sabato 30 aprile 2011

Le probabili formazioni di Napoli-Genoa

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
Riserve: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Zuniga,  Yebda, Mascara, Lucarelli. All. Mazzarri
Indisponibili: nessuno
Squalificati: nessuno
Diffidati: Santacroce, Yebda
GENOA (4-4-2): Eduardo; Chico, Moretti, Kaladze, Criscito; Mesto, Konko, Kucka, Antonelli; Paloschi, Floro Flores.
Riserve: Scarpi, Rafinha, Jelenic, Polenta, Doninelli, Destro, Boselli. All. Ballardini.
Indisponibili: Veloso, Rossi
Squalificati: Milanetto, Dainelli, Palacio
Diffidati: Destro.
ARBITRO:
Gabriele GAVA di Conegliano Veneto. Assistenti: Altomare e Ayroldi. Quarto uomo: Gallione

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venerdì 29 aprile 2011

Botta e risposta tra Mazzarri e Ballardini

Ultima rifinitura in mattinata per il Genoa, partito nel pomeriggio con un volo charter alla volta di Napoli per la sfida di domani sera. Venti i giocatori convocati da Ballardini, che, oltre agli squalificati Dainelli, Palacio e Milanetto, deve fare a meno degli infortunati Rossi e Veloso e si ritrova Rafinha e Chico non al meglio e in forte dubbio. Pronto Jelenic.
«Rafinha è sotto farmaci per l’influenza, partirà con noi ma valuteremo poi domani, comunque è pronto Jelenic - ha spiegato il tecnico alla vigilia della gara con i partenopei -. Non credo comunque che cambierò modulo per le assenze, affronteremo un Napoli caricatissimo che arriva da due gare non positive e che vorrà sicuramente fare bene. Dopo una grande stagione una flessione ci può stare, ma hanno sempre recuperato».

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mercoledì 27 aprile 2011

L’Inter cede Milito, il Genoa va all’assalto

Milano - Non ha ancora saputo camuffarsi truffaldinamente da medico, avvocato o pilota d’aereo, ma Diego Milito di difese ne ha rapinate parecchie, nel Genoa e nella scorsa stagione all’Inter, quella del segno sempre e del vinco tutto. Attaccante imprendibile, come non è invece riuscito a essere in questa annata. E così i nerazzurri pensano concretamente di fare a meno del Principe, sogno non nascosto di Enrico Preziosi, il presidente che non ama i cavalli di ritorno ma amerebbe l’eccezione Milito.

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Palombo verso il derby: Genoa, complimenti e grazie

Il capitano blucerchiato si prepara alla partitissima: «Loro si stanno comportando da professionisti, ora tocca a noi»

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sabato 23 aprile 2011

Floro Flores e Palacio, forza 4 Il Lecce affonda e trema

Due doppiette degli attaccanti rossoblu regalano la vittoria al Genoa. Ai pugliesi non basta l'altra doppietta di Di Michele: sprofondano al terz'ultimo posto

 

GENOVA, 23 aprile 2011 - Il "Preziosi furioso" aveva ammonito i suoi: nessun calo di tensione. Così il Lecce, che sperava di trovarsi di fronte un Genoa arrendevole, ha dovuto ricredersi. Floro Flores e Palacio hanno preso alla lettera gli input del presidente e si sono regalati un sabato alle giostre: due doppiette per loro che neutralizzano quella di un pur ottimo Di Michele. Il Lecce, fin quando in partita, ha mostrato personalità e qualità, ma al momento dello svantaggio è praticamente crollato, più sul piano mentale che su quello fisico. A De Canio il compito di fare da psicologo perché questa sconfitta, che relega la sua squadra al terz'ultimo posto, non pesi troppo nella testa dei suoi ragazzi. Ironia della sorte, con questa vittoria il Genoa ha "salvato" i cugini, consentendo loro di affiancare proprio i pugliesi in classifica.
gioco delle quattro k — Ballardini deve fare a meno di capitan Rossi, fermato alla vigilia da un problema muscolare: al suo posto avanza in banda Antonelli, coperto dietro da Criscito; attacco Floro Flores-Palacio per scardinare la nutrita difesa del Lecce. De Canio, infatti, schiera la retroguardia a tre e il centrocampo a cinque, lasciando ai pestiferi Jeda e Di Michele il compito di scombinare i piani del Genoa.

 

Genoa 4 Lecce 2

Tre doppiette: Floro Flores, Palacio e Di Michele ed è 4-2 tra Genoa e Lecce. Antonelli:3 punti d’oro.

LE PAGELLE DELL’AGENZIA ANSA
GENOA (4-4-2): Eduardo 6.5, Mesto 6, Dainelli 6, Kaladze 6.5, Criscito 6.5 (28’ st Moretti sv), Rafinha 6, Milanetto 6, Konko 6 (19’ st Kucka sv), Antonelli 6.5, Floro Flores 7 (24’ st Boselli sv) , Palacio 7 (73 Scarpi, 29 Jelenic, 43 Paloschi, 22 Destro). All. Ballardini 7

LECCE (3-4-1-2): Rosati 6.5, Tomovic 5, Fabiano 5, Donati 5 (19’ st Piatti 6.5), Munari 6, Giacomazzi 6.5 (26’ st Coppola sv), Vives 5.5, Mesbah 6, Olivera 6, Di Michele 7, Jeda 5 (9’ st Corvia 5.5). (81 Benassi, 23 Chevanton, 28 Brivio, 33 Rispoli) All. De Canio 5.5
Arbitro: Russo di Nola 6


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Le probabili formazioni di Genoa-Lecce

Queste sono le probabili formazioni di Genoa-Lecce in programma alle ore 15.00 allo stadio Luigi Ferraris. Pianetagenoa1893.net trasmetterà la diretta testuale a partire dalle 14.30
GENOA: Edoardo, Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito, Rafinha, Milanetto, Kucka, Antonelli, Palacio, Floro Flores. All. Ballardini. Riserve: Scarpi, Paloschi, Boselli, Destro, Moretti, Jelenic, Konko.
LECCE: Rosati, Tomovic, Giacomazzi, Fabiano, Muntari, Vives, Olivera, Brivio, Piatti, Mesbah, Di Michele. All. De Canio. Riserve: Benassi, Chevanton, Gustavo, Grossmuller, Coppola, Corvia, Jeda
ARBITRO: Russo di Nola. Assistenti: Passeri di Gubbio e Dobosz di Roma. Quarto uomo:  Baracani di Firenze

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venerdì 22 aprile 2011

Genoa, gli imprescindibili

Genova - Va bene, molti s’incupiscono ad ascoltare Michele Zarrillo e i genoani per la prossima stagione non vogliono incupirsi più. A partire da Enrico Preziosi: «Questa è un’annata da far finire al più presto, ma nelle cinque giornate che restano puntiamo ancora alla parte sinistra della classifica e programmiamo con tranquillità il futuro».
Ecco, tanto per le cinque che restano quanto per il futuro, sono imprescindibili l’elefante e la farfalla. Con Zarrillo finisce qui, soltanto il titolo della canzone serve, perché l’elefante non è goffo e la farfalla non sempre vola via come nel testo. Anzi, affinché il Genoa viva il nuovo campionato in crescita, bisogna che rimangano, resistendo a tutte le proposte che arriveranno (qualcuna già c’è).

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lunedì 18 aprile 2011

IL PAGELLONE - Palacio superstar, Eduardo sicurezza, Rafinha efficace

volte
© foto di Giacomo Morini
GENOA
Eduardo 7.5: è come il vino, più passa il tempo più diventa un Porto eccellente. Toglie tre tiri velenosi del Brescia dalla porta in modo stupefacente
Mesto 6.5: molto attivo in fase offensiva soprattutto nel primo tempo, con diversi cross precisi da destra. Nella ripresa pensa soprattutto a rafforzare il settore arretrato
Kaladze 7: non sbaglia un intervento, è il leader della difesa rossoblù
Dainelli 6: ancora non si è ripreso dalle ultime prestazioni opache. Anche oggi non ha brillato anche se ha fatto bene il “compitino” assegnatogli
Criscito 6.5: dopo la squalifica è tornato molto pimpante
Rafinha 7: nella prima frazione sembrava un passerotto sperduto. Nella ripresa, complica forse anche il cambio di posizione a centrocampo, è diventato un leone e ha aperto la strada per la vittoria
Milanetto 6.5: ha dimostrato di aver superato i guai muscolari e ha orchestrato bene a squadra. (42° ST Konko n.g.)
Kucka 6: non era in perfetta forma, ma ha onorato l’impegno con una prestazione sufficiente (6° ST Antonelli 7: scatenato e irrefrenabile, l’uomo in più del Genoa nella ripresa. Ha cercato e segnato un gol strameritato)
Rossi 6: primo tempo sottotono con gli avversari che fiondavano indisturbati sulla fascia. Nella ripresa tanto impegno e concretezza
Palacio 7.5: “el hombre del partido”. Corre, salta i difensori come birilli, serve palloni invitanti per i compagni. Prestazione da incorniciare.
Floro Flores 6: tanto impegno, ma con qualche occasione sprecata nel primo tempo. Avrà tempo per rifarsi ed essere più preciso. (39° ST Paloschi n.g.)

