domenica 30 ottobre 2016
sabato 29 ottobre 2016
Atalanta-Genoa, derby del cuore. Gasp ritrova Juric, i gemelli diversi del calcio italiano
Domani a Bergamo il maestro e l'ex gregario si incontreranno per la prima volta da avversari in panchina. Una storia iniziata nel 2003 a Crotone quando l'allenatore dei neroblu rimase fulminato da quel mediano senza piedi buoni...
Si erano annusati. E subito piaciuti. Estate 2003, San Giovanni in Fiore, nel Cosentino, ritiro estivo del Crotone. Gian Piero Gasperini, appena sbarcato in Calabria, emergente (e stimatissimo) ex allenatore della Primavera juventina, si trova di fronte Ivan Juric, rossoblù da due stagioni, entrambi frutto dell’intuizione di Giuseppe Ursino, storico dirigente dei calabresi, che a Crotone mise radici ventuno anni fa. Fra i due è stima a prima vista: ben presto sarebbe diventata amicizia vera.
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mercoledì 26 ottobre 2016
Genoa-Milan 3-0: Ninkovic e Pavoletti, autogol di Kucka, Paletta espulso
Tonfo dei rossoneri dopo il successo con la Juve: decidono un colpo di testa del serbo, un autogol di Kucka e il sigillo del centravanti. Il difensore lascia i suoi in 10 sull'1-0
Il Milan inseguiva il grande sogno di una notte da numeri uno, in testa alla classifica in attesa che il turno di campionato si completasse. Il sogno è presto interrotto da Ninkovic, prima volta da titolare in A, poi la notte diventa addirittura un incubo con l’autorete di Kucka e il tris di Pavoletti.
Milan stordito — Montella aveva scelto la formazione attesa, con Poli terzino destro per Abate e Honda per l’insostituibile (fin qui) Suso. Juric optava invece per Ninkovic alla prima da titolare, al fianco di Rigoni e dietro Simoene Jr. Il Milan aveva già sbancato Marassi il 16 settembre scorso, quando si presentò senza Bacca e poi, una volta entrato, fu proprio il colombiano a decidere. Stavolta per dieci minuti esatti le squadre si studiano, Montella vorrebbe che fossero sfruttati di più gli esterni mentre il Genoa punta sulla fisicità e sulle ripartenze. All'11' è proprio il debuttante (dall’inizio) Ninkovic a rompere l’equilibrio su cross dalla destra di Rincon: il serbo schiaccia la palla nell’angolino basso dove Donnarumma non può arrivare ed è Honda a tenerlo in gioco. Il Milan pare stordito, incapace di reagire: così dà ragione al suo allenatore, che alla vigilia aveva avvertito sulle difficoltà della partita più dura, per Montella, di quella con la Juve. In effetti l’ex Niang fatica ad affondare, Honda a destra non si vede e Bacca è nella versione centravanti fantasma. Fa fatica anche la mediana, così il primo tiro verso Perin, a lato di poco, arriva dalla distanza con un difensore centrale: Romagnoli. Oppure, al 25’, quando a provarci è Bonaventura in azione personale: il Genoa è sempre attento in copertura. Il primo tempo si chiude così con un tentativo di Niang, alto, su sponda di Bacca, nulla di più. Anche da parte del Genoa, che trovato il gol al primo tentativo, poi finisce per abbassarsi.
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PROMOSSI&BOCCIATI: centrocampo super, difesa blindata. Pavoletti che ritorno
PAVOLETTI: “Dedico il gol a tutto il Genoa”
Juric: “Non vergognamoci dell’umiltà. Pavo è tornato”
Genoa - Milan 3 - 0 : gol, highlights e commento
lunedì 24 ottobre 2016
La moviola su Pandev: dubbi sul gol annullato e punizione non concessa
Dalle immagini non è chiaro se Quagliarella tiene in gioco il macedone
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola sottolinea due episodi del derby dov’è stato protagonista Pandev. Primo episodio: mancata concessione di una punizione in favore del Genoa per fallo di Fernandes, da cartellino giallo, sul macedone. Dubbi sulla rete annullata per fuorigioco all’attaccante rossoblù: le immagini della moviola non fanno capire se Quagliarella lo tiene in gioco sul colpo di testa di Burdisso respinto sulla traversa da Puggioni.
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La Gazzetta dello Sport oggi in edicola sottolinea due episodi del derby dov’è stato protagonista Pandev. Primo episodio: mancata concessione di una punizione in favore del Genoa per fallo di Fernandes, da cartellino giallo, sul macedone. Dubbi sulla rete annullata per fuorigioco all’attaccante rossoblù: le immagini della moviola non fanno capire se Quagliarella lo tiene in gioco sul colpo di testa di Burdisso respinto sulla traversa da Puggioni.
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domenica 23 ottobre 2016
Gasperini: "All'Inter fu pesante. La Juve domina da 5 anni con la difesa a 3..."
Dopo l'esonero del 2011, il tecnico di Grugliasco ha sempre battuto la sua ex squadra quando gioca gare interne: dopo i 3 successi col Genoa, ecco il 2-1 del Comunale
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Sampdoria-Genoa 2-1, Muriel super, vince Giampaolo
Spettacolare gara al Ferraris: apre il colombiano, pareggia Rigoni, poi la decisiva autorete di Izzo
Vince la Sampdoria, scongiurando una crisi pericolosa ed esaltando Giampaolo, grazie ad una prova di grande intensità e qualità nella quale si rivela trascinante Luis Muriel, autore di un gol e protagonista anche nell’azione del decisivo 2-1.
