mercoledì 25 febbraio 2009

Milanetto: 'Champions League? Ci proviamo'

Omar Milanetto conferma che il Genoa crede nella Champions: ‘Ce la giocheremo, ma senza pensarci troppo’. Insomma, i rossoblu’ non cambieranno atteggiamento o modulo per rincorrere un obbiettivo che avrebbe dell’incredibile. La ricetta di Gasperini, fatta di gioco in velocità e passaggi stretti sembra funzionare, come conferma il metronomo della squadra. ‘ Gasperini ci martella dal mattino alla sera sul fatto di giocare sempre palla a terra. Undici che attaccano e undici che difendono, non sono in tanti ad applicarlo. Abbiamo il dovere di crederci fino in fondo, di provarci, possiamo giocarcela senza pensarci troppo. D'altronde per due terzi del campionato siamo stati lì e non abbiamo mai trovato una squadra che ci abbia messo davvero sotto, davvero in difficoltà. Mancano 13 partite, noi siamo sereni, ce la giocheremo partita dopo partita ’.

Il prossimo impegno è quello di Siena. ‘ Buona squadra, dispone di attaccanti molto veloci. Ci tengo a ringraziare i tifosi, ho saputo che ci seguiranno in migliaia, cercheremo di regalare un'altra gioia al popolo genoano, che certo non scopriamo oggi ’.

Milanetto conclude parlando del suo futuro e della convivenza con Motta. ‘ Io mi sento un giocatore importante di questo Genoa, mi piacerebbe finire qui, ci sarà tempo per parlarne ancora. Gasperini dice che sono il giocatore con più visione di gioco? Piuttosto dirà che sono il più vecchio… La storia secondo la quale io non potrei giocare assieme a Thiago ha dell'assurdo. Siamo giocatori diversi, ognuno ha le sue caratteristiche; certo io non posso fare il pressing di Juric come Juric non ha la mia visione di gioco ed entrambi non abbiamo la classe di Thiago, eppure il mister molto spesso ci fa giocare assieme. Vi posso francamente dire che non ci facciamo deviare da questo genere di discorsi ’.

Per maggiori informazioni vai sul sito di Datasport

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lunedì 23 febbraio 2009

Tifoso Genoa Secondo intervento, sistemate fratture costali

Secondo intervento chirurgico per Gabriele Amato, il tifoso genoano che domenica 15 febbraio, al termine della partita Genoa-Fiorentina, è rimasto gravemente ferito dopo esser stato investito dal pullman della squadra viola, guidato da Cosimo Robertazzi, nei cui confronti è stato aperto un fascicolo per lesioni colpose. Ad operarlo oggi Leonardo Chessa, primario del reparto di chirurgia toracica dell'ospedale San Martino: si è provveduto a stabilizzare parte delle fratture costali e ad effettuare una parziale pulitura del torace applicando alcuni drenaggi più grossi. Successivamente, comunque, saranno necessari altri interventi chirurgici.

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domenica 22 febbraio 2009

SERIE A: NAPOLI-GENOA 0-1, PARTENOPEI IN PIENA CRISI



















(AGI/ITALPRESS) - Napoli, 22 feb. - Genoa letale e sempre piu' proiettato verso un posto in Champions, Napoli in crisi totale con due punti raccolti nelle ultime sette gare. I rossoblu' violano il San Paolo con una rete di Jankovic al 24' della ripresa e volano verso l'Europa; i partenopei invece restano ancora a secco, facendo esplodere la protesta dei tifosi per un momentaccio che sembra non finire mai. I fischi del San Paolo accolgono come una frustata Cannavaro e compagni, che soffrono d'ansia e dunque non riescono a sviluppare quel gioco 'champagne' che almeno in casa sapeva mettere quasi tutti in ginocchio. Anche il Genoa non entusiasma, preferendo attendere per ripartire piu' che costruire. Insomma, due squadre titubanti e nervose regalano davvero poco allo spettacolo.
L'unica palla gol nitida capita a Denis all'8', con un'inzuccata che finisce di poco sopra la traversa. Al 45' c'e' una bella giocata di Lavezzi, che parte dalla destra, si accentra e tira a lato. Nella ripresa il Genoa esce fuori e al 24' trova il vantaggio: Thiago Motta legge il taglio centrale di Jankovic e lo serve, il n.17 si 'beve' Cannavaro e spiazza Navarro per lo 0-1 che manda in depressione Reja. Il Napoli non produce granche' se non una conclusione dalla lunga distanza di Vitale e un'incursione di Russotto nel recupero che costringe Rubinho all'uscita, il Genoa amministra dando l'idea di poter essere anche piu' cattivo. E il risultato, alla fine, e' piu' che giusto.

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sabato 21 febbraio 2009

Genoa Tifoso ferito potrebbe subire secondo intervento chirurgico

Le condizioni di Gabriele Amato, il tifoso genoano investito dal pullman della Fiorentina al termine della gara di domenica scorsa, restano stabili, ma la situazione generale induce i sanitari dell'ospedale San Martino di Genova, dove si trova ricoverato, ad ipotizzare un nuovo intervento chirurgico. L'operazione potrebbe avvenire lunedi' mattina e interessera' le costole anteriori sinistre. I medici hanno spiegato ai familiari del ferito che, poiche' l'ossigenazione del sangue e' migliorata, si provera' ad intervenire per evitare lesioni ai polmoni.

