venerdì 31 dicembre 2010

Genoa, l’assist di Ballardini: «Luca Toni resta con noi»

Un’amichevole senza tante emozioni per chiudere un mini ritiro di super lavoro. Finisce 1-1 il test giocato dalla squadra rossoblù sul campo della Borghesiana contro l’Astrea, la squadra della polizia penitenziaria che milita in serie D. Apre le danze Luca Toni nel primo tempo con un colpo di testa su calcio d’angolo, pareggia i conti Spinetta nella ripresa raccogliendo una respinta corta in piena area. A fine gara, Ballardini è stato chiaro: «Toni? Lo vedo al Genoa, per noi è un giocatore molto importante». Molto ridotta la rosa di giocatori (16, compresi i Primavera Perin, Bertoncini, Sturaro e Doninelli) a disposizione di Ballardini («pochi ma buoni»), con Palacio che resta prudenzialmente fuori, proseguendo nel suo lavoro di recupero. Le chance di vederlo in campo contro la Lazio sono molto basse. Out anche Eduardo, reduce dalla sublussazione al dito di una mano: ieri aveva il dito steccato, si vedrà nei prossimi giorni ma per la Lazio potrebbe anche farcela. In campo il tecnico di Ravenna ha schierato Scarpi in porta, linea difensiva a quattro formata da Bertoncini, Dainelli, Kaladze e Moretti, a centrocampo Rossi, Milanetto, Veloso e Jankovic: in avanti la coppia formata da Toni e Destro. Nella ripresa Perin ha preso il posto di Scarpi, Criscito quello di Moretti e Kharja, con Milanetto fuori, ha fatto coppia in mezzo al campo con Veloso.

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giovedì 30 dicembre 2010

Genoa, infortunio per Eduardo

Doppia seduta con infortunio quest’oggi in casa Genoa. Si è fermato infatti il portiere Eduardo che ha subito una sublussazione a un dito di una mano e le cui condizioni saranno valutate giorno per giorno. Difficilmente però potrà partecipare all’amichevole in programma domani contro l’Astrea. Intanto la truppa rossoblù ha riabbracciato Mimmo Criscito che dopo l’odissea aerea legata al maltempo che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti è riuscito a raggiungere il ritiro della Borghesiana e ad aggregarsi finalmente al gruppo.

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Bufera Toni, il Genoa punta su Matri

A Roma non maccaroni, come recitava la canzone dedicata in Germania al centravanti, semmai tormentoni. Tensione in casa Genoa, nel ritiro della Borghesiana, dove per Luca Toni sono giorni di lunghi e concitati colloqui (con il tecnico Davide Ballardini martedì, con il ds Stefano Capozucca, arrivato nella capitale insieme all’amministratore delegato Alessandro Zarbano, ieri mattina).
La replica dell’attaccante alle parole di Enrico Preziosi, che nelle valutazioni di fine anno, pur aggiungendo la speranza di «poter dare a Toni il voto 8 alla fine della stagione», gli ha affibbiato per quanto fatto finora un 3 bruciante, «come i gol segnati». Reazione tra risentimento, delusione, rabbia. Al direttore sportivo la punta ha rimarcato il suo comportamento e l’impegno, ha ricordato l’essere «campione del mondo» per richiedere rapporti fondati sul riguardo reciproco. 

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martedì 28 dicembre 2010

Se 30 milioni di incremento del patrimonio calciatori vi sembran pochi

Diversi tifosi hanno espresso il loro rispettabile dissenso alla cessione di Ranocchia e malumore per la politica di mercato del presidente Enrico Preziosi. L’articolo odierno del nostro collaboratore Federico Santini, redatto dall’alto della sua esperienza di responsabile in una società operante nella grande distribuzione (e, ovviamente, con la sua fede genoana), ha spiegato i perché di questa politica e l’accortezza della gestione del patron del Genoa. Vorrei sottolineare due cifre: innanzitutto l’incremento di ben 30 milioni di euro (per la precisione da 70 a circa 100 milioni) del patrimonio calciatori tra il 2008 e il 2009. Ciò dimostra che Preziosi sa reinvestire perfettamente i soldi introitati. L’altro è l’ammontare delle plusvalenze da 42 milioni con cui riesce a ovviare ai 38,7 milioni di perdite.

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Palacio sulla via del recupero

Della palla non c'è traccia. Spazio alla corsa, a ritmo decisamente sostenuto, e a esercizi in palestra nella prima seduta del mini ritiro nella splendida cornice della Borghesiana. Gli occhi dei presenti, una trentina sugli spalti dell'impianto preso di mira dal gelo, sono tutti per Palacio: la Joya ha sostenuto gran parte dell'allenamento con il resto del plotone e prosegue spedito verso la strada del completo recupero. Rudolf a scartamento ridotto.

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lunedì 27 dicembre 2010

Genoa: Pizarro per Sculli

David Pizarro, 31 anni. Lapresse
David Pizarro, 31 anni. Lapresse
MILANO, 27 dicembre 2010 - Controproposta choc. Il Genoa è pronto a chiedere Pizarro alla Roma, dopo che i giallorossi hanno fatto passi avanti con Sculli (ci sarebbe già l’accordo con l’attaccante genoano). È questa la trattativa che il club genoano ha intenzione di avviare per privarsi del suo giocatore (dopo aver già rifiutato Greco): piace il cileno, operazione complicata, ma ora si aspettano le mosse della Roma. Il Genoa non si ferma qui. Oggi appuntamento decisivo per Kucka: il Genoa è pronto a farlo in collaborazione con il Palermo, si attende la risposta dello Sparta Praga per lo slovacco. Si seguono le piste Biagianti (Catania) ed Enzo Perez (Estudiantes). In difesa tornano d’attualità il nome di Britos (Bologna) e di Silvestre (Catania).

(S)visti da lontano - Analisi economica del Genoa: cosa può fare in vista del mercato

Ecco quali soluzioni potrà adottare il presidente Enrico Preziosi a gennaio, tenendo presente i conti 2009 della sua squadra

Le fulminanti dichiarazioni del Presidente Enrico Preziosi di martedì 22 dicembre sullo “stato della nazione” credo siano rimaste indigeste a diversi tifosi. Su Ranocchia: “Quando si ha un elemento in comproprietà con l’Inter il suo destino è già segnato”. Su Criscito: “Tanto per essere chiari, se mi portano 18 milioni io glielo porto in braccio”. In genere: “Io ho sempre detto non c’è nessuno incedibile, a determinate condizioni”. Queste frasi potrebbero allarmare Noi Genoani.
Proverò a spiegarvi in modo semplice i grandi numeri del Genoa. Proverò a raccontarvi quello che gli studi del settore calcio non dicono. Capiremo insieme cosa il Genoa può permettersi e cosa no. La base di partenza è il bilancio 2009.

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Genoa, ora si torna al lavoro

Oggi alla Borghesiana il Grifone ricomincia, tra chi c’è e ci sarà, chi c’è ancora per poco, chi non c’è più, chi c’è per la prima volta, chi non c’è ancora ma arriverà.
Dal fondo, nel primo giorno di ritiro capitolino Davide Ballardini non avrà a disposizione Luca Antonelli e Alberto Paloschi, ma grazie al nulla osta concesso dal Parma e avallato dalla Lega Calcio il loro arrivo sarà anticipato rispetto all’apertura ufficiale del mercato, il 3 gennaio: per i due i gialloblù avevano fissato il rientro al lavoro domani e così, ad esempio, soltanto oggi Antonelli rientra dalla vacanza alle Maldive. Allora, domani le visite e poi esterno sinistro, in serata, alla Borghesiana. Mentre Paloschi, reduce da infortunio, dovrebbe fermarsi al Riattiva di Lavagna per esami e terapie. Anche per Hallenius appuntamento col gruppo più avanti, mentre il volto nuovo a Roma è Jelenic, acquistato dal Koper. E Ranocchia? Oggi a Roma, ma per poco: domani la presentazione di Leonardo, il 29 la ripresa nerazzurra e il giovane difensore con tutta probabilità sarà là, sempre con adeguato permesso. 

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domenica 26 dicembre 2010

Ranocchia sempre più vicino all’Inter

Andrea Ranocchia è a un passo dall’arrivo all’Inter. È in corso, negli uffici della Saras - dove è al lavoro il presidente nerazzurro Massimo Moratti - , un incontro tra il ds del Genoa Stefano Capozucca, il procuratore del giocatore Tullio Tinti e il `ministro delle Finanze´ dell’Inter Rinaldo Ghelfi.
Ranocchia, classe 1988 è un difensore centrale dell’Inter in compartecipazione con il Genoa. Il 21 luglio del 2010 l’Inter ne ha rilevato la metà del cartellino. Ora il suo arrivo sembra imminente ma soprattutto necessario dopo l’infortunio di Walter Samuel e la conseguente operazione di ricostruzione dei legamenti del ginocchio destro, del 10 novembre scorso. Samuel era andato Ko durante il secondo tempo di Inter-Brescia. Un infortunio gravissimo che gli è costata l’intera stagione.

