venerdì 30 dicembre 2016

Il pagellone di fine anno - Genoa 6,5 - Da Gasp a Juric non si cambia

La squadra più volubile dell'intera Serie A, che ogni anno rischia di cambiare il proprio scheletro a gennaio, non lo è in campo. Gasperini finalmente trova dei rinforzi sotto l'albero e con quelli si salva senza problemi, dando a Suso in particolare le chiavi della propria squadra, mentre Pavoletti e Cerci riescono a dare qualcosina in più in avanti rispetto alla prima parte di stagione. La vittoria con la Juventus, con l'esplosione di Giovanni Simeone, è la ciliegina di fine 2016.

FINO A GIUGNO - Sedici punti in diciotto partite, con la sconfitta dell'Epifania contro la Sampdoria a pesare sul bilancio. Contestazione, Gasperini sul filo del rasoio, tanti problemi. Poi la rinascita grazie a una difesa che trova il suo equilibrio - prendendo solamente tre volte più di due gol nelle ultime venti gare. Suso esplode e diventa protagonista, in generale tutta la squadra è più solida: le reti di Rigoni, poi, diventano fondamentali. DA AGOSTO IN POI - Ancora l'ex centrocampista del Palermo è l'ago della bilancia, il guastatore, ma anche la retroguardia funziona benissimo, a parte nella sfida contro l'Atalanta: con il Palermo c'è il momento pazzia, ma il fatto che Rincon e Pavoletti siano già venduti - ancor prima dell'inizio del mercato - significa che c'è molta fiducia nei confronti di una rosa che Juric ha costruito plasmando il tutto sulle orme di Gasperini. VOTO TMW - 6,5

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martedì 27 dicembre 2016

Genoa, Rincon verso la Juve In arrivo Dezi e Morosini

Genova - Mentre Pavoletti sta già partendo per fare le visite mediche con il Napoli, c’è una svolta clamorosa per il futuro di Tomas Rincon, la Juve sorpassa la Roma e va in pole nella corsa al General: l’affare prevede il prestito oneroso da due milioni con obbligo di riscatto a 7-8 milioni. L’arrivo di Hernanes in rossoblù non è previsto nella trattativa, se ne parlerà in separata sede.

Il Genoa ora punta forte su Jacopo Dezi, classe 1992, centrocampista di proprietà del Napoli e ora in prestito al Perugia. Già definito l’arrivo di Morosini, classe 1995, dal Brescia per 2.5 milioni.

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lunedì 26 dicembre 2016

Genoa, arriva Gabriel dal Palmeiras a sostituire Rincon

Il centrocampista brasiliano sostituirà il venezuelano, ormai destinato a vestire la maglia della Roma

ROMA - Il Palmeiras campione del Brasile sta per perdere uno dei suoi pezzi pregiati. Si tratta del mediano Gabriel, che secondo quanto riportano il giornale sportivo "Lance" e altri media locali è molto vicino al Genoa dopo che non ha rinnovato il contratto con il "Verdao" in scadenza con la fine dell'anno solare. Detto che la squadra vincitrice dell'ultimo "Brasilerao" potrebbe sostituire il giocatore con l'interista Felipe Melo, va detto che i diritti su Gabriel (che al Genoa prenderebbe il posto di Rincon, destinato alla Roma) sono negoziati dall'agenzia OTB Sport, che agisce per conto del Monte Azul, club paulista proprietario del cartellino.

