domenica 13 febbraio 2011

Bari - Genoa: Le probabili formazioni

Queste le probabili formazioni di Bari - Genoa, in campo oggi pomeriggio a partire dalle 15:
Bari: Gillet, Masiello A, Glik, Rossi, Parisi, Rivas (Donati), Almiron, Gazzi, Bentivoglio, Okaka, Rudolf.
Genoa: Eduardo, Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito, Konko, Milanetto, Kucka, Rossi, Palacio, Floro Flores.
Arbitro: Peruzzo di Schio

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L’amuleto di Floro Flores: «Stesse scarpe del gol al Milan»



Floro Flores
Un gol al Diavolo vale un tatuaggio. Perché è stato il primo nel Genoa, perché è stato una scarica d’emozione («Da tanto tempo non provavo una gioia così») e perché in ballo c’è una promessa da mantenere. Antonio Floro Flores a Genoa Live racconta: «È vero, mi tatuo la data della prima rete in rossoblù». Col Milan, 6 febbraio 2011. Quando l’appuntamento con l’ago? «Vediamo, non è che mi sveglio e vado. Devo decidere il punto del corpo e adesso c’è da fare pure il tatuaggio per il figlio in arrivo, Armando». Terzo erede, la moglie Michele partorirà a giorni. Altro motivo per tentare il bis a Bari, dedica pronta. E la via, oltre che tecnica, è scaramantica: «Non ho manie particolari prima della partita. Però, fin da ragazzino, uso le scarpe della partita precedente se in quella ho segnato». Al San Nicola, per Floro Flores, scarpe confermate.


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sabato 12 febbraio 2011

Lazarevic, Jelenic e Birsa: «Un Grifone alla slovena»

Slovenian Style, è una polka diffusa nel Midwest americano, che viene dalla tradizione slovena. Ma negli ultimi tempi anche il calcio italiano danza sloveno, sempre di più. Pure il Genoa, sempre di più. Con Enrico Preziosi che annuncia la fine dei balli di mercato dalla prossima estate: «La squadra è già fatta, tra acquisti conclusi e rientri di alcuni giovani». Dal Paese sùbito lì a Est, oltre confine, Enej Jelenic che già è a Genova e cresce in casa, Dejan Lazarevic che c’era e dal Torino vuol tornarci, Valter Birsa che ci sarà: 63 anni in tre, per lo Slovenian Grifone.

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venerdì 11 febbraio 2011

IL SECOLO XIX - Intervista a Criscito: "Svolta a sinistra"

La Nazionale e il Genoa sono gli argomenti dell'intervista di Mimmo Criscito a Il Secolo XIX. «Abbiamo avuto un po' di problemi, ma da qualche partita a questa parte stiamo giocando bene» ha spiegato il difensore. Si è parlato anche di derby: «La Sampdoria resta sempre e comunque una grande squadra. Per questo sarà un derby molto combattuto».

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Boateng nel mirino del Liverpool

Il Liverpool, secondo Sportingo, starebbe monitorando il ghanese Kevin Prince Boateng in vista del prossimo mercato estivo. Il giocatore però è ai primi posti della personale classifica di Massimiliano Allegri e la stessa società rossonera non avrebbe nessuna intenzione di farlo partire. Il centrocampista è attualmente in comproprietà con il Genoa.

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giovedì 10 febbraio 2011

PREZIOSI: «La parola chiave col Bari è "continuità"»