L'avvio —
Il primo tempo è scoppiettante. La Sampdoria parte meglio, grazie ad un
Muriel ispirato. La prima occasione, però, è per Quagliarella: cross di
Sala, testa del centravanti. Perin respinge. È il terzo minuto, ma la
sfida è già nel vivo. Muriel stuzzica ancora il portiere rossoblù, poi,
al 12’ arriva il gol: idea di Fernandes, che, da destra, pesca
Quagliarella in area, tocco per Muriel e stavolta Perin non può far
nulla.
Reazione —
La reazione del Genoa e immediata e trova sfogo sul lato destro.
Edenilson innesca bene Rigoni sotto porta, il centrocampista anticipa
Skriniar e fa 1 a 1. Non c’è pausa, i rossoblù colpiscono la traversa
con Izzo, poi con Burdisso, di testa su calcio d’angolo e grazie ad un
tocco di Puggioni. Sul rimpallo arriva Pandev e fa centro, ma secondo
Tagliavento è in posizione di fuorigioco. Dall’altra parte è Silvestre a
svettare su punizione di Fernandes, la traversa salva Perin, poi vi
rimbalza sopra pure il cross di Muriel. Non è finita: proprio al 45’
Muriel libera Barreto, lancio perfetto per Quagliarella e Perin è
costretto a commettere fallo da rigore. Il portiere però para il tiro
dal dischetto dello stesso Quagliarella.
giovedì 20 ottobre 2016
Genoa, gli 11 uomini del derby numero 113
Ecco la probabile formazione con cui i rossoblù sono attesi a Marassi alle 18 di sabato 22 ottobre
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domenica 16 ottobre 2016
Genoa-Empoli 0-0: rossoblu in 10 per un'ora
I rossoblu perdono Lazovic al 34’ del p.t. per doppia ammonizione e il tecnico Juric, espulso per proteste sul finale. Ma i toscani non riescono a impensierire Perin, alla 100ª in Serie A
L’Empoli ferma il Genoa con una partita
attenta che diventa particolarmente prudente una volta che i toscani si
ritrovano in superiorità numerica. Per il Grifone lo 0-0 porta un punto
pieno di rimpianti, il secondo mezzo passo falso casalingo dopo il pari
con il Pescara.
Arbitro protagonista —
Il primo tempo della sfida è tattico, giocato con grande prudenza da
entrambe le contendenti. Il protagonista, così, è l’arbitro Pairetto che
prende tre decisioni importanti. La prima espellendo Lazovic al 34’ per
doppia ammonizione, prima per fallo su Saponara, poi per un intervento
su Pasqual. Con il Genoa in dieci l’Empoli va subito in gol: Gilardino
colpisce la traversa con un colpo di testa, poi Saponara ribadisce in
rete, ma il centravanti viene colto il posizione di fuorigioco e la
prodezza del fantasista viene annullata. Un minuto dopo Bellusci taglia
la strada a Simeone in area, colpendolo forse con un gomito. L’arbitro
in questo caso lascia correre.
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domenica 2 ottobre 2016
Bologna-Genoa 0-1, Simeone da 3 punti
Secondo gol consecutivo per il Cholito, che regala la vittoria ai rossoblù.
BOLOGNA-GENOA 0-1 —
Simeone al 31' s.t.
Dopo tre vittorie di fila in casa, il Bologna cade al Dall'Ara. Decide Simeone junior, al secondo gol di fila dopo quello al Pescara, partita nella quale il Genoa aveva lamentato due espulsioni. E stavolta vince proprio dopo due rossi agli avversari.
Dopo tre vittorie di fila in casa, il Bologna cade al Dall'Ara. Decide Simeone junior, al secondo gol di fila dopo quello al Pescara, partita nella quale il Genoa aveva lamentato due espulsioni. E stavolta vince proprio dopo due rossi agli avversari.
L'esultanza di Simeone dopo il gol-partita. Ansa |
Il
primo tempo è di intensità altissima, pure eccessiva. Bologna e Genoa
si affrontano tra mosse e contromosse, con la squadra di Donadoni che
tiene sempre alte le tre punte e quella di Juric che cerca di sfruttare i
tagli interni di Rigoni e Gakpé, che sfuggono al controllo degli
interni bolognesi. Sembra più efficace la mossa genoana, perché sono gli
ospiti a comandare a lungo, anche se riescono a creare solo una chiara
occasione, con un taglio di Lazovic per Laxalt che conclude sull'esterno
della rete al 12'. Il Bologna risponde con una deviazione di tacco
lisciata da Destro su assist di Krejci al 28' e un anticipo di Izzo su
Krejci due minuti dopo. L'aspetto più evidente tuttavia è l'aggressività
del Genoa, che però spesso sfocia nella scorrettezza. E il finale di
tempo si tinge di rosso. Al 41' viene allontanato Juric che protesta
dopo un fallo su Dzemaili, al 43' è Gastaldello a commettere
un'ingenuità: su fallo fischiato a favore del Bologna (e ammonizione di
Simeone), il difensore rossoblù protesta e si becca il giallo, poi
rivolgendosi al quarto uomo dà del matto all'arbitro Maresca,
probabilmente accusato di tollerare troppo il gioco duro del Genoa (14
falli e 4 gialli in 45'). Rosso a quel punto inevitabile, Bologna in
dieci e a rischio svantaggio, perché nel recupero Simeone scappa a
Dzemaili e Maietta poi scarica il destro sul palo interno.
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