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Preziosi: «Presenteremo un’offerta per Kucka»

Al presidente del Genoa Enrico Preziosi piace Juraj Kucka, il centrocampista sloveno dello Sparta Praga corteggiato anche dal Palermo. E c’è da giurarci che il giovane Nazionale slovacco arriverà presto a Genova. A confermare la presentazione dell’offerta allo Sparta Praga ai microfoni di Sky Sport 24 è lo stesso Preziosi che ha affermato di sapere che il giocatore «vuole venire in Italia» e ha sottolineato che presto inizieranno le trattative con il club ceko.

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venerdì 24 dicembre 2010

ESCLUSIVA PIANETAGENOA - CLAUDIO ONOFRI: «Kucka e Biagianti possono coesistere»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net al popolare opinionista di Telenord, uno dei più grandi intenditori di calcio in circolazione

Siamo a fine anno, e il mercato invernale si appresta ad entrare nel vivo. Tanti i nomi dati in arrivo alla corte di Davide Ballardini, insistenti le voci di possibili partenze, immediate o meno, di elementi del calibro di Ranocchia e Criscito. Una cosa è certa: il Genoa che arriverà fino a giugno prossimo lo si potrà vedere con certezza soltanto dopo i primi trenta giorni del 2011.
L’ex capitano rossoblù Claudio Onofri, nonché grande conoscitore di calcio nazionale e internazionale, ha parlato in esclusiva a Pianetagenoa1893 dei giocatori accostati al Grifone e di come si potranno inserire nello scacchiere del tecnico di Ravenna.



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mercoledì 22 dicembre 2010

Genoa, pronto un doppio scambio con il Parma

I trasferimenti saranno formalizzati solamente il 3 gennaio, giorno dell’apertura ufficiale del mercato. Genoa e Parma, in ogni caso, stanno lavorando a un doppio scambio. Il primo riguarda Raffaele Palladino e Alberto Paloschi. I due giocatori sono in comproprietà rispettivamente con Juventus e Milan: il Parma acquisirà la metà di Palladino e cederà la metà di Paloschi ai rossoblù. cui potrebbe aggiungersi un conguaglio
L’altro affare riguarda Modesto e Antonelli. Il mancino calabrese, ormai ai margini della squadra a Genova, andrà a Parma, in cambio dovrebbe arrivare Luca Antonelli, altro esterno sinistro, figlio dell’ex giocatore rossoblù Dustin. Al club ducale andrà un robusto conguaglio.
L’arrivo di Antonelli in rossoblù fa intuire come sempre più probabile la partenza di Mimmo Criscito, che ha diverse offerte da parte di club prestigiosi come Manchester United, Inter, Bayern e Zenit 

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domenica 19 dicembre 2010

Campo ghiacciato: rinviata Samp-Genoa

Il derby è stato rinviato per le condizioni del campo. Malgrado il lavoro della Sampdoria e di Sportingenova, nel tardo pomeriggiola nevicata si è intensificata e soprattutto la temperatura è scesa a causa di un forte vento di tramontana che ha creato una patina di ghiaccio sul campo del Ferraris. Nonostante i volontari delle due società avessero liberato dalla neve i tre quarti del campo, il sopralluogo di Morganti ha dato esito negativo. Al momento non è stata fissata la data del recupero del derby.

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Nevica a Genova, peggiora la situazione (aggiornamento foto ore 17.35)

Da circa un'ora sta nevicando in modo abbastanza consistente a Genova, in particolare nella zona dello stadio a Marassi, in Val Bisagno, a Molassana e Struppa. Per il momento il derby che si giocherà stasera alle 20.45 non sembra essere a rischio come ha confermato l'assessore Scidone a Pianetagenoa1893.net: la neve comincia comunque ad attecchire di più a terra come si vede da questa webcam del sito genova.webguide.it posta nel Piazzale Atleti Azzurri davanti al Luigi Ferraris. 

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Samp-Genoa: i dubbi del meteorologo

Dopo tanta attesa, finalmente è il giorno del derby della Lanterna. Anzi, la sera, visto che blucerchiati e rossoblù saranno in campo al Ferraris alle 20.45: questo sito e Radio19 seguiranno la partita in diretta, sempre che si giochi. La società Sampdoria, che ospita l’evento, e il Comune stanno facendo di tutto per consentire lo svolgimento della gara. La Lega calcio vorrebbe che l’incontro si giocasse. Ma i dubbi aumentano con il passare del tempo. Di certo, se non si giocasse stasera, la gara non verrebbe effettuata prima della fine del 2010, se ne riparlerebbe l’anno prossimo.
La decisione è in mano al prefetto, anche a proposito di eventuali problemi che si potrebbero creare per l’afflusso e il deflusso degli spettatori lungo le strade ghiacciate.

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Ballardini infuriato lascia la conferenza stampa

È arrabbiato il tecnico del Genoa, Davide Ballardini, e ce l’ha con la Gazzetta dello Sport. Nel rituale briefing con i giornalisti, dopo la prima domanda alla quale peraltro non ha risposto, ha contestato punto per punto una risposta a un lettore dell’ex direttore del quotidiano (e anche del Secolo XIX) Antonio Di Rosa

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sabato 18 dicembre 2010

BALLARDINI: «E' falso dire che il Genoa non ha migliorato i suoi risultati»

Davide Ballardini, furioso e dispiaciuto per un articolo di un quotidiano sportivo nazionale, non ha voluto rispondere alle domande della stampa: «Bisogna essere leali e dire la verità»

QUI PEGLI. Quella che doveva essere l'ultima conferenza stampa prima del derby non è durata più di dieci minuti, poiché Davide Ballardini non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti.
Visibilmente seccato e dispiaciuto per un articolo di un importante quotidiano sportivo nazionale (di cui non ha voluto fare il nome) ha replicato: “E' falso dire che il Genoa non ha migliorato i suoi risultati, chi lo scrive non si documenta come dovrebbe oppure è in malafede. 



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Rhodolfo, c’è il rilancio: il Grifone vola verso Curitiba

La pace prima della tempesta. Il derby è alle porte , la società rossoblù è concentrata su una sfida che può valere la stagione ma intanto continua a lavorare sotto traccia per portare a casa i rinforzi e piazzare i giocatori ormai non più utili alla causa. «A giugno abbiamo commesso errori, a gennaio rimedieremo», assicura il presidente Preziosi.
Dal Brasile assicurano che il Genoa ha aumentato la sua offerta al l’Atletico Paranaense per l’acquisto del difensore brasiliano Rhodolfo: secondo il sito esporte, i rossoblù sarebbero passati da 2,5 a 4 milioni di euro. Cifra che soddisfa la richiesta del club brasiliano, anche se non è stato ancora raggiunto un accordo riguardo ai diritti economici: il Genoa vuole avere l’80 per cento del cartellino, l’Atletico si ferma per ora al 70. Rhodolfo, che ha 24 anni ed è seguito da diversi club tra cui il Bayer Leverkusen, ha passaporto brasiliano, è extracomunitario e per acquistarlo il Genoa dovrebbe liberare un posto: possibile anche che il giocatore sia “parcheggiato” per sei mesi in una società alleata, ad esempio il Lecce, prima di fargli vestire la maglia rossoblù.

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venerdì 17 dicembre 2010

Simone Giacchetta malato di cancro osseo

Simone Giacchetta, operato giovedì 16 a Milano:


...OPERAZIONE ANDATA BENE ...E' DURATA PIU' DI 13 ORE! SI è APPENA RISVEGLIATO !!! E' IN TERAPIA INTENSIVA DOVE RIMARRA' PER TUTTA LA GIORNATA ! HA GIA COMINCIATO A MUOVERE LE GAMBE! SI ASPETTANO LE 48 ORE PER UNA DIAGNOSI SICURA MA I DOTTORI SONO OTTIMISTI. VI INFORMERO' QUANDO USCIRA' DALLA ...TERAPIA INTENSIVA.
GRANDE SIMONE! 


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mercoledì 15 dicembre 2010

ESCLUSIVA PIANETAGENOA - VINCENZO TORRENTE: «Un vantaggio l'assenza di Cassano ma attenti a Pazzini»

“Il cuore non mente… Solo Signorini e Torrente”. Una scritta bianca a caratteri cubitali, impressa su uno sfondo rigorosamente rossoblù. Un drappo lungo venti e passa metri, esposto durante una gara di quella maledetta stagione in serie C1, firmato dai Figgi do Zena e sottoscritto da tutto il popolo rossoblù. Vincenzo Torrente è sempre stato nel cuore dei genoani, anzi, per chi vive le domeniche e le settimane al fianco del Grifone è considerato un simbolo, una bandiera, quanto l’indimenticato Gianluca.

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lunedì 13 dicembre 2010

Prima del calciomercato occorrono soluzioni a centrocampo per il derby

Miei cari amici genoani vicini e lontani non c’è niente da fare. Il Genoa non riesce a strappare risultati positivi contro le grandi del campionato. Dopo le sconfitte con Milan, Inter, Juventus e Roma è arrivata quella di ieri sera contro il Napoli. Qualche giorno fa in alcune interviste avevo detto che la sfida “gemellata” di Marassi sarebbe stata risolta in positivo dalla squadra con meno possesso palla e più concretezza: così è stato. La squadra di Mazzarri ha sfruttato un copione purtroppo già visto contro i nerazzurri di Benitez e i bianconeri di Delneri: rossoblù in avanti, peraltro con poco costrutto, esposti alla velocità e al contropiede avversario. La gara di ieri sera ha fornito un’aggravante contro il Grifo: il Napoli ha tirato una sola volta nello specchio della porta. L’episodio del colpo di testa di Hamsik lasciato in beata solitudine da Veloso è costato carissimo. Ma c’è di più: la squadra di Ballardini non ha mostrato quasi mai di poter davvero raggiungere il pareggio. I dati statistici Lega Calcio-Panini Digital lo confermano: un solo tiro dalle parti di De Sanctis su 15 tentativi a fronte di una maggiore superiorità territoriale e un maggior possesso palla (57% contro 43%). 