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venerdì 20 febbraio 2009

Tifoso Genoa riapre gli occhi

Buone notizie per Gabriele Amato, il supporter rossoblù che è uscito dal coma farmacologico ed ora è vigile e cosciente

FOOTBALL Stadio Ferraris - Genova - 0

Buone notizie per Gabriele Amato. Il tifoso genoano è uscito dal coma farmacologico ed ha riaperto gli occhi. Il giovane sostenitore del Genoa è vigile e cosciente, anche se ancora sotto sedativi. I medici hanno escluso eventuali danni cerebrali.

L'uomo, che giovedì è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico per la riduzione delle numerose fratture alle gambe, resta sedato ma è vigile. Il quadro clinico resta comunque delicato e la prognosi riservata. Gabriele Amato ha risposto bene all'operazione e rimarrà ventilato per almeno una ventina di giorni. In assenza di complicazioni i medici decideranno nei prossimi giorni se e come operarlo nuovamente.

Gabriele Amato era stato ricoverato in rianimazione con fratture multiple a gambe, bacino, sterno e costole domenica 15 febbraio all'ospedale San Martino di Genova dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina al termine della partita tra la Viola e il Genoa.


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giovedì 19 febbraio 2009

Genova, operato il tifoso. L'intervento è riuscito

Gabriele Amato, travolto domenica sera dal pullman della Fiorentina che stava lasciando Marassi, è rimasto per alcune ore sotto i ferri. Soddisfazione dei medici, ma le sue condizioni restano gravi e la prognosi riservata. Intanto l'avvocato di famiglia continua gli accertamenti

Il pullmann della Fiorentina attorniato da tifosi del Genoa. Ansa
Il pullmann della Fiorentina attorniato da tifosi del Genoa. Ansa
GENOVA, 19 febbraio 2009 - È riuscito l'intervento di riduzione delle fratture agli arti inferiori cui è stato sottoposto Gabriele Amato, il tifoso del Genoa travolto domenica sera dal pullman della Fiorentina. La decisione di operare è arrivata dopo che i medici hanno verificato la stabilizzazione dei parametri vitali. Amato è entrato in sala operatoria in mattinata e ne è uscito nel pomeriggio. Gli sono stati applicati dei fissatori esterni alla gambe in modo da bloccarle e ridurre la perdita di sangue. Quindi il tifoso è stato nuovamente portato nel reparto di rianimazione, dove viene mantenuto in coma farmacologico. Le sue condizioni restano gravi e non è possibile ancora sciogliere la prognosi.
L'AVVOCATO - Intanto l'avvocato Pierdomenico Cariello, nominato dalla famiglia Amato per seguire la vicenda sotto l'aspetto penale e civile, ha ascoltato alcuni dei testimoni presenti domenica sera all'esterno dello stadio Marassi e uno di questi avrebbe riferito che Amato sarebbe stato investito all'altezza dell'angolo anteriore sinistro del pullman, cioè quello del finestrino dell'autista. Inoltre l'avvocato Cariello sembra intenzionato a verificare il comportamento di due giocatori della Fiorentina, che secondo le testimonianze raccolte avrebbero rivolto dei gestacci all'indirizzo dei tifosi del Genoa che stavano contestando.

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mercoledì 18 febbraio 2009

Matarrese approva le parole di Preziosi

Il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese ha approvato il monito del Presidente del Genoa Preziosi dopo il tragico incidente di domenica: "Sono parole sagge di un uomo che dal calcio ha avuto gioie e dolori, sentire queste parole da un Presidente fa bene al calcio e lo invito a non mollare. In Lega stiamo affrontando da tempo queste tematiche perchè purtroppo, in passato, ci siamo trovati a fronteggiare emergenze e situazioni di grande drammaticità, ma credo che siano stati già fatti dei passi in avanti e s'incominci a vedere un nuovo modo di vivere il calcio".

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Oggi Preziosi compi 61 anni AUGURI!

Tifoseria organizzata Genoa: chiediamo rispetto per Gabriele

In un comunicato, i gruppi rossoblù condannano le notizie divulgate da alcuni organi di informazione ««che riguardano la vita privata» del tifoso ricoverato in coma all'ospedale San Martino

In un comunicato spedito a "il pallone in confusione" la Tifoseria organizzata del Genoa condanna duramente le notizie divulgate da alcuni organi di informazione «che riguardano la vita privata di Gabriele Amato e che nulla hanno a che vedere con quanto accaduto nella triste e fatale vicenda che lo vede lottare per la vita». La nota congiunta di tutte le rappresentanze del tifo organizzato rossoblù sottolinea e stigmatizza «l'assoluta mancanza di sensibilità nei confronti di Gabriele e dei suoi familiari». I gruppi uniti si stringono al loro compagno ricoverato in coma all'ospedale San Martino di Genova e sostengono moralmente la sua famiglia in questo momento molto triste e delicato.
Marco Liguori
Il testo originale è disponibile su Grifoni.org

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martedì 17 febbraio 2009

Ancora critiche le condizioni di Gabriele Amato. Una lotta tra la vita e la morte

Non migliorano le condizioni del tifoso genoano, Gabriele Amato, travolto dal pullman della Fiorentina, negli attimi concitati che hanno seguito la gara di campionato, terminata 3 a 3 tra i viola e il Genoa, allo stadio Luigi Ferraris. In giornata saranno effettuati altri esami.

