allo scadere

I rossoneri dominano nel primo tempo e per buona parte del secondo ma trovano il gol vittoria solo al 94'

Tre punti d'oro, soprattutto per come sono arrivati. È servito un gol di André Silva sul gong per dare ancora ossigeno alla rincorsa Champions dei rossoneri. Una girata di testa al 94' e palla a fil di palo che regala il successo ai rossoneri che, fino a quel momento, avevano sprecato diverse occasioni. Gattuso dà fiducia dall'inizio a Kalinic (non giocava titolare dal 21 gennaio contro il Cagliari) e tiene Cutrone in panchina. I rossoneri partono bene e dominano il Genoa nel primo tempo, ma sprecano diverse occasioni per passare in vantaggio, compreso un gol nel finale di Bonaventura, giustamente annullato per fuorigioco.

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Promossi&Bocciati: I cambi rallentano il Genoa. Spolli tra i migliori, Lapadula non incide

 

L’immagine del gol annullato al Genoa

 

 

Maglia con dedica...

La maglia che indosserà oggi il Genoa, in occasione del match contro il Milan, avrà sulla manica il saluto a Davide

venerdì 9 marzo 2018

Zenit, Criscito: "Il gol è per Astori. E l'anno prossimo torno in Italia"

Il difensore dello Zenit di Mancini disegna una splendida punizione ed esulta con le dita al cielo in onore dell'amico e compagno di Nazionale tragicamente scomparso domenica

La dedica di Mimmo Criscito, 31 anni, a Davide Astori. Afp
Ha disegnato una punizione perfetta che tiene ancora aperto il discorso qualificazione ai quarti di finale di Europa League per lo Zenit San Pietroburgo. Mimmo Criscito ha segnato il gol del 2-1 nella sfida contro il Lipsia e ha poi esultato con le dita al cielo. E la dedica era tutta a Davide Astori, nel giorno in cui tutto il mondo del calcio gli ha tributato l'ultimo saluto.
Amico e compagno — "Davide è stato un amico e un compagno di Nazionale. Era una persona speciale e il gol di stasera era tutto per lui - commenta Criscito dopo la partita -. E mi piace pensare che mi abbia dato una mano a infilare quel calcio di punizione nel sette". Un sigillo a pochi mesi dalla conclusione della sua esperienza russa alla corte di Roberto Mancini. Il prossimo anno vestirà la maglia del Genoa: "Non c'è ancora nulla di ufficiale, ma posso solo dire che tornerò in Italia, che il Genoa mi ha cercato e che ho il Genoa nel cuore". Tre indizi che, evidentemente, fanno più che una prova.
 
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domenica 4 marzo 2018

Astori, l'applauso del Ferraris

Il tributo del pubblico dopo l'annuncio della morte del capitano della Fiorentina

Video

sabato 24 febbraio 2018

Bologna-Genoa 2-0: Destro protagonista, segna e serve Falletti

Dopo un primo tempo molto equilibrato, gli emiliani la sbloccano nella ripresa. Scavalcano i liguri e la Fiorentina e agganciano l'Udinese. 

Vince il Bologna nel segno di Destro e Falletti (seconda vittoria di fila dopo una striscia di 7 sconfitte in 9 partite), si ferma bruscamente la corsa del Genoa, reduce da tre acuti di fila. Il verdetto del Dall’Ara è chiaro e indiscutibile: premia i giocolieri di Donadoni, che alla distanza hanno la meglio sui giganti della difesa ligure. E al Dall’Ara torna l’entusiasmo: copertina per i due marcatori di giornata.

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Promossi&Bocciati: Rosi distratto, ok Pandev. Il Genoa si ferma al Dall’Ara

venerdì 23 febbraio 2018

Genoa: accordo con Criscito, i dettagli


Il ritorno al Genoa di Mimmo Criscito è ormai cosa fatta: dal prossimo giugno il difensore campano tornerà a vestire la maglia rossoblu, sette anni dopo l'ultima volta.

L'accordo tra il giocatore, in scadenza di contratto con lo Zenit San Pietroburgo, e il club più antico d'Italia sarebbe già stato raggiunto. Secondo quanto riferisce questa mattina il Secolo XIX, Criscito si legherebbe nuovamente al Grifone per le prossime quattro stagioni, percependo un ingaggio annuo di circa 1,2 milioni di euro, eventualmente incrementabili grazie al raggiungimento di alcuni bonus. Per lui inoltre sarebbe previsto, al termine della carriera, l'ingresso nella dirigenza della società che lo lanciò nel grande calcio. Un accordo che in pratica ricalca quello già tracciato la scorsa estate quando però la trattativa sfumò a causa delle pretese troppo elevate da parte dello Zenit.

