lunedì 23 maggio 2011

In 30mila al funerale della Samp

Dal silenzio di sette giorni fa, domenica da “triste y solitario final” con la Sampdoria in serie B, alla festa dentro e fuori lo stadio di ieri colorata di rossoblù. Due immagini fissano la giornata dei circa trentamila che hanno festeggiato la caduta dei blucerchiati. La prima. Le centinaia di magliette bianche con la scritta “Non succede, ma se succede... è successo. Ciao ciao rumente”. La seconda lo striscione ovviamente tinto di blucerchiato che ha accolto, in via Venti Settembre, la testa del lunghissimo corteo: “Una giornata di Baldoria”. Tutto, cori, sfottò e striscioni intonati alla lettera “B”.

In uno sventolio di bandiere a doppia faccia, rossa e blu, con la “b”. Come lo striscione “Belin, è successo”. Già nel pomeriggio, dentro il Ferraris, l’aperitivo dell’amaro calice del tifo sampdoriano. Nella Nord il “Ci viene un dubbio, quanti sarete a Gubbio”. Nella Sud le bare blucerchiate appese alle balaustre. La partita va via nel 3-0 del primo tempo. E dalla ripresa in poi è uno scalpitare per il fischio finale. Colori e suoni, la tensione della manciata di minuti prima della gara si annega nella “festa”. Un centinaio di tifosi del Cesena arrivati in auto e che avevano parcheggiato sulla “piastra” si erano trovati a passare dal Pontetto, ritrovo rossoblù prepartita. Tra i cesenati qualche “sherpa” della tifoseria blucerchiata. Poi in via Bobbio il fronteggiarsi dei due gruppi, vola qualche bottiglia, cori, insulti, il Reparto Mobile si schiera tra i due gruppi e tutto si risolve senza troppi scossoni.

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Genoa Cesena 3-2 Marassi: è qui la festa

Il Genoa chiude il campionato con una vittoria: 3-2 sul Cesena. Doppio gol di Floro Flores nel primo tempo. Poi Palacio. Nel st segna Bogdani su rigore e poi Jimenez. Bella prestazione del giovanissimo portiere Perin. Grande festa dei tifosi

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venerdì 20 maggio 2011

PREZIOSI/3: «No a Milito, vicinissimi a Pratto, Criscito resta, Boateng al 90% al Milan»

Martedì prossimo è il giorno in cui Boateng dovrebbe passare definitivamente dal Genoa al Milan. "Spero che questa telenovela finisca in fretta perchè francamente non credo sia un grandissimo problema - ha detto il numero uno del Grifone, Enrico Preziosi, lasciando via Rosellini - E' una situazione un po' complicata perchè è articolata su otto giocatori: speriamo di non litigare ma credo che l'amicizia fra le due società servirà a non litigare e avere posizioni concilianti. Se martedì la questione non si risolve - ha continuato Preziosi - vuol dire che ci sono problemi seri, ma se devo dare delle percentuali, al 90% si chiuderà martedì".

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***SORTEGGIO PRIMAVERA: IL GENOA PESCA LA LAZIO***

Il Genoa campione d'Italia Primavera ha pescato dall'urna di Montecatini la Lazio nei quarti di finale della fase conclusiva del campionato di categoria. La squadra di Ivan Juric e Sidio Corradi giocherà il 4 giugno: se dovessero battere i biancocelesti i Grifoncini affronteranno in semifinale la vincente di Roma-Milan. «Tutte e otto le squadre sono forti e alla fine usciranno i valori di quelle più forti» ha commentato ai microfoni di Sportitalia il dirigente del Genoa, Santo Bignone, a cui era stato chiesto un commento sull'avversario pescato dall'urna.
Ecco il tabellone completo
ROMA-MILAN
GENOA-LAZIO
ATALANTA-FIORENTINA
JUVENTUS-VARESE

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mercoledì 18 maggio 2011

Genoa, i tifosi fanno festa

Bare e “vedove” a lutto



Genova - Un funerale (calcistico) così non si è mai visto. Se ne parla, anzi se ne allude, nel comunicato ufficiale della TO, la Tifoseria Organizzata del Genoa, e la definizione non svela nulla. Si parla solo di «divertenti sorprese...». Con i puntini di sospensione, ma nulla più. La verità è un’altra, e il tam tam in città batte la notizia da tempo: i genoani stanno preparando le esequie sportive ai cugini. In grande stile: sedici o diciotto bare con sopra i nomi di tutti i titolari della Sampdoria e pure le riserve, insomma tutti quelli che hanno praticato con assiduità la prima squadra. Allenatore, anzi allenatori compresi. Ad accompagnare i feretri, altrettante vedove inconsolabili. Rigorosamente vestite a lutto, scelte fra le tifose genoane e, anche loro, ben disposte a far virare una retrocessione (dei cugini) in maliziosa goliardia. Il tutto, ovviamente e ritualmente, annunciato con manifesti funebri che riempiranno i muri di Genova.

