martedì 8 febbraio 2011

Floro Flores, un tatuaggio per il primo gol nel Grifone

Floro Flores
La lista su un corpo che racconta. Due ali d’angelo tatuate sulla schiena, una croce e un vichingo sul braccio sinistro. Sul petto, sotto la spalla destra, il sole di Napoli con impresso l’83, anno di nascita, numero di maglia e portafortuna. Sul piede sinistro, un drago. Il doppio cognome d’origine borbonica, Floro Flores, stilizzato sopra al fondoschiena, che diventa la “F” iniziale sul polpaccio. La frase «Michi per sempre» dedicata alla moglie Michela. Una scritta per la prima figlia Aurora, mentre sul polpaccio destro c’è una “G” per la secondogenita Ginevra. Poi il messaggio per tutta la famiglia, tanto caro pure alla tifoseria del Grifone: «You’ll Never Walk Alone». E a breve di più, marchio Genoa. Rinnovando una vecchia promessa che ad Antonio Floro Flores, ragazzo del Rione Traiano e nuovo bomber rossoblù, era stata strappata nell’estate 2009 dal suo tatuatore di fiducia, Enzo Donniacuo detto “il Cubano”. «Facciamo così, se fai più di 12 gol ti fai tatuare tutte le date in cui segni». In quella stagione si era fermato però prima della soglia. In questa è salito a 4 con il diagonale destro al Milan. Prima rete al Ferraris e prima rete della nuova vita genoana. Da celebrare e ricordare. E l’attaccante torna sempre a casa, a Napoli, per aggiungere un capitolo alla sua storia sulla pelle. Così ha già fissato l’appuntamento. «Sì, a breve andrò a farmela tatuare». Cosa? La data del primo gol di Floro Flores nel Grifone. Trovare spazio: “6 febbraio 2011”.

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