domenica 26 luglio 2009

Genoa I meccanismi di sempre e le idee nuove: il tiro da fuori

l primo assaggio di Europa è stato tutto sommato piacevole. Il Genoa torna dalla sfida con l’Anderlecht al “Constant Vanden Stock” con un risultato positivo e un bel po’ di certezze in più. Chiariamo: c’è ancora parecchio da lavorare, la manovra non garantisce ancora gol e spettacolo come l’anno scorso, ma, dopo sole due settimane di ritiro, i nuovi acquisti hanno già dimostrato di essersi ben integrati nel mosaico gasperiniano. In campo era evidente la differenza di preparazione tra le due squadre: Kharja e compagni hanno però dimostrato carattere, reagendo senza disunirsi al vantaggio di Juhasz.

Il gol del pareggio del centrocampista marocchino simboleggia abbastanza le differenze tra il Grifone attuale, ancora in costruzione, e quello della passata stagione. La squadra rossoblù infatti, è andata a segno con l’arma meno sfruttata nello scorso campionato, cioè il tiro da fuori. La sensazione è che il Genoa, dopo aver perso due assi come Thiago Motta e Milito che garantivano tanta qualità, abbia guadagnato in solidità.

Si è detto del buon impatto dei nuovi arrivi. Moretti, nonostante un’incertezza insieme a Bocchetti in occasione dell’1-0, si muove con disinvoltura e tranquillità. Kharja ha solo bisogno di un po’ di tempo per trovare i tempi giusti e il feeling con i compagni, ma ha già dimostrato di avere personalità e buona tecnica.

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