«Domenica, niente scherzi, eh. E motivati. Come con il Milan…». Enrico Preziosi in visita al centro sportivo "Signorini" di Pegli ha incitato i giocatori a non calare la concentrazione contro il Bari. «Continuità è la parola chiave - ha spiegato il presidente del Genoa - ci aspetta un trittico impegnativo, un avversario, il Bari, che va affrontato con il massimo rispetto. Perché senza il giusto approccio, è una partita pericolosissima. Chiedo concentrazione e impegno, dunque. E al derby penseremo da domenica sera. Un derby anomalo, si gioca di mercoledì, si gioca alle 18.30». Gli ultimi acquisti nel mercato di gennaio lo convincono. «Credo che ci sia più solidità - prosegue il presidente - e consistenza. Io continuo a divertirmi, solo se vinciamo o non perdiamo. Contano i punti, di certo sono più sereno dopo il mercato. Resta una stagione difficile, ma funzionale a imbastire la nuova, che nascerà senza tensioni o creare illusioni. Con qualche piccolo aggiustamento, potremo dire la nostra. Rivendico una maggiore autonomia per il club nelle scelte, solo così potremo continuare l’opera di consolidamento. Con determinati presupposti». Il trio Kucka-Kaladze-Konko si è confermato col Milan come uno degli assi portanti del Grifone.

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martedì 8 febbraio 2011

Al Genoa il premio Fortunato La Primavera vola in classifica

Genoa premiato per il suo settore giovanile, ieri mattina a Roma in Campidoglio. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito del Terzo Premio Andrea Fortunato, il calciatore morto a 23 anni, nel 1995, a causa di una leucemia fulminante. Il Genoa è stato scelto come esempio tra le società che si sono «contraddistinte per una fruttuosa ed esemplare attività sportiva in ambito giovanile».
Il Genoa vanta la scuola calcio più antica d’Italia, che in questa stagione ha compiuto i 108 anni d’età. La società rossoblù istituì il settore giovanile nel 1902, riservandolo ai giocatori di età inferiore ai 16 anni.
Secondo la giuria del premio, della quale fanno parte ex calciatori o sportivi come Antognoni, Signori, Di Livio e Mennea, giornalisti e dirigenti, il Genoa è meritevole perché «oggi ha lanciato, in collaborazione con la Fondazione Genoa, un progetto innovativo denominato “Genoa future football” per lo sviluppo dei settori giovanili sul territorio italiano». 

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Floro Flores, un tatuaggio per il primo gol nel Grifone

Floro Flores
La lista su un corpo che racconta. Due ali d’angelo tatuate sulla schiena, una croce e un vichingo sul braccio sinistro. Sul petto, sotto la spalla destra, il sole di Napoli con impresso l’83, anno di nascita, numero di maglia e portafortuna. Sul piede sinistro, un drago. Il doppio cognome d’origine borbonica, Floro Flores, stilizzato sopra al fondoschiena, che diventa la “F” iniziale sul polpaccio. La frase «Michi per sempre» dedicata alla moglie Michela. Una scritta per la prima figlia Aurora, mentre sul polpaccio destro c’è una “G” per la secondogenita Ginevra. Poi il messaggio per tutta la famiglia, tanto caro pure alla tifoseria del Grifone: «You’ll Never Walk Alone». E a breve di più, marchio Genoa. Rinnovando una vecchia promessa che ad Antonio Floro Flores, ragazzo del Rione Traiano e nuovo bomber rossoblù, era stata strappata nell’estate 2009 dal suo tatuatore di fiducia, Enzo Donniacuo detto “il Cubano”. «Facciamo così, se fai più di 12 gol ti fai tatuare tutte le date in cui segni». In quella stagione si era fermato però prima della soglia. In questa è salito a 4 con il diagonale destro al Milan. Prima rete al Ferraris e prima rete della nuova vita genoana. Da celebrare e ricordare. E l’attaccante torna sempre a casa, a Napoli, per aggiungere un capitolo alla sua storia sulla pelle. Così ha già fissato l’appuntamento. «Sì, a breve andrò a farmela tatuare». Cosa? La data del primo gol di Floro Flores nel Grifone. Trovare spazio: “6 febbraio 2011”.

