domenica 6 marzo 2011

Inter: 5 messaggi al Milan Rimonta devastante, Genoa k.o.

I nerazzurri battono 5-2 i rossoblù con una ripresa spettacolare. In svantaggio per il gol di Palacio, ribaltano il risultato con Pazzini, una doppietta di Eto'o e allungano con Pandev e Nagatomo. Di Boselli l'ultimo guizzo ligure.

MILANO, 6 marzo 2011 - Quasi lo facesse apposta. Illude l'avversario e poi lo fa a pezzi. Fa soffrire i suoi tifosi e poi li ripaga con reazioni spettacolari. Ma soprattutto non molla la presa dal Milan che resta lì, a 5 punti. L'Inter nel primo tempo gioca al di sotto di tutto e subisce il gol di Palacio. Ma nella ripresa, dopo la frustata di Leonardo, con una reazione devastante i nerazzurri asfaltano i rossoblù capovolgendo tra il 5' e il 6' il risultato grazie a Pazzini ed Eto'o. Ma mai accontentarsi; così, in successione, arrivano la nuova prodezza del camerunese, la rete di Pandev e il gioiellino di Nagatomo - primo gol in Italia - per la felicità dei numerosi tifosi del Sol Levante accorsi al Meazza. Sconcertante invece la prova del Genoa, partito con la voglia di spaccare il mondo, ma ridimensionato dalla furia nerazzurra. Inutile, anche se bello, il colpo di testa per il 5-2 finale di Boselli, che Carlo Regno, sostituto dello squalificato Ballardini, inserisce nel finale.

Palacio — L'inter è una macchina collaudata e lo percepisci subito. Gioco a memoria lungo l'asse Sneijder-Eto'o. Manca Cambiasso che Leonardo sostituisce con l'ex eccellente di turno: Thiago Motta. Manovra per di più supportata dalla costante proiezione offensiva di Maicon che Zanetti provvede a coprire. Ma di fronte c'è un Genoa fisicamente in salute, che corre molto e non ha intenzione di chiudersi da provinciale nella sua trequarti. Per oltre mezzora le due formazioni si affrontano a tutta velocità, senza però scrivere nella cronaca grandi occasioni o presunte tali. Da una parte il contropiede rossoblù fa dannare il reparto difensivo nerazzurro in cui svetta la precisione di Chivu, impegnato a coprire gli spazi dove si inseriscono Paloschi e Palacio. Dall'altra la rimessa interista che si concentra sempre sulle illuminazioni di Samuel Eto'o. Il camerunese infila dettagli da enciclopedia del calcio, così naturali da sbalordire. L'africano guizza, finta, penetra, ma raramente riesce a comunicare con Pazzini e Stankovic, e quando cerca la soluzione individuale spreca il diagonale allargandolo troppo. Ma i cambi di gioco del Genoa sono micidiali e al 40' arriva il vantaggio con il capolavoro di Palacio, abile a trafiggere Julio Cesar con un tiro incrociato in diagonale, imparabile.

 

Continua a leggere

Nessun commento: