domenica 31 maggio 2009

***THIAGO MOTTA: «PORTERO' IL GENOA E I TIFOSI SEMPRE NEL MIO CUORE»***

Il centrocampista, che l'anno prossimo giocherà nell'Inter, è visibilmente commosso: «Ricorderò ogni giorno di questo campionato e la bellissima esperienza con i miei compagni»

«Oggi per me è stato un giorno bellissimo e anche per tutta la squadra. Ricorderò ogni giorno di questo campionato e la bellissima esperienza con i miei compagni». Così ha esordito in sala stampa, con una punta di commozione, Thiago Motta con la sua dolcissima bimba piccola in braccia. Com'è noto il centrocampista giocherà il prossimo anno nell'Inter: nel momento della sua sostituzione con Vandenborre, i tifosi lo hanno salutato con una lunghissima standing ovation. «E' stata una bellissima stagione - ha proseguito Thiago Motta - e porterò sempre un bellissimo ricordo. Devo ringraziare tutti i dirigenti del Genoa per questo splendido campionato: all'inizio non credevo che potesse finire con la qualificazione in Europa». E ha proseguito: «quando si gioca in una società ben organizzata come il Genoa, non si può dimenticare i bei momenti trascorsi. Porterò sempre nel mio cuore questa squadra e i suoi tifosi». Ma qual è il ricordo più bello del campionato appena trascorso? «Sicuramente la partita contro la Juventus - conclude il centrocampista - in cui ho segnato una fantastica doppietta.

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Il Genoa batte il Lecce 4-1 e Milito piange

Bagnato dalle lacrime l'addio di Milito al Genoa. Il principe, alla fine dell'incontro con il Lecce terminato 4-1 per i rossoblù nel quale ha segnato una doppietta, non ha trattenuto la commozone mentre i compagni lo abbracciavano e l'intero stadio gli tributava un trionfo. Le tre due reti dei grifoni sono state segnate da Jankovic e Criscito.


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Battuto 4-1 il Lecce, scatta la festa


Nell'ultima giornata di campionato il Genoa ha battuto 4-1 il Lecce (gol di Jankovic, Tiribocchi, Criscito e doppietta di Milito). A fine partita è scattata la festa dei tifosi, in campo e fuori, per il ritorno in Europa.

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mercoledì 27 maggio 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - Accelerata per Dembelè


l giovane esterno offensivo è ormai ad un passo dall'approdo in rossoblù. Diverse piste per il centrocampo: scartato Guarente, inarrivabile Deco, si sonda per D'Agostino e Ledesma. Probabile, però, che l'erede di Thiago Motta arrivi dall'estero


Un importante passo avanti, l'ennesimo. Moussa Dembelè (22) ed il Genoa sono sempre più vicini. Ormai, per il trasferimento dell'esterno d'attacco dell'Az Alkmaar mancano solo i dettagli. Il giocatore si è dimostrato entusiasta della possibilità di vestire la casacca rossoblù mentre la società è sempre più convinta di aver messo le mani su un grande talento. L'agguerrita concorrenza non fa più paura: Fiorentina, Bayern Monaco e Manchester City ormai si sono arresi all'evidenza. Il Genoa ha raggiunto un accordo di massima e, tranne imprevisti dell'ultim'ora, l'affare verrà perfezionato per la reciproca soddisfazione. Per Dembelè pronto un quadriennale.
In questi giorni il presidente Enrico Preziosi ed i suoi collaboratori sono molto attivi anche nella ricerca dell'erede di Thiago Motta. Tanti i nomi sul taccuino ma ancora nessuna certezza. La suggestiva pista Deco non appare percorribile mentre l'atalantino Tiberio Guarente (24) non suscita particolare entusiasmo. Il Genoa ha sondato il terreno per il faro dell'udinese Gaetano D'Agostino (27) ma la società friulana non pare intenzionata a privarsene. Contatti anche per il laziale Cristian Ledesma (27), vecchia conoscenza del presidente Preziosi, che lo aveva portato a Como all'età di sedici anni. Il tecnico di allora Eugenio Fascetti, però, lo bocciò inesorabilmente, e l'argentino prese altre strade.
L'impressione, però, è che alla fine non arriverà nessuno dei due: il centrocampo rossoblù è destinato ad essere affidato ad un giocatore proveniente dai campionati esteri e senza precedenti esperienze in Italia.
Potrebbe slittare di un anno l'arrivo a Genova del laterale difensivo della Lazio Lorenzo De Silvestri (21). Il Genoa, infatti, sta valutando di ingaggiarlo già quest'anno, per lasciarlo parcheggiato a Roma fino al termine del prossimo campionato.
Claudio Baffico