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lunedì 7 febbraio 2011

Ballardini adesso sorride: «Questo il Genoa che voglio»

Omogeneo e compatto. È il buon Genoa secondo Davide Ballardini, ricetta riuscita bene. E gustosa, perché il pareggio con il Milan è assai gustoso. Tanto che è dolce pure trovare il pelo nell’uovo. «Ho visto una gran bella squadra, omogenea e compatta, tutti pronti ad aiutarsi in fase difensiva. Grande partita, sono soddisfatto. E convinto che possiamo fare ancora meglio. Ad esempio possiamo crescere nell’uscita con la palla, cambiando gioco. E possiamo avere più coraggio nel prendere da subito l’avversario in fase difensiva, condizionarlo. Sotto il profilo del gioco possiamo fare di più, in fluidità e velocità». La direzione tracciata dall’hombre diagonal, linea retta verso acque tranquille. L’allenatore rossoblù ha nel contratto la clausola europea per il prolungamento per un’altra stagione; quella zona è lontana, ma per adesso il traguardo fissato è di altro tenore: «L’obiettivo è fare sempre questo tipo di prestazione: intensità e pressing. Abbiamo le qualità per riuscirci».

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Finalmente col Milan una gara “da Genoa”

Miei cari amici genoani di ogni latitudine e di ogni ordine e grado, finalmente oggi abbiamo assistito al Tempio una gara “da Genoa”. Ballardini è riuscito a dar seguito alle sue intenzioni annunciate ieri in conferenza stampa: riuscire a pressare il Milan soprattutto in difesa. La squadra di Allegri si è trovata, tranne in occasione del gol di Pato e nei minuti immediatamente successivi, più di una volta a mal partito contro l’ossessionante pressing a tratti del Grifone. Merito del nuovo centrocampo dove hanno primeggiato Kucka e Konko, seguiti dal “ragionier” Milanetto ancora una volta illuminante con i suoi lanci a smarcare i compagni. Lo slovacco è stato prezioso sia in fase di contenimento, sia in fase propositiva: è riuscito a far perdere la testa a Ibrahimovic che si è beccato anche una giusta ammonizione per proteste. Il “giallo” sanzionato dall’arbitro Mazzoleni si è rivelato uno degli elementi in favore del Genoa nella ripresa: l’attaccante svedese è stato decisamente meno incisivo, intimorito probabilmente da un possibile secondo cartellino con espulsione.

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IL PAGELLONE - Milan ricco di campioni, ma a far la differenza ci pensano Kaladze e Kucka

GENOA
EDUARDO 7: nel secondo tempo salva la porta rossoblù in almeno tre circostanze. Iniezione di fiducia.
MESTO 6,5: prestazione all’insegna della grande attenzione. Non si limita a coprire ma supporta con generosità il centrocampo.
DAINELLI 7: un’unica sbavatura, pagata a caro prezzo con il gol di Pato. Due recuperi miracolosi nella ripresa.
KALADZE 7,5: annulla Ibrahimovic confermandosi un baluardo insuperabile. La Nord lo applaude a scena aperta.
CRISCITO 6,5: una prestazione in continua crescita. Padrone della fascia nell’ultima mezz’ora.
KONKO 6,5: la sua spinta costante infastidisce non poco i rossoneri. Grande prova sotto il profilo atletico.
(RAFINHA SV)
MILANETTO 7:
il faro della squadra. Tutti i fraseggi della squadra passano da lui.
KUCKA 8: il giocatore che mancava. Sa far tutto, e con estrema facilità. Tocca una miriade di palloni giganteggiando tra i campioni milanisti.
ROSSI 6,5: corre come un forsennato, coprendo tutta la fascia con riscontri positivi. Più impreciso del solito in disimpegno.
FLORO FLORES 7: autore del primo gol in rossoblù, tiene impegnata la retroguardia avversaria e sfiora il bersaglio grosso anche con due grandi conclusioni dalla distanza.
(PALOSCHI SV)
DESTRO SV
(PALACIO 5,5):
una giornata storta ci può stare. Gli manca lo spunto e quasi mai riesce ad avere la meglio nell’uno contro uno.