"Piccoli segnali di stabilizzazione" per Gabriele Amato. Già qualcosa in una situazione generale gravissima. Queste le parole dei medici che stanno assistendo il 36 enne tifoso genoano il quale, domenica pomeriggio, è stato travolto dal bus che riportava in toscana i giocatori della Fiorentina. Permangono, dunque, critiche ma stazionare le sue condizioni. L'uomo è ricoverato al San Martino di Genova con fratture multiple in tutto il corpo e viene mantenuto in coma farmacologico ed e' ventilato con l'aiuto delle macchine. Prevista un'altra Tac in giornata, che fornirà ulteriori notizie sull'evolversi delle sue grave condizioni di salute.

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lunedì 16 febbraio 2009

Tifoso genoano investito: c’è forse anche un poliziotto tra i possibili testimoni?

Il conducente della camionetta delle Forze dell’ordine potrebbe aver visto la dinamica dell’investimento di Gabriele Amato che, in una foto sul Secolo XIX, giace rivolto alla sinistra della fiancata dell’autobus della Fiorentina


Permettete una parola? Stando ai resoconti delle agenzie e agli articoli dei quotidiani di oggi, vi sono state alcune testimonianze discordanti sulla dinamica dell’incidente avvenuto domenica sera in corso De Stefanis a Genova. Rivedendo sul giornale genovese “Il Secolo XIX” la foto scattata dall’agenzia Pambianchi (essendoci il divieto di riprodurla, se ne consiglia la visione cliccando sul sito del quotidiano) fa emergere un particolare interessante. Gabriele Amato giace a terra rivolto sulla fiancata sinistra dell’autobus dei giocatori della Fiorentina, che pochi istanti prima lo ha investito. L’unica persona che molto probabilmente può aver visto con chiarezza la scena è il conducente della vettura della Polizia che seguiva a poca distanza il pullman viola. Il passeggero posto al suo fianco destro potrebbe non aver visto tutto o comunque aver avuto una visuale coperta in parte dalla zona posteriore del bus.
Altro particolare sfuggito a molti. Nel video di Genoa Tube (visibile qui), si vede (fotogrammi al 13°, 18° e al 40° secondo) che all’improvviso la camionetta delle Forze dell’ordine sterza e poi si ferma, mentre l’autobus continua la marcia. In quel momento, potrebbe essere avvenuto l’incidente.
A questo punto, ci si potrebbe attendere un chiarimento da parte della Questura, visto che la testimonanza dell’agente alla guida della camionetta potrebbe finalmente far svanire i tanti dubbi della serata maledetta di domenica scorsa. Un chiarimento doveroso, visto che è in gioco una vita umana.
Marco Liguori
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Quell´ex di Lotta comunista, diviso tra calcio e impegno

Gabriele Amato, l´ultras investito, è un tifoso assiduo delle partite del Genoa. Una persona tranquilla: nessun Daspo e mai problemi con le forze dell´ordine. In piazza durante il G8. Il presidente del suo club: "Spesso con noi anche in trasferta"
di Gessi Adamoli
GENOVA. Il calcio e l´impegno sociale: le due grandi passioni di Gabriele Amato, 36 anni, che tutti a Campomorone, il piccolo comune alle porte di Genova, appena passato il passo dei Giovi, chiamavano Lele. Da ragazzo si divideva tra il Genoa e Lotta Comunista, passava le giornate all´oratorio di San Bernardo dove giocava a pallone come portiere o a fare politica. Era in piazza anche durante il G8, il suo impegno non si era annacquato con il passare degli anni. E nemmeno il tifo per il Genoa. «Seguiva molto spesso la squadra anche lontano da Genova. Quando era ragazzino veniva sempre con noi in pullman, praticamente in trasferta non mancava mai», ricorda Giamba Parodi, il presidente del Genoa Club Campomorone. Sempre presente. Anche nell´anno orribile della serie C.

«E figurarsi ora come se lo godeva il suo Genoa in lotta per la Champions´ League - dice sempre Parodi - E che nessuno dica che era una testa calda. Era un tifoso normalissimo, uno come tanti altri. Io non sono potuto andare allo stadio, ho visto la partita con la Fiorentina alla televisione, ma mi posso garantire che, anche se ho quasi 50 anni, ci sarei stato anch´io fuori dagli spogliatoi ad aspettare l´arbitro per dirgli qualcosa». Anche Leo Berogno, lui pure di Campomorone, presidente dell´associazione che raccoglie tutti i club genoani, parla di Lele come di un tifoso assolutamente tranquillo: «Una ragazzo d´oro e vi posso garantire che non si tratta delle solite frasi di circostanza».

