domenica 13 marzo 2011

Genoa, sboccia Floro Flores Il Palermo non si rialza

L'attaccante napoletano decide l'incontro a un quarto d'ora dalla fine. Risultato giusto, i liguri sprecano diverse occasioni. Nel finale Pinilla sfiora il pari

 

GENOVA, 13 marzo 2011 - Floro Flores torna a far sorridere il Genoa. L'attaccante decide un gran bel match a un quarto d'ora dalla fine, e porta i suoi a quota 38 (-2 dai rosanero). Risultato giusto, alla luce del miglior gioco espresso dalla squadra di Ballardini, che torna a vincere dopo due sconfitte di fila. Sprofonda invece il Palermo, alla quinta sconfitta consecutiva (quattro senza andare in gol). Il simbolo della crisi è Javier Pastore, in ombra per gran parte del match. 


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IL PAGELLONE - Kaladze - Kucka - Floro Flores, l'asse portante del Genoa che diverte

GENOA
EDUARDO 6,5: nonostante il terreno scivoloso, abbranca con sicurezza i palloni che arrivano dalle sue parti. Bravo in un paio di uscite basse.
MESTO 6: fornisce il consueto contributo, macinando chilometri sulla corsia di destra.
KALADZE 7: riesce a dare sicurezza anche nelle situazioni più intricate. Non si limita a difendere ma si propone spesso anche in avanti.
DAINELLI 6: non è al top della condizione fisica e si vede. Stringe i denti ma, rispetto al solito, appare un po’ più macchinoso in fase di disimpegno.
CRISCITO 6,5: primo tempo tambureggiante, con una costante pressione sulla sinistra. Più giudizioso nella ripresa.
KONKO 6,5: le idee brillanti non gli mancano. Purtroppo, però, in diverse circostanze sbaglia l’ultimo passaggio.
(RAFINHA 6,5): martella sulla destra, mettendo alle corde gli esterni rosanero.
VELOSO 6: prestazione d’ordine e poco più.
KUCKA 7: giocatore imprescindibile. Sradica palloni su palloni dai piedi degli avversari e tenta senza fortuna la conclusione dalla distanza. Il faro della squadra. Sa fare tutto, e a ottimi livelli.
ROSSI 6,5: nel primo tempo è il valore aggiunto della squadra. Nell’anticipo è micidiale e, quando spinge sull’acceleratore, il Palermo va in affanno. Nella ripresa paga un po’ di stanchezza.
(CHICO SV)
PALACIO 6,5:
si procura l’occasione del vantaggio, ma Sirigu si oppone in uscita. Ogni pallone che tocca corrisponde ad un pericolo per la retroguardia avversaria. Entra nell’azione del gol di Floro Flores.
FLORO FLORES 7: ha un conto aperto con Sirigu, ma alla fine esce vincitore dal duello. Affamato di gol: l’attaccante che serve al Grifone.
(BOSELLI SV)

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Genoa 1 Palermo 0

Il Genoa ce la fa e torna alla vittoria grazie a un gol di Floro Flores al 77’ su un’azione poco chiara. Quinta sconfitta consecutiva invece per il Palermo.

Terreno di gioco in pessime condizioni per via della pioggia.

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Le probabili formazioni di Genoa-Palermo

Ecco le probabili formazioni di Genoa-Palermo che si giocherà alle 15 allo stadio Luigi Ferraris. Diretta testuale su Pianetagenoa1893.net. 
GENOA (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko, Veloso, Kucka, Rossi; Palacio, Floro Flores. Allenatore Ballardini. Riserve: Scarpi, Moretti, Antonelli, Rafinha, Milanetto, Boselli, Paloschi.
PALERMO (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Bovo, Migliaccio; Cassani, Bacinovic, Nocerino, Balzaretti; Pastore; Hernandez, Miccoli. Allenatore Cosmi. Riserve: Benussi, Darmian, Andelkovic, Kasami, Liverani, Pinilla, Ilicic
Arbitro: Romeo di Verona. Assistenti: Pugiotto e Petrella. Quarto uomo: Massa

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sabato 12 marzo 2011

Dainelli recuperato, Floro Flores “graziato”