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Stancic domenica al Ferraris

Operazione Stancic, è l’ora dello sbarco a Genova. Com’è successo per il compagno di squadra Enej Jelenic una decina di giorni fa, questa settimana il diciottenne sloveno, accompagnato dal procuratore, si presenterà in sede a Villa Rostan per siglare l’accordo con la società rossoblù. Un trasferimento, il suo, che verrà formalizzato, a termini di regolamento, solo a gennaio: intanto, però, l’intesa con il Koper è già stata raggiunta, come ha confermato lo stesso direttore sportivo del club sloveno, Miran Pavlin: «Il contratto non è stato firmato, ma con i rappresentanti del Genoa abbiamo concordato il suo trasferimento, non mi aspetto complicazioni e tutto dovrebbe essere ufficialmente confermato».

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sabato 11 dicembre 2010

Hamsik! Napoli al 2° posto Colpaccio in casa Genoa


Un colpo di testa dello slovacco regala ai partenopei l'aggancio alla Lazio, nonostante l'espulsione di Pazienza nel finale. E' il quinto successo stagionale in trasferta. Rossoblù in partita solo nella ripresa, con gli innesti di Rudolf e Mesto


GENOVA, 11 DICEMBRE 2010 - Premiata ditta Hamsik-Gargano, per matrimoni e gol pesanti. Come quello di Genova, dove i partenopei non vincevano dal 2002 (in serie B): il quinto successo esterno stagionale lancia il Napoli al 2° posto in classifica, al pari della Lazio che domani affronta la Juventus. L'entusiasmo è alle stelle, i piedi per terra. Anche senza Lavezzi, Mazzarri ha trovato l'equilibrio della grande squadra, contro un Genoa che stavolta non è bello - in stile Ballardini - né vincente. E quando non arrivano i punti, piovono i fischi. Quelli destinati a Mazzarri, l'ex tecnico della Samp non li sente: qui a Marassi, quest'anno, s'è già preso 6 punti.

Hamsik! Napoli al 2° posto Colpaccio in casa Genoa


Un colpo di testa dello slovacco regala ai partenopei l'aggancio alla Lazio, nonostante l'espulsione di Pazienza nel finale. E' il quinto successo stagionale in trasferta. Rossoblù in partita solo nella ripresa, con gli innesti di Rudolf e Mesto


GENOVA, 11 DICEMBRE 2010 - Premiata ditta Hamsik-Gargano, per matrimoni e gol pesanti. Come quello di Genova, dove i partenopei non vincevano dal 2002 (in serie B): il quinto successo esterno stagionale lancia il Napoli al 2° posto in classifica, al pari della Lazio che domani affronta la Juventus. L'entusiasmo è alle stelle, i piedi per terra. Anche senza Lavezzi, Mazzarri ha trovato l'equilibrio della grande squadra, contro un Genoa che stavolta non è bello - in stile Ballardini - né vincente. E quando non arrivano i punti, piovono i fischi. Quelli destinati a Mazzarri, l'ex tecnico della Samp non li sente: qui a Marassi, quest'anno, s'è già preso 6 punti.

Genoa 0 Napoli 1

Una distrazione fatale di Veloso, che lascia Hamsik libero di colpire di testa, punisce un Genoa che forse avrebbe meritato non solo il pareggio, ma anche la vittoria e che ha disputato la sua migliore partita da quando Ballardini ha sostituito Gasperini in panchina. Subita la rete, i rossoblù hanno giocato all’attacco per tutto il resto dell’incontro e nella seconda frazione sono rimasti quasi sempre nella metà campo avversaria. Hanno avuto alcune buone occasioni, ma è mancato lo stoccatore, malgrado la generosità di Toni, il brio di Rudolf e le incursioni di Mesto e Rossi. Tutto inutile, anche quando il Napoli è rimasto in dieci a pochi minuti dalla fine e la difesa bassa si è trasformata in un vero e proprio catenaccio. La squadra di Mazzarri va così al secondo posto in attesa di Lazio-Juventus e batte il Genoa dopo 9 anni.


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Stasera c’è Genoa-Napoli I rossoblù al 100 per 100

La Smorfia si ferma a 90, al Ferraris s’arriva a 100. Gira la ruota, Ballardini e il Genoa desiderano dire “ok il risultato è giusto”.
Come in un quiz, a raffica. Pre-Sampdoria, arriva il Napoli, due gare al Ferraris per chiudere il 2010: il Grifone sui generis finora ha ottenuto di più in trasferta, vuol tornare a rendere Marassi un bunker, pur con derby di mezzo. Toni, a caccia del gol numero 100 in serie A, ai blucerchiati promette la rete 101. E con i compagni punta a due vittorie, incassare il cento per cento. Tra i compagni, chi vuol dimostrare, per restare: Kharja e Veloso, messi sulla graticola da Enrico Preziosi ma con segnali di crescita, entrambi in campo nonostante gli acciacchi recenti. Come Palladino e Rafinha, affaticamento muscolare per il primo e problema a un ginocchio per il secondo. Piccoli dubbi, tuttavia l’allenatore conta di schierare tutti e quattro, altro cento per cento. E poi Criscito e Ranocchia, i più desiderati sul mercato, i quali però rispondono: «Restiamo al Genoa al cento per cento, pensiamo solo al Genoa». Bene, e il Genoa a chi pensa? Ballardini: «Se crediamo di affrontare il Napoli pensando già alla Sampdoria non abbiamo capito niente. Voglio una squadra al cento per cento». Al massimo, per la centesima partita tra Genoa e Napoli: tra campionato e Coppa Italia 34 vittorie rossoblù, 35 pareggi e 30 successi partenopei. Stadio Ferraris, stasera alle 20.45, gira la ruota.

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El Shaarawy come Maradona in un video da giocoliere

Il video è comparso sul sito de Il Mattino di Padova nei giorni scorsi, Protagonista della sequenza maradoniana il savonese Stephan El Shaarawy, protagonista dello slam della primavera del Genoa culminata nello scudetto, in prestito al Padova, è tornato ad allenarsi dopo i problemi alle ginocchia.
E ha fatto una sorpresa per dimostrare di essere in perfetta forma: giocoliere con il pallone. Palleggi delizioni, e poi pallone sulla schiena per sfilarsi la maglia e riprendere a palleggiare. Un vero fenomeno. Un compagno di squadra, Totò Di Nardo, lo ha filmato con il telefonino e ha scritto su Facebook: “El 92 è quasi pronto...”. 

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Il video

GENOA NAPOLI PROBABILI FORMAZIONI, LAVEZZI OUT, SPAZIO A ZUNIGA ACCANTO HAMSIK E CAVANI

Il Napoli delle vittorie all'ultimo secondo (chiedere a Cagliari e Palermo), incontra stasera nell'anticipo di serie A il Genoa a Marassi. Gli azzurri, orfani di Lavezzi tenuto fuori per precauzione e neanche portato in panchina, si affideranno, per sostituire il forte argentino, al colombiano Zuniga, che operera' accanto a Marek Hamsik a supporto dell'unica punta Edinson Cavani. Dietro al posto di Grava squalificato Santacroce dovrebbe avere la meglio su Campagnaro che accusa ancora alcuni problemi muscolari. Confermati tutti gli altri. Il Genoa, recuperato Veloso, perde, probabilmente, Palladino e Rafinha. Al loro posto dovrebbero giocare Rossi e Destro.
PROBABILI FORMAZIONI
GENOA (4-3-1-2): Eduardo; Mesto Ranocchia Dainelli Criscito; Rossi Milanetto Veloso; Kharja; Destro Toni. A disposizione: Scarpi. Moretti, Chico, Rafinha, Palladino, Rudolf, Jankovic. Allenatore: Ballardini.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce Cannavaro Aronica; Maggio Gargano Pazienza Dossena; Hamsik Zuniga; Cavani. A disposizione: Iezzo. Campagnaro, Cribari, Sosa, Yebda, Vitale, Dumitru. Allenatore: Mazzarri. 

Dopo Jelenic arriva Stancic, due ali slovene per volare alti

Slavina slovena rossoblù, capitolo secondo. Dopo Enej Jelenic, ecco Dino Stancic: classe ’92 come il compagno squadra nel Koper, stesso ruolo (esterno offensivo). Se Jelenic ha già trovato un accordo con il Genoa per un contratto di 5 anni ed è già stato in sede a Pegli, Stancic deve ancora accordarsi con il Grifone ma si tratta di dettagli: l’intesa con il Koper è già stata raggiunta. «Il contratto non è stato firmato ma con i rappresentanti del Genoa abbiamo concordato il suo trasferimento, non mi aspetto complicazioni e tutto dovrebbe essere ufficialmente confermato», ha detto il direttore sportivo del Koper, Miran Pavlin. Jelenic è costato circa 500mila euro, per Stancic l’impegno economico sarà inferiore. L’ala del Koper è il terzo acquisto che il Grifone conclude in vista del mercato di gennaio. 

