lunedì 6 ottobre 2014

(S)Visti da lontano – Nonostante l'inizio da brividi, Gasp ha preso 8 punti e l'imbattibilità esterna

Il Grifone conquista a Parma una vittoria meritata che solo la sciagurata, e sbagliata, doppia ammonizione comminata frettolosamente a Roncaglia poteva compromettere. I tre punti servono anche a riportare equilibrio nelle valutazioni sull'operato della società, del Mister e delle squadra in questo avvio di campionato. In particolare una parte della tifoseria non ha perso (e non perde) occasione per criticare ferocemente Gasperini, ogni volta che il Genoa non perde (Napoli, Derby) o butta via punti (Verona).
Le critiche a Gasperini sono di due tipi: personali e professionali. Dal punto di vista personale il tecnico piemontese non potrà stare simpatico a tutti, forse anche per una certa sicurezza di azione e di pensiero che può, agli occhi di alcuni, sfociare o essere scambiata, per arroganza o scarsa umiltà. Ma dobbiamo ricordare che Gasperini è senza dubbio una persona seria, educata, per bene. E in diverse sedi e situazioni ha dimostrato la capacità di difendere il Genoa con fermezza, determinazione ed eleganza.
Insomma, Gasperini ha la totale dignità per essere l’allenatore del Genoa, ruolo che peraltro copre con passione e amore. Per questo il Mister va assolutamente rispettato e stimato. Ci sono allenatori, anche alcuni che ora vanno per la maggiore, che non hanno sicuramente la stessa caratura personale del piemontese. Da un punto di vista tecnico, invece, le critiche a Gasperson ci possono stare. Ogni singolo ha il diritto di esprimere ogni qualsivoglia critica. Ma non aiuta, ed è pretestuoso, attaccare Gasperini per ogni cambio modulo, per ogni sostituzione, per ogni singolo episodio. Come se il Genoa, con altri allenatori in panchina (ma poi, quali?), potesse vincere tutte le partite. O come se l'organico a disposizione consentisse chissà quali scelte e chissà quali subentri dalla panchina.

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