Floro Flores
Genova - Due notizie positive per Davide Ballardini che, a poco più di 24 ore dalla partita con il Palermo, ritrova Dainelli e Floro Flores. L’ex capitano della Fiorentina, fermo a inizio settimana per un problema al polpaccio, si è allenato ieri regolarmente insieme ai compagni, ha partecipato alla partitella e può quindi essere considerato nuovamente a disposizione. Per quanto riguarda invece l’attaccante napoletano la Corte di giustizia federale ha accolto il reclamo presentato dal Genoa contro le due giornate assegnate dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Catania. Un turno di stop era già stato scontato in occasione della trasferta di San Siro, così Floro Flores può riprendersi la maglia da titolare già al Ferraris contro il Palermo e ricominciare a inseguire, a suon di gol, la conferma a fine stagione. «Sono contentissimo. E ci tengo a ringraziare la società per aver inoltrato il reclamo», ha detto al sito ufficiale rossoblù, appena saputa la notizia. Il centravanti arrivato in prestito dall’Udinese era stato espulso, subito dopo essere stato sostituito, per proteste nei confronti dell’arbitro Giannoccaro e del quarto uomo. Si temeva che la sanzione inflitta dalla giustizia sportiva potesse essere più pesante: in realtà, a conti fatti, se l’è cavata con una sola giornata ai box. «Abbiamo ottenuto il massimo, era una partita difficile da giocare, si trattava di offese all’arbitro: non di un’espulsione di gioco ma di frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro; e normalmente in queste squalifiche la riduzione non avviene quasi mai. Statisticamente sono poche le riduzioni di squalifica per ingiurie; credo questo sia un segnale di riconoscimento per il lavoro che sta facendo la società e la politica che porta avanti», ha detto l’avvocato Grassani a calciomercato.com.

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venerdì 11 marzo 2011

Konko:«A Genova sono sereno, resterò qui»

Genova. Mare come segreto dell’anima, come pagina corrente nel libro di Abdoulay.
«Mi piace leggere. Su cosa sono? Ora “Il libro delle anime” di Glenn Cooper. Bello. E in genere, a parte che poi magari ti appassioni e cerchi uno scrittore in particolare, scelgo in base al titolo. Questo ispira, non è che si leggono tutti i libri che passano».


Preziosi: «Kucka resta anche l’anno prossimo»

Milano - C’è chi lotta per lo scudetto, chi per salvarsi, chi spera fino all’ultimo in una qualificazione alle coppe. Non Enrico Preziosi che, «un pizzico deluso» dal suo Genoa, si aspetta «solo che il campionato finisca in fretta». «Eravamo partiti con altre ambizioni che abbiamo disatteso. Ora cercheremo di rimediare agli errori e approntare per l’anno prossimo un organico in grado di dare soddisfazione a noi dirigenti e ai tifosi», ha ammesso Preziosi, ormai tornato a tutti gli effetti in Lega dopo che la squalifica è stata cancellata dall’accordo raggiunto con la Federcalcio.
Sul prossimo mercato estivo: «Noi abbiamo smesso di fare il supermercato perché abbiamo bisogno di più tranquillità e meno turn over per dare consistenza al nostro organico». Il primo nodo da sciogliere sarà la posizione dell’allenatore Davide Ballardini. «Mancano dieci giornate e ci incontreremo a fine aprile per discutere, come è normale che sia fra un’azienda e un collaboratore», ha detto Preziosi, che poi dovrà negoziare con Adriano Galliani per Kevin Prince Boateng, adesso in comproprietà. «Vedremo a maggio, Galliani sa che io non faccio regali e nemmeno lui ne fa a me, sarà una bella lotta. Mi farà un’offerta e vedrò se è congrua. Ma credo che alcune cose con Galliani siano già delineate, quindi non dovremo litigare». 


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mercoledì 9 marzo 2011

Pazienza è già del Genoa?

Michele Pazienza, centrocampista in scadenza di contratto con il Napoli, avrebbe raggiunto l’accordo con il Genoa di Preziosi. È quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano Leggo, secondo cui il centrocampista in forza al Napoli dal gennaio 2008, su consiglio del suo procuratore Vincenzo D’Ippolito, avrebbe scelto di aprire nuovi scenari di mercato e di accasarsi dal prossimo giugno al Genoa. L’ex mediano di Fiorentina e Udinese avrebbe firmato un biennale con i ‘grifoni’.