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mercoledì 8 dicembre 2010

Genoa, Ranocchia eletto “miglior giovane dell’anno”

Altra rete e altra targa da incorniciare per Andrea Ranocchia, approdato di recente nel gruppo guidato dal ct Cesare Prandelli. Per il difensore umbro, su cui il Genoa fu tempestivo a puntare gli occhi, grazie all’intuizione e l’investimento fatto dal presidente Enrico Preziosi, i riconoscimenti provengono da tutte le direzioni. L’ultimo è un premio prestigioso e gli è stato assegnato come “miglior giovane calciatore dell’anno”, da una giuria di sessanta giornalisti sportivi, interpellati dagli organizzatori dell’Italian Sport Awards. La serata conclusiva della manifestazione, con il Gran Galà dello Sport Italiano ripreso da Sky, è fissata il 13 dicembre al Teatro Comunale di Benevento.

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martedì 7 dicembre 2010

QUI PEGLI/Problemi per Veloso a un ginocchio

La partita vittoriosa contro il Lecce ha lasciato uno strascico: Miguel Veloso ha riportato una contusione a un ginocchio. Domani saranno valutate le condizioni in modo più approfondite. Il centrocampista ha lavorato in modo differenziato con Kaladze e Milanetto con il professor Barbero. Oggi allenamento contraddistinto soprattutto da partitelle: presente una rappresentanza di giocatori della Primavera. Domani doppia sessione a porte chiuse al Signorini preceduta dalla conferenza stampa di Ranocchia.

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lunedì 6 dicembre 2010

*** SCIOPERO: DOMANI INCONTRO FIGC-AIC-LEGA SERIE A***

Il Presidente federale, Giancarlo Abete, terra' questo pomeriggio alle 16 nella sede di Via Allegri una conferenza stampa sulla situazione del negoziato tra Lega Serie A e AIC per il nuovo Accordo Collettivo. Il Presidente Figc incontrera' inoltre le parti domani alle 12 a Roma. Ne da' notizia sul suo sito la Lega di serie A.

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domenica 5 dicembre 2010

Il pagellone: Finalmente Toni e Veloso, super Ranocchia e Rossi

GENOA
Eduardo 6.5: cresce di gara in gara. Non si fa sorprendere dagli avversari in due occasioni e toglie le castagne dal fuoco alla difesa
Mesto 5: oggi è stato poco utile al reparto arretrato (18° St Destro 6: riesce a duettare con Toni e a essere costruttivo)
Dainelli 6.5: dopo un primo tempo opaco, cambia faccia nella ripresa e tiene a freno Ofere
Ranocchia 7.5: dopo un errore nel primo tempo risolto da Eduardo, si ricorda di essere un difensore da nazionale ed è irresistibile (gol compreso)
Criscito 6.5: sempre sicuro, poche volte passano gli avversari dalle sue parti
Rafinha 6: meno brillante del solito, anche lui (come il resto della squadra) sale di giri nella ripresa
Veloso 6.5: nel primo tempo avrebbe meritato un 4 pieno. Era anche la disperazione di Ballardini che gli urlava dietro. I primi due gol partono da due invenzioni del suo piede fatato e si fa perdonare

Rossi 7: autentico trascinatore, corona la sua prestazione con un gol strameritato
Kharja 6: pur se a corrente alternata, riesce a ispirare la manovra per le punte
Toni 6.5: segna il punto del pari prendendo l’ascensore e superando gli avversari. Premiato il suo impegno dopo aver provato diverse altre volte a colpire
Palladino 5.5: impegno, ma niente di più. Da rivedere quando sarà in forma


Fonte: Pianeta Genoa 1893.net

Lecce - Genoa 1-3

Il video

Toni guida la rimonta Il Genoa passa a Lecce

Sotto di un gol nel primo tempo per il vantaggio di Ofere, la squadra di Ballardini ribalta il risultato e chiude sul 3-1 con reti dell'attaccante, di Ranocchia e di Rossi

LECCE, 5 dicembre 2010 - Il Genoa torna a vincere dopo aver ottenuto un solo punto nelle ultime due uscite e lo fa con una rimonta di carattere al Via del Mare. Sotto di un gol a fine primo tempo, la squadra di Ballardini ha ribaltato il risultato con Toni, Ranocchia e Rossi. Prosegue invece il periodo nero in casa Lecce: quarta sconfitta consecutiva e un punto nelle ultime sette partite. Per De Canio si profila un'altra settimana nera.

Undici — Reduce da una settimana tribolata, De Canio torna sul campo e cambia qualcosa rispetto a quanto annunciato. Davanti non gioca Corvia, ma Ofere in tandem con Di Michele; dietro di loro si posiziona Olivera, coperto da Giacomazzi, Munari e Mesbah; in difesa rientra Ferrario. Ballardini invece conferma il 4-4-2 con Toni-Palladino e Kharja qualche metro più avanti di Veloso.   

Gara vivace — Di fronte ci sono la peggior difesa (Lecce, 28 gol subiti) e il peggior attacco (Genoa, 10 realizzazioni). Ne viene fuori una gara combattuta, giocata a ritmi elevati e con grande attenzione. Il Genoa tiene più la palla, allarga il gioco su Criscito e Mesto, e cerca più volte il colpo di Toni.

...

 

Grifone corsaro Lecce-Genoa 1-3

Secondo tempo decisivo, Ballardini a fine primo tempo “cazzia” Veloso che si trasforma. Azioni e calci piazzati decisivi nella ripresa. Al gol di Ofere rispondono Toni per il pari, poi Ranocchia (sontuoso) e chiude Rossi. 

Fonte

sabato 4 dicembre 2010

Genoa, tre settimane di stop per Palacio

Ancora una tegola per Rodrigo Palacio e per il Genoa. Gli accertamenti effettuati oggi hanno evidenziato una nuova lesione muscolare subita dall’attaccante argentino alla coscia destra. Previsto uno stop di tre settimane per l’attaccante che non sarà in campo contro il Lecce. Per Palacio dunque 2010 finito e rientro previsto per la ripresa del campionato dopo la sosta natalizia.

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Genoa, riecco Dos Santos per Londra affare fatto

Giovani Dos Santos al Grifone, l’idea torna d’attualità. Il trequartista messicano, di passaporto spagnolo, sta trovando pochissimo spazio nel Tottenham, a causa anche dei rapporti non certo idilliaci con il tecnico Harry Redknapp. E così dall’Inghilterra rimbalza la voce di un nuovo interesse da parte del Genoa nei suoi confronti. Secondo alcuni quotidiani britannici, infatti, Chivas di Guadalajara si sarebbe fatto avanti per riportarlo in Messico già a gennaio ma Dos Santos ha rifiutato la proposta perché è attirato dalla possibilità di giocare in Italia. Qualche sondaggio lo hanno fatto anche Fiorentina e Lazio ma è la società rossoblù, al momento, sembra quella meglio piazzata. Anche perché i contatti con il giocatore e il suo procuratore, che da Londra considerano molto approfonditi, erano già stati presi l’estate scorsa, prima che la trattativa finisse per bloccarsi, anche perché Gasperini, pur apprezzando il giocatore dal punto di vista tecnico, non era troppo convinto del suo inserimento tattico. Ora la situazione è cambiata e Dos Santos, grande talento di soli 21 anni che però sembra essersi un po’ perso, potrebbe rappresentare una scommessa. Un tipo di scommessa a cui il Genoa è abituato, dopo aver rilanciato un altro ex Barcellona come Thiago Motta. L’idea stuzzica il presidente Preziosi, grande estimatore dell’attaccante messicano e attirato dall’idea di rilanciare un giocatore che, nella Cantera del Barcellona, rubava molto spesso il posto a Lionel Messi. Un talento, il suo, troppo spesso condizionato da un carattere non facile, che lo ha portato più volte in contrasto con i suoi allenatori.

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venerdì 3 dicembre 2010

Grifo al settimo posto per presenze allo stadio

Nella classifica del sito www.stadiapostcards.com il Genoa è preceduto da Inter, Milan, Napoli, Lazio, Roma e Palermo

Tirano sempre le partite del Grifone a Marassi. Secondo le statistiche pubblicate dal sito specializzato www.stadiapostcards.com sono circa 24mila (23.935) le presenze medie nel primo scorcio di campionato al Ferraris, prossimo al compleanno numero 100 nel 2011. Un dato apprezzabile e che dimostra ancora una volta il senso di appartenenza e partecipazione del popolo genoano alle vicende della propria squadra. In questa graduatoria l’Inter stacca tutte le concorrenti, confermando il primo posto della scorsa stagione, con la stratosferica media di 63.770. Seguono poi Milan (47.730), Napoli (39.750), Lazio (32.106), Roma (31.566), Palermo (26.363) e Genoa.