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domenica 15 maggio 2011

Genoa: adios Boselli, arriva Ribas

Roma - Il Grifone cade a Roma, nella penultima giornata di un campionato che i rossoblù hanno fretta di archiviare. Il Grifone lavora, però, già per la prossima stagione. C’è in piedi il discorso del baby fenomeno Chera, con affare praticamente definito ma con alcuni aspetti relativi al tesseramento da valutare. È poi vicina la conclusione un’altra trattativa. Si tratta di un rinforzo che arriva dalla Francia, dalla Ligue 2, ma è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Sebastian Ribas, 23 anni, centravanti uruguaiano cresciuto nella Primavera dell’Inter e con qualche breve apparizione anche con la maglia dello Spezia.

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sabato 14 maggio 2011

Super Rocchi, poi Hernanes Champions: la Lazio ci spera

Finisce 4-2 col Genoa nell'anticipo della 37/a giornata. La squadra di Reja vince e torna al quarto posto per una notte. Apre Biava, pareggia Palacio. Nella ripresa i padroni di casa dilagano grazie a Rocchi ed alla doppietta di Hernanes. Il 4-2 lo firma Floro Flores 

MILANO, 14 maggio 2011 - Sul maggio laziale si accende una luce. L'interruttore lo schiaccia Tommaso Rocchi, al rientro da titolare dopo cinque mesi: in avvio di ripresa, sull'1-1 (prima gol di Biava, poi di Palacio) dopo un pessimo primo tempo: suo l'aggancio stupendo e poi il gol che spiana la strada verso la vittoria. Hernanes fa il resto, timbrando la doppietta (il primo di testa, il secondo di sinistro) che piega un bel Genoa nella prima metà della gara, ma con la testa al mare nella ripresa. Inutile il 4-2 di Floro Flores. Tre punti d'oro per la Lazio, che "guarda" ancora al quarto posto che vale il preliminare di Champions, e per una notte rimane solitaria in questa posizione. Tre punti che (dopo le sconfitte con Juventus e Udinese) trasformano il maggio di Reja e dei laziali in un maggio di speranza.
Biava anticipa Criscito e firma il momentaneo 1-0. Ansa
Biava anticipa Criscito e firma il momentaneo 1-0. Ansa
due gol e migliaia di fischi — Chiedetevi dove è stata la Lazio per quaranta minuti. Il vantaggio di Biava (al 7' colpo di testa direttamente da calcio d'angolo) coglie, forse, di sorpresa tutti: da Reja, che in panchina iniziava a preoccuparsi per l'atteggiamento "molle" dei suoi, alla difesa genoana (quanto meno ingenua nel lasciare campo libero all'incursione di Biava). Quello del difensore centrale laziale è un po' fuoco amico: il ricordo dell'esperienza in maglia rossoblù è ancora vivo, e dopo il vantaggio Biava decide di non festeggiare. Rispetto chiama rispetto. Vero, ma piuttosto i quaranta minuti successivi chiamano sonno e stupore. Sonno: perché la Lazio c'è in campo ma non si vede affatto. Legnosa, bloccata, addirittura ipnotizzata dopo che Palacio (al 12') pareggia i conti e punisce Muslera, non incolpevole dopo aver respinto corto su Boselli. Stupore: perché all'Olimpico il resto è niente, nulla, anzi noia. Nonostante che la Lazio sia a caccia di una vittoria per raggiungere il quarto posto. Reja è la maschera di un diavolo, ma non serve a nulla: in campo il Genoa gestisce, controlla, manovra. Insomma, fa tutto a piacimento senza trovare ostacoli. E addirittura viene da credere che il Genoa non voglia nemmeno infierire, perché se solo affondasse un po' il colpo troverebbe facilmente la via del gol. Il sipario di un primo tempo dell'assurdo si chiude tra i fischi dei tifosi della Lazio. Tanti, forti, incessanti: ma tutti meritati. Di questo passo altro che preliminari di Champions per la Lazio di Reja. 