Nessun Daspo, la misura di prevenzione che vieta l´ingresso alle manifestazioni sportive, mai nessun problema con le forze dell´ordine. Lo conoscono tutti a Campomorone, dov´era sempre residente, anche se ultimamente si vedeva meno perché si era trasferito per lavoro, impegnato con una cooperativa sociale a fare assistenza in una struttura per anziani. Lo conoscono tutti e tutti parlano di un ragazzo mite. Certo, con le sue idee ma senza voler prevaricare quelle degli altri. E non solo perché era piccolino e minuto, la violenza non rientra proprio nel suo modo di pensare.


Il tempo per il Genoa lo trovava sempre. Quando la squadra rossoblù aveva giocato a Torino contro la Juventus in anticipo di giovedì, era riuscito a farsi sostituire al lavoro e all´ultimo momento era partito anche lui.

Ora lotta tra la vita e la morte all´ospedale San Martino dopo che una ruota del pullman della Fiorentina gli è passata sopra sfondandogli la cassa toracica. Fuori dallo stanzino della rianimazione ci sono la madre Cesarina, che è stata colta da malore appena arrivata al Pronto Soccorso, il padre Nanni e la sorella Francesca. Ma anche tantissimi tifosi. Molti sono amici, altri semplici compagni di gradinata. «Non ci resta che pregare per lui», mormora distrutto Enrico Preziosi, il presidente della sua squadra del cuore che ha lasciato lo stadio solo dopo le 21.

E non si può non tornare indietro al dramma che il 29 gennaio del 1995 sconvolse un´altra famiglia. All´esterno dello stadio Ferraris Claudio Spagnolo, detto Spagna, venne ucciso dalla coltellata di un tifoso milanista, Simone Barbaglia. Ora, 14 anni dopo, i tifosi del Genoa sperano di non piangere un altro di loro.
(16 febbraio 2009)

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Associazione club genoani: «Smentiamo notizia assalto al bus viola»

Riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione Club Genoani esprime la propria solidarietà e si stringe intorno a Gabriele ed alla famiglia confidando in una soluzione positiva della sua vicenda clinica.
Stigmatizza il comportamento provocatorio di certi personaggi col fischietto che assumendo sospetti atteggiamenti di sfida provocano il malumore di una tifoseria che mai ha espresso gratuitamente il proprio profondo dissenso nei confronti di una direzione arbitrale.
Detto ciò rigettiamo ai mittenti la notizia che definisce la contestazione del dopopartita, ancorché rumorosa, come un assalto al pullman della Fiorentina; casomai ci domandiamo, senza ovviamente colpevolizzare fino a prova contraria nessuno, perche’ il pullman abbia fatto una manovra così pericolosa.
Associazione club genoani
http://www.acg2000.it/

Dal blog di Marco Liguori

Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto

CALCIO: TIFOSO GENOA INVESTITO, RICOVERATO IN RIANIMAZIONE (ANSA) - GENOVA, 15 FEB - E' ricoverato al reparto rianimazione dell'ospedale San Martino il giovane tifoso del Genoa investito dal pullman della Fiorentina. Le sue condizioni sarebbero gravi. Secondo quanto ricostruito dal questore di Genova, Salvatore Presenti, il giovane faceva parte di un gruppo di sostenitori rossoblu' impegnati a contestare l'arbitro. Quando dallo stadio e' uscito il pullman della Fiorentina, la contestazione si e' spostata nei confronti della squadra viola, con insulti e lancio di oggetti contro il bus. Il tifoso sarebbe stato agganciato dal mezzo e sarebbe finito sotto le ruote posteriori. L'autista del pullman non si sarebbe accorto di nulla ed avrebbe proseguito la sua marcia.
''Se il ragazzo si salva, e' un miracolo''. Lo ha detto il funzionario della Polizia Muncipale di Genova che ha assistito all'incidente avvenuto questa sera all'uscita dello stadio Luigi Ferraris di Genova nel corso del quale un giovane tifoso del Genoa e' stato investito dal pullman della Fiorentina. Secondo quanto riferito dal funzionario, il giovane si trovava insieme ad un folto gruppo di tifosi rossoblu', circa 150 persone, impegnati a contestare la squadra viola. I sostenitori genoani hanno circondato il pullman della Fiorentina, cercando di rallentare la manovra di uscita dallo stadio e picchiando contro le fiancate del mezzo. Il giovane tifoso sarebbe stato agganciato o sarebbe scivolato sotto il pullman, rimanendo schiacciato da una delle ruote posteriori. L'autista del bus, forse perche' non si e' accorto dell'investimento o forse preso dal panico, ha proseguito la sua corsa.
Si chiama Gabriele Amato ed ha 36 anni il tifoso rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito dal pullman della Fiorentina all'uscita dello stadio di Genova. L'uomo, residente a Campomorone, nell'entroterra del capoluogo ligure, e' ora ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale San Martino.
Fonte: Ansa