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giovedì 2 dicembre 2010

Ritrovata la Porsche di Zuculini

Rubata nella notte di lunedì

È stata ritrovata dai carabinieri sulle alture di Quarto Alto la Porsche Panamera rubata la scorsa notte a Franco Zuculini. L’auto era stata sottratta all’esterno dell’abitazione di villa Quartara del centrocampista ventenne di origine argentina del Genoa derubato in casa da una gang di ladri mentre dormiva.
A segnalare il veicolo ai militari della compagnia di San Martino sono stati alcuni passanti. Sul posto si è recata anche la sezione rilievi che ha passato al setaccio l’auto alla ricerca di tracce o impronte lasciate dai malviventi.
Il veicolo è stato sequestrato e nelle prossime ore sarà riconsegnato al legittimo proprietario. Zuculini era stato derubato nella notte di lunedì all’interno della sua casa di Quarto mette stava dormendo. 

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Preziosi in visita, Milanetto in vasca

Mercoledì scorso il rimprovero duro e diretto a Veloso e Kharja, domenica il pranzo pre-partita nel ritiro di Brescia, ieri la visita alla squadra al Signorini di Pegli prima dell’allenamento pomeridiano. È un momento delicato della stagione, dopo il cambio della guardia in panchina e in prospettiva delle ultime tre gare prima della sosta natalizia. Il presidente vuole così essere vicino alla squadra, per trasmettere carica, avere la certezza di un cambio di passo soprattutto da parte di alcuni giocatori e anche rassicurarli dopo le ultime insistenti voci di mercato. Ieri è rimasto a colloquio con i giocatori negli spogliatoi, prima di salire con loro sul terreno di gioco e assistere all’allenamento.

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martedì 30 novembre 2010

Eduardo sotto esame, riprende quota Marchetti

Marchetti vicinissimo al Genoa, anzi no, forse sì. Che il portiere della Nazionale all’ultimo Mondiale, ora ai margini della squadra nel Cagliari e in attesa di arbitrato per ottenere lo svincolo causa mobbing, piaccia parecchio alla società rossoblù è noto, tanto che a luglio era stato a un passo dal passaggio al Grifone, in cambio di Acquafresca, prima che la situazione si ingarbugliasse ed Eduardo battesse Sorrentino in volata. Dopo uno scontro con il presidente del Cagliari, Marchetti è finito in pratica fuori dai giochi, tanto che i sardi hanno Agazzi come titolare e Pelizzoli come vice. La data dell’arbitrato in Lega (13 dicembre) è fissata da tempo, il Cagliari sta cercando una soluzione che limiti i danni, perché rischia seriamente di perdere a zero uno dei migliori portieri italiani. Il Genoa, dal canto suo, ha iniziato a fare i conti con qualche incertezza di Eduardo, anche se, numeri alla mano, le parate decisive del portoghese hanno portato più punti di quelli persi per errori. In attesa di fare un bilancio al momento della pausa natalizia (mancano solo tre partite), un giro di orizzonti è stato fatto.

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Kaladze out per un mese

Ancora un problema muscolare in casa Genoa. Gli accertamenti strumentali ai quali si è sottoposto il difensore georgiano Kakhaber Kaladze hanno infatti evidenziato una lesione di secondo grado all’adduttore destro che lo obbligherà a una sosta di almeno tre settimane. Kaladze dopo la gara di Coppa Italia mercoledì scorso aveva lamentato un risentimento muscolare tale da impedirgli la trasferta di ieri a Brescia. Per il giocatore rientro previsto solo dopo la sosta natalizia.

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domenica 28 novembre 2010

Nel pantano zero gol per Brescia e Genoa

Finisce 0-0 al Rigamonti in una gara condizionata da una forte nevicata, anche se le due squadre disputano un bel primo tempo ricco di emozioni e lottano fino al 94'

Il colpo di testa di Caracciolo salvato sulla linea da Mesto. Ap
Il colpo di testa di Caracciolo salvato sulla linea da Mesto. Ap
BRESCIA, 28 novembre 2010 - Nevica fitto a Brescia, ma ciò non impedisce alla squadra di Iachini e al Genoa di condurre in porto uno 0-0 mai noioso e giusto. Risultato però che non cambia lo stato delle cose per entrambe. Per il Brescia che ottiene il terzo punto nelle ultime 10 partite; per il Genoa che non riesce a decollare.
Mesto dice no a caracciolo — Le due contendenti chiudono la prima frazione senza gol, ma regalano agli spettatori del Rigamonti un'ottima prestazione. La partenza della gara è tutta rossoblù. La squadra di Ballardini attacca con personalità e già nei primi due minuti mette in condizione Toni di andare a rete. Il Brescia va subito in affanno e fatica a contenere il pressing dei liguri. Iachini fa alzare la squadra per placare il furore dei rossoblù e la grande occasione-gol dell'11' cambia completamente l'assetto della gara. Il colpo di testa di Caracciolo nell'area piccola viene fermato sulla linea da Mesto, con l'aiuto del palo. La replica è di Toni al 15'; una conclusione al volo dell'ex di turno che esce di pochissimo. Due miracoli di abilità su un campo che comincia a cedere sotto i fiocchi. Banti ne approfitta per fermare l'incontro e far ridisegnare le linee del campo cancellate dalla nevicata.

 

 

Brescia 0 Genoa 0



Pareggio al Rigamonti. Il Genoa parte bene: nel primo tempo Toni pericoloso in due occasioni, poi palla gol del Brescia. Mesto salva sulla linea. Gara sospesa 6’ per neve. Nel secondo tempo succede poco

BRESCIA (3-4-2-1): Sereni; Zebina, Bega, Martinez; Zambelli, Vass, Hetemaj, Berardi (st 26’ Dallamano); Diamanti (st 39’ Konè), Eder (st 18’ Possanzini); Caracciolo. A disp. Arcari, Cordova, Mareco, Budel, Dallamano. All. Iachini 
 
GENOA (4-3-1-2): Eduardo; Mesto, Ranocchia, Dainelli, Criscito; Rossi, Milanetto (st 40’ Moretti), Veloso (st 48’ Modesto); Kharja;Palacio (st 16’ Palladino), Toni. A disp. Scarpi, Tomovic, Rudolf, Jankovic. All. Ballardini 

 
Note. Gara sospesa per 6’ per ritracciare le righe del campo cancellate dalla neve. Recuperi 6’ E 4’: . Ammoniti: Bega, Vass, Rossi
Arbitro: Banti di Livorno (Carrer, Petrella, IV uomo Merchiori)



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sabato 27 novembre 2010

Veloso, dieta e gol o si cambia

Troppo belli per giocare a calcio. Accusa spesso fatta ai fascinosi del pallone, come Borriello. E lui a botte di gol e impegno smentisce. Un esempio, l’ex rossoblù, che vale pure per chi in rossoblù è appena arrivato. E, parola furente di Enrico Preziosi, «non ha ancora capito cosa significa giocare a Genova». Il presidente indica i modelli in casa: «Toni e Milanetto». Destinatario primario: Miguel Veloso. Bello e pure bravo, anche sa la seconda parte finora si è vista poco al Ferraris. Lusitano con caviglia sinistra da curare (ieri, dopo l’ennesimo guaio contro il Vicenza, era gonfia: oggi accertamenti e Brescia a forte rischio), tecnica sopraffina, collocazione tattica da definire, vis pugnandi da aumentare, peso da diminuire. Dieta pronta, iperproteica equilibrata, per portarlo al top nell’arco di 3 o 4 settimane (salvo altri stop prolungati per infortunio). Cambiare la linea, Preziosi fa capire che non è soltanto questione di chili.

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venerdì 26 novembre 2010

Borini, missione a Genova Jelenic rossoblù fino al 2015

Intendiamoci, per adesso quello di Enrico Preziosi è un richiamo, duro e diretto, per stimolare giocatori da cui si aspetta di più, molto di più. Miguel Veloso, Houssine Kharja, in parte anche Eduardo. Non un addio annunciato per i centrocampisti e ancor meno per il portiere. Semmai un ultimatum, con tempistica: un mese per dimostrare. «Non capiscono ancora cosa significa giocare a Genova, gennaio è l’occasione per farglielo capire». Se non lo intendono prima, sì, addio. E qualcosa si muove sulle possibili idee in entrata, in sostituzione o affiancamento: da McDonald Mariga a Marco Biagianti e Jasmin Kurtic, passando per suggestioni di ritorno come quella che giunge dalla Spagna, Sergio Canales, sebbene di non semplice concretizzazione. Adesso, esami per chi è in rosa. E studio di ciò che serve. «Gennaio? Uno o due inserimenti, ne parleremo con il mister», dice Preziosi. Primo appuntamento la settimana prossima, approfondimento a metà di dicembre. Due uomini di livello. Due uomini in più rispetto a quelli già acquistati. «Hallenius arriverà a dicembre», ha annunciato il presidente rossoblù. E l’altro? Mentre è seguita la pista londinese che porta a Fabio Borini del Chelsea (ieri al Signorini c’era Marco De Marchi, agente della punta della Nazionale U21 oltre che di Andrea Ranocchia), sono stati definiti gli ultimi dettagli per un altro talento d’attacco, colpo messo a segno dal ds Stefano Capozucca: Enej Jelenic, stellina slovena, ha firmato fino al 2015 con il Genoa. 

