martedì 20 novembre 2012

Genoa, come cambia il 4-4-2

Genova - Il paesino scelto da Josep Guardiola per incontrare i vecchi amici del Brescia e, più di recente, dalla Nazionale di rugby di Tonga prima del match con gli azzurri a Brescia. A Coccaglio, da oggi, il Genoa. E figurarsi se si chiede di riscoprirsi modello Pep, ma quanto meno la squadra deve avvicinarsi alle regole calcistiche di Gigi Del Neri. Confermato. Per ora Enrico Preziosi non ha intenzione di ribaltare ancora la panchina e ciò ovviamente dà forza all’allenatore, in seno al gruppo. Qualcosa di simile a “con lui o out”, impegno all’unità, collegato pure al patto stipulato con Rossi e compagni nella notte buia del Ferraris. Quella del derby perso, da cui comunque Del Neri cerca di trarre immediato insegnamento: «Il secondo tempo mi ha fatto capire che bisogna cambiare qualcosa, puntare di più sulla qualità e la tecnica». Via, qualcosa alla Pep c’è in questo concetto. Il problema è che le applicazioni rossoblù, negli ultimi tempi, sono state più volte abominevoli. Tecnico-tattica la prima svolta cercata nel Bresciano, direzione Bergamo che è trasferta dura di domenica. L’Atalanta dove Del Neri aveva fatto benissimo, dopo la Sampdoria dove era arrivato quarto, prima del Chievo dove erano di casa i miracoli. Scherzi del fato, con cui il Grifone non può più scherzare.

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