lunedì 15 novembre 2010

Pragmatismo, umiltà e un pizzico di cinismo: ecco il segreto di Ballardini per la vittoria di Cagliari

La dea Eupalla soccorre gli umili, soprattutto se sono un po’ anche audaci. Davide Ballardini è stato sicuramente aiutato dalla divinità evocata tanti anni fa dal grande Gianni Brera. Il tecnico del Genoa racchiude queste caratteristiche e le trasmette alla squadra: così sono arrivati i due successi contro Bologna e Cagliari. Oggi nel primo tempo ha mantenuto un atteggiamento difensivistico: forse a tratti è risultato eccessivo e ha rischiato in due/tre occasioni di subire un gol in contropiede. A tratti la squadra è sembrata “scollata” tra centrocampo e difesa come nelle precedenti trasferte. Di più: le fasce erano sfruttate molto poco. Nel secondo tempo l’allenatore ha cambiato le carte in tavola sostituendo un incerto Rudolf con Dainelli. Devo dire che all’inizio questa mossa mi ha lasciato perplesso: Toni aveva ricevuto pochi palloni giocabili e senza una “spalla” il reparto offensivo rischiava di incepparsi.

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