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domenica 18 febbraio 2018

Genoa-Inter 2-0: Pandev e un autogol di Ranocchia affondano i nerazzurri

Nerazzurri sotto per un clamoroso e sfortunato autogol, poi colpiti dall'ex: Spalletti ora è quarto, ma rischia il sorpasso della Lazio lunedì

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Un timido passo avanti una settimana fa con il Bologna. Due convinti balzi verso il basso oggi a Genova. Non era guarita l'Inter, la giocata e l'energia di Karamoh avevano solo mascherato i problemi. Il compatto e vigoroso Genoa di questi tempi (tre vittorie di fila) scopre il bluff e riapre le ferite di una squadra che perde anche il conforto del terzo posto a favore della Roma. E che rischia il sorpasso, lunedì, da parte della Lazio. L'Inter affonda 2-0, colpita da un Pandev in versione Triplete e da un clamoroso autogol di Ranocchia, simbolo suo malgrado dell'Inter post-Triplete. Le attenuanti generiche sono le assenze di Icardi, Perisic e Miranda, ma sicuri che con loro sarebbe andata diversamente?

Il patatrac — È un condensato delle ultime malaugurate stagioni nerazzurre di Ranocchia l'episodio che sblocca la partita in chiusura di primo tempo. Un mix di sfortuna e impotenza, con il centrale sostituto di Miranda al posto sbagliato nel momento sbagliato. Sul cross di Zukanovic il nuovo colonnello della difesa Skriniar rinvia alla disperata (un po' troppo alla disperata, vista la situazione) e lo centra. La palla colpisce il ginocchio di Ranocchia e fra tutte le direzioni che potrebbe prendere sceglie quella verso la porta di Handanovic. L'effetto è comico, per chi è neutrale. L'effetto principale è che l'Inter va negli spogliatoi sotto. La punizione è probabilmente eccessiva, ma il primo tempo non era stato esattamente convincente. I nerazzurri avevano già rischiato di prendere gol su un cross dalla trequarti di Pandev, che rimbalza davanti ad Handanovic e si stampa sulla traversa.

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Il “bombarolo” Pandev distrugge l’Inter: che notte a Genova

Promossi&Bocciati: la dura legge di Goran. Il nuovo Genoa di Ballardini vola

La gioia di Onofri: “Non c’è solo la fase difensiva, il Genoa è squadra vera”

 

 

giovedì 15 febbraio 2018

Il “colpo” Romero per la difesa rossoblù del futuro

Genova - L’accordo c’è, per giugno. Lo si capisce dallo sguardo del direttore generale Giorgio Perinetti, ieri pomeriggio. Ma il tempo che separa l’accordo dalla firma è lungo, quindi bisogna incrociare le dita. Anche perché sulla stessa pista si sono viste diverse squadre, alcuni squadroni (tra questi, l’Inter e l’Atletico Madrid).

E però ora Cristian Romero è a un passo dal Genoa. Difensore centrale duttile, all’uso anche terzino destro, 20 anni il prossimo aprile, 75 chili per 185 centimetri. In un paio d’anni ha collezionato 14 partite con il Belgrano in Argentina, due in Coppa Sudamericana , sette con la Nazionale Under 20. Il ragazzo, detto “el Cuti”, è di Cordoba, a poco più di 700 chilometri da Buenos Aires.

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domenica 11 febbraio 2018

Chievo-Genoa 0-1: decide Laxalt sul finale

Si chiude 1-0 la sfida tra la squadra di Maran e i rossoblu. L'uomo partita Laxalt regala tre punti fondamentali ai genoani. I clivensi restano in difficoltà, con 22 punti in classifica

Secondo colpaccio esterno consecutivo del Genoa. Stavolta a regalare i tre punti è Laxalt, che colpisce con il mancino dal limite in pieno recupero. Quando tutti erano convinti e contenti dello 0-0. Il Chievo resta nei guai, ma si consola con le disgrazie altrui, in primis la sconfitta dell'Hellas. Certo, la banda Maran è sempre più avvilita. Aveva l'obbligo di muovere un po' la classifica trovandosi nel classico periodo negativo (due punti nelle ultime dieci partite, adesso) e quindi ha impostato una gara all'insegna del prima non prenderle, senza stare lì a considerare che giocava in casa (fra l'altro sabato ha un'altra occasione ospitando il Cagliari). Anche il Genoa, per la verità, si è subito mostrato felice di portare via dal Bentegodi un punticino, in modo da preparare in serenità la sfida di Marassi con l'Inter.