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martedì 26 maggio 2009

***GIUDICE SPORTIVO - TRE GIORNATE DI SQUALIFICA A OLIVERA PER LA RISSA IN TORINO-GENOA***


L'attaccante è stato l'unico genoano a pagare: un turno di stop a Juric diffidato. Mano pesante di Tosel per i granata: quattro turni a Ogbonna e Pisano, due a Bianchi, Diana e Pratali, inibito fino al 15 luglio il dirigente Ienca

Il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica a Olivera per la rissa al termine di Torino-Genoa, terminata con la vittoria dei rossoblù pe 2-3. L'attaccante uruguaiano è stato l'unico genoano a essere colpito dalla mano pesante di Tosel. La dura punizione, si legge nel comunicato, è stata inflitta «per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, tentato ripetutamente di colpire un avversario con violenti pugni, non riuscendo nell'intento in quanto trattenuto a stento da altra persona; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale». Invece, è stato squalificato per una sola giornata Ivan Juric, già diffidato in precedenza «per comportamento non regolamentare in campo».

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IL GIORNALISTA DELLA SETTIMANA - LINO MARMORATO: «Solo il Genoa può vantare oltre quaranta milioni di plusvalenze»


Dai fatti di Torino alle operazioni di mercato, dal bilancio stagionale ai piani per il futuro. Lino Marmorato, opinionista di Radio Nostalgia e Telecity, fa il punto sulla situazione in casa Genoa, tra la soddisfazione per un campionato esaltante

Le sue radiocronache su Radio Nostalgia assieme a Pinuccio Brenzini sono imperdibili. Delle vere chicche per chi ama il Genoa e desidera vivere le emozioni del campo anche stando comodamente in poltrona. Lino Marmorato è un personaggio mai banale e scontato, che riesce a raccontare le vicende rossoblù in maniera impeccabile. Dotato di grande originalità, oltre che di una indiscutibile competenza, l'ex arbitro possiede una dote non troppo comune: portare avanti le proprie idee senza sposare opinioni di comodo. Molto godibili ed interessanti anche le trasmissioni su Telecity che conduce assieme al direttore Marco Benvenuto.

Qual è il suo giudizio sulle decisioni del giudice sportivo in relazione al movimentato dopo partita di Torino - Genoa?
«Direi che le giornate di squalifica ai giocatori granata ci stanno tutte, così come quelle ai danni di Olivera, visto che nel calcio non vige ancora la legittima difesa. Rubinho? Giusto che non siano stati presi provvedimenti nei suoi confronti in quanto il suo intento era solo quello di difendere Olivera dall'aggressione degli avversari. A seguito di queste squalifiche, vorrei fare i miei più sinceri complimenti alla quaterna arbitrale e soprattutto al signor Brighi, in passato non troppo ben visto ma capace, in questo caso nel ruolo di quarto uomo, di capire perfettamente l'andamento dei fatti. Tutto è nato dalla panchina del Torino, su cui sedevano personaggi molto agitati come Diana e Pratali. Se devo proprio dissentire su qualche aspetto, non mi spiego il motivo per cui Colombo l'abbia fatta franca. Mi sembra poca, inoltre, una giornata di squalifica per Abate, reo di un fallaccio su Juric».