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giovedì 25 novembre 2010

Su Kharja e Veloso le “picconate” di Preziosi

La partita con il Vicenza lascia il segno. In attacco? Sì, certo, le poche note positive in una serata tutt'altro che esaltante. Ballardini: «Felice per il ritorno al gol di Toni e Destro, oltre che per il rientro di Palacio e di Jankovic, sebbene Bosko più indietro. Peccato per il primo tempo, da 1 a 10 teniamo 10 alla Coppa Italia, ma a lungo abbiamo giocato male, sotto ritmo, slegati, nell'intervallo eravamo dispiaciuti».
Non Enrico Preziosi, lui era proprio nero, come dice lui “un po’ parecchio incazzato”. . Genoa-Vicenza lascia il segno a centrocampo, in negativo, con le picconate secche del presidente rossoblù: «Veloso? Ci sono giocatori che non hanno ancora capito cosa significa giocare nel Genoa e gennaio è l'occasione per farglielo capire». S'intende, mercato aperto in entrata ma pure in uscita. «Meglio avere asini che corrono piuttosto che cavalli fermi. Qui non si fanno passeggiatine e tocchetti, anche se si è dei nazionali. Mentre gente come Toni e Milanetto entra e si sbatte. Anche Kharja, oltre a Veloso che non ha trovato la forma: a centrocampo stiamo soffrendo e, a gennaio, o si svegliano i nostri o cambiamo».

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martedì 23 novembre 2010

Coppa Italia, ecco il turnover di Ballardini

«Domani sera abbiamo due obiettivi: cercare di far recuperare qualcuno e avere rispetto dell’ avversario, della competizione e della nostra gente». Davide Ballardini alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Vicenza fotografa così la partita. (clicca e ascolta )
«È una competizione a cui teniamo e che va affrontata bene», dice il tecnico. C’è la voglia di passare il turno ma soprattutto di rivedere in campo alcuni assenti di lungo corso.
«Giocherà chi ha bisogno di giocare e chi ha giocato meno come ad esempio Moretti - annuncia Ballardini -. Per Jankovic l’idea è di riuscire a fargli fare un po’ di partita (clicca e ascolta ); per Palacio vedremo se ce ne sarà bisogno a partita in corso (clicca e ascolta). Milanetto e Criscito hanno bisogno di recuperare (clicca e ascolta) mentre deciderò fra Ranocchia, Dainelli e Kaladze chi far riposare. Rossi è squalificato e anche Toni ha giocato tanto nelle ultime giornate. In porta? giocherà Scarpi». (clicca e ascolta )

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lunedì 22 novembre 2010

(S)visti dal lontano - Eduardo, Dainelli, Veloso e Toni, ovvero la spina dorsale del Grifone

Esprimo un sentimento. La Juve di ieri mi ha ricordato una squadra con la maglietta molto colorata versione 2009-2010: calci, fortuna, catenaccio organizzato. Il doppio autogollonzo Dainelli Eduardo è già leggenda. Le traverse del Luigi Ferraris ancora tremano. La Juventus è stata abilissima a raddoppiare e arroccarsi con un 8 – 2 – 0 nella propria area di rigore. Legittimo per carità: la Vecchia Signora non ha “rubato” nulla, anzi, ha meritato di vincere. Consentitemi però, una riflessione: le grandi, grandissime squadre sono altre. Chi ricorda in quel di Marassi una spaziale Inter targata Special One, capace di giocare ed esaltarsi a prescindere dall’evoluzione del risultato?
Oltre la singola partita, il ragionamento da fare è tuttavia un altro. In ogni squadra ci sono quattro giocatori essenziali, portiere, libero, registra e centravanti. L’anno delle meraviglie Rubinho, Ferrari, Thiago Motta e Milito erano interpreti capaci di far rendere anche i compagni al massimo (Bocchetti, Biava, Juric e Sculli su tutti).
Il rimpiazzo di questi quattro giocatori ha costituito e continua a costituire un problema: Amelia, Moretti, Dainelli, Kharja, Floccari, Suazo, Acquafresca e Crespo sono incorsi in problemi fisici o ambientali che ne hanno ridotto il rendimento atteso.
Quest’anno il Presidente Preziosi ha puntato su Eduardo, Veloso e Luca Toni, oltre su un recuperato Dainelli. Se l’Ex Viola è efficace ed encomiabile per grinta, grazie anche alle ottime prestazioni di due Ranocchia e Kaladze, l’inserimento degli altri è ancora da completare. Eduardo è fortissimo e decisivo sulle uscite basse, più incerto tra i pali. La domanda è: con il cambio di allenatore serve ancora un portiere abile soprattutto nell’uscire a valanga sui piedi dell’avversario lanciato a rete? Questa situazione tattica con Gasperini si verificava spesso. Con Ballardini, si spera, molto meno.


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La parola ai lettori - Diego Grillo: «Il regolamento Fifa è chiaro: Marchisio non poteva giocare a Marassi»

Riceviamo e pubblichiamo questa interessante email del nostro lettore Luigi Grillo
Quella che giustamente il ns. Presidente Preziosi rimarca come "furbizia" nel non sprecare energia nelle varie nazionali è in realtà un contravvenire alle regole FIFA.
Sulla base dell’Art. 5 dello Statuto FIFA il Comitato Esecutivo ha adottato un regolamento sullo status e sui trasferimenti dei calciatori ( vedi link http://www.figc.it/other/bando_agenti_2010/Regolamento_Status_Trasf_Gioc12ott09-itafinal.pdf ) che nell'allegato 1- Svincolo dei calciatori per le squadre nazionali - dice testualmente :
· Art. 5 Limiti imposti ai calciatori: «Un calciatore che sia stato convocato dalla propria Federazione per far parte della rosa di una delle sue squadre nazionali non ha diritto, salvo diverso accordo con la relativa associazione, a giocare per la società con la quale è tesserato durante il periodo dello svincolo…. La suddetta limitazione imposta sulla possibilità di giocare per la società deve inoltre essere prolungata di 5 giorni qualora il calciatore, per un motivo qualsiasi, non abbia voluto o potuto rispondere alla convocazione».
· Art. 6 Misure disciplinari – par. 2 «Ove una società si rifiuti o non provveda a svincolare un calciatore nonostante le disposizioni contenute nel presente Allegato, la Commissione per lo Status dei Calciatori richiederà alla Federazione di appartenenza della società di dichiarare persa/e la/le partita/e alla/e quale/i il calciatore ha partecipato per la società stessa. Tutti i punti ottenuti dalla società in questione devono essere annullati».

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L’errore del Genoa? Cedere il centrocampo alla Juventus – Senza correttivi non c’è nulla da fare

Cari amici genoani vicini e lontani la sconfitta del Genoa a Marassi contro la Juve è derivata da due aspetti precisi. Uno lo ha spiegato in conferenza stampa mister Ballardini (a cui va riconosciuta una grande onestà intellettuale): «Nel primo tempo la Juve ha fatto meglio di noi. Ci schiacciavamo troppo e abbiamo concesso loro troppi metri di campo». La gara è stata decisa tutta nella prima frazione: l’errore è stato quello di schierare in teoria quattro difensori, ma che in realtà diventavano cinque. Al quartetto Rafinha-Ranocchia-Dainelli-Kaladze si aggiungeva Criscito che retrocedeva non riuscendo a contenere Krasic.

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Un bomber in redazione - Mino Francioso: «La Juve vince sfruttando le disattenzioni della difesa genoana»

A Marassi il Genoa affronta una delle squadre che sta attraversando un periodo di forma smagliante. Per questo il Genoa, a inizio partita, cerca di rimanere nella sua metà campo per evitare di lasciare spazi liberi agli attaccanti avversari, adottando dei raddoppi su Krasic e Quagliarella. Il Genoa parte aggressivo creando due occasioni da goal con Luca Toni che non è riuscito a concludere davanti a Storari,e con Rafinha su calcio di punizione laterale direttamente in porta, esaltando le qualità del portiere.Su un rilancio dal centrocampo la Juve realizza il goal con la sponda di testa di Quagliarella su Marchisio che calcia in porta trovando una deviazione di Dainelli. La palla finisce alle spalle dell' incolpevole Eduardo.

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domenica 21 novembre 2010

Ancora Krasic, la Juve stende il Genoa

I bianconeri espugnano Marassi grazie ai gol del serbo e Marchisio

GENOVA
Il ritorno di Krasic regala una marcia in più alla compassata ma arcigna Juventus di Del Neri, che grazie al serbo vince senza problemi al Ferraris contro un Genoa confuso e riesce a mantenere il passo, seppur da lontano, del Milan capolista.

Oltre al serbo, Del Neri ringrazia anche il collega Ballardini per la sua tattica difensiva, che nel primo tempo ha lasciato in mano degli avversari il pallino del gioco. Rimpiangere Gasperini è lecito vedendo in campo cinque difensori (anche se Criscito può spingere sulla fascia) e quattro centrocampisti. Toni è l'unica punta e nessun inserimento degli esterni cambia per i genoani la triste realtà. La Juventus si conferma solida, con Melo e Aquilani bravi a fermare gli avversari e a ripartire.

