lunedì 28 febbraio 2011

«Tiro io», ma Veloso sbaglia angolo

Ventre del Massimino, 2-1 per il Catania in archivio. Palacio appena fuori dagli spogliatoi parla con Ledesma, grande amico dei tempi del Boca Juniors. Intanto Paloschi scende a passetti rapidi i gradini verso il tunnel che porta all'autobus, scuro in volto. L'argentino che aveva segnato dal dischetto contro il Parma, rigorista designato anche se rigorista non si sente. E la giovane punta che s'era conquistata il penalty e voleva tirarlo. «Me la sento», cercando di prendere la sfera.
Niente, l'aveva già in mano Veloso. «Tiro io». Mentre Palacio, stanchissimo, si defilava per andare a bere nei pressi della panchina rossoblù: «Va bene, vai tu, che li tiri meglio». «Tiro io», come disse Evaristo Beccalossi prima di sbagliare e risbagliare. O Martin Palermo, con la casacca dell'Argentina contro la Colombia, prima di sbagliare e risbagliare e risbagliare ancora, tris da primato. 

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