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domenica 17 aprile 2011

Il Genoa blinda la serie A Il Brescia sempre più giù

I rossoblù vincono 3-0 e allontanano la squadra di Iachini dalla salvezza. Nella ripresa i gol di Rafinha, l'autorete di Accardi e il sigillo di Antonelli tutti in gol grazie agli assist di Palacio

GENOVA, 17 aprile 2011 - Il Genoa batte in crescendo il Brescia 3-0 e a 42 punti si candida per una nuova stagione in serie A. Precipita invece la formazione di Iachini, trafitta nella ripresa dai gol di Rafinha, dall'autorete di Accardi e dalla rete di Antonelli, in tutti i tre casi grazie agli assist di Palacio. Una vittoria maturata con estrema pazienza, dopo avere subito il pressing del lombardi che non mollano mai e che devono fare i conti con un Eduardo mai visto.
Rodrigo Palacio mattatore a Marassi. LaPresse
Rodrigo Palacio mattatore a Marassi. LaPresse
frenesia — Per nulla soddisfatto delle ultime prestazioni, Ballardini ritiene opportuno conferire più autorità a centrocampo e schiera il predestinato Rafinha al posto di Konko come esterno destro. Per il resto nulla di nuovo, mentre Iachini senza lo squalificato Eder affianca Diamanti a Caracciolo. Il tema di Marassi è noto: i rossoblù lottano per la vittoria-serenità, il Brescia invece per tentare il colpo e conquistare una miracolosa salvezza. La partenza della formazione lombarda è fin troppo chiara: pressing costante e ben organizzato, mentre il Genoa arranca sorpreso. I liguri riescono comunque a fatica a ricucire gli strappi, senza però riuscire mai a spaventare la difesa ospite. Ma in entrambi i casi c'è troppa frenesia e poca lucidità negli ultimi venti metri. Atteggiamento che penalizza lo spettacolo e regala poche emozioni, anche se le contendenti attaccano a viso aperto senza inutili tatticismi. Le uniche occasioni, a dire il vero, sono casuali, come la palla che va a sbattere sulla coscia di Floro Flores e sfiora la traversa, oppure le carambole davanti e Eduardo.
Festa dopo il gol di Rafinha. LaPresse
Festa dopo il gol di Rafinha. LaPresse
super palacio — La partenza della ripresa e i primi minuti non cambiano lo stato delle cose. Il ritmo è indiavolato, ma la testa è sgombra da idee. Così Ballardini e Iachini fanno la prima mossa: nel Genoa Antonelli per Kucka, nel Brescia Lanzafame per Kone. Tra i rossoblù Rafinha si sposta al centro della linea mediana, mentre Palacio arretra rispetto a Floro Flores. Mosse azzeccate, perché il Genoa trova equilibrio, sfruttando anche una certa stanchezza del Brescia. Momento che coincide con il gol rossoblù. E' il 14' quando Palacio si scatena in fuorigioco. Rafinha lo accompagna e raccoglie l'assist da trasformare in gol. Il Brescia reagisce subito, ma tra la punizione di Diamanti e il pareggio ci si mette di mezzo Eduardo che toglie letteralmente la palla dal sette. Iachini inserisce anche Berardi per Accardi. Cambio fatale, perché il neo entrato al 25' permette al Genoa di raddoppiare con la più classica delle autoreti: palla deviata in rete sul cross dalla sinistra di Palacio. Ma non molla il Brescia che ingaggia un duello con Eduardo, ma il portoghese manda a quel paese i suoi detrattori almeno con tre interventi decisivi. La ciliegina sulla torta è di Antonelli che in pieno recupero raccoglie di destro l'assist di super Palacio per poi insaccare con un piattone sinistro. Giù il sipario!