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La lezione di Criscito: «Resto al Genoa»

«Resto al Genoa». Nei giorni in cui il suo nome è di nuovo al centro del mercato, Mimmo Criscito sceglie una platea di giovanissimi tifosi per confermare che non lascerà la società rossoblù. Il difensore napoletano è andato ieri mattina in visita alla scuola Maria Ausiliatrice di corso Sardegna, a premiare i partecipanti alla Values Cup, torneo sotto l’egida rossoblù disputato nei giorni scorsi durante la Fiera Primavera. Criscito ha “subìto” l’assalto di bambini e ragazzi, che gli hanno chiesto autografi e foto, ponendogli poi la fatidica domanda: «Resti al Genoa?». E Criscito ha puntualmente confermato la sua volontà di continuare a vestire la maglia del Grifone. 

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martedì 8 marzo 2011

Dopo il ko di Milano, parola d’ordine: riscatto

Genova. C’è riscatto e riscatto. Quello che il Genoa cerca nel trittico di partite (Palermo e Cagliari al Ferraris, Bologna al Dall’Ara) che lo porterà alla trasferta di Torino contro la Juventus il prossimo 10 aprile. Un riscatto che serve a distanziare definitivamente la zona “bollente” della classifica e ad aumentare il vantaggio sulla Sampdoria, per portare a casa l’unico obiettivo stagionale rimasto: la supremazia cittadina. Un riscatto che serve a far dimenticare le due sconfitte contro Catania e Inter, arrivate dopo la doppietta da sogno derby-remontada. Sconfitte simili per quello che riguarda l’andamento della partita, grande primo tempo e incredibile black out a inizio ripresa, non certo per il valore degli avversari. Mancano ancora 10 partite alla fine di un campionato abbastanza anonimo, con una stagione nata male in avvio e piena di cambiamenti, allenatore compreso, in corso d’opera. Dieci partite compreso un altro derby: l’occasione per molti giocatori (come Eduardo, all’ennesimo errore decisivo) e lo stesso Ballardini di guadagnarsi la conferma. Per il tecnico di Ravenna il presidente Preziosi è stato chiaro: ogni valutazione è rimandata ad aprile, quando le parti si incontreranno e saranno fatte valutazioni riguardo ai programmi futuri. 

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lunedì 7 marzo 2011

(S)visti da lontano – Boselli: è rinata una stella?

Il Genoa esce apparentemente con le ossa rotte da San Siro. Devo dire che il Grifone del primo tempo è stato spettacolare, ha sofferto poco e creato parecchio. Almeno sei incursioni pericolose contro uno sterile possesso nerazzurro. Certo che l’uno-due d'inizio secondo tempo ha tagliato le gambe ai ragazzi che si sono poi disuniti e hanno concesso ai campioni interisti una facile goleada.
Apprezzo comunque un Genoa che ha avuto la voglia e la forza di giocarsela a viso aperto e cercare un’altra remuntada, creando anche nel secondo tempo quattro palle gol. Il risultato è bugiardo e troppo pesante: ancora una volta non capisco quei genoani che gridano allo scandalo e alla vergogna. Siamo andati a giocarcela senza tre titolari nella tana dei campioni del mondo, abbiamo preso una lezione che farà bene al gruppo soprattutto in termini di gestione della partita. Ma qui siamo in una situazione kafkiana: se si va per controllare la partita non va bene, se vi va per vincere non va bene lo stesso.
Insomma! un po’ di obiettività nei giudizi e nelle valutazioni. Non trovo proprio nulla di scandaloso nell’andare a Milano e mettere sotto l’Inter per 45 minuti.
Finalmente l’esordio di Boselli. Questo è un delantero di grande rendimento! Mauro si è disimpegnato molto bene creandosi prima un'occasione quasi da solo e segnando poi un gol in tuffo. Basta poco per capire che si tratta di un attaccante di razza che realizzerà gol a grappoli.