STERILITÀ — I tifosi di entrambe le squadre avrebbero gradito un po' di spettacolo. Invece la preoccupazione di restare imbattuti ha prodotto il nulla nelle due aree di rigore sino alle fiammate conclusive degli ospiti. Sia Maran che Ballardini hanno provato a trovare idee e soluzioni offensive in panchina. Lapadula ha sostituito Galabinov un attimo prima dell'intervallo, poi è comparso Pellissier al posto di un Inglese che sta ancora cercando di entrare in condizione. Un altro elemento importante, lontano da uno standard di forma competitivo, è Giaccherini, che si è alternato con Castro, convalescente. Nessuno di questi cambiamenti ha prodotto sussulti. 
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Ballardini: “Pandev? Ero così stupido che alla Lazio non lo convocavo nemmeno”

Promossi&Bocciati: Pandev perfetto, Laxalt da tre punti. Bentegodi espugnato


martedì 6 febbraio 2018

Lazio-Genoa 1-2: gol di Pandev, Parolo e Laxalt al 92'

Un errore di De Vrij propizia il gol dell'ex, rimedia Parolo ma nel recupero arriva la doccia fredda per Inzaghi

Flop fragoroso della Lazio che contro il Genoa rimedia la terza sconfitta casalinga e perde la chance per rafforzare il terzo posto. Decide sui titoli di coda un colpo di testa di Laxalt che poco prima si era visto annullare un gol per un mani da Maresca con l’aiuto della Var. La squadra di Ballardini, reduce da due sconfitte, si era portata in vantaggio con Pandev, subito agganciato dall’illusorio pareggio di Parolo. Che ha tenuto alte le speranze biancocelesti per i tre punti sino alla fine anche in una serata con varie ombre sul piano della prova collettiva. 

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Ballardini: “Non è la partita della svolta, la Serie A è tremenda”

La partita del tifoso Rossi: “No comment sul Var”


mercoledì 31 gennaio 2018

Daniel Bessa: un giocatore dinamico e tecnico per il centrocampo del Genoa

Tutte l caratteristiche del nuovo acquisto rossoblù

Daniele Bessa è il nuovo rinforzo per il Genoa di Ballardini. Centrocampista naturalizzato italiano classe ’93 dotato di buone doti tecniche e di una ottima capacità di inserimento in area palla al piede. Generalmente collocato in mezzo al campo, Bessa può ricoprire anche il ruolo di mezzala in una linea a tre oppure sulla trequarti a ridosso dell’attaccante. Nonostante sia abile nell’inserimento e nella ricerca dell’uno due non riesce a trovare il gol con regolarità. Protagonista della promozione in Serie A del Verona, in questa prima parte di stagione non ha espresso al meglio le sue qualità e nella Genova rossoblu potrebbe trovare l’ambiente ideale per la definitiva maturazione. 

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domenica 28 gennaio 2018

Genoa-Udinese 0-1: Behrami decisivo

La cura Oddo ha portato ai bianconeri 20 punti in dieci partite (ne aveva fatti 9 in dodici con Delneri). I rossoblù si scuotono nel finale con i bianconeri in dieci, ma non basta

Vince l’Udinese, contro un Genoa afflitto dal mal di gol. Ma il risultato finale è una vera beffa. Non che i padroni di casa giochino una gran partita, ma i friulani fanno davvero pochissimo, ottenendo il massimo dall’unica occasione creata nell’intero match. 
 
Uno squillo — Moduli speculari e grande equilibrio. Genoa e Udinese si fronteggiano con prudenza e i rossoblù riescono a pungere un po’ di più, solo grazie ad un Pandev piuttosto ispirato e bravo a rendere giocabili palloni complicati. Proprio su iniziativa del macedone arriva il primo pericolo per Bizzari, che al 3’ deve ribattere il tiro di Lapadula. Il portiere dei friulani deve poi uscire ancora su Lapadula, sempre lanciato da Pandev, al 34’. Il primo squillo dell’Udinese è letale: Behrami, al 16’ del secondo tempo, arriva per primo su una respinta corta della difesa e, da fuori area, azzecca il sinistro preciso e vincente. 
 