Detto del livello superiore di Krasic, che annienta Criscito, reduce da prestazioni superbe, è il gioco corale che risalta al Ferraris. Spicca anche Marchisio, che ha evitato la Nazionale per non perfette condizioni e fa scappare una critica a Preziosi, che i suoi nazionali stranieri (Kharja e Rudolf) li ha visti tornare acciaccati. Del Neri schiera la formazione annunciata e invita subito i suoi a spingere per non perdere di vista il Milan. La diga eretta da Ballardini cade al primo affondo bianconero, complice anche una buona dose di sfortuna. I cinque difensori non riescono a impedire a Marchiso di calciare al volo in area: la palla, colpita senza pretese, viene deviata da Dainelli e va sul palo, rimbalza in campo ma finisce addosso a Eduardo e carambola in rete.
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IL PAGELLONE - Rossi è un moto perpetuo, Veloso ha fosforo e classe. Kharja: rientro incoraggiante

GENOA
EDUARDO 5,5: la sfortuna ci mette lo zampino ma con un po’ più di esplosività avrebbe potuto evitare il primo gol. Non irreprensibile neppure sul gol di Krasic. Nella ripresa bravo su Iaquinta e Quagliarella.
RAFINHA 6: stantuffo inesauribile sulla destra, sbaglia qualche appoggio più del solito.
RANOCCHIA 6,5: la solita sicurezza. Anche al cospetto di fior di attaccanti gioca con grande eleganza ed efficacia.
(KHARJA 6,5): appare trasformato rispetto alle ultime opache prestazioni pre – infortunio. Colpisce anche una traversa.
DAINELLI 6,5: sfortunato in occasione del gol di Marchisio, chiude in maniera perentoria su Iaquinta lanciato a rete.
KALADZE 6: altra buona prestazione. Qualche sbavatura nella ripresa.
ROSSI 6,5: costante spina nel fianco della Juve. Si trasforma spesso in attaccante aggiunto e dispone anche di due ottime palle gol. L’anima della squadra.
MILANETTO 6: il centrocampo della Juve non lo lascia ragionare e, soprattutto, nel primo tempo, ne risente. Meglio nella ripresa.
VELOSO 6,5: giostra palloni su palloni, cambiando gioco in continuazione. Calcia una serie di corner al bacio.
(RUDOLF SV)
CRISCITO 5,5: Krasic è una forza della natura. Prova a limitare i danni ma viene saltato nell’azione del gol. Colpisce una traversa che grida vendetta.
MESTO 5: non entra in partita. Sbaglia anche i palloni più semplici e la manovra offensiva ne risente.
(DESTRO 5,5): nel finale sfiora il gol ma è l'unica volta in cui riesce ad eludere il controllo bianconero.
TONI 5,5: si procura più occasioni rispetto al solito ma non riesce a concretizzarle. Male quando è chiamato a dettare l’ultimo passaggio.

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Criscito: il ds del Bayern al Ferraris



© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Secondo quanto riportato da Sky Sport, il direttore sportivo del Bayern Monaco, Christian Nerlinger, avrebbe anticipato il viaggio in Italia (martedì sera i bavaresi affronteranno infatti la Roma all'Olimpico per il quinto turno della fase a gironi della Champions League) per osservare da vicino il laterale sinistro della nazionale italiana Domenico Criscito (24), nuovo obiettivo primario dei Roten, alle prese con l'odierna gara di campionato contro la Juventus. Nel mirino anche di Inter e Milan, Criscito è attualmente legato al Genoa fino al giugno 2014, e il costo del suo cartellino è stimato intorno ai 9 milioni di euro.

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Colpo Juve a Genova Krasic è uno spettacolo

I bianconeri superano il Genoa 2-0 grazie a un'autorete di Eduardo e a un gol del serbo nel primo tempo. Ripresa in sofferenza per la squadra di Delneri, che sbaglia il colpo del k.o. e rischia il ritorno dei rossoblù. Traverse di Criscito e Kharja

 GENOVA, 21 dicembre 2010 - La lieta sorpresa per la Juve a Marassi non è solo il recupero di Krasic, ma anche il ritorno alla vittoria, dopo due pari consecutivi (ma 11 gare senza sconfitte). Il 2-0 contro il Genoa nasce nel primo tempo da un'autorete di Eduardo al 18' e da un gran gol dello stesso Krasic al 23'. Nella ripresa è invece il Genoa, rianimato dagli innesti di Kharja e Destro, a farla da padrone, ma la Juve soffre resiste e alla fine vince. Con Ballardini al primo k.o. sulla panca rossoblù.

Krasic c'e' — Delneri in extremis si decide a rischiare Krasic, fra i probabili infortunati fino a ieri e oggi protagonista assoluto in campo, con Lanzafame in panca insieme a Del Piero, perché in attacco c'è la coppia di friulana memoria Quagliarella-Iaquinta (con Pepe squalificato e la solita mezza dozzina di indisponibili in infermeria). Anche Ballardini, alla terza gara sulla panchina del Genoa, si ritrova fra le mani un Kharja quasi imprevisto dopo l'infortunio con la nazionale marocchina, e lo fa accomodare in panca. In campo manda invece Kaladze a dar man forte a Criscito sulla sinistra, là dove impazza furia Krasic. Veloso in avanti completa il reparto con Toni e Mesto. La prima occasione è proprio per l'ex azzurro, lanciato a rete ma fermato da Storari. Ma la prima nota di cronaca degna di nota è l'ammonizione a Criscito, arrivata per un'entrataccia su Krasic al 14'. Al 18' la Juventus spezza gli equilibri: Marchisio batte a rete, Dainelli tocca senza riuscire a deviare lontano dallo specchio, il pallone innesca una carambola fra Eduardo e il palo finché l'ultimo tocco del portiere fa finire il pallone oltre la linea. Grottesco ma vero, e la Juve è in vantaggio. La blanda reazione del Genoa non basta, i bianconeri trovano il raddoppio, al 23'. Stavolta è Krasic stesso a fare tutto da sé: penetrazione da destra, Criscito - condizionato dalla precedente ammonizioni - lascia fare e lascia passare, il serbo non si perde in ringraziamenti, supera anche Veloso e batte a rete di destro. Eduardo ancora tocca ma non devia, e il pallone finisce ancora in rete. E per Krasic è il quarto gol.

traverse per criscito e kharja — Il Genoa si scatena, e al 27' sfiora il gol con Criscito, il più attivo fra i suoi: il suo sinistro al volo si stampa sulla traversa e sul rimbalzo Toni manda alto. Identico destino tocca alla successiva occasione genoana, che capita sulla testa del centravanti (su cross del solito Criscito). Al 32' i padroni di casa trovano anche il gol, ma il tocco di Toni è con la mano, e dunque l'attaccante viene pure ammonito. La Juve si rifà viva al 38', con Krasic che mette Iaquinta in condizione di chiudere il match, ma l'attaccante manda fuori la più facile delle deviazioni. Il primo tempo si chiude con Storari che a fatica chiude su Mesto. E' il preludio di quel che accadrà nella ripresa. Ballardini innesta forze fresche nel match, mandando in campo Destro e Kharja al posto di Mesto e Ranocchia. La Juve è chiusa all'angolo, il Genoa dà l'impressione di poter dimezzare lo svantaggio da un momento all'altro, con una raffica di quasi gol, salvataggi (bianconeri) in extremis, errori di mira millimetrici. E invece la Juve resiste nel suo bunker (Sorensen prenderà il posto di Motta), dal quale esce poco (e male). Al 17' Sissoko prende il posto di un Krasic affaticato, e la Juve perde spinta. Chiellini continua a fare gli straordinari, Iaquinta sbaglia ancora la palla del k.o., Delneri sta per mandare in campo Del Piero ma Aquilani intanto chiede il cambio e dunque il prescelto è Salihamidzic. Intanto si moltiplica la raffica di occasioni rossoblù, Kharja colpisce ancora la traversa, ma finisce con la prima sconfitta di Ballardini al cospetto di Delneri e il (momentaneo?) terzo posto in classifica della Juve.
Livia Taglioli

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Genoa 0 Juventus 2

Protesta dei tifosi per l’orario del match. La Juve batte il Genoa: autogol di Eduardo (indeciso) e raddoppio di Krasic. Rossoblù sfortunati: colpite due traverse

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sabato 20 novembre 2010

«Criscito interessa al Bayern»


Per risollevare le sorti del proprio travagliato reparto difensivo, il Bayern Monaco starebbe cercando il colpo grosso sul mercato di riparazione a gennaio, e avrebbe messo gli occhi su Domenico Criscito, 23 anni, in forza al Genoa e nel giro della Nazionale di Cesare Prandelli, come lo era già con Marcello Lippi.
Lo afferma oggi il quotidiano `Bild´, il più diffuso in Germania, secondo cui gli osservatori bavaresi seguirebbero Criscito da parecchio tempo; i vertici societari avrebbero anzi già avviato contatti con il più antico club italiano.
Difficile però che l’affare vada in porto: l’eclettico difensore di origini campane l’estate scorsa ha rinnovato fino al 2014 il contratto con il Grifone, che conta di farne il futuro capitano della squadra. Campione in carica ma attualmente solo sesto in BundesLiga, il Bayern d’altra parte in difesa ha parecchi problemi: puntava molto sul giovanissimo italo-tedesco Diego Armando Contento, che però in prima squadra ha stentato ed è comunque fuori per infortunio dalla fine di settembre