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Genoa 1 Milan 1

Bella partita a Marassi. Con un Genoa che non smette mai di crederci. segna per primo il Milan con Pato su assist di Ibrahimovic che aspetta un varco nella difesa del Genoa prima di passare la palla. Pareggia il Genoa con Floro Flores al suo primo gol in rossoblù.
Momenti di tensione all’esterno dello stadio prima dell’inizio della partita Genoa-Milan, la prima volta alla presenza dei tifosi rossoneri dopo la morte, 16 anni fa, di Vincenzo Spagnolo.
Alcuni tifosi milanisti hanno provocato i tifosi rossoblù e questi hanno risposto iniziando a gettare bottiglie e fumogeni e hanno cercato di sfondare il cordone di polizia che separava le due tifoserie.

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sabato 5 febbraio 2011

«Massima fiducia in Eduardo»

«Abbiamo una sola partita da fare: quella dell’intensità, della determinazione, del gioco e della difesa aggressiva. Dovremo giocare in velocità e fare pressing. Queste sono le prerogative per fare bene contro il Milan». Alla vigilia della gara contro la capolista Davide Ballardini detta le sue regole per affrontare nel migliore dei modi una partita difficile. «Il Milan è una squadra costruita con l’obiettivo primario di vincere lo scudetto e che vuole fare bene anche in Champions League e Coppa Italia. Già battuto in passato? Tutta un’altra storia, ora ha giocatori di qualità».
Poche, ma precise, le indicazioni tattiche e di formazione. «Massima fiducia in Eduardo, l’ho visto dispiaciuto ma si deve ripartire. L’importante sarà essere squadra, rimanere compatti e dare ritmo alla gara. L’assenza di gol? Diceva un mio vecchio allenatore che “per fare gol bisogna andare vicino alla porta”. A noi manca la cattiveria utile negli ultimi metri. Tutti devono avere più rabbia, più fame e soprattutto essere veloci proprio nell’arrivare vicino alla porta». In attacco quindi ancora spazio a Palacio e Floro Flores, anche se Paloschi è l’unica vera prima punta del Grifone. 

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Genoa-Milan: le misure di controllo per i tifosi

Dopo 16 anni esatti dall'omicidio di Vincenzo Spagnolo, 25 anni, il tifoso genoano ucciso da un ultra' del Milan fuori dallo stadio Ferraris, tornano a Genova i supporter rossoneri. La partita e' stata definita dal Casms ad alto rischio e la questura di Genova, vista la concomitanza con una festa popolare, sta predisponendo servizi di controllo in tutta la citta'. Allo stadio verranno impiegati Battaglione e Reparti mobili mentre la citta' sara' 'difesa' da un importante servizio di tutela. Secondo quanto appreso, i tifosi milanisti saranno circa mille. Molti arriveranno col treno, alcuni con i bus e i mezzi privati. Fin dal mattino le forze dell'ordine controlleranno i punti di transito e arrivo dei tifosi, a partire dai caselli autostradali.

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Riecco Mazzoleni, quello del “mazzo” Juve

Dopo un anno, le strade del Genoa e di Pier Silvio Mazzoleni tornano a incrociarsi. Sarà infatti il fischietto di Bergamo a dirigere la sfida tra il Grifone e il Milan di domani pomeriggio al Ferraris. Gara delicata, non solo a livello di ordine pubblico, ma anche per le necessità di classifica di entrambe le squadre. Decisione che suscita un po’ di perplessità e qualche preoccupazione nell’ambiente rossoblù visto che, l’ultima volta, Mazzoleni fu devastante: rigore inesistente a Torino, gol del decisivo 3-2 juventino firmato da Alex Del Piero. Era il 14 febbraio 2010, stadio Comunale, Genoa ampiamente in partita grazie alla doppietta di capitan Rossi e Juventus, quella di Zaccheroni, in evidente difficoltà. A un quarto d’ora dalla fine, ecco il disastro. Del Piero, lanciato verso la porta rossoblù, va giù dopo un presunto contatto con Sokratis (ora al Milan) e l’arbitro Mazzoleni fischia il penalty. Decisione sbagliata, perché il contatto, se c’è e su questo restano diversi dubbi, avviene nettamente prima della linea dell’area. Simbolo di quell’erroraccio, la foto in cui si vede in primo piano la disperazione di Sokratis e, sullo sfondo, il sorriso beffardo di Mazzoleni, subito dopo aver fischiato il rigore.