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Le probabili formazioni di Lazio-Genoa

Appuntamento alle 18 per l'ultima gara dell'anno del pre anticipo. Ci penseranno Lazio e Genoa a salutare l'orario aperitivo, entrambe decise a non sottovalutare la sfida: i biancocelesti hanno solo 180 minuti per continuare ad inseguire la Champions, mentre il Grifone arriva galvanizzato dalla vittoria del derby. Queste le probabili formazioni:
LAZIO (4-2-3-1): Muslera, Lichsteiner, Biava, Stendardo, Garrido, Ledesma, Matuzalem, Mauri, Hernanes, Sculli, Zarate. All. Reja
GENOA (4-4-2): Eduardo, Rafinha, Dainelli, Moretti, Criscito, Rossi, Milanetto, Kukca, Antonelli, Palacio, Boselli. All. Ballardini


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mercoledì 11 maggio 2011

«Un Rolex per dieci gol»: Floro Flores si gode il premio

Genova - Dieci gol valgono un Rolex. È la promessa che fece Paolo Palermo ad Antonio Floro Flores ancora ragazzino. Ragazzino di belle speranze, con un talento messo in mostra nelle strade del popolare rione Traiano di Napoli. Era il 1996, Floro Flores aveva 13 anni e Palermo era l’amico, il “fratello maggiore” che lo accompagnava nei primi passi della carriera da calciatore. «Era incuriosito dall’orologio che portavo al polso, così gli proposi una scommessa: quando raggiungerai i 10 gol nella stessa stagione in serie A te ne regalerò uno», racconta Palermo, che di Floro Flores è poi diventato il procuratore. «Dopo il gol nel derby si è ricordato di quella promessa, anche se è passato tanto tempo. Per me è stato un piacere onorare il debito». Quella che Floro Flores sta vivendo è una stagione indimenticabile: prima la nascita del terzogenito, Armando, ora il record di gol in serie A. Eh sì, perché nei precedenti quattro campionati, giocati con l’Udinese, era arrivato a quota 9, senza mai riuscire ad andare in doppia cifra. Stavolta invece il traguardo è stato centrato, grazie soprattutto all’entusiasmo ritrovato dopo il passaggio al Genoa a gennaio: 3 reti nei primi 6 mesi in Friuli, 7 con la maglia rossoblù. E la prospettiva di rendere il bottino ancora più interessante con le ultime due partite a disposizione. Il suo futuro in rossoblù è ancora tutto da scrivere: Genoa e Udinese cercano un accordo, se ne riparlerà prima di fine campionato. 

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martedì 10 maggio 2011

La tifoseria organizzata del Genoa scrive ai calciatori e a Luca Bizzarri

Genova - La tifoseria organizzata del Genoa ha voluto rispondere dopo quanto accaduto con i giocatori attraverso un comunicato in cui rispondono anche a Luca Bizzarri.

Il testo del comunicato:

«E’ quasi paradossale che si debbano scrivere queste righe dopo aver vinto un derby di portata storica, ma c’è d’obbligo manifestare il nostro punto di vista in merito a questa partita. Ci dispiace che i giocatori, specialmente quelli più vecchi, non abbiano capito quanta rabbia e amore ci fossero nei nostri cori anche se immaginiamo che non debba essere stato facile per loro con tutta la pressione e l’ansia agonistica del momento, ma loro se ne andranno prima o poi....

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lunedì 9 maggio 2011

Genoa - Sampdoria 2-1

Sintesi video

Ballardini: siamo persone perbene. Preziosi “sgrida” i tifosi

Genova - Davide Ballardini parla a SkySport a fine gara: «Non è stata una bella partita - dice - ma i nostri ragazzi hanno dimostrato di essere delle persone perbene. Tutte quelle voci ci hanno reso nervosi e contratti. Quando si cerca di fare il proprio mestiere al meglio tutte queste cose che sono successe a persone perbene e oneste, un po’ condizionano».
Tra le voci si parlava anche di un pari per non farsi male. «Sì, la partita non è stata bella e mi spiace per il pubblico, ma non era facile visto quello che c’era in palio e per quello che si è detto. Il risultato ci soddisfa, sappiamo di poter far meglio nel gioco». Costacurta chiede: il portiere è un problema? «No», risponde laconico Ballardini. Poi aggiunge: «Nelle ultime 10-12 partite è stato straordinario. Forse di sera qualche problema può esserci per tutti. Ma quando si ha a che fare con uomini così, si perdona tutto».