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IL PAGELLONE – Palacio, Rossi e Kucka si salvano dal naufragio

INTER
Julio Cesar 6: incolpevole sui gol, per il resto è ordinaria amministrazione
Maicon 7: nel primo tempo è un pesce fuor d’acqua a causa del “rombo”. Con il 4-3-3 diventa quasi decisivo grazie al suo spostamento in avanti sulla fascia
Lucio 6: nel primo tempo non riesce a mettere la museruola a Palacio, poi nella ripresa (a causa della resa genoana) migliora
Ranocchia 6.5: qualche sbavatura nel primo tempo, secondo tempo senza problemi e con carattere
Chivu 5: prestazione poco convincente e a corrente alternata. Soprattutto nel primo tempo quando Rafinha e Konko gli fanno ballare il samba (77° Nagatomo 6: è pronto a correggere in rete un pallone in mischia)
Zanetti 6.5: rombo o 4-3-3 è sempre ineccepibile
Thiago Motta 6.5: poco ispirato nella prima parte della gara, a causa anche della marcatura di Kucka, nella ripresa sale in cattedra
Stankovic 5.5: poco costrutto per lui e viene giustamente sostituito da Leonardo (45° Pandev 7: con lui la squadra cambia faccia e mentalità)
Snejider 7: è il solito ispiratore delle manovre delle punte. Nel secondo tempo è dilagante
Pazzini 6.5: dopo una prima frazione sotto tono, è puntuale all’appuntamento col gol (74° Kharja ng)
Eto’o 7.5: è l’uomo gol dei nerazzurri. Segna due gol e punge sempre la retroguardia avversaria
GENOA
Eduardo 5.5: nel primo tempo era stato perfetto. Nella ripresa si lascia sfuggire il pallone del 2-1 dell’Inter e le apre le porte al successo. Peccato.
Mesto 5: prestazione penalizzata dalla sua mancanza di benzina nel secondo tempo e dalle sue responsabilità sul terzo gol di Eto’o
Dainelli 5.5: sembrava che non avesse problemi con Pazzini, poi è sparito anche lui
Kaladze 5.5: prima prestazione sotto tono per lui. Davati però aveva un super Eto’o. Viene toccato duro e sostituito (82° Chico n.g.)
Moretti 5: poco convincente, soprattutto in fase difensiva
Rafinha 6: nel primo tempo fa ballare Samba e Cha-cha-cha al povero Chivu. Nella ripresa dimostra tanta buona volontà, ma la musica della gara è cambiata
Konko 6: collabora efficacemente sulla destra con Rafinha nella prima parte della gara. Nella ripresa cala, a causa anche delle conseguenze del suo infortunio, ma ha tenuto duro sino alla fine (74° Antonelli ng.)
Kucka 6.5: riesce a strappare palloni su palloni agli avversari anche quando la situazione è compromessa. E’ una delle certezze di Ballardini
Rossi 6: capitano “settepolmoni” ha cercato di tenere in piedi la baracca sino alla fine. Poi è affondato anche lui davanti allo strapotere nerazzurro
Palacio 6.5: segna un gran gol e tiene sulla corda la difesa dell’Inter per gran parte della gara. Dimostra che il decentramento a destra gli giova molto
Paloschi 5.5: tanta buona volontà, ma pochi risultati (74° Boselli 6.5: come entra in campo cerca di infastidire in tutti i modi la retroguardia nerazzurra ed è premiato con un bel gol. Sarebbe dovuto entrare prima)
Marco Liguori

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domenica 6 marzo 2011

Inter: 5 messaggi al Milan Rimonta devastante, Genoa k.o.

I nerazzurri battono 5-2 i rossoblù con una ripresa spettacolare. In svantaggio per il gol di Palacio, ribaltano il risultato con Pazzini, una doppietta di Eto'o e allungano con Pandev e Nagatomo. Di Boselli l'ultimo guizzo ligure.

MILANO, 6 marzo 2011 - Quasi lo facesse apposta. Illude l'avversario e poi lo fa a pezzi. Fa soffrire i suoi tifosi e poi li ripaga con reazioni spettacolari. Ma soprattutto non molla la presa dal Milan che resta lì, a 5 punti. L'Inter nel primo tempo gioca al di sotto di tutto e subisce il gol di Palacio. Ma nella ripresa, dopo la frustata di Leonardo, con una reazione devastante i nerazzurri asfaltano i rossoblù capovolgendo tra il 5' e il 6' il risultato grazie a Pazzini ed Eto'o. Ma mai accontentarsi; così, in successione, arrivano la nuova prodezza del camerunese, la rete di Pandev e il gioiellino di Nagatomo - primo gol in Italia - per la felicità dei numerosi tifosi del Sol Levante accorsi al Meazza. Sconcertante invece la prova del Genoa, partito con la voglia di spaccare il mondo, ma ridimensionato dalla furia nerazzurra. Inutile, anche se bello, il colpo di testa per il 5-2 finale di Boselli, che Carlo Regno, sostituto dello squalificato Ballardini, inserisce nel finale.