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A 15 anni in Serie A: l'esordio da record di Pietro Pellegri

Il genoano Pietro Pellegri è il più giovane esordiente nella storia della serie A. L'attaccante delle giovanili rossoblù, classe 2001, che Juric ha fatto esordire contro il Torino, ha battuto per un solo giorno il record di Amedeo Amadei, che resisteva da quasi 80 anni. Amadei esordì infatti nella Roma a 15 anni, 9 mesi e 6 giorni. Pellegri fissa il nuovo primato a 15 anni, 9 mesi e 5 giorni

venerdì 23 dicembre 2016

Serie A, Torino-Genoa 1-0: Belotti lancia Mihajlovic. Pellegri, debutto record

Granata poco brillanti, ci pensa l'azzurro in avvio di secondo tempo. Il giovane rossoblù esordisce a 15 anni e 280m giorni, come Amadei

C’è sempre una prima volta, quella di Belotti che al Genoa non aveva mai segnato, ma che firma il terzo gol consecutivo, record personale e sale in classifica cannonieri a quota 13. E c’è la prima volta di Pietro Pellegri, classe 2001, 15 anni e 280 giorni, debutto in serie A e record eguagliato di Amedeo Amadei (Roma).

Rossoblù in emergenza — Se il Toro torna alla vittoria dopo tre k.o. il merito è del Gallo puntuale sull’assist di Ljajic, dei guantoni di Hart paratutto, di un Genoa volenteroso ma confusionario. Lamanna dice no nel finale al raddoppio del Gallo, in stato di grazia. Un solo punto per il Genoa nelle ultime 6 trasferte, Mihajlovic per la gara contro il Genoa torna all’antico, alla squadra titolare, unica novità la presenza di Obi dal primo minuto, in ballottaggio fino all’ultimo con Baselli. Il Genoa in emergenza a centrocampo recupera in extremis Tomas Rincon ma lascia a casa Ntcham per scelta tecnica oltre alle assenze forzate di Perin, Rigoni, Pavoletti e Veloso. I rossoblù devono rifarsi dopo la rimonta casalinga subita contro il Palermo: il tecnico Juric opta per un 3-4-2-1 con Ocampos e Ninkovic alle spalle di Simeone. 

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JURIC: “Abbiamo dominato, spiegare una sconfitta così è difficile”

PROMOSSI&BOCCIATI: ok Lazovic, Ocampos e Ninkovic fumosi. Pellegri da record

lunedì 19 dicembre 2016

Genoa-Palermo 3-4, super Simeone, poi clamorosa rimonta rosanero

Doppietta del Cholito e gol di Ninkovic per i rossoblu che si portano sul 3-1, ma le reti di Goldaniga, Rispoli e Trajkovski regalano i tre punti a Corini

Il Palermo sbanca Marassi al termine di una gara rocambolesca (3-4). La squadra rosanero era sotto fino al 43’ del st. Poi ha firmato il sorpasso con Rispoli e Trajkovski in 2’. Primi tre punti per Corini che ora torna a sperare. Il Genoa perde l’imbattibilità casalinga, e per la prima volta nella sua storia il Palermo batte il Genoa a Marassi. I rosanero non avevano mai segnato più di un gol in questa stagione: è una serata speciale. 
Cholito — Juric conferma la squadra che ha battuto la Fiorentina, Corini invece cambia 2 giocatori (Gazzi e Bruno Henrique). I rossoblù partono a razzo come contro i viola e dopo 4’ sono già in vantaggio: su un lancio di Burdisso la difesa palermitana si fa cogliere impreparata, la palla arriva a Simeone che da due passi non sbaglia (1-0). Il Cholito festeggia così il quinto gol in campionato.
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COSA VA, COSA NON VA: Il Genoa batte il Genoa. Ntcham errore fatale. Non basta Simeone

 

PROMOSSI&BOCCIATI: Simeone doppietta, Ntcham allucinante. Il Genoa si butta via

sabato 17 dicembre 2016

La “grande muraglia”: la difesa rossoblù è la migliore della serie A

Genova - L’estremità orientale della Grande Muraglia è tradizionalmente considerata ai margini del golfo di Bohai, col tratto conosciuto come “Il primo passaggio sotto il cielo”. L’estremità occidentale adesso è a Genova, Ferraris rossoblù. A est tocca il mare con la “Vecchia testa di Drago”, a ovest ferma gli avversari con la guida del vecchio drago Nicolas Burdisso. L’argentino oggi sembra più giovane che mai. Ai suoi fianchi il connazionale Ezequiel Munoz tornato ai massimi livelli e l’azzurro Armando Izzo, definitivamente esploso.