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Ballardini: “Il Genoa non meritava di perdere”

 

Promossi&Bocciati: Il Genoa cade al Ferraris. Spolli sufficiente, attacco e centrocampo apatici

 

sabato 27 gennaio 2018

Pellegri è del Monaco, affare da 31 milioni. Juve battuta nella trattativa

Genova - Il principino dal cuore rossoblù finisce nel Principato. Pietro Pellegri prepara la valigia e la destinazione è Monaco. Bruciata la Vecchia Signora con un’offerta complessiva da 31 milioni di euro (21 subito e 10 di bonus, più una percentuale sulla futura rivendita) Per lui ingaggio da un milione l’anno. La Juventus, in teoria, ha ancora questa mattina per ribattere, ma nessuno a Pegli ci conta davvero. L’enfant prodige del Genoa, recordman in serie A per esordio e gol più precoci, predestinato, andrà così a cercare il suo futuro via dalla sua Genova: non lontano, in realtà, ma Oltralpe. In Ligue 1 sognando sempre - come molto pronosticano per lui - di diventare un numero 1.

Il bambino prodigio di Pegli è riuscito a essere più veloce anche dei suoi sogni: a 17 anni ancora da compiere ha esordito in A con la maglia della squadra che ama, quella con cui è cresciuto; è riuscito a segnare con quella maglia; è riuscito a farlo sotto la Gradinata Nord. Pellegri e il Genoa, non una storia come le altre. Ma questo è un calcio che consuma velocemente anche le favole, soprattutto quelle immaginate dai tifosi che speravano di vederlo a lungo con la casacca del Grifone. E lo stesso attaccante, ricevuta la notizia della chiusura della trattativa fra i club, al di là dei denari e di quant’altro, si è lasciato andare a uno sfogo con gli amici più cari: «Non ci credo che devo lasciare il mio club; non ci credo che devo andar via dalla mia città. Non ci credo». Domani non sarà convocato.

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mercoledì 24 gennaio 2018

Chiellini e la ‘mossa alla Busquets’ che ha fatto infuriare i tifosi avversari [VIDEO]

Durante la sfida di campionato tra Juventus e Genoa, Giorgio Chiellini si è reso protagonista di un gesto che ha fatto infuriare i tifosi anti-juventini

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martedì 23 gennaio 2018

Juventus-Genoa 1-0: Douglas Costa firma il gol decisivo

Al 16' Mandzukic manda il gol il brasiliano, poi i bianconeri controllano la partita senza incantare. Il Napoli mantiene un punto di vantaggio

La Serie A è ripartita con la stessa trama: il Napoli vince, la Juventus gli tiene testa. Al successo risicato sull'Atalanta degli azzurri, la Signora risponde con lo stesso risultato in casa col Genoa: 1-0 grazie a Flash, alias Douglas Costa, che batte Perin e regala ai suoi tre punti preziosi per continuare a tallonare la squadra di Sarri. Decide ancora lui, Douglas Costa. Allegri lo ha preferito a Bernardeschi, con Mandzukic a sinistra e Higuain al centro a completare il tridente, e con Lichtsteiner (che alla fine l'ha spuntata su Barzagli e De Sciglio) a coprirgli le spalle. Il bunker del Genoa ha resistito appena un quarto d'ora. L'azione del vantaggio è partita dai piedi di Flash (questo è il soprannome di Douglas Costa), che al 16' ha rubato palla in scivolata a Bertolacci per consegnarla a Mandzukic. Cross del croato e tocco in rete (di destro) del numero undici bianconero. Prima c'era stata una punizione battuta da Pjanic (per fallo di Spolli su Higuain) e respinta da Perin. 

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Ballardini ha sfiancato la Juventus, ma è mancato il gioco in velocità

Promossi&Bocciati: Spolli solido, Omeonga il migliore. Attacco spento

lunedì 22 gennaio 2018

Genoa, ecco Callegari: la stellina del PSG pronto a ripetere il cammino di Coman

Il talento italo-francese sta per diventare un nuovo giocatore del Genoa

Diciannove anni fa a Clamart, una cittadina alle porte di Parigi, nasceva Lorenzo Callegari, figlio di italiani emigrati in Francia a cercare fortuna. Lorenzo cresce a due passi dalla capitale francese, “in casa -ha raccontato qualche tempo  fa alla Gazzetta papà Giuseppe- dovevamo sequestrargli il pallone per evitare che facesse danni, ma ne rifaceva subito altri con i calzini”. Cresciuto a baguette e pallone il giovane Lorenzo ha coltivato nel tempo il sogno di diventare calciatore, guidato dall’esempio del padre, ristoratore che gli ha insegnato il senso del sacrificio.

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