Ballardini: contro la Juventus ho poche alternative


Non è stata sicuramente la settimana che si aspettava, quella appena trascorsa, per Davide Ballardini. Tra impegni con le rispettive nazionali e rientri con infortuni, le possibilità di lavorare con calma in vista della sfida con la Juventus di domani al Ferraris sono svanite presto.
«La Juventus? È una squadra costruita per essere protagonista, non so se riusciranno ma hanno preso dei giocatori importanti e rispetto all’anno scorso sono un gruppo molto più compatto - spiega in conferenza prima dell’allenamento Ballardini - Hanno perso solo due gare fino ad ora, facendo tra l’altro risultato con il Milan a San Siro e a Manchester. È una squadra che se la può giocare con chiunque».
Avversario dunque non facile contro il quale le possibilità di scelta sono ridotte al minimo. «La formazione? Purtroppo non ci vuole tanta fantasia. Ci sono poche alternative. Facciamo riferimento al gruppo di giocatori delle ultime due giornate». Formazione che vedrà in avanti naturalmente Luca Toni. «Per noi un giocatore fondamentale. È il giocatore del quale il Genoa non può fare a meno proprio per il suo modo di giocare. È davvero un giocatore completo».
I convocati: 
PORTIERI: 1 Eduardo, 88 Perin, 73 Scarpi. 
DIFENSORI: 4 Criscito, 3 Dainelli, 13 Kaladze, 24 Moretti, 16 Ranocchia, 5 Tomovic. 
CENTROCAMPISTI: 11 Kharja, 20 Mesto, 23 Modesto, 77 Milanetto, 18 Rafinha, 7 Rossi, 42 Veloso, 36 Zuculini. 
ATTACCANTI: 25 Boakye, 22 Destro, 17 Rudolf, 9 Toni.

Possibile la formazione del secondo tempo di Cagliari, con il 4-3-3: 
Eduardo, Rafinha, Ranocchia, Dainelli, Criscito; Rossi, Milanetto, Veloso; Mesto, Toni, Rudolf.

***RECUPERA RUDOLF, CI SARA' CONTRO LA JUVE***


Dopo gli spostamenti che in settimana hanno depauperato la rosa, regalando lo strascico dell’infortunio in nazionale per Kharja, la squadra ha serrato le fila svolgendo una seduta tecnico-tattica. Agli ordini di Ballardini e del suo staff, i giocatori hanno provato a lungo gli schemi, cimentandosi in una serie di addestramenti funzionali. La situazione in infermeria non presenta novità rilevanti, a parte quella citata. Non destano preoccupazioni, nello specifico, le condizioni di Rudolf alle prese con i postumi di una contusione. Il nazionale ungherese si candida a essere della partita. Fuori causa per domenica, oltre probabilmente a Kharja, Chico, Palladino, Palacio e Sculli.

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venerdì 19 novembre 2010

Il derby in posticipo

Il derby Sampdoria-Genoa in programma domenica 19 dicembre si giocherà alle 20.45. Lo comunica la Lega Calcio, che ha accolto le richieste provenienti da Genova, affinché la partita non si giocasse di pomeriggio, in modo da non compromettere una giornata considerata fondamentale per le compere natalizie.
Quando la data e l’orario, originariamente fissato per le 15, vennero resi noti, Paolo Odone, presidente di Ascom e della Camera di Commercio, dichiarò al Secolo XIX: «Ho parlato con il prefetto e ho anche contattato il Genoa. Come Ascom scriveremo alla Lega calcio per chiedere di anticipare la partita alle 14.30, in modo che resti il tempo per gli acquisti, o di posticiparla alle 20.30».
Nei giorni scorsi la stessa richiesta era stata avanzata dal Comune di Genova.

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giovedì 18 novembre 2010

JANKOVIC: «Datemi un po' di tempo, tornerò più forte di prima»

L'attaccante rossoblù ha risposto alle domande dei tifosi sulla Fan Page ufficiale del Genoa su Facebook



© foto di Giacomo Morini
 
Non si è sottratto alle domande. Anzi, ha rilanciato: "E' stato un periodo duro, mi ha aiutato la mia famiglia e mio figlio Sergej... Mi è mancato il contatto con il pubblico, sentire la Nord gioire con me... Tornerò presto con la prima squadra, sabato penso di giocare 90 minuti con la Primavera". Polenta e compagni lo aspettano a braccia aperte. Nel frattempo Bosko Jankovic ha preso parte, con entusiasmo, alla chat sulla Fan Page ufficiale del Genoa su Facebook. Tanti contatti, un incalzante botta e risposta (venerdì su Genoa Live in onda un servizio). In totale 217 post. C'è chi addirittura gli ha scritto dalla Serbia. E lui, senza battere ciglio, ha risposto in lingua madre. Chiaro il messaggio ai suoi sostenitori: "Datemi un po' di tempo, tornerò più forte di prima".

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ESCLUSIVA PIANETAGENOA - GRAZIANO CESARI: «Scettico e perplesso della designazione di Morganti»

L'ex arbitro genovese, in esclusiva per Pianetagenoa1893.net, ammette che avrebbe preferito un giovane internazionale



Chi meglio dell'ex arbitro ed opinionista televisivo Graziano Cesari può valutare la designazione di Emidio Morganti per Genoa - Juventus? Pianetagenoa1893.net lo ha contattato in esclusiva per avere le sue impressioni al riguardo.
 «Sono molto scettico e perplesso - ammette - Le ultime direzioni di Morganti sono state assolutamente negative e per un match così delicato, atteso ed importante mi sarei aspettato un internazionale. Arbitro molto esperto? E' vero ma non vuol dire nulla, solo che fischia da parecchio tempo. Sarebbe stato molto meglio un giovane in forma piuttosto che un arbitro con tante partite sulle spalle ma nell'occhio del ciclone. Ed invece arriverà Morganti, con un retaggio mentale di errori e polemiche, un esempio su tutte, quelle seguite al recente derby Lazio - Roma».


Claudio Baffico

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Il gol più bello dell’anno, in corsa anche un neo-genoano

Un promettente ma ancora sconosciuto attaccante svedese, Linus Hallenius, è il favorito dai bookmaker per il Premio Puskas 2010, il trofeo che viene assegnato al giocatore che ha realizzato il gol più bello dell’anno. Hallenius da gennaio giocherà nel Genoa.

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mercoledì 17 novembre 2010

Genoa verso la Juventus, allenamenti all’ora di pranzo

L’inconsueto orario della sfida con la Juventus, alle 12.30 domenica prossima, ha portato lo staff tecnico del Genoa a variare gli orari dei prossimi allenamenti. Oggi pranzo di tutta la squadra all’hotel Sheraton, tra il primo e il secondo allenamento. L’idea nasce dall’allenatore Ballardini, per approfondire la conoscenza con i giocatori e lo staff, anche lontano dal terreno di gioco.
Sia domani che venerdì, il programma per Toni e compagni prevede invece una sveglia anticipata alle 8, un brunch all’inglese alle 9.30 e una seduta, a porte chiuse, alle 12.30. Per fare in modo così che i giocatori si adattino all’orario e alle condizioni ambientali con cui avranno a che fare domenica al Ferraris.

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martedì 16 novembre 2010

Ballardini: «Qui, l’ambiente ideale»


Immagine dal piazzale del Sant’Elia, dove sono parcheggiati i pullman delle squadre: Acquafresca, ex Genoa, vicino all’entrata del mezzo e tutti i suoi compagni della passata stagione scendono ad abbracciarlo. In una fotografia, il discorso di Ballardini dopo il successo del Grifone a Cagliari. Anche se Robert ora è in Sardegna per rinascere, simbolo di ciò che il tecnico intende per gruppo. «L’autostima è meritata dai ragazzi, con il loro sacrificio. Questa è stata una partita di attenzione, carattere, umiltà. A tratti ho visto anche buon gioco, ma soprattutto voglia di aiutarsi, così abbiamo battuto un avversario molto forte e motivato. Al Genoa ci sono ragazzi giusti, che hanno voglia di fare e qualità. Poi, è chiaro, ogni tecnico porta la sua organizzazione. Però qui c’è un unico segreto: abbiamo trovato una società organizzata, una rosa attrezzata e un gruppo giusto». “Giusto”, non un’altra parola viene ripetuta dal tecnico di Ravenna, accolto da applausi nel suo ex stadio: «Grazie per questo benvenuto». Lo saluta con tre punti, mentre da oltre i cancelli dell’impianto arrivano le urla dei tifosi sardi: «Vattene». No, non sono rivolti al tecnico dell’impresa salvezza 2008, bensì a Bisoli, da giocatore idolo cagliaritano, da allenatore, ora, decisamente più in basso nel gradimento. Massimo Cellino medita sul da farsi. Bisoli: «Io mi sento tranquillo, perché la squadra ha giocato bene. Mi rimetto alle decisioni della società, come sempre. È mancata solo l’ultima espressione, il gol. Loro l’hanno trovato, questa è la bravura delle grandi squadre». Ballardini intasca complimento e punti. Una battuta sul cambio di Rudolf con Dainelli: «Non volevamo avere dietro l’uno contro uno e intendevamo dare più libertà a Rafinha nelle ripartenze, visto che le loro mezz’ali faticavano a prendere i nostri esterni». Prove di organizzazione, verso la Juve: «Squadra attrezzata per vincere il campionato, per stare nelle zone alte della classifica. Ma noi abbiamo mezzi e pubblico per competere con loro».

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