Palacio — L'inter è una macchina collaudata e lo percepisci subito. Gioco a memoria lungo l'asse Sneijder-Eto'o. Manca Cambiasso che Leonardo sostituisce con l'ex eccellente di turno: Thiago Motta. Manovra per di più supportata dalla costante proiezione offensiva di Maicon che Zanetti provvede a coprire. Ma di fronte c'è un Genoa fisicamente in salute, che corre molto e non ha intenzione di chiudersi da provinciale nella sua trequarti. Per oltre mezzora le due formazioni si affrontano a tutta velocità, senza però scrivere nella cronaca grandi occasioni o presunte tali. Da una parte il contropiede rossoblù fa dannare il reparto difensivo nerazzurro in cui svetta la precisione di Chivu, impegnato a coprire gli spazi dove si inseriscono Paloschi e Palacio. Dall'altra la rimessa interista che si concentra sempre sulle illuminazioni di Samuel Eto'o. Il camerunese infila dettagli da enciclopedia del calcio, così naturali da sbalordire. L'africano guizza, finta, penetra, ma raramente riesce a comunicare con Pazzini e Stankovic, e quando cerca la soluzione individuale spreca il diagonale allargandolo troppo. Ma i cambi di gioco del Genoa sono micidiali e al 40' arriva il vantaggio con il capolavoro di Palacio, abile a trafiggere Julio Cesar con un tiro incrociato in diagonale, imparabile.

 

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venerdì 4 marzo 2011

***KALADZE RINNOVA PER DUE ANNI***

«Mi sono incontrato con la dirigenza e ho allungato il contratto di due anni. Era nell’ordine delle cose, sono contentissimo». Kakaber Kaladze è entusiasta per il suo rinnovo col Genoa stipuato oggi. «Ho lasciato il club più titolato del mondo - prosegue il difensore rossoblù - e mi sono calato in una realtà diversa, non paragonabile. Qui a Genova però ho ritrovato entusiasmo, vedo una società ambiziosa, mi godo un gruppo di ragazzi fantastici e una tifoseria che, non nei numeri, ma per calore, è la migliore che ci sia in Italia».   Il giocatore ogni tanto ritorna nella città che lo ha lanciato con la maglia rossonera: «A Milano ci torno spesso per vedere gli amici. Nel Genoa sto assaporando il gusto di emozioni nuove o che avevo dimenticato. Aria di derby contro l’Inter? No. E’ una partita speciale, perché è un avversario fortissimo. Punto»

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QUI PEGLI/Milanetto, Kucka e Konko abili e arruolabili contro l'Inter

Milanetto, Kucka e Konko stanno bene. Le note liete in casa Genoa, in vista della gara contro l'Inter, arrivano dal centrocampo, dove tutte le pedine hanno recuperato. Lavoro tattico per il gruppo in mattinata a Pegli, con i Primavera Carlini, Polenta e Sturaro aggragati alla prima squadra. E l'altra nota lieta è rappresentata dalla quasi certa convocazione del giovane attaccante uruguaiano Federico Rodriguez: Ballardini ha infatti inserito l'ex Penarol nella lista dei pre convocati.

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Genoa-Inter, una sfida da grandi

L’ultimo bacio, con Enrico Preziosi e non Stefano Accorsi. Ricevuto quello da Adriano Galliani dopo il gol di Boateng, a San Siro lunedì scorso, il presidente del Genoa amerebbe non ricevere carinerie simili da Massimo Moratti domenica. Si torna al Meazza, ci sarà Preziosi e stavolta ci sarà pure il suo Genoa, a sfidare l’Inter. Ovvero l’unica grande non ancora azzannata dal Grifone dal ritorno in A. E già qui verrebbe da dire, stop alla “sudditanza”. Contro la corazzata che, disponendo di bocca da fuoco mercatesca ben superiore, a ottima cifra s’è presa da Genova Milito, Thiago Motta e Ranocchia, più il “regalato” Kharja. 