Gaetano De Stefano

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PREZIOSI: «Buona gara dei miei ragazzi, adesso voglio tre vittorie nelle gare in casa»

«Sei anni fa Iachini mi ha fatto un torto e ora non lo saluto più. Non esiste più per me». Il presidente Enrico Preziosi taglia corto così il discorso sull'allenatore rossoblù alla precisa domanda posta da Radio Nostalgia. Il numero uno del Genoa è molto «Contento per l'impegno profuso dai ragazzi. Il Brescia ha giocato bene, ma il Genoa è uscito alla distanza con maggior tasso tecnico».  Adesso, sottolinea Preziosi, «bisogna fare nove punti nelle prossime 3 gare in casa e arrivare a 51 punti, così abbiamo un miglior piazzamento e maggiori introiti economici». Riguardo ai possibili movimenti di mercato, il presidente ha detto che «ci potrà essere qualche acquisto per il centrocampo» mentre in difesa «potrebbe essere preso qualcuno che cresca con Kaladze e Dainelli». Riguaro a Boselli «deciderà Ballardini».

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Genoa spettacolo, batte il Brescia 3 a 0

Vittoria del Grifone sui lombardi che vedono sempre più lontana la salvezza. Gol di Rafinha al 14’ del primo tempo. Genoa aggressivo nel secondo tempo che chiude il match con l’autorete di Berardi al 26’ e il gol di Antonelli al 49’. Ottime prestazioni di Palacio ed Eduardo. 

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Le probabili formazioni di Genoa-Brescia

Queste sono le probabili formazioni di Genoa-Brescia in programma alle ore 15.00 allo stadio Luigi Ferraris. Pianetagenoa1893.net trasmetterà la diretta testuale a partire dalle ore 14.30
GENOA (4-4-2): Eduardo, Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito, Konko, Milanetto, Kucka, Rossi, Palacio, Floro Flores. All. Ballardini. Riserve: Scarpi, Chico, Moretti, Rafinha, Antonelli, Boselli, Paloschi.
BRESCIA (3-5-2): Arcarci, Zebina, Bega, Zoboli, Zambelli, Kone, Zanetti, Hetemaj, Accardi, Diamanti, Caracciolo. All. Iachini. Riserve: Leali, Berardi, Mareco, Vass, Baiocco, Lanzafame, Jonathas.
Arbitro: Christian Brighi di Cesena. Assistenti: Fabio Galloni di Lodi e Marco Barbirati di Ferrara. Quarto uomo: Andrea Corletto di Castelfranco Veneto.

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venerdì 15 aprile 2011

LA STAMPA SAVONA- Delio Rossi più El Shaarawi?

Secondo l'edizione savonese de La Stampa l'accoppiata Delio Rossi (per la panchina) ed El Shaarawi potrebbe essere una dei cardini della prossima stagione del Genoa.

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giovedì 14 aprile 2011

Mesto recupera, Milanetto ancora no

Allenamento mattutino a porte chiuse per la squadra rossoblù: ha recuperato Mesto, out ieri per la gastroenterite. Per il resto nessuna novità: sempre out Milanetto, Kucka e Destro continuano il lavoro differenziato.
Domani, alle 18, amichevole a Cremona contro la Cremonese: 22 i convocati da Ballardini, assente Paloschi impegnato con l’Under 21, Eduardo resta a lavorare a Pegli

PORTIERI: Perin, Scarpi
DIFENSORI: Carlini, Chico, Dainelli, Kaladze, Mesto, Moretti, Polenta
CENTROCAMPISTI: Antonelli, Criscito, Doninelli, Konko, Rafinha, Rossi, Sturaro
ATTACCANTI: Boselli, Floro Flores, Jankovic, Jelenic, Palacio, Rodriguez.

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mercoledì 13 aprile 2011

Primavera, vola il Genoa battuta la Sampdoria

Genova - Arrivato con ottime referenze dal campionato mondiale under 20 qualche mese fa, Federico Rodriguez, che 20 anni li ha appena compiuti, è ormai perfettamente integrato nella Primavera del Genoa e forse spera di far presto qualche apparizioni in prima squadra. Decisiva la sua doppietta per consentire alla squadra di Corradi e Juric di battere anche il Sassuolo, conquistando sul campo di Lavagna la nona vittoria consecutiva.
Risultato finale 3-1, con una rete per tempo di Rodriguez e, a chiudere, il gol di Piras.
Il Genoa resta così nettamente al comando della classifica e attende con serenità la final-eight di giugno.