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venerdì 4 febbraio 2011

Contro la Fiorentina gettata via una grande occasione per far punti

Carissimi tifosi genoani vicini e lontani, vista l’ora effettuerò una disamina telegrafica con le mie consuete osservazioni. Una delle motivazioni della sconfitta è data dallo schieramento iniziale di Ballardini con Rafinha (corresponsabile del gol della Fiorentina) a destra e Konko a sinistra. Nel secondo tempo (al dilà di qualunque uomo da sostituire per qualunque motivo) si doveva inserire Rossi a sinistra: ma le valutazioni in campo le svolge il tecnico. Però non capisco il 4-2-4 “brasileiro” (modello Brasile anni '50) schierato nella ripresa: mancava il nerbo del centrocampo che (eccezion fatta per Rafinha) aveva comunque funzionato finalmente bene, sia in fase di filtro che in quella offensiva. In più non pungeva neanche in attacco.

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giovedì 3 febbraio 2011

Ballardini: «Il problema portiere non c’è»

È stato uno dei tormentoni rossoblù del calciomercato: Eduardo sì o Eduardo no? La trattativa per Marchetti del Cagliari, poi bloccata all’improvviso. L’assalto a Storari della Juventus, infruttuoso. Anche l’ipotesi di scambio con Doni della Roma, che però era più che altro idea giallorossa. Il portiere portoghese del Genoa ha saputo rifarsi dopo alcuni errori grossolani come quelli contro Inter e Juventus. Quindi il patatrac con l’Udinese che ha rimesso tutto in discussione. Grifone che è stato vicino a cambiare, quindi la decisione di andare avanti con la scelta estiva, quando Eduardo si era presentato come uno dei migliori portieri del Mondiale. Uomo di personalità, sa risalire. Ma a Firenze (dove reintegreranno Mutu), sbaglio che dà la sconfitta ai rossoblù. Ingeneroso partire da lì? Necessario. E Ballardini non si sottrae: «Io direi che è ingeneroso, ma ci sta. Quando si gioca, si può sbagliare. Bravura di una squadra è rimediare all’errore di un compagno, noi potevamo farlo, ma non ci siamo riusciti». 

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mercoledì 2 febbraio 2011

Fiorentina 1 Genoa 0

I viola vincono grazie a una papera di Eduardo. Nel primo tempo rossoblù convincenti. Nella ripresa, nonostante quattro attaccanti in campo, il Genoa non riesce a pareggiare

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FIORENTINA - GENOA: LE PROBABILI FORMAZIONI

Queste le probabili formazioni di Fiorentina e Genoa, di fronte questa sera allo stadio "Franchi".
FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; Comotto, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Montolivo, D'Agostino, Donadel; Santana; Ljajic, Gilardino. A disposizione: Neto, De Silvestri, Camporese, Behrami, Cerci, Marchionni, Babacar. All. Mihajlovic.
GENOA (4-4-2): Eduardo; Rafinha, Kaladze, Moretti, Criscito; Rossi, Konko, Veloso, Kucka; Palacio, Destro. A disposizione: Scarpi, Mesto, Chico, Milanetto, Jankovic, Floro Flores, Paloschi. All. Ballardini.

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martedì 1 febbraio 2011

La grinta del Genoa per la sfida di Firenze

Il Genoa si prepara alla sfida con la Fiorentina reduce dalla sconfitta con la Lazio e da alcuni giorni di ritiro. Tutti dentro e attorno al clan viola ritengono quanto mai necessario e urgente un cambio di rotta per evitare che la situazioni si complichi ancora più e per cercare di arrivare prima possibile a 40 punti, quelli della salvezza. Ma il Genoa, caricato dal 3-1 in casa contro il Parma, è determinato a ottenere un buon risultato.

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