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Dal blog di Marco Liguori


domenica 15 febbraio 2009

CALCIO:GENOA-FIORENTINA;PARI TRA SPETTACOLO E POLEMICHE

GENOVA, 15 FEB - Spettacolo, gol, polemiche. Ce' un po' di tutto un questo pirotecnico 3 a 3 tra Genoa e Fiorentina, capace di entusiasmare prima i tifosi rossoblu', pronti a stropicciarsi gli occhi vedendo la loro squadra esaltarsi nel gioco e nella manovra e mettere sotto la diretta concorrente per la Champions addirittura di tre reti a zero, e poi i sostenitori viola, quasi increduli nell'assistere ad una rimonta fantastica che si e' conclusa proprio sul fischio finale. Spettacolo di gioco, soprattutto nel primo tempo, con un Genoa praticamente perfetto ed una Fiorentina annichilita dalle manovre precise, dai dialoghi quasi ad occhi chiusi, dalla corsa, dalla concentrazione dei rossoblu'; spettacolo di gol, con una tripletta di Mutu ed una quasi doppietta (due assist ed un rigore realizzato) di Milito; fuochi d'artificio di emozioni, per l'incantevole volo rossoblu' dei primi 56 minuti e per la disperata rincorsa viola, conclusa con il 3-3 e le proteste di diversi giocatori del Genoa innervositi con l'arbitro. A condizionare il risultato, alla fine dei conti, e' stata l'espulsione di Biava, per doppia ammonizione, gia' alla mezz'ora del primo tempo, sul risultato minimo a vantaggio dei padroni di casa. Ridotti in 10 i genoani hanno raddoppiato gli sforzi, riuscendo persino a triplicare il punteggio, ma poi hanno pagato con gli interessi la fatica e complici alcune scelte non del tutto azzeccate di Gasperini (cambio di Palladino con Milanetto) e qualche intervento dubbio dell'arbitro Rizzoli (sotto gli occhi del designatore Collina) non sono piu' riusciti a rimanere in partita, subendo e soccombendo all'assedio viola. Alla fine, insieme all'amarezza per un pareggio che ad inizio ripresa pareva impensabile, ai rossoblu' e' rimasta anche la rabbia per un arbitraggio considerato a senso unico. E le polemiche si sono spostate dal campo alla tribuna, e poi negli spogliatoi. La gara degli uomini di Gasperini e' stata un capolavoro per 59 minuti. Con una difesa molto chiusa, un centrocampo mobilissimo, diretto da un Thiago Motta stratosferico, ed un attacco a tre, con Mesto e Palladino a supporto del 'principe' Milito, i padroni di casa hanno aggredito da subito gli avversari, annichilendoli sul piano della manovra e della velocita'. I due gol, bellissimi come fattura, hanno rappresentato il giusto premio per una supremazia netta in ogni zona del campo. La Fiorentina per tutto il primo tempo non e' mai entrata in partita, limitandosi a cercare con lanci lunghi i suoi attaccanti Gilardino e Mutu. Con Jovetic alle spalle delle due punte e Montolivo schierato nella sua naturale posizione di centrocampo, gli uomini di Prandelli hanno mostrato lentezza nella manovra e scarsa propensione alla precisione nelle (poche) conclusioni a rete. Il copione sembra identico ad inizio ripresa, quando Gasperini tenta di ovviare alla inferiorita' numerica richiamando in panchina Palladino (fino a quel momento brillante) ed inserendo un centrocampista in piu', Milanetto. La mossa ottiene pero' l'unico risultato di accorciare troppo la squadra, favorendo cosi' il ritorno degli ospiti. E' a questo punto che esplodono la classe di Mutu, la potenza e l'intelligenza tattica di Jovetic, scatenato nei suggerimenti e nelle conclusioni. Probabilmente caricati a mille dall'allenatore, i viola cominciano a premere con piu' veemenza verso il portiere Rubinho, dando avvio ad un autentico assedio al quale il Genoa non sa rispondere con efficacia. Milito, sebbene grandissimo nella protezione della palla, e' lasciato troppo solo in avanti e la formazione rossoblu' si rintana via via nella propria area, concedendo spazi e possibilita' ai viola. Il rigore su Gilardino, trasformato da Mutu, e' come il suono della tromba per una pattuglia di bersaglieri. La Fiorentina si riversa in massa verso la porta dei padroni di casa, rischiando anche di subire contropiedi che pero' nessuno dei genoani, stanchissimi per il gran correre, riesce ad innescare. Si gioca cosi' ad una sola porta, con la difesa di casa che, sotto la costante pressione viola, comincia a perdere lucidita'. La sfortunata deviazione di Thiago Motta (il migliore dei suoi) su una punizione di Mutu favorisce poi la rincorsa degli ospiti che a quel punto credono davvero all'impossibile rimonta. Tra i padroni di casa si fa contemporaneamente sempre piu' viva la paura e con le gambe rese molli dalla fatica e dal nervosismo i genoani si lasciano andare solo all'attesa del fischio finale, arrivato proprio nell'istante in cui Mutu alza le braccia al cielo per festeggiare la sua ultima prodezza ed il pareggio. Troppo tardi per il Genoa, almeno oggi, per mettere in cassaforte il sogno Champions.
Fonte: Ansa