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lunedì 11 aprile 2011

(S)visti da lontano - La sconfitta di Torino? Cose da Genoa

Cose da Genoa. Lo sappiamo, ci siamo abituati. Non so se voi siete anche rassegnati. Io non ancora. E sbaglio. Sbaglio perché mi va sempre di traverso la giornata. O, come ieri il pranzo.
Assistere a certe partite è inutile. Il finale, ahinoi, è sempre scontato.
C’è in giro una squadra da rilanciare? Nessun problema. Incontrerà il Grifone e si rilancerà. Non vinciamo mai su certi campi. A prescindere dalla condizione e dalla qualità momentanea dell’avversario. Firenze, Milano, Roma, Juventus per intenderci. Trasferte, per noi, impossibili. Inutile illudersi cullando l’idea di un risultato positivo. La sconfitta è quasi matematica. Quasi perché per la statistica è infallibile: ogni 40 anni, circa, riusciamo a vincere.
E’ il Genoa. Sono cose da Genoa.

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Vita da ex: autogol, gol, veleni

Torino - «Nessuna rivincita, voglio solo far bene con la maglia della Juventus», assicura Luca Toni. Eppure il gol dell’ex centravanti ha il dolce sapore della vendetta, tre mesi dopo il suo addio al Genoa. Perché condanna il Grifone a un’altra sconfitta, la seconda consecutiva, e lo rimanda a casa senza un punto dopo essere andato per due volte in vantaggio. Tre a due in rimonta, un gol, quello di Toni, che allontana dalla Juve le nubi nerissime della contestazione e regala ai bianconeri l’illusione di poter ancora coltivare il sogno europeo. “Toni e furmini”, Toni cannoniere come ai tempi della Fiorentina, del Palermo, del Bayern. Toni di nuovo bomber, dopo tanta panchina. In questi mesi non aveva fatto molto per farsi rimpiangere dalla sua ex squadra, visto che quello di ieri all’Olimpico è solo il secondo gol della sua avventura bianconera. Un’avventura iniziata in una serata di inizio gennaio: prima l’uscita, scuro in volto, dagli spogliatoi del Ferraris dopo un’altra partita senza gol (0-0 con la Lazio), poi l’accordo raggiunto per il passaggio alla Juve. Un accordo che fece contenti tutti. Il Genoa, che si liberò di un ingaggio da quattro milioni, rivelatosi investimento sbagliato. Lo stesso Toni, che ormai in rossoblù non sentiva più fiducia e feeling, dopo i fischi dei tifosi e la tirata d’orecchi del presidente Preziosi («La sua stagione? Merita un 3 come i gol che ha fatto finora»). Rimprovero che Toni comprensibilmente non gradì e gli rovinò le vacanze di Natale. E anche la Juve si disse soddisfatta, visto che aveva subito trovato l’attaccante d’esperienza in grado di sostituire l’infortunato Quagliarella.

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domenica 10 aprile 2011

Juventus 3 - Genoa 2 Decisivo l’ex Toni

Ballardini: non meritavamo di perdere (leggi)

 

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E’ un ex che a Genova è rimasto molto poco a decidere questa partita: Luca Toni segna la rete del 3-2 in una partita nella quale il Genoa era stato a lungo in vantaggio. Un primo tempo a ritmi bassi, che hanno favorito i “vecchietti” anche un po’ acciaccati del Genoa, e un po’ di meritata fortuna con l’autorete di Bonucci. Forse qualche contropiede di troppo non concluso adeguatamente, vista la gran vena di Floro Flores. Quest’ultimo, in contropiede, nella ripresa ha subito rimediato al pareggio di Pepe (un colpo di fortuna anche questo, come quello che aveva favorito il Genoa nei primi 45’: colpo di testa destinato sul fondo, deviato da Marco Rossi, forse si potrebbe parlare anche inquesto caso di autorete). Ma sul 2-1 il Genoa non riusciva più a tenere il ritmo juventino, con alcuni giocatori (Milanetto, Konko, Moretti, Paloschi, Dainelli), in difficoltà tattiche o fisiche. La Juve ha cominciato a schiacciare, fintanto che non è riuscita a segnare per due volte. Peccato per un altro paio di azioni in contropiede che Palacio e Floro Flores non sono riusciti a concretizzare, perché un pareggio non sarebbe stato un furto.