lunedì 23 gennaio 2012

A Palermo il Grifone ha mostrato i muscoli, ma è andata male: occorre correre ai ripari

di Marco Liguori

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso cominciamo la nostra chiacchierata odierna dal numero di gol incassati dal Genoa dopo la trasferta di Siena. Correva la quindicesima giornata, in cui il Grifone vinse senza subire reti. Il totale è di 17: una segnata dal Bologna, sei dal Napoli nella partita di recupero della prima giornata, tre dal Cagliari, due dall'Udinese e cinque dal Palermo. Senza contare le due pappine rifilate dall'Inter giovedì scorso in Coppa Italia. Al contrario i gol segnati nelle stesse gare sono nove: un disavanzo di otto gol. Tanti, troppi che testimoniano la preoccupante perforabilità della difesa rossoblù. Questo dato era già sconfortante prima della gara di Palermo (erano 12) e considerato tutto ciò unito al fatto che, almeno per ora, la società non vuol prendere un altro difensore (soprattutto centrale, visto che abbondano anche se sono infortunati) il tecnico Pasquale Marino oggi avrà pensato: è meglio mostrare i muscoli contro i rosanero. E' una scelta, coraggiosa o azzardata che sia, ma probabilmente nel periodo attuale è quasi obbligata per prendere di sorpresa gli avversari: quindi dentro un modulo 4-4-2 adattabile al 4-2-4 con gli esterni Sculli e Jankovic a galoppare sulle fasce come puledri.

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