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lunedì 25 maggio 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - BRUNO PIZZUL: «Il Genoa si sta muovendo bene sul mercato»

Per molti anni la voce ufficiale delle partite della nazionale italiana e dei massimi eventi calcistici, Bruno Pizzul resta tuttora uno dei giornalisti più competenti ed apprezzati del panorama italiano. Le sue inconfondibili telecronache hanno fatto storia ed incollato al video milioni di appassionati. Estremamente autorevole, di conseguenza, il suo parere sulla stagione del Genoa. Con la vittoria di Torino, il Grifone ha conquistato m...

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domenica 24 maggio 2009

Il Genoa affonda il Toro Brutta rissa a fine gara


I rossoblù passano 3-2 all'Olimpico conquistando l'Europa League. Per i granata la salvezza appesa a un filo: si decide domenica contro la Roma. Brutto finale di partita con i giocatori ospiti accerchiati.


TORINO, 24 maggio 2009 - Finisce come peggio non potrebbe all’Olimpico di Torino, non tanto per il risultato finale che premia (giustamente) un Genoa superiore sul piano del gioco e della qualità tecnica, ma soprattutto per la vergognosa rissa scatenatasi al triplice fischio dell’arbitro Saccani, con i giocatori rossoblù letteralmente accerchiati, colpevoli di aver giocato a calcio una partita di calcio. Roba da matti, in Italia. Eppure la squadra di Gasperini poteva ancora inseguire il sogno Champions League, e, comunque, dimostrare di essere una squadra vera a dispetto dei soliti risultati da finale di stagione figli di pigrizia e appagamento, a beneficio di chi come il Torino deve salvarsi. Poteva farlo, la squadra di Camolese, cercando maggiormente la via del gioco, non accontentandosi dei lanci in avanti per un encomiabile Bianchi, ma per quello che ha espresso il campo i 3 punti al Genoa sono apparsi come la logica conclusione.

EFFETTO CALDO — Dopo un quarto d’ora di nulla (pesa, però, l’infortunio muscolare patito da Stellone dopo nemmeno 10’), con il caldo ad avere la meglio sulla voglia di correre, il Genoa mette per due volte paura ai padroni di casa: Olivera pesca bene il taglio in area di Milito, ma Franceschini riesce ad anticiparlo appena prima che l’attaccante rossoblù calci verso la porta di Sereni. Sul corner successivo, Criscito stacca completamente libero in area ma non trova la palla per un soffio. Il Toro risponde con un sinistro dal limite di Rosina, dopo una grave indecisione di Thiago Motta in fase di disimpegno, ma lo stesso futuro centrocampista dell’Inter si farà perdonare spaventando Sereni con due bolidi da fuori area (al 23’ e al 45’).

DI RIGORE — Il Genoa concretizza la maggiore fluidità nella circolazione del pallone quando, dopo l’ennesima respinta della difesa granata, Marco Rossi raccoglie la palla al limite dell’area e viene poi atterrato da Pisano. Saccani non ha dubbi e indica giustamente il dischetto, che Milito non si fa problemi a realizzare per il 21° centro stagionale (0-1 al 31’). Poco dopo lo stesso centravanti argentino sfiora il 2-0, presentandosi davanti a Sereni ben servito in area, ma il portiere granata respinge e tiene in partita i suoi. Il Toro appare veramente frastornato e nervoso, aumenta infatti l’intensità dei contatti in mezzo al campo ma almeno la squadra di Camolese mostra finalmente la voglia di aggredire la partita. I granata caricano a testa bassa e sull’ennesimo lancio lungo trovano la sponda vincente: è Ogbonna, infatti, a deviare dopo un poderoso stacco la palla verso l’area piccola, dove Franceschini, tutto solo, batte Rubinho e fa esplodere l’Olimpico (1-1 al 40’).