Dal blog di Marco Liguori

GENOA-FIORENTINA 3-3, ROSSOBLU BEFFATI ALLO SCADERE



















(AGI) - Genova, 15 feb. - Il Genoa domina per un'ora anche in inferiorita' numerica, va avanti di tre gol ma poi commette l'errore di rilassarsi e viene clamorosamente riagganciato all'ultimo secondo di recupero dalla Fiorentina. Anzi, da Adrian Mutu, autore di una tripletta che mantiene la sua squadra al quarto posto e getta i rossoblu' nello sconforto.
Nel mirino anche l'arbitro Rizzoli, per qualche punizione di troppo concessa agli ospiti nell'emozionantissimo finale.
Riavvolgendo il film della partita, si e' visto un Genoa da Champions per 60 minuti. Avanti subito con Motta, la squadra ligure non ha sofferto l'espulsione (giusta) di Biava alla mezz'ora del primo tempo, ma anzi ha trovato i gol di Palladino e Milito (su rigore). Un errore di Rubinho pero' ha riaperto i giochi: Fiorentina fortunata, certo, ma anche brava a crederci e a pescare il jolly con Mutu, a segno su rigore, su punizione (deviata) e infine con un destro da fuoriclasse. I rossoblu' prendono subito in mano la gara, grazie al continuo movimento delle punte e ai rapidi inserimenti dalle retrovie. La combinazione delle due qualita' permette al Genoa di trovare subito il gol del vantaggio: triangolazione tra Motta e Milito, tocco morbido del Principe per l'ex Barcellona che di sinistro trafigge Frey. L'assenza di Melo e' pesante per i viola, ma neppure quando il Genoa rimane in dieci per l'espulsione di Biava cambia l'andamento della gara. Perche' improvvisamente Mesto si inventa una supergiocata andando via per 50 metri sulla destra a tre avversari; cross per Palladino che non ha difficolta' a realizzare il 2-0. Nella ripresa subito il tris: lo cala Milito su rigore. Il Genoa molla la presa, la Fiorentina ne approfitta subito: male Rubinho, che sbaglia una comoda uscita servendo di fatto Gilardino atterrato in area da Bocchetti. Per Rizzoli e' rigore che Mutu realizza. Pochi minuti dopo ancora il rumeno potrebbe riaprire la gara ma il suo colpo di testa finisce fuori. Iniziativa sempre in mano viola: Mutu e' il trascinatore. Punizione (deviata) e nulla da fare per Rubinho: 3-2. Marassi ora ha paura, e all'ultimo respiro vede concretizzarsi l'imponderabile: e' il 48', una mischia al limite viene risolta da Mutu, che cala il tris con un gran gol. Il Genoa recrimina, la Fiorentina si esalta.

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venerdì 13 febbraio 2009

Torneo di Viareggio: Genoa Lazio 1-0

Nel secondo match del Torneo di Viareggio, nello stadio dei Pini della cittadina toscana, il Genoa batte la Lazio, grazie a un gol di Scotto al 16’ della ripresa: splendida azione corale, Cofie lancia Lazarevic in profondità, lo sloveno vede Scotto che segna in spaccata.

Genoa ora in testa al girone con 4 punti, seguono Lazio e Racing Club De Bobo a 3 punti e Anderlecht a 1 punto.Per la cronaca il team africano del Burkina Faso, avversario del Genoa sabato alle 15 a Cogoleto, ha sconfitto l’Anderlecht per 3-1. Disponibili gli highlights di Genoa-Lazio, grazie a Wi Sports, su www.torneoviareggio.it.


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martedì 10 febbraio 2009

Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata

Due tifosi rossoblù sono stati gravemente feriti su un treno nei pressi della fermata di Ostiense: i giornali nazionali non hanno riportato la notizia. E’ l’ennesimo episodio cruento compiuto nel corso del campionato ad opera di facinorosi giallorossi, che rischia di restare impunito. E intanto il giudice sportivo non sanziona la società della Capitale per i fumogeni accesi e per i comportamenti violenti avvenuti all’Olimpico.

