lunedì 19 marzo 2012

Proviamo a giocare Roma-Genoa

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso oggi è una domenica insipida. Insipida poiché è senza il Genoa che giocherà domani. Però, grazie alle tv, c'è un effetto positivo: il tempo torna all'indietro e il lunedì diventa d'incanto domenica. Per ingannare l'attesa voglio brevemente esporvi una mia idea riguardante lo schieramento del Grifone all'Olimpico: per carità, lungi da me l'idea di sostituirmi a Pasquale Marino, sono soltanto elucubrazioni pre-partita. A mio modo di vedere giocare contro la Roma con il 4-3-1-2, speculare a quello avversario, mi sembra abbastanza rischioso. Si conoscono molto bene le assenze nello schieramento rossoblù, soprattutto quelle di Kucka e Constant a centrocampo (marcatore mediano ed esterno), ma occorre copertura. Io sono (udite! udite!) per un 4-5-1 mobile. Ciò consentirebbe un maggior equilibrio e supremazia nella zona mediana. Come realizzarlo? Niente Palacio: Gilardino unica punta, Belluschi arretrato, Veloso regista arretrato davanti alla difesa assieme a Biondini, sulla fascia destra Mesto e a sinistra Jankovic oppure Alhassan che non ha per niente sfigurato in Coppa d'Africa (spazio ai giovani). In particolare, metterei Belluschi a tallonare Lamela e Biondini a disturbare De Rossi quando orchestra la fase offensiva dei giallorossi. In più le due ali, da una parte Mesto e dall'altra Jankovic o Alhassan a inserirsi a supporto per Gilardino attraverso cross e suggerimenti.  Lo scopo è quello di sfiancare il più possibile gli avversari attraverso raddoppi di marcatura, togliere loro il possesso della palla, e cercando di tenerli il più lontano possibile dalla difesa.

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