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Promossi e bocciati/Boselli "el hombre del partido", Eduardo incerto

GENOA
Eduardo 5.5: rovina tutto con il pasticcio fatto nel gol della Samp. Nel secondo tempo anche qualche incertezza di troppo
Mesto 6: bene in fase difensiva, si spinge poco in avanti per marcare Mannini. Si fa espellere alla fine
Kaladze 6.5: sempre il puntio di riferimento della difesa
Dainelli 5.5: cala nel secondo tempo come quasi tutta la squadra.
Criscito 6.5: è l'unico a spingere sulla fascia fino allì'entrata di Antonelli
Rafinha 5: inconcludente e poco lucido. Nel primo tempo in un'azione di contropiede si ferma e tenta la soluzione da fuori area da dimenticare (27° St Antonelli 6: porta vivacità sulla fascia anche se non sempre con costrutto)
Milanetto 6: nel primo tempo le sue geometrie illuminano la squadra. Nella ripresa ha poca benzina
Kucka 6.5: il solito "tritatutto" a centrocampo (47° St Konko ng)
Palacio 6: anche per lui partita "double face". Nel primo tempo crea grossi fastidi agli avversari, ma nella ripresa cala
Floro Flores 6.5: per lui un gol e una prestazione che può valere la riconferma (36° ST Boselli 6.5: "el hombre del partido". Gioca scampoli di partita ma riesce a segnare. Stavolta ha realizzato un gol pesantissimo)
All. Ballardini 6.5: la fortuna aiuta gli audaci e lo ha finalmente capito. Fa entrare Boselli e conquista la seconda vittoria nel derby
SAMPDORIA
Da Costa 6: incolpevole sui due gol, per il resto sempre attento
Zauri 6: svolge bene il suo compito
Volta 5.5: ha diverse responsabilità sul primo gol de Genoa
Lucchini 6: riesce a frenare Palacio soprattutto nella ripresa
Zigler 5: poco lucido, soprattutto in fase offensiva
Mannini 5.5: per lui qualche raro buon spunto
Palombo 6.5: è il gladiatore del centrocampo blucerchiato. Corre , lotta e soffre: è l'ultimo ad arrendersi
Tissone 5: nervoso, falloso, non riesce ad essere utile alla causa doriana. (23° St Poli 6: riesce a contribuire a cambiare faccia alla squadra)
Lazcko 5: praticamente inconsistente. (11° ST Guberti 6.5: cambia ritmo e marcia al Doria. Resta un mistero perché Cavasin non lo abbia schierato dal primo minuto)
Pozzi 5.5: anche lui si è lasciato prendere dal nervosismo del derby. (36° ST Maccarone ng)
Biabiany 5: una piuma nell'attacco della Samp
All. Cavasin 5.5: non mette Guberti dall'inizio e fa soffrire molto la squadra
ARBITRO
Tagliavento 5: è quasi un disastro. Scontenta tutti lasciando correre falli su falli da una parte e dall'altra

Marco Liguori

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domenica 8 maggio 2011

Genoa spietato allo scadere Boselli spinge giù la Samp

Partita brutta e nervosa, con i rossoblù che vanno in vantaggio meritatamente a fine primo tempo con Floro Flores. Nella ripresa è un'altra Samp, e il pari arriva su una papera di Eduardo: segna Pozzi. Recupero fatale: pur in 10, i genoani passano di nuovo con un gran gol dell'argentino. Ora i blucerchiati sono a -2 dal quart'ultimo posto, salvezza difficile

 