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giovedì 3 marzo 2011

Viareggio Cup: Inter - Genoa 1-0

All'Inter ci vogliono le prodezze di Dell'Agnello, che sigla il gol vittoria, e di Bardi, che respinge il rigore di Polenta, per avere la meglio sul Genoa, conquistando così la semifinale. Allo stadio "dei Pini" i nerazzurri si impongono 1-0 al termine di una partita condizionata da un terreno di gioco appesantito dalla pioggia. Il risultato è tutto sommato giusto, visto che è stata l'Inter, soprattutto nel primo tempo, a cercare con insistenza la via del gol. E' Crisetig a provarci al 10', ma la sua conclusione da fuori è bloccata da Perin. Risponde il Genoa al 13' con un destro da posizione defilata di Boakye, con palla sul fondo. Al 19' è di nuovo la squadra di Pea a farsi viva in avanti, ma il sinistro di Jirasek termina fuori. Un minuto dopo è ancora Jirasek a calciare, Perin respinge, Dell'Agnello prova in seconda battuta, ma il portiere rossoblu si oppone nuovamente, poi è De Bode ad immolarsi sul tentativo di Romanò. Al 26' Alibec spedisce alto un calcio di punizione. Ma è il Genoa ad avere la palla gol più nitida per portarsi in vantaggio: al 35' Longo va via di forza ad un paio di avversari e conclude da dentro l'area, Kysela, però, salva sulla linea. In avvio di ripresa l'Inter sblocca la gara con Dell'Agnello, che al 3' lascia partire un destro potente che non dà scampo a Perin. La reazione del Genoa si materializza solo al 22', quando l'arbitro concede un rigore ai grifoni per fallo di Faraoni in area su Boakye; prima sul dischetto  va Longo, poi arriva l'ordine di far battere il penalty a Polenta che si fa ipnotizzare da Bardi. Da qui alla fine i ritmi calano, c'è giusto il tempo per l'espulsione assai dubbia di Piras al 33'. L'assalto genoano nel finale non produce gli effetti sperati e quindi l'Inter si aggiudica un match insidioso e vola così in semifinale.

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PALOSCHI: «Contro l'Inter dobbiamo essere determinati e cinici»

«Ci aspetta una partitaccia, come no. Ma non andremo a Milano con lo scopo di difenderci e limitare solo i danni». Alberto Paloschi descrive al sito del Genoa come dovrebbe giocare la squadra domenica prossima contro l'Inter. «Bisogna azzeccare la giornata giusta. Poi ci vuole un pizzico di fortuna. Dobbiamo dimostrarci determinati e cinici» prosegue l'attaccante. «Mi piace stare in pace con me stesso e con tutti. Da ex milanista non vedo la gara con l’Inter, come qualcosa di speciale. Penso a fare bene per il Genoa, dove sento la fiducia di club e tecnico. Possiamo toglierci ancora delle belle soddisfazioni in questo campionato. La squadra è in crescita, come dimostrano prestazioni e risultati». Paloschi conclude: «I conti? Li tiriamo alla fine».

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martedì 1 marzo 2011

VIAREGGIO CUP - Quarti di finale, il Genoa pesca l’Inter

È l’Inter dell’ex tecnico blucerchiato Fulvio Pea la squadra che affronterà il Genoa ai quarti di finale del Torneo Viareggio. L’urna della città toscana ha riservato una sorpresa non sicuramente molto gradita ai “grifoncini”: infatti, i nerazzurri hanno già eliminato i rossoblù nella doppia sfida di Primavera Tim Cup di questa stagione. I nerazzurri si imposero sia nella gara d’andata alla “Pinetina” (2-0) sia nel return match della “Sciorba” (1-0). Inter – Genoa andrà in scena giovedì prossimo alle ore 15,00 al “Bresciani” di Viareggio, in diretta su Rai Sport Più.

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Due giornate a Floro Flores

Il giudice sportivo ha squalificato per due turni Floro Flores (Genoa) e Gelson Fernandes (Chievo). Per un turno sono stati fermati Totti (Roma), Augustyn (Catania), Paci (Parma), Bacinovic e Darmian (Palermo), Bogdani e Ceccarelli (Cesena), Criscito e Veloso (Genoa), Pepe (Juventus) e Canini (Cagliari). Un turno di squalifica al tecnico del Genoa, Ballardini.
La trasferta di Catania lascia dunque il segno sul Genoa, ma era previsto. Floro Flores era stato espulso per proteste su indicazione del quarto uomo subito dopo essere stato sostituito da Jankovic.

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