RABBIA FINALE — La ripresa inizia subito alla grande: il Genoa, malgrado il sole, gela lo stadio grazie alla punizione di Olivera, che al 48’ batte Sereni (1-2). Dura poco, però, la festa genoana: Bianchi, infatti, sfrutta a meraviglia l’ennesimo lancio lungo circumnavigando Rossi con il corpo e superando Rubinho con un bel pallonetto dal limite dell’area (2-2 al 49’). Qui ci si aspetterebbe l’inizio di un arrembaggio granata, invece è il Genoa a giocare con maggiore tranquillità e freschezza: gli innesti di Sculli e Jankovic danno ancora maggiore qualità al gioco di Gasperini. Gli unici due lampi granata appartengono a Ventola e Rosina: l’ex interista se ne va in dribbling contro due difensori e prova a battere Rubinho in uscita, ma il portiere brasiliano rallenta la palla che viene poi liberata in tribuna. Rosina, invece, spara di sinistro sul primo palo dopo un bel dribbling ma trova ancora Rubinho pronto a deviare. Gasperini vuole ancora più gioco e inserisce Milanetto (che lo ripaga poco), ma i rossoblu chiudono gli avversari spesso e volentieri, Milito si fa sempre trovare svariando sul fronte offensivo e trova finalmente il gol decisivo a un minuto dalla fine, superando Sereni di testa sul cross di Juric. Finisce qui, di fatto, con un Toro sulle ginocchia e ancora più nervoso, come dimostra Abate facendosi espellere per un fallo di pura frustrazione. Ma per i granata la stagione non è ancora finita: a Roma ci sarà l’ultima chance per mantenere la Serie A.

Pietro Scibetta

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Genoa, il colpo clamoroso è Deco. E' lui l'eletto per il dopo Thiago Motta

Steve Drew/Grazia Neri

E' il portoghese Deco uno dei colpi che ha in serbo il presidente del Genoa Enrico Preziosi
per bilanciare le eccellenti cessioni di Diego Milito e Thiago Motta, che il prossimo anno vestiranno di nerazzurro.

L'indiscrezione, raccolta da calciomercato.com da ambienti vicini alla società rossoblù, è clamorosa ma realistica. Perchè è impensabile che il Genoa, dopo la grande stagione disputata possa pensare di privarsi del suo 'principe' e di colui che si è rivelato il perno del centrocampo rossoblù, Thiago Motta, senza reperire sul mercato giocatori di altrettanto valore.

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sabato 23 maggio 2009

Milito e la favola della Champions League

l Principe afferma che «al quarto posto ci credo, e non potrebbe essere altrimenti visto che la Fiorentina ci precede solo di una lunghezza». E festeggia la sua tripletta davanti a una gustosa cena in famiglia

Milito, Milito, Milito. Fortissimamente Milito. Come in ogni favola più bella, anche in quella che sta vivendo il Genoa c'è spazio per un principe. Un principe che viene da Buenos Aires e che, con i suoi gol, sta avverando tutti i sogni dei tifosi rossoblù. Ne resta solo uno, l'approdo in Champions, ma anche per quello il delantero argentino si sta attrezzando.
«E' stata una notte magica - ammette il bomber - non solo per me, che ho segnato tre gol, ma per tutta la squadra. I derby sono sempre partite difficili ed impegnative: noi, quest'anno, però, siamo riusciti a vincerli entrambi e questo fatto ci riempe di gioia».
Un'affermazione, quella contro la Sampdoria, che permette di guardare avanti con rinnovata fiducia.
«Vittorie come questa danno sicuramente un gran morale - conferma - ed è per questo motivo che dobbiamo subito abbassare la testa per preparare al meglio il prossimo impegno. Al quarto posto ci credo, e non potrebbe essere altrimenti visto che la Fiorentina ci precede solo di una lunghezza, ma vorrei precisare che, anche se non dovessimo riuscire in questo intento, si tratterebbe ugualmente di una stagione straordinaria. Il titolo di capocannoniere? Non è una priorità ma mi farebbe piacere. Quel che conta è che la squadra possa continuare su questa strada per togliersi ancora grandi soddisfazioni. Dal mio punto di vista mi dispiace solo di aver dovuto saltare qualche partita e di aver disputato alcune gare in condizione non ottimale. Ma ormai è acqua passata. Adesso la testa è tutta sul rush finale, che mette in palio un traguardo prestigioso».

