Genova - Respinto il ricorso d’urgenza presentato dal Genoa per la squalifica di Rodrigo Palacio.
Ecco
il testo: «Il Giudice sportivo, letta la richiesta “ai sensi dell’art.
35 CGS” della Società Genoa Cricket & Football Club, in persona del
legale rappresentante pro tempore dott. Alessandro Zarbano, pervenuta
via telefax in data odierna e “finalizzata a dimostrare che il tesserato
Rodrigo Sebastian Palacio non ha in alcun modo commesso il fatto da cui
è conseguito il provvedimento di espulsione decretato dall’Arbitro” in
quanto da un allegato “supporto audiovisivo, che offre piena garanzia
tecnica e documentale, si evince chiaramente che il calciatore,
nell’episodio de quo, si rivolgeva al compagno di squadra Moretti, che
lo aveva rimproverato dopo un errore tecnico nell’area di rigore
avversaria”; considerato che il richiamato dettato normativo (art. 35,
1.3 CGS) attribuisce in realtà alla società (e/o al tesserato) la
facoltà di “richiedere al Giudice sportivo nazionale l’esame di filmati
da loro depositati” limitatamente “al fine di dimostrare che il
tesserato non ha in alcun modo commesso il fatto di condotta violenta o
gravemente antisportiva o concernente l’uso di espressione blasfema
sanzionato dall’arbitro”; rilevato che il referto arbitrale, che ex art.
35, 1.1 CGS costituisce piena prova circa il comportamento dei
tesserati in occasione dello svolgimento delle gare, attesta che il
provvedimento di espulsione fu decretato per la pronuncia di espressioni
ingiuriose indirizzate al Direttore di gara e, quindi, per una condotta del tutto estranea alle limitate ipotesi di ammissibilità della c.d. “prova televisiva”, P.Q.M. respinge la richiesta presentata dalla Società Genoa Cricket & Football Club.
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