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domenica 8 febbraio 2009

ROMA-GENOA 3-0, GIALLOROSSI AGGANCIANO I ROSSOBLU

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 feb. - Tre gol e tre punti d'oro per la Roma, che batte all'Olimpico il Genoa e aggancia i rossoblu a quota 40, rafforzando le sue ambizioni Champions. In una sfida cruciale per la qualificazione alla massima competizione europea, la Roma ripropone il duo d'attacco Totti-Vucinic, supportati da Perrotta, mentre Pizarro parte dalla panchina. Nel Genoa consueto 4-3-3 con Jankovic-Sculli-Milito in avanti. La prima occasione della partita e' del Genoa, al 4', con un tiro di Thiago Motta che va di poco alto. La Roma risponde due minuti dopo, con una girata di Perrotta in area che sorvola la traversa. Come ci si attendeva, la gara e' bella e viaggia sul filo dell'equilibrio. Equilibrio rotto al 26' dai padroni di casa con un'azione da manuale in velocita', che sorprende la difesa genoana: capitan Totti serve sul versante destro dell'area Perrotta che mette in mezzo dove Cicinho da due passi mette in rete. Il brasiliano deve uscire poco dopo per infortunio (al suo posto Motta). Il finale di tempo e' di marca giallorossa, al 36' Perrotta va alla conclusione, para Rubinho. Genoa in difficolta' e Gasperini espulso per proteste. Nella ripresa pronti-via, e la Roma raddoppia, lancio dalla trequarti di De Rossi per Vucinic che in area non ci pensa due volte e calcia al volo di sinistro, e' un tiro preciso e potente sul quale Rubinho non puo' nulla. La Roma ha la partita in mano, ma si complica la vita, restando in 10 dal 9' per l'espulsione di Taddei (doppio cartellino giallo). Il Genoa preme alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita, la Roma si difende con qualche affanno in certe occasioni, ma resiste, e al 24' si ristabilisce la parita' numerica, con Sculli che viene espulso per doppia ammonizione. Gli ultimi assalti genoani li respinge Doni, e al 48' Baptista sigla il 3-0 e la Roma conquista 3 punti fondamentali nella corsa Champions, mentre per il Genoa arriva la prima sconfitta del girone di ritorno.

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sabato 7 febbraio 2009

Le probabili formazioni di Roma-Genoa .

Roma (4-2-3-1): 32 Doni 3 Cicinho, 5 Mexes, 4 Juan, 22 Tonetto 11 Taddei, 16 De Rossi, 33 Brighi 7 Pizarro 10 Totti, 9 Vucinic. A disp.: 25 Artur, 21 Diamutene, 13 Motta, 15 Loria, 8 Aquilani, 20 Perrotta, 19 Baptista. All. Spalletti.

Genoa (3-4-3): 83 Rubinho, 25 Biava, 13 Ferrari, 26 Bocchetti, 20 Mesto, 88 Thiago Motta, 28 Juric, 4 Criscito, 14 Sculli, 22 Milito, 17 Jankovic. A disp.: 73 Scarpi, 15 Sokratis, 22 Modesto 7 Rossi, 77 Milanetto, 68 Vanden Borre, 11 Olivera, 10 Palladino. All.: Gasperini.

Arbitro: Rocchi di Firenze

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mercoledì 4 febbraio 2009

Mozart verso il Genoa

Clamorosa trattativa che sta avanzando nelle ultime ore. Il Genoa sta trattando con i procuratori di Mozart - la famiglia Canovi - per l'arrivo del centrocampista brasiliano ex Reggina, che nei giorni scorsi era vicino al Torino, e che potrebbe diventare rossoblù a partire dal 1° luglio, firmando già un pre-contratto entro il 31 marzo.

(F.Z.)

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lunedì 2 febbraio 2009

Il Genoa sa soffrire e supera il Palermo


Nel finale Criscito riesce a segnare e ad aver ragione dei coriacei siciliani. Gasperini: «Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati»

«Devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi che oggi si sono superati». Con voce decisamente soddisfatta dai microfoni di Domenica Sport di "mamma" Rai, Gian Piero Gasperini ha ringraziato i suoi giocatori per aver battuto al "Ferraris" un Palermo coriaceo e determinato. E soprattutto per aver proseguito il sogno che insegue il Genoa e che i tifosi vedono concretizzarsi sempre più: il quarto posto che significa Champions League. Il Grifone ringrazia anche la Roma "tafazziana" che ha subito nel finale l’orgogliosa rimonta della Reggina ed è stata bloccata sul 2-2 al "Granillo". A proposito di tifosi: qualcuno, forse in preda a una sorta di delirio orgiastico per la vittoria del Genoa e lo stop della Roma, ha lanciato il triplice fischio dagli spalti con lo stesso identico trillo dell’arbitro Trefoloni, ben prima dello scoccare dell’ultimo dei minuti di recupero. I giocatori pensavano che la partita fosse terminata: ma il direttore di gara ha smentito e imposto la prosecuzione della gara.
Ma torniamo al Genoa, che oggi ha dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) di non essere "Milito-dipendente": non a caso il gol decisivo è stato realizzato da Criscito (nella foto). Segno evidente della validità del gioco "totale" di "Gasperson" e della caparbietà dei rossoblù che hanno insistito fino all’ultimo minuto per vincere contro i rosanero ben schierati in campo da Ballardini. La vittoria di oggi è significativa poiché la squadra ha saputo soffrire per strappare i tre punti: evidente prova della suo perfetto stato di salute. I siciliani sono riusciti a imbrigliare a centrocampo i genoani: la ragnatela Nocerino-Liverani-Bresciano, con Simplicio e Cavani a supporto dell’unica punta Michedidlze, nel primo tempo riusciva a contenere gli "eroici furori" del quartetto mediano rossoblù Vandenborre-Criscito-Milanetto-Juric, pressando soprattutto questi ultimi due, da cui partono tutte le manovre offensive. E’ proprio il Palermo al 7° che tira per primo in porta: girata di sinistro di Michedlidze deviata in angolo da Rubinho. Poco dopo, il Genoa protesta per un tocco col braccio in area di Nocerino: ma era involontario. I ragazzi di Gasperini riescono al 35° a forzare il blocco dei rosanero. Criscito, in forma smagliante, si crea un’occasione d’oro entrando in area avversaria e conclude a rete: Kjaer riesce a deviare fortunosamente il pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40° sale in cattedra Vanden Borre scendendo sulla sinistra, effettuando un lancio per Jankovic che prova la rovesciata spettacolare: il numero uno rosanero Amelia si oppone deviando in angolo. Il Genoa cresce nel finale della prima frazione e proprio al 45° colpisce un altro palo con il difensore "d’attacco" Biava. Sulla successiva ribattuta Amelia si supera su Sculli. Ma è ancora Biava un minuto dopo a costringere con un velenoso colpo di testa il secondo portiere della nazionale a una parata strepitosa.
L’inizio della ripresa il Genoa scende in campo con ulteriore determinazione per i conti. Pronti, via: dopo pochi minuti dal fischio di Trefoloni arriva un’occasione per i rossoblù. Azione in mischia nell’area sicula, Jankovic spinge di testa la sfera, ma Amelia blocca con sicurezza. Correva il 3° minuto: scatto bruciante di Milito nella metà campo avversaria, supera Carrozzieri, lasciandolo a meditare sul tempo che fa, arriva in area e conclude con una legnata potentissima: Kjaer ci mette una pezza, deviando ancora una volata e salvando lo 0-0. Il Genoa continua a premere per vincere, ma al 15° il Palermo ha una buona occasione per passare in vantaggio: cross di Migliaccio dal settore destro che trova la testa di Simplicio che la indirizza con veemenza verso la porta: Rubinho non si fa trovare impreparato e con una gran parata Rubinho butta in angolo. Poco dopo per Gasperini è arrivato il momento decisivo dei cambi: fuori Vandenborre e dentro Palladino per dare maggiore forza alla manovra offensiva. E così si giunge al 43°, il fatal minuto che premia gli sforzi dei genoani: Milanetto passa a Jankovic sulla destra, il serbo pennella un cross basso verso Criscito che con un tocco vincente anticipa la difesa del Palermo. Inutili le proteste dei rosanero per un fuorigioco inesistente. Nel dopo partita "Gasperson" dribbla una domanda di un giornalista di Rai 2 sul suo futuro alla Juventus: "Credo che un allenatore viva di presente. In questo momento vivo questo presente, che è molto bello". Il "timoniere" rossoblù ha perfettamente ragione. L’unica certezza è questa: meno 16 giornate alla fine, punti 40, Genoa al quarto posto.

Marco Liguori

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domenica 1 febbraio 2009

GENOA-PALERMO 1-0, SEMPRE SOGNO CHAMPIONS PER GRIFONI


(AGI/ITALPRESS) - Genova, 1 feb. - Il Genoa vince all'ultimo respiro contro il Palermo e conferma di avere tutte le carte in regola per poter puntare alla Champions League. Meritato il successo dei rossoblu' al termine di una partita molto intensa decisa da Mimmo Criscito al cospetto di un buon Palermo. La squadra di Gasperini cerca con insistenza la via del gol, il Palermo e' ben messo in campo e limita al massimo le giocate dei locali, ma si propone poco in fase offensiva. Buon ritmo tra due ottime squadre con grande personalita'. Pressing asfissiante in ogni parte del campo e Palermo ottimamente messo in campo. Al 7' il primo tiro in porta e' dei rosanero con una bella girata con il sinistro di Michedlidze deviata in angolo.
Al 14' proteste del Genoa per un tocco col braccio in area di Nocerino, del tutto involontario. Al 35' occasionissima per Criscito che si fa largo, entra in area e conclude a rete, provvidenziale la deviazione di Kjaer e pallone sul palo alla sinistra di Amelia. Al 40' Vanden Borre dalla sinistra, palla a Jankovic che prova la rovesciata spettacolare, bravo Amelia a opporsi in angolo. Al 45' altro palo del Genoa questa volta con Biava che colpisce l'incrocio, poi sulla ribattuta gran parata di Amelia su Sculli. Poco dopo il secondo portiere della nazionale si ripete ancora su un colpo di testa di Biava. Il Palermo si salva e il primo tempo finisce 0-0. Ad inizio ripresa subito pericoloso il Genoa, Amelia blocca su colpo di testa di Jankovic. Al 3' Milito si beve Carrozzieri in area conclude a botta sicura, Kjaer salva i rosanero. Al 15' torna a farsi pericoloso il Palermo: cross di Migliaccio da destra e gran colpo di testa di Simplicio, gran parata di Rubinho in angolo. Al 43' il tanto atteso gol della vittoria genoana: Milanetto serve Jankovic a destra, cross basso e Criscito trova il tocco vincente, anticipando tutti.

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