Così, davanti a Perin che all’occorrenza ci mette del suo da campione dei pali, il Genoa ha edificato la miglior difesa interna della serie A. Soltanto 4 gol incassati a Marassi, al pari della Fiorentina (appena battuta) al Franchi, ma segnando di più: 12 reti contro 8. La retroguardia del Grifone è il top del campionato tra le mura amiche perché è la base su cui la squadra intera, partecipando alla copertura e poi lanciandosi all’attacco, ha costruito la sua imbattibilità interna (condivisa solo con Juventus, Roma e gli stessi viola) e il ruolo da ammazzagrandi. Ne sono passate 4 finora all’estremità occidentale della Grande Muraglia e hanno racimolato la miseria di un punto (il Napoli, 0-0) e di un golletto ininfluente su punizione (il 3-1 di Pjanic, ko pure la capolista Juventus).

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giovedì 15 dicembre 2016

Genoa-Fiorentina 1-0, Lazovic conferma la legge del Ferraris

I rossoblù vincono il recupero della 3a giornata: niente da fare per i viola, sconfitti dopo due vittorie di fila 

Il Genoa conferma la legge del Ferraris e sconfigge la Fiorentina 1-0 nel recupero della 3° giornata, partita che era sospesa l’11 settembre per grandine. Si riprende dal 28’ e a Juric basta il gol di Lazovic al 37’ per battere la banda Sousa, che per la prima volta non riesce a segnare in trasferta. Dopo Milan e Juventus, a Marassi cadono anche i viola, che interrompono la striscia di due vittorie consecutive. I rossoblù si rialzano dopo la sconfitta di Milano e salgono a 23 punti. 

IL FILM — Sousa lo aveva detto alla vigilia: “Il Genoa fisicamente ci è superiore”. E stravolge la Fiorentina in un 4-3-3 tutto nuovo, con Sanchez a dare forza alla mediana e Zarate falso nueve per sfruttarne la rapidità, rinunciando così a Kalinic. Juric risponde con Ninkovic in appoggio a Simeone. Rispetto alla gara interrotta cambia l’arbitro: Banti non sta bene, c’è Guida. Lo scorso 11 settembre la grandine era stata una manna dal cielo per i viola, messi sotto dal Genoa nei 28’ giocati, con Laxalt che aveva anche colpito la traversa. Ma il tempo sembra essersi fermato. Perché dopo l’illusorio tiro di Zarate dopo 1’, è solo Genoa: prima Gonzalo rimedia a un’uscita folle di Tatarusanu salvando su un tiro a porta vuota di Rigoni, poi Simeone arriva con un attimo di ritardo su una gran palla del solito Rigoni. Il gol è nell’aria e arriva 1’ dopo, cross di Ninkovic e Lazovic da un passo insacca.

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Riepilogo Genoa-Fiorentina: tre punti con tre mesi di ritardo

PROMOSSI&BOCCIATI: Izzo monumentale, difesa impeccabile. Veloso ok

mercoledì 14 dicembre 2016

Dal Napoli 18 milioni per Pavoletti e contratto sino al 2021 da 1,4 milioni all’anno per il centravanti

Secondo quanto riportato da Il Mattino, fra Napoli, Genoa e Leonardo Pavoletti sarebbe stato raggiunto l’accordo per il trasferimento del centravanti a gennaio.

Pavoletti firmerà un contratto fino al giugno 2021 sulla base di un milione e 400mila euro dopo che anche il padre ha dato il proprio ok.

Al Genoa, invece, andranno fra i 15 e i 18 milioni di euro più bonus, con l’operazione che verrà comunque conclusa nei primi giorni di gennaio.

