Il Grifone conquista a Parma una vittoria meritata che solo la
sciagurata, e sbagliata, doppia ammonizione comminata frettolosamente a
Roncaglia poteva
compromettere. I tre punti servono anche a riportare equilibrio nelle
valutazioni sull'operato della società, del Mister e delle squadra in
questo avvio di campionato. In particolare una parte della tifoseria non
ha perso (e non perde) occasione per criticare ferocemente
Gasperini, ogni volta che il Genoa non perde (Napoli, Derby) o butta via punti (Verona).
Le critiche a
Gasperini sono di due tipi: personali e
professionali. Dal punto di vista personale il tecnico piemontese non
potrà stare simpatico a tutti, forse anche per una certa sicurezza di
azione e di pensiero che può, agli occhi di alcuni, sfociare o essere
scambiata, per arroganza o scarsa umiltà. Ma dobbiamo ricordare che
Gasperini è
senza dubbio una persona seria, educata, per bene. E in diverse sedi e
situazioni ha dimostrato la capacità di difendere il Genoa con fermezza,
determinazione ed eleganza.
Insomma,
Gasperini ha la totale dignità per essere
l’allenatore del Genoa, ruolo che peraltro copre con passione e amore.
Per questo il Mister va assolutamente rispettato e stimato. Ci sono
allenatori, anche alcuni che ora vanno per la maggiore, che non hanno
sicuramente la stessa caratura personale del piemontese. Da un punto di
vista tecnico, invece, le critiche a Gasperson ci possono stare. Ogni
singolo ha il diritto di esprimere ogni qualsivoglia critica. Ma non
aiuta, ed è pretestuoso, attaccare
Gasperini per ogni
cambio modulo, per ogni sostituzione, per ogni singolo episodio. Come se
il Genoa, con altri allenatori in panchina (ma poi, quali?), potesse
vincere tutte le partite. O come se l'organico a disposizione
consentisse chissà quali scelte e chissà quali subentri dalla panchina.
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