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venerdì 22 maggio 2009

**CLAMOROSO** - Stasera incontro per Dembelè al Genoa

L'emittente genovese Telenord ha dichirato poco fa che attorno alle ore 20.30-21 ci sarà un incontro per portare Moussà Dembele alla corte di Preziosi. Pianetagenoa1893.net aveva già riportato stamattina (e anticipato nei giorni scorsi) che era molto vicino l'ingaggio del 22enne esterno offensivo ideale per il gioco di Gasperini. Il giocatore è un vero fuoriclasse, e ha contribuito alla vittoria dello scudetto olandese dell'Az Alkmaar.

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ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - Preziosi: «Lunedì saprete il nome dell'attaccante»

21.05 19:47 - «Quando lunedì prossimo avrò firmato nero su bianco sui moduli ufficiali potrò annunciarlo, adesso non posso». Interpellato telefonicamente da Pianetagenoa1893.net sull'arrivo di Hernan Crespo al Genoa, il presidente Preziosi nn ha volto fare nomi e si è limitato a dire che darà l'annuncio ufficiale tra quattro giorni. «Ho partecipato a degli incontri - ha proseguito il presidente - ma non dirò...

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domenica 17 maggio 2009

Genoa, Uefa sicura ma la Champions no



Con il Chievo i rossoblù non vanno oltre il 2-2. Match alterno, con i padroni di casa in svantaggio, capaci di ribaltare la situazione e poi ancora raggiunti. Veronesi non ancora salvi


GENOVA - Il Genoa va in Europa, il Chievo non è ancora salvo. Il 2-2 di Marassi tra la squadra di Gasperini e quella di Di Carlo emette queste sentenze, a due giornate dalla fine. I rossoblù sono matematicamente in Uefa, mentre la Champions si allontanta (Fiorentina a +4), i gialloblù sono a 4 punti sul terzultimo posto occupato dal Bologna.
Al "Ferraris" è il Genoa a fare la partita in avvio. Al 6' Sculli su cross di Thiago Motta stacca di testa, ma Sorrentino para senza problemi, al 13' azione personale di Thiago Motta, che però non trova lo spazio per il tiro e dà all'indietro per l'accorrente Juric, la conclusione dal limite dell'area è debole e centrale. Il Chievo si difende con ordine e compattezza tra i reparti, e al quarto d'ora si fa anche vedere dalle parti di Rubinho, con un diagonale di Bogdani sul quale è provvidenziale l'intervento di Marco Rossi che mette in angolo. Al 19' ci prova Marcolini dalla distanza, di ordinaria amministrazione l'intervento di Rubinho. Le sortite offensive del Chievo rendono più equilibrata la gara, c'è tantissima attenzione da entrambe le parti, pochissime sbavature nella fase difensiva e quindi difficoltà da centrocampo in sù sia per i liguri che per i veneti. Al 21' occasione per il Genoa, cross da sinistra, Sculli si avvita di testa e costringe Sorrentino a una non facile deviazione in angolo. La replica del Chievo arriva al 27', con un colpo di testa di Bogdani che finisce alto.
sat/red
CALCIO: SERIE A. GENOA-CHIEVO 2-2 (COMMENTO)-2- Tre minuti dopo Sorrentino è ancora decisivo, deviando in corner un gran colpo di testa di Jankovic su cross di Sculli.
Sembra un buon momento per i padroni di casa, ma al 35' passa il Chievo. Cross da sinistra di Mantovani, il pallone arriva dalla parte opposta a Luciano, che subito mette in mezzo, centrali genoani distratti e Pinzi li anticipa mettendo in rete da due passi. La risposta dei rossoblù è immediata, con Jankovic che sfiora il palo con un bel diagonale. Al 43' i veneti raddoppiano con Pellissier, ma la rete viene annullata per un tocco di mano dell'attaccante. Due minuti dopo Jankovic ci prova dalla distanza e pallone che dopo una deviazione scheggia l'incrocio dei pali. Il Genoa parte a testa bassa nella ripresa, ma trova sempre davanti un Chievo organizzatissimo. Milito non trova spazi, e da Sculli, Milanetto e Jankovic arrivano scarsi rifornimenti. La pressione dei rossoblù però cresce con il passare dei minuti, e al 12' Tagliavento assegna un rigore ai padroni di casa, per un fallo di Yepes su Milito in area. Dal dischetto l'argentino non calcia benissimo, ma Sorrentino non riesce a bloccare la sfera che si insacca in rete per l'1-1. Dopo il pareggio, il Genoa si smarrisce un pò, agevolando i compiti difensivi del Chievo, ma al 26' il neo-entrato Olivera batte Sorrentino con una splendida di punizione da 25 metri.
A questo punto le parti sono invertite rispetto all'avvio di ripresa, il Chievo preme e il Genoa si difende cercando quando può di ripartire in contropiede. Il forcing dei gialloblù non è lucidissimo, ma gli uomini di Di Carlo ci credono fino alla fine, e al 40', su angolo dalla sinistra, Pellissier brucia sul tempo i difensori genoani e segna di testa il 2-2, risultato nel complesso giusto, che non cambierà più. Al 48' nelle file del Genoa c'è anche spazio per il debutto di Andrea Signorini, figlio dell'indimenticato capitano gialloblù Gianluca, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, scomparso il 6 novembre 2002 a 42 anni.
(ITALPRESS).