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lunedì 12 dicembre 2016

Inter-Genoa 2-0: Brozovic decide con una doppietta

A San Siro i nerazzurri stendono la squadra di Juric con un gol per tempo del croato: Pioli si rilancia, la zona Europa è a 7 punti

San Siro di questi tempi è davvero santo con l'Inter. Sesta vittoria consecutiva - Europa League compresa - e Genoa domato da una doppietta di Brozovic malgrado gioco e intensità latitino e l'esperimento della difesa a tre non abbia certo diminuito la confusione. Però contano i risultati e almeno i nerazzurri sono tornati nella parte sinistra della classifica. Il Genoa per contro piace per lunghi tratti, ma spreca troppo e paga. Da segnalare che prima del match la Curva Nord ha spiegato i 5' di sciopero del tifo con uno striscione eloquente: "Chi non lotta, non corre, non fa gruppo e non ama la maglia a gennaio vada via perché se continuate così vi rompiamo il c...". 
LAMPO NELLA NEBBIA — Pioli disegna una difesa a 3 ibrida, legata ai movimenti di Nagatomo sulla sinistra. In mezzo al campo ci sono Joao Mario e Brozovic, con Candreva a destra e Icardi spalleggiato da Eder e Palacio, alla prima da titolare in questo campionato. Juric risponde con Lazovic e Laxalt larghi nel consueto 3-4-3, con Rigoni e Ocampos ai lati di Simeone, stante l'indisponibilità di Pavoletti. Rigoni per la verità svarierà parecchio, muovendosi spesso anche da trequartista. L'Inter prova a fare la partita, ma rumina un calcio troppo lento per fare anche solo il solletico a Perin. Il Genoa per contro ha le idee chiare, gli uomini al posto giusto e soprattutto mostra la giusta intensità. Ogni ripartenza rossoblù porta scompiglio, soprattutto a destra dove Nagatomo non prende mai la targa a Lazovic che prima sfiora il gol (salvataggio di D'Ambrosio quasi sulla linea) e poi innesca i compagni con cross sui quali la difesa nerazzurra è sempre fuori posizione. Clamoroso il doppio liscio di testa di Rigoni e Simeone, solissimi davanti ad Handanovic, che poco dopo è reattivo sul colpo di testa di Ocampos. Eppure dal nulla e dalla nebbia, sulla prima conclusione in porta al 38' arriva il vantaggio interista. Corner di Joao Mario con traiettoria ad uscire, nessuno la prende e dal limite dell'area Brozovic azzecca il piattone a giro che beffa Perin.
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PROMOSSI&BOCCIATI: Ok Burdisso, ma il Genoa spreca molto

JURIC non ha dubbi: “Genoa superiore all’Inter”

Il Genoa crea, l’Inter vince

La moviola, negato rigore a Laxalt

 

sabato 10 dicembre 2016

Probabili formazioni: Genoa al gran completo nel San Siro nerazzurro

Munoz e Laxalt sono recuperati e saranno titolari contro l’Inter

La notizia della convocazione di Munoz e Laxalt è molto importante. Il difensore e l’esterno partiranno titolari domani a San Siro contro la “pazza Inter”, capace di sprofondare a Napoli in campionato e risorgere in Europa League. Il Genoa sarà dunque al gran completo: Juric schiererà il 3-4-3 mobile, che si trasforma all’occorrenza in 3-5-2, 3-4-2-1 e 5-4-1. Munoz sarà in retroguardia con capitan Burdisso e Izzo per bloccare Candreva, Perisic e Icardi. A centrocampo, a destra ci sarà Lazovic, che duellerà contro Nagatomo, mentre a sinistra Laxalt promette battaglia contro Biabiany. Rigoni è pronto a fare incursioni in area e marcare Brozovic. In attacco, Simeone tenterà di usare la velocità contro Miranda e Murillo: Ocampos (favorito per ora su Ninkovic) sarà il suo compagno di reparto. Fischio d’inizio dell’arbitro Valeri alle ore 20.45: passo e chiudo!

