lunedì 24 novembre 2014

A proposito di Perin

La disavventura di Mattia Perin per guida in stato di ebbrezza ha scosso tutto il mondo rossoblù. Al riguardo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, voglio fare alcune considerazioni. Premessa: massimo rispetto per il collega che ha riportato la notizia e per i carabinieri che hanno eseguito l’operazione. D’altronde la legge è legge: l’alcool non deve superare il valore di 0,5 grammi per litro di sangue.

Ciò che rifiuto assolutamente è la facile generalizzazione che si potrebbe trarre dall’accaduto. Mi spiego meglio: il portiere del Genoa si sarebbe improvvisamente trasformato in un fanatico seguace del dio Bacco. La riprova? Lo scorso 30 ottobre mi trovavo alla cena di beneficenza a Quiliano presso il Club Sportivi Quilianesi. Perin era seduto alle mie spalle con Burdisso, Pinilla e Roncaglia e per tutta la sera hanno tenuto un comportamento irreprensibile. Non hanno, come si dice di solito, alzato il gomito. Insomma, una condotta da atleti. Di solito chi è abituato a bere lo fa sempre in ogni circostanza e difficilmente riesce a controllarsi.

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