Gol di Milito su rigore e di Olivera su punizione.

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lunedì 11 maggio 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - Ecco i dettagli dell'accordo Genoa-Floccari

Tra l'attaccante e il Grifone sarebbe stata raggiunta un'intesa triennale per un milione di euro a stagione. Non sarebbe ancora stata accettata dall'Atalanta l'offerta di 8 milioni più una comproprietà: si attende un rilancio da un grande club.

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domenica 10 maggio 2009

Atalanta-Genoa 1-1

Un Genoa sotto tono conquista comunque un punto a Bergamo in zona Cesarini che le dà quasi la matematica Uefa, ma l'allontana dalla Champions. L'Atalanta si porta subito in vantaggio con Valdes in contropiede al 8'. Il Genoa non riesce a reagire: pare imbottigliato e senza idee. Nel finale di tempo Milito sfiora il pari. Nella ripresa dentro Rossi e Jankovic per Milanetto e Mesto. Nella ripresa il Genoa ci prova seppur in maniera confusa. E il pareggio arriva al 45' con Criscito che spinge in porta una conclusione sporca di Milito.

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lunedì 4 maggio 2009

IL PAGELLONE - Milito devastante, Palladino illumina, Sculli guerriero

Il Genoa centra la seconda vittoria stagionale nel derby grazie ad un principe da dieci e lode. Sugli scudi anche Palladino e Sculli

GENOA

RUBINHO 6: non deve prodigarsi in interventi particolarmente impegnativi. Nulla può sul gol di Campagnaro.

BIAVA 6: limita molto le abituali incursioni offensive. Qualche ingenuità in copertura.

SOKRATIS 6: nel fortino si esalta.

FERRARI 6,5: ancora una volta il più convincente della difesa.

BOCCHETTI 6,5: efficace in marcatura su Pazzini e in occasione delle palle inattive blucerchiate.

ROSSI 6: per il cuore sarebbe da otto ma sbaglia troppi appoggi facili.

MESTO 6: non entra perfettamente in partita pur non commettendo disastri.

JURIC 6,5: non avrà il tocco vellutato dei grandi registi ma è sempre il primo a pressare il portatore di palla avversario.

THIAGO MOTTA 6: da un giocatore della sua caratura sarebbe lecito attendersi qualcosa in più.

CRISCITO 6,5: porta avanti decine di palloni pur sbagliando spesso l’ultimo passaggio.

SCULLI 7: fa ammattire la difesa avversaria anche se raramente calcia in porta.

MILANETTO 6: entra per fare argine davanti alla difesa e svolge al meglio il proprio compito.

MILITO 10: Sovrumano. Le tre reti sono solo le perle che i tifosi si ricorderanno negli anni. Ma a lasciare a bocca aperta è la capacità di tramutare in palla gol anche anche l’appoggio più elementare.

PALLADINO 7,5: purtroppo le sue giocate risultano pregevoli ma poco incisive. Altrimenti sarebbe devastante.

GASPERINI 8: non sbaglia una mossa. Giù il cappello.


SAMPDORIA

CASTELLAZZI 6,5: para il parabile. E per un portiere è già un buon risultato.

CAMPAGNARO 6,5: segna il gol che riapre la partita ma, con il passare dei minuti, va in difficoltà.

LUCCHINI 5,5: sempre in affanno. Gioca con l’ansia di sbagliare e l’approccio lo condiziona.

GASTALDELLO 5,5: poco lucido e puntuale. Spesso appare l’anello debole.

ACCARDI 5,5: nonostante la sua velocità è spesso in apprensione. I tagli di Sculli e Palladino lo spiazzano.

RAGGI 5,5: appare a disagio nel ruolo di esterno di centrocampo. Non spinge quando la squadra attacca, non copre quando difende.

PADALINO s.v.

SAMMARCO 5: fallisce un gol facile facile benchè non sia un attaccante. Ma neppure nel suo ruolo più consono riesce a combinare qualcosa.

DELVECCHIO 5,5: appena entrato si fa ammonire e regala a Milito il gol del 2-1. Nel finale cerca di incidere sfruttando la sua prestanza fisica. Invano.

FRANCESCHINI 6: qualche spunto interessante soprattutto nel primo tempo. Denota buona visione di gioco.

PALOMBO 6,5: cuor di capitano. Non si arrende mai e lotta come un leone. A volte predica nel deserto.

PIERI 5,5: qualche cross invitante non basta per valutare positiva la sua prova.

PAZZINI 5,5: sarà stata la buona gara dei difensori genoani ma il “Pazzo” questa volta è particolarmente mansueto.

CASSANO 6,5: sembra sempre in condizione di poter far male ma si prende poche responsabilità. Deliziosi alcuni dribbling.

MAZZARRI 5: non convince nè l’undici iniziale nè i cambi in corso d’opera.
Claudio Baffico

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domenica 3 maggio 2009

Genoa-Sampdoria 3-1: Super Milito!


Tripletta di Milito


GENOVA - E' andato al Genoa il derby della Lanterna grazie a un super Milito. A Marassi e' 3-1 nel posticipo del 34mo turno. In vantaggio i rossoblu con Milito dopo 30 minuti. La reazione doriana porta al pareggio di Campagnaro nel recupero del primo tempo. Nella ripresa ancora il 'Principe' segna per il Genoa al 28'. Nei rossoblu espulso Ferrari a 4 minuti dalla fine per doppia ammonizione, poi per una rissa rosso per Campagnaro e Thiago Motta. Gol di Milito nel recupero.

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Calcio/ Serie A: Genoa-Sampdoria, probabili formazioni

Gasperini schiera il tridente pesante con Sculli-Milito-Palladino


Le probabili formazioni di Genoa-Sampdoria, posticipo della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A in programma domani alle ore 20.30: GENOA (3-4-3) - Rubinho; Biava, Ferrari, Bocchetti; Rossi, Thiago Motta, Juric, Criscito; Palladino, Milito, Sculli. Allenatore: Gianpiero Gasperini. SAMPDORIA (3-5-2) - Castellazzi; Campagnaro, Gastaldello, Lucchini; Stankevicius, Sammarco, Palombo, Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano. Allenatore: Walter Mazzarri. Arbitro: Emidio Morganti di Ascoli Piceno.

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