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lunedì 5 dicembre 2016

Chievo-Genoa 0-0: Birsa sbaglia un rigore, legni di Meggiorini e Ninkovic

Tante occasioni ma poca concretezza: finisce a reti bianche al Bentegodi. Maran e Juric falliscono l'obiettivo di agganciare o superare l'Inter in classifica

Il primo posticipo della 15ª giornata finisce con un pareggio a reti bianche tra Chievo e Genoa che salgono rispettivamente a 19 e 20 punti, con i rossoblù che agganciano il Cagliari ma perdono l'occasione di superare l'Inter, a quota 21 . Al Bentegodi tante emozioni ma poca concretezza con Birsa che sbaglia un rigore conquistato da Meggiorini. Il primo tempo è tutto a tinte gialloblù: al 19' De Guzman verticalizza per Inglese che controlla, si gira e calcia, Perin però si fa trovare pronto e salva il risultato. Al 33' è ancora il Chievo a rendersi pericoloso: Meggiorini prova una sforbiciata aerea che si stampa sulla traversa. Al 36' altra occasione targata Meggiorini: l'attaccante entra in area e viene steso da Munoz. L'arbitro Russo indica il dischetto: dagli undici metri però Birsa spara in curva. Nel secondo tempo si risveglia il Genoa. Al 7' traversone insidioso di Izzo, deviazione di Gamberini che costringe Sorrentino al miracolo per evitare l'autogol. L'altra grande occasione rossoblù viene dai piedi di Ninkovic che al 26' prova il destro a giro ma viene fermato dal palo.

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PROMOSSI&BOCCIATI: ok il pacchetto arretrato del Genoa. Cofie risponde presente

Giovanni Porcella: il buono del punto e il rebus Veloso

COSA VA, COSA NON VA: Genoa timido nel primo tempo. Birsa spreca, poi il palo grazia Sorrentino

giovedì 1 dicembre 2016

Genoa-Perugia 4-3 d.t.s, gol di Pandev, Simeone e Ninkovic. Ora la Lazio

Il Cholito e l'ex Inter danno il vantaggio a Juric, ma Bianchi e Drole rimontano. Poi ai supplementari ancora Pandev fa 3-2, di Ninkovic la quarta rete.

Il Genoa supera il Perugia 4-3 dopo i supplementari, faticando tantissimo, e accede agli ottavi di Coppa Italia dove affronterà la Lazio. Ai gol di Simeone e Pandev rispondono Bianchi e Drole, poi ai tempi supplementari segna ancora il macedone e Ninkovic blinda il passaggio del turno. 

 la partita — Il primo tempo è a senso unico, con il Genoa che nel primo quarto d'ora sfiora il gol in almeno 4 occasioni, dopo il vantaggio immediato di Giovanni Simeone al 3'. Il Perugia colleziona calci d'angolo (ben 9) e si rende pericoloso con una bella azione di Guberti al 20', neutralizzato da Lamanna. Sono ancora i rossoblu a colpire, però, al 37' con Goran Pandev, che trova un gran gol. La ripresa si apre con due ghiotte occasioni per il Perugia per riaprire i giochi, ma Lamanna è attento. Non può niente però sul tiro di Rolando Bianchi, che da mezzo metro insacca dopo il palo colto da Drole: 2-1 al 53'. Il Genoa si affloscia, e subisce il clamoroso pari: Drole raccoglie di testa e batte Lamanna. I padroni di casa si riversano in avanti e la reazione è immediata, ma il colpo di testa di Ninkovic è respinto da Elezaj. All'88' il Genoa va a un millimetro dal gol-partita: traversa clamorosa di Burdisso e supplementari. Pandev ha sulla testa la palla del 3-2 ma tutto solo piazza largo. Non sbaglia, invece al 10' del primo tempo supplementare: grande giocata e destro sotto la traversa. A 5' dal termine Ninkovic trova il 4-2 che chiude la gara. Al fischio finale arriva il gol del 4-3 di Di Nolfo, ma è troppo tardi. 

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Juric in sala stampa: “Da giocatore uscivo sempre dalla Coppa. Ora vogliamo andare avanti”