lunedì 21 febbraio 2011

La Roma è sparita Genoa da leggenda

Avanti 0-3 al 51' grazie ai gol di Mexes, Burdisso e Totti, i giallorossi si fanno incredibilmente rimontare dai rossoblù che ribaltano la situazione grazie alle doppiette di Palacio e Paloschi, entrato nella ripresa. Espulso nel finale Rafinha

di JACOPO MANFREDI


L'esultanza di Paloschi
GENOVA - Totti esce dal campo col volto coperto dalla maglietta: è l'immagine della Roma attuale, una squadra che si è completamente persa e non riesce più a ritrovare la via per tornare in corsa per l'Europa che conta. Avanti 0-3 al 51', la squadra di Ranieri butta via 3 punti fondamentali e consente al Genoa di confezionare un'impresa da leggenda, da raccontare un giorno ai nipotini. Una sconfitta assurda che conferma lo scollamento totale di una formazione con evidenti limiti di concentrazione e forma.

GENOA ASSENTE IN AVVIO - La gara di Marassi è stato un concentrato di emozioni ed umori. Per 50' in campo c'è stata una sola squadra, la Roma, che, decisa a rispondere alle critiche di stampa e tifosi, ha messo sotto un Genoa svagato, probabilmente ancora sotto gli effetti della sbornia post-derby.

ROMA, PARTENZA SPRINT - Con Totti ispirato e Borriello ottimo suggeritore, i giallorossi sono partiti col piede giusto e hanno subito messo sotto i rivali, sfruttando al meglio due calci piazzati con gli inserimenti in area di Mexes e Burdisso. Il Genoa ha provato a replicare subito sfruttando i buoni movimenti di Floro Flores e Palacio ma ha dovuto fare i conti con l'imprecisione, soprattutto, dell'ex attaccante dell'Udinese, tanto bravo negli smarcamenti quanto poco lucido sotto porta.

TOTTI, ILLUSORIO 0-3 - La Roma per due volte ha ringraziato Julio Sergio e, in avvio di ripresa, ha triplicato con Totti, bravo a chiudere una triangolazione
con Borriello. Partita chiusa? Macché. Il Genoa l'ha subito riaperta accorciando le distanze con Palacio, servito da Floro Flores, poi ha approfittato di una Roma impaurita per regalare un nuovo pomeriggio da sogno ai propri tifosi.

BALLARDINI, CAMBI DECISIVI - Fondamentali sono risultati gli innesti di Veloso e Paloschi. Il primo ha dato maggior ritmo e ordine agli assalti rossoblu, il secondo ha finalizzato la mole di lavoro prodotta da esterni e compagni di reparto siglando prima il 2-3 su nuovo assist di Floro Flores e poi il 4-3 su tocco di Palacio. Già, Palacio. L'argentino si è rivelato l'uomo in più nella rincorsa dei grifoni. Dopo il gol della speranza ha messo fine al vantaggio della Roma realizzando il 3-3 con un magnifico pallonetto di testa. E poi, come detto, ha ideato l'azione decisiva da 3 punti.

RANIERI, BOLOGNA ULTIMA SPIAGGIA? - Se il Genoa, quindi, può tornare a sognare un posto in Europa League la Roma, che è salita a 14 gol incassati nelle ultime 4 partite, deve rimboccarsi in fretta le maniche. Mercoledì c'è già il Bologna e non c'è tempo per piangere sul latte versato. Ma è evidente che un altro risultato negativo al Dall'Ara costringerà Rosella Sensi (o forse sarebbe meglio dire Unicredit...) a prendere una decisione drastica per non gettare già al vento la stagione. 

GENOA-ROMA 4-3 (0-2)

Genoa (4-4-2): Edoardo 6, Mesto 6, Dainelli 5, Kaladze 6.5, Criscito 6.5, Rafinha 7, Kucka 6.5, Milanetto 5.5 (16' st Veloso 6.5), Rossi 6 (19' st Paloschi 7.5); Floro Flores 6.5 (35' st Moretti sv), Palacio 8. (73 Scarpi, 9 Boselli, 23 Antonelli, 71 Jankovic). All. Ballardini 7
Roma (4-3-1-2): Julio Sergio 6.5, Riise 5.5, Mexes 6, Burdisso 6.5, Castellini 5.5, Greco 6, Brighi 6, Perrotta sv (10' pt Taddei 6), Simplicio 6.5 (19' st Menez 6.5), Totti 7, Borriello 6.5 (26' st Loria 5). (1 Lobont, 25 Burdisso, 45 Pettinari, Pizzarro). All. Ranieri.
Arbitro: Orsato di Schio 6
Reti: nel pt 6' Mexes, 16' pt Burdisso; nel st 6' Totti, 7' e 29' Palacio, 22' e 40' Paloschi.
Angoli: 5 a 5
Recupero: 2' e 4'
Ammoniti: Greco e Dainelli per gioco scorretto, Rafinha  e Mexes per gioco pericoloso, Totti per comportamento non regolamentare
Note: 22.180 spettatori per un incasso di 223.172 euro lordi.

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