La gioia di Antonio Floro Flores. Ansa
La gioia di Antonio Floro Flores. Ansa
GENOVA, 8 maggio 2011 - Difficile trovare in Italia un derby più derby di quello di Genova. Nel senso di partita nervosa, spigolosa, spesso inevitabilmente brutta ma carica di un agonismo esasperato. E che va vinta comunque, anche in dieci, anche contro un avversario che rischia, ora anche seriamente, la retrocessione: è quello che ha fatto il Genoa contro la Samp.
tensioni — Da un lato (quello Samp) la motivazione fortissima di restare in serie A, dall'altro (quello Genoa) la determinazione a non subire, appunto, la veemenza dei cosiddetti cugini: un derby è sempre un derby, e guai a sfigurare. Non è un caso se da subito il nervosismo scorre copioso, e il primo giallo si alza dopo soli 7 minuti davanti a uno degli uomini più navigati (a dispetto della giovane età), cioè Mimmo Criscito. Ma scorre anche l'agonismo, con frequenti capovolgimenti di fronte, e le occasioni non mancano soprattutto verso la porta blucerchiata: Palacio e Floro Flores creano a più riprese apprensione da quella parte, mentre sul fronte opposto sono Mannini e Palombo a inventare i pericoli più grossi, rispettivamente di testa dal limite e di destro dalla lunga distanze. Il lavoro più pesante, tuttavia, spetta all'arbitro Tagliavento, costretto a spezzare continuamente una partita avvincente ma non bella: poi il gol messo a segno nel finale di tempo da Floro Flores, che si tuffa di testa su un corner da destra "spizzato" da Palacio e non dà scampo a Da Costa.

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Le probabili formazioni di Genoa-Sampdoria

Queste sono le probabili formazioni di Genoa-Sampdoria che si inizia alle ore 20.45 allo stadio Luigi Ferraris. Ballardini riesce finalmente ad avere l'organico al completo: Rossi sicuramente giocherà dal primo minuto, ma se non dovesse farcela è pronto Antonelli.
GENOA (4-4-2): Eduardo, Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito; Rafinha, Milanetto, Kucka, Rossi; Palacio, Floro Flores. Allenatore: Davide Ballardini. Riserve: Scarpi, Antonelli, Destro, Konko, Moretti, Veloso, Paloschi.
SAMPDORIA (4-4-2): Da Costa, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Zigler; Mannini, Palombo, Tissone, Lazcko; Biabiany, Pozzi. Allenatore: Alberto Cavasin. Riserve: Curci, Macheda, Volta, Dessena, Maccarone, Poli, Guberti.
Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Copelli e Rossomando. Quarto uomo: Gava

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mercoledì 4 maggio 2011

***NESSUN ANTICIPO: IL DERBY SI GIOCHERA' ALLE 20,45***

Al termine del vertice in Prefettura tra le varie autorità coinvolte nella gestione dell'ordine pubblico, è stato deciso di confermare l'orario delle 20.45 per il derby Genoa-Sampdoria di domenica prossima. Il tutto perchè non sussistono elementi di particolare preoccupazione legate alla sicurezza. In vista della stracittadina domani invece incontro tecnico in Questura per il GOS, gruppo operativo sicurezza, in cui si discuterà delle misure operative per lo stadio e le aree limitrofe.

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PREZIOSI: «Kucka e Palacio sono incedibili»

"Il derby sarà una partita vera". A dirlo è il presidente del Genoa Enrico Preziosi ai microfoni di Radio Radio. Il patron rossoblù ha poi aggiunto: "Abbiamo già fatto il nostro dovere, lo faremo anche domenica. Se qualcuno pensa il contrario è una sciocchezza. Abbiamo giocato per fare risultato contro Brescia e Lecce, due rivali dirette della Samp, e così sarà anche nella stracittadina".
Preziosi ha parlato anche di tifosi: "Non c'è bisogno di un richiamo alla sportività: abbiamo un pubblico estremamente civile. Per il resto, posso assicurare che non ci saranno strette di mano o incontri prima della partita ma soltanto in campo". E sul tecnico: "Ballardini Ha fatto un ottimo lavoro e senza il suo arrivo forse avremmo rischiato parecchio. Se siamo riusciti a portare a casa le penne è anche merito suo".
Il presidente ha infine fatto il punto sul mercato in uscita: "Boateng? Chiariremo il discorso non appena Galliani inizierà ad esultare per il campionato che vincerà. Kucka e Palacio alla Roma? Non mi risulta nessuna richiesta dal club capitolino. Comunque considero questi due giocatori incedibili".

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martedì 3 maggio 2011

Genoa e Malesani, pronto un “biennale”

Genova - Il futuro dopo il derby, come da annunci di Enrico Preziosi. Il futuro in accelerata, come da proposta di un contratto biennale ad Alberto Malesani, tecnico quasi ex del Bologna. È nuovamente il veronese in pole per la panchina rossoblù, nel giorno in cui Maurizio Zamparini (ri)rompe con Delio Rossi, il quale è anche in lizza con Gian Piero Gasperini per la guida del Napoli, nel caso sempre più probabile di addio di Walter Mazzarri. E nel giorno in cui il direttore sportivo rossoblù Stefano Capozucca si concede giornata romana, che non è di vacanza. Ieri sera era all’Olimpico di Roma, per assistere a Lazio-Juventus, mentre a pranzo il dirigente del Genoa era con Walter Sabatini, per il 56esimo compleanno del collega, ex Palermo e ormai prossimo romanista. Qualche chiacchiera di mercato? Come no. Anche perché nella capitale c’è stato pure un incontro con Alessandro Lucci, procuratore di Rodrigo Taddei e Mirko Vucinic. Non loro sul taccuino, però, semmai l’altro assistito brasiliano, Julio Sergio, portiere che potrebbe sostituire Eduardo in caso di separazione estiva o affiancarlo nella prossima stagione, nell’eventualità sempre più probabile che il portoghese sia confermato, con il crescendo di prestazioni recente. E non è finita qui, tanto con l’agente quanto con il futuro dirigente della Roma “americana”. Allo studio un’operazione che ricorda quella con cui il Grifone ha acquisito la metà di alcuni talenti del Milan, in questi giorni coinvolti nella querelle col Diavolo relativa a Kevin-Prince Boateng: Nnamdi Oduamadi, Rodney Strasser, Giacomo Beretta, Gianmarco Zigoni. Con la Lupa, che segue Mimmo Criscito e Juraj Kucka, Capozucca si è mosso per Alessandro Crescenzi, Marco D’Alessandro e Andrea Bertolacci.

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domenica 1 maggio 2011

Napoli 1 - Genoa 0 Traditi dalle assenze

Rossoblù sempre in partita sotto l’acqua del San Paolo e solo una prodezza di Hamsik sblocca il risultato nel finale. Spettacolo per il gemellaggio tra le tifoserie

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Hamsik-gol, Napoli in orbita. La Champions si avvicina

IL PAGELLONE - Floro Flores il migliore nel grigiore generale

NAPOLI
De Sanctis 6: poco impegnato, non si fa sorprendere sui pochi tiri degli attaccanti genoani
Campagnaro 6: senza grandi problemi (45° ST Santacroce ng)
Cannavaro 7: è il preciso direttore d'orchestra della difesa azzurra
Aronica 5: è spesso in difficoltà contro Konko e Mesto
Maggio 5.5: non brilla come al solito, Criscito lo ferma spesso
Gargano 6: tanta buona volonta anche se spesso è poco preciso
Pazienza 6: il solito frangiflutti (22° St Yebda 5.5: poco incisivo)
Dossena 6: molti cross da sinistra, mette in difficoltà la retroguardia genoana
Hamsik 6: fino al gol era un pesce fuor d'acqua sotto la pioggia del San Paolo, poi segna il punto della vittoria
Lavezzi 6: molto movimento, ma non molto costrutto
Cavani 6: tenta più volte la via del gol ma con poca fortuna
GENOA
Eduardo 6: due buone parate, un paio di uscite imprecise. Sempre attento
Mesto 5.5: poco efficace soprattutto in fase difensiva, si fa sostituire per la colpo casuale ricevuto in testa (28° ST Polenta 6: svolge i compiti difensivi con buona autorevolezza)
Moretti 6: convincente nel marcare Cavani e gli altri avversari che giungono nella sua zona
Kaladze 5.5: è stato disattento in diverse occasioni e meno lucido delle altre gare
Criscito 6: buona gara la sua, sciupata dall'errore in occasione del gol di Hamsik
Rafinha 5: assente per gran parte della partita
Konko 6: ha svolto bene il suo ruolo di vice-Milanetto (20° ST Destro 5: poco efficace)
Kucka 6: riesce spesso a prevalere sugli avversari a centrocampo
Antonelli 5.5: discreto primo tempo, cala molto nella ripresa
Paloschi 5: impreciso ed evanescente (35° ST Jelenic ng)
Floro Flores 6.5: si è mosso molto, ha tentato alcune volte la via del gol per dare un dispiacere alla squadra della sua città e ha spesso tenuto il pallone per far rifiatare i compagni

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